Nel mondo finanziario la "vendita di un prodotto" implica il "trasferimento di rischi e commissioni" di cui gli investitori non sempre hanno piena consapevolezza: la nuova normativa europea che disciplina i servizi di investimento (MiFID II) cerca di tutelare gli investitori, mettendoli in guardia sui possibili conflitti di interessi del mondo bancario tradizionale, che potrebbe consigliare prodotti finanziari inefficienti, costosi e con scarso rendimento per il cliente, che hanno però generato reddivitità a chi li ha venduti.
Nel periodo che va da 1999 al 2015 (secondo uno studio di Consultique Scf, su dati ufficiali di Bloomberg), il 60% degli analisti finanziari ha consigliato di comprare investimenti azionari, il 37% ha suggerito di mantenere le azioni in portafoglio e solo il 3% ha consigliato di vendere: sel’investitore avesse seguito le indicazioni della propria Banca, avrebbe dovuto solo "mantenere azioni in portafoglio", senza mai venderle e quindi senza avere la possibilità di consolidare un profitto, a prescindere dall’andamento dei mercati finanziari.
Questo atteggiamento, che penalizza sempre i clienti, è figlio ancora una volta del conflitto di interesse che gli operatori del settore vivono ogni giorno e che la normativa Mifid ha ampiamente descritto: l'indipendenza è l’unica soluzione possibile.
Dalbar Inc, fondata nel 1976, una tra le più importanti Società americane di consulenza finanziaria indipendente, ha calcolato che nel periodo che va dal 1984 al 2013, l’investitore che ha sottoscritto Fondi azionari Usa ha guadagnato in media il +3.69%, mentre il mercato azionario americano, nello stesso periodo, ha guadagnato +11,11%.
Perché gli investitori non sono riusciti a guadagnare tanto quanto il mercato?
Il motivo risiede nei costi e nel conflitto di interesse che guida gli operatori a vendere un prodotto rispetto ad un altro, dal momento che i Fondi azionari utilizzati sono risultati inefficienti e costosi e di conseguenza non in grado di replicare la performance del mercato S&P500: inoltre 8 Fondi d’investimento su 10 a livello globale, hanno sempre avuto performance peggiori del mercato finanziario di riferimento.