In un mercato finanziario sempre più incerto e dominato dalla complessità, si rafforza l’esigenza di affidarsi a professionisti con competenze ben precise. Un atteggiamento che premia in tutti i campi. A maggior ragione quando si tratta di gestire i risparmi da destinare a progetti che riguardano la propria famiglia, il proprio futuro o quello dei figli, i risparmiatori ricercano i consulenti finanziari più preparati.
Ruolo del consulente finanziario oggi
Sebbene continui a rafforzarsi la convinzione che la consulenza finanziaria sia una scelta sempre più indispensabile per chi investe, è diverso, rispetto a prima, il modo nella quale la si valuta. Se questo fino a poco tempo fa si basava quasi esclusivamente sulla capacità del consulente di battere un benchmark, ora si è compreso che il valore di un professionista deve essere opportunamente misurato dall’impatto che i suoi servizi possono esercitare sui risultati finanziari degli investitori.
Nuove metriche e ricerche specifiche hanno evidenziato che le relazioni interpersonale della consulenza possono esercitare un impatto maggiore sulle finanze di una persona rispetto a qualsiasi altro aspetto. Questa prospettiva favorisce servizi come il coaching comportamentale – cioè l’aiutare i risparmiatori a mitigare i loro pregiudizi e a mantenere l’investimento in portafoglio per rispettare la pianificazione – e la consulenza personalizzata rispetto agli aspetti tradizionali come massimizzare i rendimenti e l’asset allocation.
Lo studio sul Valore della Consulenza di Morningstar,( ‘The Value of Advice_ What Investors Think, What Advisors Think, and How Everyone Can Get on the Same Page’), è basato su un sondaggio che ha coinvolto 693 singoli investitori e consulente che hanno classificato una serie di fattori comuni.
Dallo studio emerge che le distanze maggiori nella percezione del valore tra investitori e consulenti sono da ricercarsi negli item ‘Può aiutarmi a massimizzare i miei ritorni’, ‘Mi aiuta a mantenere il controllo delle mie emozioni’ e ‘Comprende me e le mie esigenze uniche’.
Differenze di percezione che meritano una riflessione sul rapporto investitore – consulente.
Un approccio basato sugli obiettivi può aiutare il consulente a spiegare la necessità di rimodulare l’esposizione del portafoglio per ridurre i pericoli insiti nella massimizzazione dei rendimenti, in particolare la possibilità di un rischio aggiuntivo.
Con un’adeguata comunicazione, il consulente può aiutare il cliente a capire perché un approccio basato sugli obiettivi, che riallochi i suoi fondi in investimenti a basso rischio, sia l’opzione migliore nella sua situazione specifica, poiché può aumentare le sue possibilità di successo.
Gestione emotiva e coaching comportamentale mirano così a generare un comportamento virtuoso nel risparmiatore.
Anche l’Advisor’s Alphadi Vanguard si concentra su come la consulenza possa migliorare la soddisfazione del risparmiatore.
Il concetto dell’Advisor’s Alpha di Vanguard nato nel 2001 e sviluppato negli anni, delinea il modo in cui i consulenti possono aggiungere valore (il cosiddetto alfa), fornendo servizi orientati alle relazioni.
L’analisi mostra come indipendentemente dalla competenza del consulente, il percorso verso risultati di investimento migliori potrebbe non risiedere nella capacità di scegliere investimenti o strategie.
La ricerca, infatti, misura il valore aggiunto da sette pratiche nella gestione patrimoniale:
allocazione patrimoniale
pianificazione
ribilanciamento
asset allocation
controllo dei costi
investimenti total return rispetto a investimenti in reddito
coaching comportamentale.
Numeri alla mano è proprio quest’ultimo, il coaching comportamentale, che si dimostra il fattore più efficace che un consulente possa offrire.
Come fanno notare Donald G. Bennyhoff, CFA, e Francis M. Kinniry Jr., CFA – autori del Vanguard Advisor’s Alpha del 2018 – i consulenti dovrebbero prendere in considerazione una nuova proposta di valore basata su capacità e competenze alternative. Dovrebbero agire come gestori patrimoniali e coach comportamentali, fornendo disciplina ed esperienza agli investitori che ne hanno bisogno. Da soli, gli investitori spesso mancano sia di comprensione delle dinamiche dei mercati che di disciplina, lasciandosi influenzare dai titoli e dalle pubblicità che reclamizzano “l’investimento del giorno”, che spesso porta alla distruzione della ricchezza piuttosto che alla creazione di benessere.
Affidarsi ad un consulente di fiducia consente, quindi, di disporre delle competenze di un professionista che ragiona in modo “distaccato”, scegliendo in tutte le condizioni di mercato le mosse giuste per le esigenze e gli obiettivi del risparmiatore.
Permette, soprattutto di concentrarsi su ciò che è realmente controllabile dall’investitore, ossia il comportamento attraverso la proposizione di un protocollo di investimento adeguato.
Infine, confidare nelle conoscenze del consulente finanziario, permette di adottare una strategia globale, non soltanto dal punto di vista dei mercati, ma anche dei diversi ambiti di interesse: finanziario, assicurativo, previdenziale e fiscale. Il tutto potendo contare su un metodo di investimento disciplinato, rispettando il quale gli obiettivi possono essere tenuti continuamente sotto osservazione grazie anche alle tecnologie più avanzate.