E' certamente un mercato complesso questo che stiamo vivendo, ed il recente caso SVB, unitamente al clima di sfiducia che sta permeando il sistema bancario, ce lo ricorda nuovamente.
Il Bear Market ormai in corso da più di anno ha infatti trovato nuova linfa dal recente nervosismo alimentato dal default di Silvergate Bank, e successivamente dalla californiana Silicon Valley Bank, chiusa dalle autorità a stretto giro. La stessa First Republic Bank viene da un pesante drawdown, sull' onda del sell-off generalizzato sui titoli bancari.
Il rialzo repentino dei tassi d'interesse praticato dalle Banche Centrali per contrastare l'inflazione sta iniziando a mietere le prime vittime, e a far scricchiolare il sistema, tanto che si parla già di possibile ribasso dei tassi a breve, uno scenario che sembrava fantascientifico fino a poco tempo fa. C'è quindi molta incertezza, stiamo vivendo probabilmente la fase più complessa dai tempi del 2008.
SVB certamente non è Lehman Brothers, ma per ammontare dei depositi, parliamo pur sempre della diciottesima banca più rilevante degli Stati Uniti, è quindi possibile che ora la FED effettivamente decida di mettere in atto azioni mirate ad evitare possibili contagi.
Ora, era prevedibile tutto questo?
Il futuro come sempre è un incognita, tranne che per sciamani e stregoni, per i quali è tutto chiaro ed evidente.
Quando finirà quindi il graffio dell' Orso? Nobody Knows. Ma finirà, i Bear Market hanno sempre un inizio e una fine.
Certo è che nel frattempo i nostri nervi sono messi a dura prova.
Ecco perchè le performance nei back-test sono sempre eccezionali, come ricorda Ben Carlson: "Backtests are Unemotional. Humans are Not".
Il caso SVB ci ricorda poi l’importanza del concetto di rischio specifico.
Quanto accaduto ai titoli bancari a rischio default ci ricorda l'importanza di alcune semplici regole da applicare quando investiamo, prima fra tutte quella di evitare appunto la concentrazione di rischio su singoli titoli (senza eccezioni riguardo il "Too Big to Fail").
Poi, può accadere che intervenga la mano della FED ad interrompere per un attimo il principio capitalistico del libero mercato, e del relativo rischio, salvando la baracca, ma questa resta l'eccezione, non la regola.
Quindi, possiamo certamente farci la nostra idea circa le probabilità di recessione dell'economia nel suo complesso, o sulle prossime manovre della FED sui tassi, che ad oggi si trova quasi fra l'incudine (lotta all'inflazione) e il martello (spaccatura del sistema economico/finanziario), o sullo stile azionario da preferire, se Growth, Value, se meglio sovrappesare Tecnologici o altro, l'importante è poi tradurre il tutto in un piano correttamente diversificato nei suoi elementi e nelle sue asset class.
Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto.