Rossella De Cicco

Rossella De Cicco

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Cultura o ignoranza finanziaria?

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Scritto il 07.11.2018

Bella domanda… nel gergo ignoranza intendo che si ignora l’argomento. Da pochi giorni si è concluso ottobre, mese dedicato al risparmio. I dati che sono emersi da Rapporto Consob 2018 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane però, dipingono un quadro a grigi colori per quanto attiene la cultura finanziaria in senso stretto. Un individuo su 3 non è in grado di esprimere nozioni finanziarie di base. Più del 50% degli italiani non è in grado di definire in cosa consiste il Servizio di Consulenza in materia di investimenti. Sono a mio avviso, dati estremamente preoccupanti. I retaggi della storia di un recente passato di certo non aiutano… anni fa lavoravo in banca e mi ricordo benissimo alcuni clienti che chiedevano solo di acquistare titoli di stato. Non volevano sentire ragione! E chi si ricorda i risparmiatori che si rivolgevano alla posta in quanto i buoni postali davano rendimenti alti e la garanzia degli investimenti…  Il mondo del lavoro assorbiva i giovani, e la pensione, dopo aver lavorato era una certezza. Gli immobili… il sogno era l’acquisto della casa, perché tanto il mattone saliva ed era un investimento sicuro. Si è sempre parlato di sicurezza. La sicurezza ricercata in ambito finanziario, in ambito immobiliare, in ambito lavorativo… sicurezza in tutto.  Aver la convinzione di essere in una cassaforte ha permesso lo sviluppo di una cultura finanziaria povera di stimoli a voler capire e accrescere culturalmente il proprio sapere. Non si andava alla ricerca di strumenti sofisticati, e laddove vi fossero, non c’era l’esigenza di capire nel dettaglio. Mi fa sorridere quando ripenso ad anni fa quando in banca alcuni risparmiatori mi dicevano: “Rischio?? Ah... io non voglio rischiare niente! Ha capito? E quanto mi dà di interesse?” Questo era un mantra, una condizione sine qua non. Si sa le cose sono cambiate, capovolte drasticamente. Certo, molti risparmiatori ora si informano e sicuramente su questo aspetto un aiuto arriva anche dalla diffusione di internet che mette in contatto tutti.  La strada però è ancora in salita per quanto riguarda l’acculturamento finanziario. Secondo l’indagine... alcuni all’alfabeto ci sono arrivati... ora manca solo continuare… come si dice? Al sapere non vi è mai fine… e la finanza segue la realtà che viviamo e sarà sempre in continua evoluzione come la vita che viviamo.

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Passaggio generazionale aziendale...

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Scritto il 29.10.2018

Il 24% delle aziende supera il primo passaggio; Il 14% delle aziende supera il secondo passaggio; Il 5% delle aziende supera il terzo passaggio. (fonte: indagine camera di commercio) Caro imprenditore, questi dati fanno accapponare la pelle.. Ma come è possibile? Il tessuto economico imprenditoriale italiano è intessuto di migliaia di piccole medie aziende, molte delle quali familiari. Quindi mi domando e ti domando.. come è possibile che solo poche aziende sopravvivono indenni al passaggio dalla vecchia alla nuova guardia? Sedersi a riflettere e pianificare con cura e per tempo deve essere la strada che ti accompagna verso la soluzione. Capire a chi lasciare le redini e i ruoli che devono poi essere assunti non è facile, mi rendo conto.. ma è necessario. E laddove le competenze latitano avere il coraggio di fare scelte diverse. Pianificare con cura e per tempo vuol dire anche venire a conoscenza e utilizzare all’uopo Istituti giuridici adatti. Uno tra questi è il patto di famiglia. Caro imprenditore hai costruito la tua azienda giorno dopo giorno traghettandola in porti sicuri, anche nel mare in tempesta dei mercati... non perderti in un bicchier d’acqua.. pianifica per tempo, gli strumenti ci sono.

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Essere lungimirante in finanza

Scritto il 27.10.2018

Vi sono risparmiatori fai da te che cercano prodotti finanziari, guardano il rendimento, controllano sommariamente il rischio, leggono liste di report di case diverse. Si informano attraverso i media. Un lavoro che porta via tempo, crea spesso confusione e alla fine il rischio alto è quello di fare scelte sbagliate pensando di essere nel giusto. Non c’è nulla di peggio che esser convinti di fare la cosa giusta... e ritrovarsi invece sulla strada sbagliata. La scelta di uno strumento/prodotto finanziario è l’ultimo gradino di una scala molto lunga di lavoro che bisogna compiere prima di giungere li. Il primo gradino è porsi delle sane domande. Il patrimonio di cui disponiamo è il nostro tesoretto.  Capire di proteggerlo ci pone al riparo dai pirati del mercato. Il secondo è valutare attentamente tutte le variabili e gli elementi di cui è composto il nostro patrimonio.  E poi il terzo gradino, scegliere i nostri obiettivi di vita che nel tempo vogliamo raggiungere.. Quarto gradino, pianificare con cura i diversi orizzonti temporali... Quinto, sesto, settimo... etc a salire....... Tutto facile vero? Non lasciamoci ingannare dall’idea che sia più semplice  Fare da se. Perché tanto si pensa che basta leggere. Basta seguire quello che fa l’amico, perché lui gioca bene.... in borsa è fortunato! Qui non si tratta di fortuna/sfortuna.  Il lavoro di pianificatore finanziario è un lavoro che presuppone conoscenza approfondita della materia, attenta analisi dei bisogni/obiettivi del cliente, valutazione corretta di tutto ciò che è parte del patrimonio, studio di soluzioni adeguate e costante monitoraggio. Se si vuole far da se... ci si cimenti con il bricolage.   

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La tutela del patrimonio: priorità tra le motivazioni di risparmio?

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Scritto il 25.10.2018

Tanti anni fa.... Mio nonno mi raccontava quando da giovane aiutava suo padre a stipare il raccolto del fieno nel fienile. Veniva stipato con cura, in quanto era il mangiare per l’inverno per le mucche in stalla. Mi ricordo anche un vecchio detto... mettere fieno in cascina e io ci aggiungo anche, proteggerlo! Si perché son passati anni, son mutati i tempi... ma la sostanza non è cambiata! Proteggere il proprio fieno, pardon – il proprio patrimonio è alla base per iniziare ad essere finanziariamente tranquilli. In un’ottica di pianificazione finanziaria, diventa quindi importante partire dalle fondamenta del risparmio. Prima di passare ad analizzare aspetti più complessi di un patrimonio, esplorare le varie aree di bisogno di un cliente... prima di tutto questo c’è una sola importante cosa da fare e ricordare al cliente.... La tutela del suo patrimonio. Chiaro, quasi banale eppure... tante volte non nasce la necessità di fermarsi a riflettere. Eppure prima di investire la regola è chiara proteggo ciò che ho. Diversi sono gli strumenti per proteggere il patrimonio a diversi livelli. Sia attraverso strumenti assicurativi e finanziari sia attraverso istituti giuridici dedicati.

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ANAMNESI FINANZIARIA: Essere finanziariamente tranquillo qualsiasi cosa accada?

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Scritto il 24.10.2018

Caro cliente quanto vale per te: Essere finanziariamente tranquillo qualsiasi cosa accada? Il medico nella sua professione, per poter curare al meglio il paziente ed effettuare una diagnosi puntuale ha necessità di porre una serie di domande precise al paziente. Il quale spesso è impaziente di raccontare ogni sintomo, capita che arriva dal medico con la lista di tutto per paura di dimenticarsi alcune cose.. Si sa la salute è importante e quando non si sta bene... ci si rivolge allo specialista. Il consulente finanziario per poter fare al meglio il servizio della pianificazione finanziaria deve necessariamente porre domande al cliente. Deve poter conoscere più cose riguardo al patrimonio del cliente e anche del suo nucleo famigliare e sviscerare più aspetti reddituali possibili. Il cliente difficilmente arriverà dal consulente con una lista di cose da dirgli, ma anzi sarà il consulente spesso a chiedere al cliente... più informazioni per capire i suoi bisogni finanziari manifesti e non. Va da sé quindi, per rispondere alla domanda della prima pagina... che solo un’attenta pianificazione finanziaria professionale effettuata da uno specialista finanziario sarà in grado di far attuare le scelte finanziarie più oculate per il cliente e farlo vivere bene... proprio come il medico si preoccupa dopo un’attenta diagnosi di poter dare la giusta medicina e far vivere bene il suo paziente...

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La pianificazione finanziaria

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Scritto il 23.10.2018

Sempre più spesso si sente parlare di Pianificazione Finanziaria.. scopriamo insieme cosa vuol dire.. Da definizione wikipidia troviamo scritto: “La pianificazione finanziaria è quel processo che porta una persona ad analizzare i propri bisogni, inclusa quelli della sua famiglia, e le proprie aspettative di vita in modo puntuale e riducendo al minimo gli aspetti non oggettivi. Questo al fine di programmare i risparmi ed i consumi per le varie dimensioni economiche della persona: previdenza per la pensione, rischio per le varie attività, investimento o indebitamento, per esempio per la casa o l'istruzione dei figli. Tale attività è normalmente supportata da un consulente (pianificatore finanziario) che aiuta la persona a capire e formalizzare le sue aspettative e lo educa a comportamenti coerenti con questi obiettivi. La pianificazione è un processo per fasi e dovrebbe essere sviluppato per tutta la vita del cittadino, così come previsto dallo standard internazionale ISO 22222, che prevede, per un processo veramente efficace, almeno le seguenti fasi: analisi degli obiettivi, verifica delle entrate ed delle uscite nel tempo, verifica delle azioni in relazione anche alla propensione al rischio del soggetto, decisione di pianificazione e scelta degli strumenti (per esempio investimenti, coperture assicurative, prestiti o mutui, agevolazioni fiscali), monitoraggio nel tempo delle azioni decise e correzione in relazione al cambiamento degli obiettivi e degli strumenti finanziari ed economici presenti.” Va da sé che un'attenta pianificazione finanziaria e il monitoraggio del bilancio familiare costituiscono un passaggio necessario per la formulazione di obiettivi di spesa, risparmio e investimento. Una buona pianificazione si fonda sull’analisi della situazione finanziaria e patrimoniale della famiglia. Sulla base delle entrate disponibili e delle uscite nell’arco di un certo periodo (un mese, un semestre, un anno) si può calcolare quanto investire o quanto accantonare per sostenere spese future. Alla luce di quanto detto sopra, però c’è da approfondire ulteriormente. Perché analizzare i bisogni di un individuo e le sue esigenze è un’operazione che può rivelarsi complessa. In quanto le famiglie sono nuclei composti da più persone, con esigenze finanziarie diverse, uniti oltre che da legami di sangue anche magari da legami societari, si pensi ad esempio alle aziende dove i soci e amministratori sono marito e moglie oppure padre e figli. Da qui nasce l’esigenza di avere un consulente/pianificatore in grado di poter fare un’adeguata analisi tenendo conto anche di asset che contribuiscono in tutto o in parte al patrimonio globale famigliare. Ipotizziamo il Signor Rossi di mezz’età che ha fondato la sua azienda 30 anni fa, 2 figli e la moglie che segue la parte amministrativa. L’azienda è gestita molto bene, il fatturato è in crescita costante, grazie alla lungimiranza del Signor Rossi che già da qualche anno ha spostato la vendita dei suoi prodotti per il 90% all’estero.. I figli hanno da poco finito l’università, un figlio è interessato a proseguire l’attività del padre, mentre l’altro è interessato a sviluppare una nuova start up innovativa che sarà complementare al core business dell’azienda del padre. In più la famiglia sta valutando l’acquisto di un immobile per il figlio più grande, il Sig. Rossi non vuole pagare tutto l’immobile attingendo dalle sue disponibilità, vorrebbe valutare l’ipotesi del mutuo.. il figlio è interessato al mutuo, essendo prima casa può detrarre parte degli interessi. Inoltre ha sentito dal suo migliore amico che esistono dei fondi pensione che permettono di detrarre .. Il Signor Rossi, ha anche la passione delle macchine da corsa. Ha in mente di costituire una scuderia e far gareggiare le sue auto.. La moglie, invece ha ereditato da una vecchia zia, una discreta somma di denaro, in banca le hanno subito proposto come investire.. ma lei è molto indecisa. Vuole destinare parte del suo denaro per quando sarà anziana.. ma non ha idea di cosa può fare.. Questo è solo un piccolo esempio di come all’interno di una famiglia, possono essere molteplici i bisogni e le esigenze.. e di conseguenza gli obiettivi. Pianificare correttamente è poter fare un’attenta analisi a 360 gradi tenendo conto di tutti gli asset (industriale, immobiliare, finanziario, arte, lusso, etc.), in quanto questi ultimi hanno un valore intrinseco molto importante e compongono l’intero patrimonio di un soggetto/famiglia. Per Pianificare al meglio, servono competenze, analisi e supporto di professionisti competenti per ogni area che si desidera analizzare.

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La protezione del patrimonio di famiglia

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Scritto il 23.10.2018

"Non c’è una causa più urgente, né più giusta, del proteggere il futuro della nostra specie." (Carl Sagan) La protezione può definirsi come un obiettivo presente proiettato anche nel futuro, che accompagna costantemente le scelte delle persone. Proteggersi è l’esigenza primaria degli individui. Ad esempio il bisogno di coprirsi ulteriormente in inverno, il bisogno di protezione dentro le mura domestiche per evitare intrusioni non gradite.. il bisogno di protezione verso i famigliari più deboli, i figli o le persone anziane. Il sapere di essere protetti ci permette di placare la nostra ansia e ci permette di condurre una vita più serena. Considerate le premesse, va da sé che anche la protezione del patrimonio famigliare/personale degli individui, sia già stato considerato dagli stessi e pianificato fin da subito e tenuto costantemente in considerazione.. Forse in linea teorica, ma molto spesso le cose non sono così. Già perché le persone tendono a considerare di vitale importanza altre priorità, ma si considera di secondo piano pianificare il patrimonio sotto la chiave della protezione soprattutto nel futuro. Il proprio patrimonio personale investito non seguendo logiche di pianificazione degli obiettivi posizionati in un arco temporale è un patrimonio che rimane soggetto agli imprevisti che generano ansia e preoccupazione qualora dovessero accadere oltre al pericolo che le conseguenze possono essere ingenti e far dissipare o ridurre il patrimonio stesso. Un patrimonio personale investito invece con criteri di analisi dei bisogni, degli obiettivi nel breve, medio e lungo periodo, consente di suddividere lo stesso in base alle diverse esigenze, creando così le basi per una protezione mirata e corretta. Ipotizziamo il Signor Rossi, proprietario di una villa singola dove vive con la moglie i due figli e un cane, è un libero professionista, avvocato, con uno studio ben avviato. Un giorno di mezza estate si abbatte una violenta grandinata che reca seri danni al tetto della casa del Signor Rossi. Il Signor Rossi è assicurato, avvia tutte le pratiche necessarie e nonostante l’evento spiacevole, viene risarcito del danno e può far fronte alla riparazione del tetto. Pochi giorni dopo, la figlia neo patentata, a causa della distrazione provoca un incidente con la macchina. Il danno dell’auto supera il valore della stessa, il carrozziere consiglia al Signor Rossi di cambiare auto e acquistarne una nuova. Il Signor Rossi, è comunque tranquillo, in quanto avendo pianificato già da tempo una riserva di liquidità per gli imprevisti, sa dove andare ad attingere i fondi necessari per l’acquisto della nuova autovettura. A seguito della dichiarazione dei redditi, grazie al risparmio fiscale ottenuto dai versamenti sul suo fondo pensione nel quale ha aderito tempo addietro, il Signor Rossi sta pianificando qualche giorno di relax passato a giocare a golf, il suo hobby preferito.. Questi sono solo piccoli esempi di casi pratici di protezione patrimoniale che si può attuare avendo un atteggiamento pro attivo di attenzione per il presente proiettato sul futuro del proprio portafoglio personale/famigliare.

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