Quasi nessuno tra gli investitori di fondi comuni e sicav se ne è accorto, ma con l’inizio del nuovo anno sono cambiate le regole di informazione sintetica che i fondi comuni devono fornire agli investitori. Infatti, dal primo gennaio 2023, secondo le ultime modifiche al Regolamento Emittenti (delibera n. 22551 del 21 dicembre 2022) e approvate dalla Consob in attuazione della disciplina comunitaria, il cosiddetto Kid (Key Information Document), già adottato per i prodotti finanziario-assicurativi e per i Fia (fondi di investimento alternativi) chiusi, rivolti agli investitori al dettaglio, sarà adottato obbligatoriamente anche per le altre categorie di fondi, ossia per gli Oicvm (organismi di investimento collettivo in valori mobiliari) e i Fia aperti destinati alla clientela retail, sostituendo in via definitiva il vecchio Kiid (Key Investor Information Document).
PRINCIPALI DIFFERENZE TRA KIID E KID
La differenza fondamentale tra KIID e KID si concretizza in una migliore comprensione del documento da parte del cliente, aumentando la sua consapevolezza sul rapporto rischio/rendimento del prodotto prima della sottoscrizione. Questo documento, la cui consegna al cliente è obbligatoria, passa dalle due pagine del vecchio KIID, alle tre del nuovo. La stessa normativa obbliga le società di gestione degli OICVM a garantire che tutti i loro KID siano approvati dalla CONSOB prima della loro pubblicazione, facendo in modo che tutti i requisiti, in occasione di eventuali modifiche, siano prontamente trasmessi attraverso i propri canali di distribuzione. A tale riguardo, per facilitarne la comprensione, ho pensato di semplificare il discorso condensando in tre punti fondamentali le differenze.
PROFILO DI RISCHIO E RENDIMENTO
Nella nuova versione la determinazione del profilo di rischio e rendimento risulta più precisa, poiché l’indice sintetico IRRS (Synthetic Risk Reward Indicator) tiene conto per la sua determinazione anche della specifica variabile tempo, che per ogni singolo prodotto viene espressamente indicata come il periodo di detenzione minima in portafoglio.
Più precisamente il rischio in questo caso viene rappresentato dalla deviazione standard dei rendimenti settimanali del fondo, su un orizzonte di osservazione temporale di due anni, cioè sulla misura statistica di oscillazione attorno al loro valore medio, come si può vedere nella figura che segue.
Nel caso in oggetto quindi, la classificazione secondo l’SRRI in classe 2 ci dice che il fondo, nell’arco dei precedenti 2 anni ha registrato delle oscillazioni di prezzo comprese tra lo 0,5% e il 2% rispetto alla sua media.
SCENARIO DI PERFORMANCE
Come già previsto anche per prodotti assicurativi pre-assemblati con una componente di investimento particolarmente legati alla fluttuazione del mercato (PRIIPS), viene reso obbligatorio anche lo scenario di performance del prodotto di un capitale di 10.000 euro, esattamente per il periodo consigliato di mantenimento in portafoglio. Come possiamo vedere sono indicati 4 scenari possibili dal peggiore al migliore (Stress, Sfavorevole, Moderato e Favorevole), con l’espressa indicazione dell’andamento del capitale investito e l’esplicitazione del quando questi scenari si sono eventualmente realizzati nel recente passato.
SEMPLIFICAZIONE NELLA LETTURA DEI COSTI
Viene anche offerta una migliore semplificazione per quanto riguarda la diminuzione del rendimento (Reduction in Yield — RIY) dovuta all’impatto dei costi sostenuti per la sottoscrizione e detenzione del prodotto in portafoglio, naturalmente sempre per il periodo consigliato. Il costo indicato è quello totale e comprende la somma di quelli una tantum, i ricorrenti e gli accessori. Nel caso di prodotti con tunnel verrà indicato anche il costo per l’uscita anticipata.
CONCLUSIONE
Mi auguro che questa breve sintesi sulla novità del KID, serva da stimolo per ogni investitore ad approfondire maggiormente tutto ciò che riguarda il rapporto rischio/rendimento in rapporto alla durata dell’investimento, al fine di aumentare la propria consapevolezza prima della sottoscrizione.