In finanza è bene infatti distinguere il concetto di volatilità dei prezzi dal rischio di perdere l'intero capitale investito in modo permanente.
Le ultime vicende legate al caso Credit Suisse e First Republic Bank, ad esempio, ci ricordano la corretta definizione di rischio.
Gli stessi approcci mirati alla riduzione del rischio specifico, o alla volatilità del portafoglio, sono differenti:
Nel primo caso, è sufficiente selezionare strumenti diversificati, ovvero panieri di titoli, come fondi o ETF
Nel secondo caso, è importante costruire un'asset allocation che consenta, bilanciando la volatilità delle asset class stesse inserite in portafoglio, di ridurre il range di oscillazioni del ptf
Se consideriamo che la prima regola di Warren Buffet è di non perdere soldi (e la seconda è di ricordarsi della prima), ecco che già diversificando il nostro portafoglio possiamo evitare di incorrere in spiacevoli sorprese.
Dal punto di vista invece della volatilità dei prezzi, la medaglia ha sempre due facce; possiamo infatti lavorare per ridurre le oscillazioni e rendere più confortevole il viaggio, ma più, banalmente, riduciamo la componente più volatili, come l'azionario, più riduciamo al contempo il rendimento atteso. La volatilità è quindi il volano per raccogliere rendimento.
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