
Luca Gentilucci
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EDUCAZIONE FINANZIARIA
Scritto il 22.01.2019“il processo attraverso il quale i risparmiatori e gli investitori, e in generale la più ampia platea dei consumatori dei servizi finanziari, migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e la consulenza, sviluppano le capacità e la fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere supporto e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario” Definizione data dall' OCSE alla nozione di educazione finanziaria . Conoscere, avere consapevolezza comporta conseguenze non solo a carattere personale ma anche a livello macroeconomico, come costi sociali, si pensi al salvataggio delle banche con denaro pubblico o la ristoro ai tanti risparmiatori truffati. Una maggiore alfabetizzazione finanziaria, oltre ad essere vantaggiosa per il singolo individuo, stimolerebbe la domanda di prodotti e servizi sempre più efficienti e ad un minor costo.
Continua a leggereBIAS COMPORTAMENTALI: quando il comportamento finanziario degli individui non risponde a requisiti di razionalità.
Scritto il 15.01.2019Le persone spesso non considerano la scelta finanziaria come parte integrante del processo di pianificazione del proprio futuro economico, ma guardano agli investimenti finanziari come a una sfera sconnessa dal resto della propria vita economica. Nell'annuario 2018 del Credit Suisse Global Investment Returns ne abbiamo una chiara visione che proverò a riassumere brevemente. L'annuario tiene in considerazione un periodo che va dal 1900 al 2017, quindi assolutamente rilevante dal punto di vista statistico. Dallo stesso si evince che le azioni, non le abitazioni, non le obbligazioni e neppure la liquidità, sono state il miglior investimento a lungo termine. Dal 1900 ad oggi le azioni globali hanno battuto il contante e le obbligazioni, con valori annualizzati, rispettivamente del 4,3% e del 3,2% . Per quello che attiene al mercato immobiliare globale l'affermazione per la quale detto asset offre una grande ricompensa economica con un basso rischio non risulta corretta. Difatti, dal 1900 ad oggi, la plusvalenza reale rettificata per la qualità delle abitazioni in tutto il mondo, presenta un valore di circa il -2,00%. L'oro, da molti ancora trattato come la panacea di tutti i mali, ha dato rendimenti mediocri, alta volatilità ed è stata una scarsa copertura dell'inflazione.Unitamente ad argento e diamanti hanno avuto un rendimento inferiore a quello dei buoni del Tesoro statunitensi. Un asset assolutamente rilevante ed interessante, anche ai fini successori, è stato quello relativo agli oggetti da collezione, arte vino e strumenti musicali hanno performato meglio di denaro e titoli di stato con una crescita esponenziale soprattutto negli ultimi anni. Il vino ha ottenuto un apprezzamento del prezzo aggiustato all'inflazione del 3,7%, mentre l'arte ha ottenuto solo 1,9% all'anno. La volatilità di questo anno, difficile da prevedere, non ci dice molto rispetto a scenari futuri in termini di rendimento, anche se stimano risultati più contenuti in termini percentuali per tutte le asset class. Sembra solo l'ennesimo segnale ribassista nella secolare ascesa dei mercati azionari.
Continua a leggere" LA CENTRALITA' DEL CLIENTE" UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Scritto il 17.07.2018Affermazione facile da spiegare ma difficile da organizzare in maniera compiuta, di seguito provo a riassumerne i punti fondanti : 1 - L'organizzazione aziendale costruita a partire dal punto di vista del cliente . 2 - Assumere i tempi del cliente per stabilire quelli dell'organizzazione . 3 - Assumere i bisogni del cliente per progettare soluzioni di prodotto e servizi dell'organizzazione . 4 - Assumere la sua logica per definire le logiche dell'organizzazione . La trattazione è ampia ed io ho deciso di soffermarmi sul secondo punto il " tempo del cliente ". Per farlo devo necessariamente introdurre il concetto di " momento della verità" o " momento zero della verità" . Il momento della verità potrebbe essere riassunto come ogni situazione in cui un cliente entra in contatto con un qualunque membro dell'organizzazione . Evoluzione del momento della verità è il momento zero della verità ( ZERO MOMENT OF TRUTH - ZMOT), ovvero un nuovo momento del processo decisionale e d'acquisto che consiste nella ricerca di informazioni in rete prima prendere una decisione . In pratica il cliente prende informazioni e decide nel momento zero della verità, effettuando ricerche in rete, sui social o tramite motori di ricerca . Le caratteristiche dello ZMOT sono : . Avviene online attraverso solitamente motori di ricerca . . Il cliente preferisce cercare lui l'informazione (PULL) piuttosto che riceverla da altri (PUT) . Avviene in tempo reale . . E' emotivo : il cliente ha un bisogno da soddisfare ed è quindi coinvolto nella ricerca della soluzione più confacente . . La conversazione coinvolge più soggetti . Abbiamo visto le caratteristiche fondanti dello ZMOT . Ora proviamo a capire come le aziende dovrebbero farsi trovare ed essere vincenti nel momento zero della verità . Capite benissimo che farsi trovare pronti nel momento in cui nasce l'esigenza fa la differenza tra raggiungere risultati ed il soccombere . Il momento della verità è quel momento in cui si produce o meno la soddisfazione, potremmo definirlo il momento, il qui ed ora ; in definitiva è il tempo del cliente, il ritmo fatto di tanti ora, qui, adesso. Non esistendo ne un prima ne un dopo è evidente la difficoltà di far coincidere il tempo del cliente con il tempo del fornitore, che è qualitativamente diverso, più lungo e riflessivo . Potrei affermare che il tempo del fornitore è una linea mentre il tempo del cliente è sempre un punto . Il fornitore deve necessariamente mettere il suo tempo al servizio del tempo del cliente . Le aziende quindi dovrebbero farsi trovare in tutti i canali che gli utenti sono soliti utilizzare per cercare informazioni perchè come abbiamo visto è in quel momento che si determinano le intenzioni di acquisto del cliente . Proviamo ad inviduare qualche domanda che l'azienda dovrebbe porsi rispetto a questo problema : . Il brand aziendale compare nelle recenzioni e nei commenti di siti dello stesso settore ? . Se cercassimo l'abstract dello spot televisivo della nostra azienda cosa troveremmo ? . Cercando attraverso motori di ricerca prodotti o sito aziendale cosa suggerisce l'autocompletamento ? . Il brand aziendale piuttosto che un prodotto aziendale compaiono ai primi posti nella SERP (Search engine results page) . Solo lavorando su questi aspetti possiamo pensare di addivenire a qualche risultato utile . Il mondo è cambiato e le organizzazioni devono essere ripensate, riviste ristrutturate per essere al passo con i tempi . Buttate gli organigrammi obsoleti, inutili e terribilmente costosi per essere al passo con il qui ed ora del cliente . That’s what I think. What do you think?
Continua a leggereCHIACCHIERANDO DI MIFID II
Scritto il 17.07.2018Art. 24 comma 10 MIFID II . "L’impresa di investimento che fornisce servizi di investimento ai clienti evita di remunerare o valutare le prestazioni del proprio personale secondo modalità incompatibili con il suo dovere di agire nel migliore interesse dei clienti. In particolare non adotta disposizioni in materia di remunerazione, target di vendita o d’altro tipo che potrebbero incentivare il personale a raccomandare ai clienti al dettaglio un particolare strumento finanziario, se l’impresa di investimento può offrire uno strumento differente, più adatto alle esigenze del cliente. "" Quanto sarà attuabile questo principio in virtù del fatto che praticamente tutti gli istituti italiani disattendono questa primaria regola ? Secondo me sarà veramente complicato e non solo per una mancanza di volontà ; siamo in una situazione in cui la maggior parte delle aziende fa fatica a far quadrare i propri conti , quindi figuriamoci stravolgere delle logiche che durano da decenni e sarebbero costosissime da riconvertire . Manca totalmente il materiale umano ed i soldi per fare un investimento di questo tipo. Si è data preminenza a risultati di breve, per far contenti gli azionisti di riferimento , e mai sviluppato un vero e proprio piano industriale che portasse ad una nuova logica di sistema con il cliente come punto centrale del programma . Un comportamento assurdo e dissennato che ha portato alla rovina di numerosi istituti . Leggo in questo periodo un susseguirsi di attacchi da parte di consulenti non indipendenti contro le banche tradizionali . Trovo la cosa perlomeno singolare visto che gli stessi spesso si muovono in una logica di budget e con una estrema attenzione alle fee . Troverei corretto, invece, far risaltare la diversità di approccio che un consulente dovrebbe avere nei confronti di un cliente . Si dovrebbe notare la diversità di contenuti in quanto elementi fondanti di nuove relazioni; le relazioni si basano sulla fiducia ed è la fiducia che alla fine porta al cambiamento .
Continua a leggereFOGLI FIDEURAM
Scritto il 12.06.2018Vuoi partecipare attivamente alla definizione del tuo investimento? Vuoi poter scegliere fra le diverse opzioni che i mercati finanziari offrono? Oppure hai già un’idea specifica su cui puntare? Fideuram ha ideato una nuova soluzione che risponde a tutte queste richieste: sono i Fogli Fideuram. Se sei interessato scrivimi un messaggio in privato e per maggiori informazioni visita: fogli.fideuram.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Fogli è un servizio di gestione di portafogli di Fideuram Investimenti SGR. Per la descrizione completa delle caratteristiche, dei rischi e dei costi della gestione si raccomanda di leggere attentamente le condizioni generali di contratto che il private banker è tenuto a consegnare prima della sottoscrizione del contratto.
Continua a leggereVolcker Rule , il ritorno al rischio
Scritto il 11.06.2018Sembra ormai decretata la fine della riforma voluta dal presidente Obama nel 2010 in risposta alla situazione finanziaria del 2008 . A quanto pare la storia non insegna più nulla, la crisi dei mutui sub - prime siamo proprio certi che non possa più presentarsi ? ...io non lo credo affatto . Quello che sembra certo è che in un mondo ormai globalizzato abbiamo questa discrasia dove le banche americane potranno allegramente tornare a speculare come meglio credono essendo caduti tutti i lacci e lacciuoli che le tenevano imbrigliate all'interno di un sistema rigido di controlli ( appunto la cosiddetta Volcker rule ), mentre in eurozona abbiamo sistemi di controllo sempre più stringenti . Questo stato di cose potrà essere sfruttato al meglio dai grandi colossi bancari che di certo sapranno utilizzare al meglio le maglie decisamente più larghe sul versante americano . Tutto questo sempre e solo per il profitto fine a se stesso. La storia insegna ...o almeno dovrebbe .
Continua a leggereI costi dei prodotti finanziari in Europa
Scritto il 06.06.2018Parto dai risultati presentati dalla Commissione Europea attraverso il Distribution systems of retail investment products across the European Union ( https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/180425-retail-investment-products-distribution-systems_en.pdf). Dal documento si evince in maniera chiarissima che all'interno dell'unione abbiamo una disparità di costi piuttosto evidente e marcata . Si prendono in considerazione diverse tipologie di prodotti distribuite attraverso canali diversi, dalle banche tradizionali alle reti all' on line . Per quanto attiene ai fondi comuni di investimento la commissione ha tenuto in considerazione tre voci di costo : - commissioni di entrata . - spese correnti annue. - commissioni di uscita . Gli analisti non hanno tenuto in considerazione le commissioni di performance . L'Italia in questa analisi non si evidenzia per essere tra i paesi più virtuosi, ahimè siamo sempre tra i paesi con i costi maggiori . Tralascio di riportare numeri che potreste facilmente reperire dal link allegato . L' aspetto che più mi piace rimarcare è in vece quello che vede una diretta correlazione tra la cultura finanziaria di un paese ed i costi ivi applicati . Non sembra affatto un caso che i paesi con un più basso tasso di sapere finanziario siano anche quelli dove vengono applicati i costi maggiori . La differenza tra i paesi dell'unione è enorme, mi auguro in questo senso che la corretta applicazione della MIFID II serva a far divenire detti costi più omogenei in tutta l'area . Credo sia necessario e primario che il livello di conoscenza e consapevolezza dei risparmiatori venga elevato e portato ai livelli di paesi da questo punto di vista molto evoluti .
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