
Daniele Angeloni
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Tassi mai così bassi, occasioni per mutui e surroghe
Scritto il 14.05.2020Da qualche anno siamo di fronte ad una politica della Banca Centrale Europea accomodante, decisa a tenere i tassi d’interesse a livelli molto bassi. Si tratta quindi di un’occasione sia per chi vuole sottoscrivere un mutuo per l’acquisto di un immobile, ma soprattutto per chi ha già un mutuo: attraverso la surroga si possono contrattare condizioni molto favorevoli. Il momento è appunto storico vista la diminuzione del tasso IRS (parametro di riferimento dei mutui a tasso fisso) e degli spread (costo applicato dalla banca) che concorrono a formare il tasso definitivo. Come si evince dalla tabella, i tassi ad oggi sono addirittura negativi! Ad esempio, se oggi decidessimo di prendere un mutuo a tasso fisso di 100.000 € e durata 20 anni queste sarebbero le condizioni: Avremmo una rata di 455 € al mese ed un tasso inferiore all’ 1%! Raramente si sono visti tassi così bassi e la cosa risulta ancora più evidente in caso di surroga (la portabilità di un mutuo da una banca ad un’altra totalmente gratuito) Ipotizziamo di aver preso il nostro primo mutuo (tasso fisso) 7 anni fa, per un valore di 215.000 € e durata 30 anni, con le seguenti caratteristiche: In quel periodo avremmo avuto un tasso del 4,17 % con una rata mensile di 1.051 €. E se oggi decidessimo di surrogare questo mutuo, che vantaggi avremmo? Partendo dal presupposto che con la surroga si trasferisce il capitale residuo, che ad oggi sarebbe di 184.000 €, le nuove condizioni ad oggi sarebbero queste: Come si può ben vedere ci sarebbe un risparmio di 280 € al mese, che in un anno corrispondono a 3.360 €. Immaginiamo di portare a termine il nostro mutuo e il risparmio diventerebbe sensazionale: Più di 77.000 €. Ora chiudete gli occhi ed immaginate cosa potreste fare con 77.000 € risparmiati! Davanti a noi c’è un’occasione epocale, con tassi mai visti nella storia abbiamo la possibilità di migliorare in modo sensibile la nostra vita. È fondamentale in questa situazione la figura di un professionista, un consulente finanziario, che affianchi il cliente nella scelta della soluzione più efficiente. L’opportunità è ghiotta, continuare ad aspettare equivale a pagare inutilmente una rata più alta perdendo la possibilità di risparmiare tanti soldi, che potremmo tranquillamente impiegare per toglierci tante soddisfazioni.
Continua a leggereIL PAC: LO STRUMENTO PER TUTTE LE STAGIONI!
Scritto il 04.05.2020Diciamocelo, ognuno di noi ne dovrebbe avere almeno uno. Di cosa sto parlando? Semplice! Del Piano d’Accumulo di Capitale, conosciuto come PAC. Il PAC è uno strumento, anzi una vera e propria strategia d’investimento, che ci permette di accedere ai mercati attraverso versamenti periodici di capitale, basandosi su logiche matematiche ben precise come quella del Dollar-Cost Average, usata la prima volta da Benjamin Graham negli anni ’50. Come? Investendo periodicamente (mensilmente, trimestralmente, …) una somma in quote di fondi comuni d’investimento, ETF o azioni. Questo strategia è adatta a qualsiasi tipo d’investitore: dal giovane che ha iniziato da poco a lavorare e comincia a mettere da parte piccole somme per la realizzazione dei propri progetti di vita; al genitore che accumula per i propri figli pensando al loro futuro; ma anche ad investitori con disponibilità di liquidità più elevate, che decidono di entrare in mercati più volatili. In poche parole è perfetto per tutti! Quali sono le caratteristiche e i vantaggio del piano d’accumulo? La Flessibilità, sia per quanto riguarda l’importo dei versamenti che per la durata. Evita all’investitore di non cadere nella “trappola dell’emotività”, che lo porta a comprare ai massimi dei mercati in preda all’entusiasmo totale e a vendere nelle fasi di discesa preso dal cosiddetto “panic selling”, ossia la paura di perdere tutto. Non esiste comportamento più sbagliato. Neutralizza le decisioni relative al “market timing”. L’investimento avvenendo con intervalli regolari nel tempo, riduce decisamente il rischio legato a una tempistica errata. Quindi gli acquisti delle quote sono distribuiti su tutte le condizioni di mercato. Facendo così si contengono gli effetti di un’elevata volatilità. Forniscono il massimo contributo proprio in queste fasi estreme di mercato. Dal 19 febbraio al 23 marzo le borse Usa ed Europee hanno perso circa 1/3 del loro valore, dal -33.9% del S&P 500 al -38.9% del FTSE MIB. Numeri che a primo impatto mettono paura. Invece proprio in queste fasi di mercato, molto volatili, il metodo Pac dimostra la sua efficienza! In conclusione sorge spontanea una domanda: Perché non ne hai ancora uno?
Continua a leggere3 LEZIONI DALLA REAZIONE DEI MERCATI AL CORONAVIRUS
Scritto il 28.04.2020ll mondo è un posto incerto in cui vivere in questo momento. I paesi di tutto il mondo sono in lockdown, gli aerei sono parcheggiati negli aeroporti, i mercati al dettaglio sono chiusi e le scuole sono state costrette a tenere lezioni online. Il ritorno alla normalità è difficile da prevedere in questo momento, senza un vaccino preventivo in atto. Mentre il mondo intero attende buone notizie, è un momento delicato in cui possiamo apprendere lezioni importanti in diversi ambiti, sociale, ambientale e finanziario ad esempio. Lezioni che possono aprirci la strada ad una crescita futura individuale e collettiva. In ambito economico e finanziario ci sono tre lezioni importanti di cui noi risparmiatori ed investitori dovremmo far tesoro scaturiti dalla reazione che i mercati hanno avuto dallo scoppio della pandemia. 1.Il futuro è più importante del passato La maggior parte degli investitori osserva le tendenze passate mentre investe. Tuttavia, potrebbe essere arrivato il momento di concentrarsi sul futuro piuttosto che sul passato. È essenziale per gli investitori prevedere i cambiamenti in futuro e comprendere come una cosa influisce sull'altra: ad esempio con le compagnie aeree messe fuori mercato, anche il prezzo delle azioni del petrolio è diminuito e probabilmente diminuirà ulteriormente. La distanza tra domanda ed offerta è abissale e questo ha portato i prezzi a i minimi dal 1983. È essenziale quindi per gli investitori prevedere i cambiamenti in futuro e comprendere come una cosa possa influire su un’altra ed iniziare ad investire e diversificare per trend, quelli che stanno cambiando il nostro modo di vivere. 2. Un portafoglio diversificato è fondamentale in tempi come questi Diversificare è alla base della costruzione di un portafoglio e non farlo in tempi come questi può essere dannoso. Anzi è proprio in questi momenti che se ne possono apprezzare maggiormente i benefici. Da una lato una diversificazione geografica e di asset class non è più sufficiente da sola, bisogna integrarla con i trend che stanno cambiando il mondo, e dall’altro un costante controllo della volatilità, cercando in tutti gli scenari di minimizzare il rischio e quindi di ottimizzare l’efficienza di portafoglio, calcolata appunto come rapporto tra rischio e rendimento. In questo periodo di forte volatilità è fondamentale l’utilizzo di soluzioni d’investimento efficaci, come possono essere i Piani di Accumulo (PAC). Strategia perfetta in un mercato come questo. 3.Anche questo deve passare Le pandemie e le crisi sanitarie non sono un fenomeno nuovo. Accadono da secoli, ma l’umanità è sempre andata oltre. Anche l'ultimo decennio è ricco di virus che hanno avuto impatti sia sanitari che economici rilevanti, partendo dall'influenza suina nel 2009, all'epidemia di MERS nel 2013, fino all'Ebola nel 2014. L'impatto economico di tutti questi virus è stato tanto dannoso quanto le loro ripercussioni sulla salute. Tuttavia, le loro reazioni sui mercato sono state di breve durata. Dopo i crolli provocati da questi shock, i mercati non solo hanno recuperato, ma hanno anche generato nuovo valore. Le statistiche mostrano che l'S&P500, ad esempio, è tornato a una crescita del + 14,15% dopo 12 mesi di epidemia. Allora Cosa dobbiamo fare? Rimanere investiti! Non bisogna farsi prendere dal panico e preoccuparsi delle perdite di breve termine, i nostri obiettivi di lungo termine, fissati nostra pianificazione finanziaria, sono rimasti inalterati. Citando il professore Ruggero Bertelli: “La differenza la fa il tempo, non il tempismo perché Il mercato “oscilla, tentenna, traballa … mentre sale nel tempo”.
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