
Cristina Pignattin
1 post - 35 letture
S&P negli ultimi 20 anni...Cosa è accaduto senza i 5, 10, 20, 40 giorni migliori
Scritto il 25.10.2018Sui mercati è ritornata da un po’ di tempo a questa parte la volatilità che ci aveva abbandonato nel corso del 2017. Spesso la nostra mente, in preda al panico, vuole uscire in modo irrazionale dai mercati dimenticando i concetti di medio/lungo termine che caratterizzano gli investimenti finanziari. Lo schema illustrato qui sotto mette in evidenza ciò che è accaduto negli ultimi 20 anni quando si sono persi i 5, 10, 20 e 40 giorni migliori sull’indice di borsa americana, il più importante indice del mondo. Riporto un concetto espresso molti anni fa da un importante economista che ho avuto il piacere di conoscere: “Il tempo è un fattore incrementale di sicurezza e di rendimento. In rapporto alle turbolenze periodiche dei mercati, il tempo può mostrarsi un alleato particolarmente prezioso e servizievole. Di fronte alle imprevedibili correzioni dei mercati azionari (ma anche obbligazionari…) l’investitore sente il potente impulso di fare qualcosa. Meglio stare fermi, lo sottolineo, ……meglio stare fermi perché le scelte in queste condizioni hanno grande probabilità di rivelarsi inopportune e improduttive. Spesso si esce dal mercato ai minimi della sua correzione per poi rientrare, in ritardo, sull’onda del recupero. Questo è il migliore sistema per consolidare una perdita.” Da articolo odierno analista americano, traduzione Strategia: Cercare di entrare al momento giusto / fare market timing sui mercati. Esempio: $10mila dollari investiti nell’indice più importante e diversificato al mondo negli ultimi 20 anni. Cosa succede se uno avesse mancato i migliori 40 giorni? Avrebbe alla fine $5.600 (-44%) La tabella dimostra quali sono gli effetti del mancare i migliori giorni del mercato in un periodo lungo di 20 anni dal 1998 a al 2017 La lezione è semplice: mancare solo alcuni di questi giorni significa non solo lasciare guadagni a tripla cifra (+301% chi è rimasto sempre investito, 15% annualizzato) ma addirittura lasciarne alcuni sul piatto.
Continua a leggere