In questi giorni ho avuto molti scambi e confronti con alcuni colleghi e professionisti sparsi per l'Italia che mi hanno portato a questa riflessione. Tanti consulenti e investitori sono affascinati dal potere di saper prevedere il futuro del mercato. Potremmo fare un trattato di finanza comportamentale a riguardo ma proviamo a costruire un pensiero razionale sul tema.
Il market timing per definizione " è una strategia d'investimento attraverso la quale si cerca di cogliere il momento più profittevole", quindi non il momento esatto per entrare o uscire dal mercato ma quello che genera maggior profitto all’interno di una strategia.
Ci sono, e da anni si sono rafforzati, concetti che sono pilastri essenziali di ogni pianificazione finanziaria:
La diversificazione e decorrelazione;
Il lungo periodo;
Il Goal-based investing;
I profili di rischio;
I costi.
L’insieme ed il giusto utilizzo permettono di costruire solidi piani finanziari ma soprattutto di creare strategie che abbiano come obiettivo la conservazione del capitale a termine cercando, con la minore volatilità possibile, di ottenere coerentemente il miglior rendimento offerto dal mercato.
Numerosi studi hanno dimostrato come l’adozione di comportamenti sbagliati durante l’investimento siano i maggior distruttori di rendimenti. Tra questi c’è pure la convinzione di saper fare il giusto market timing.
L’immagine analizza vari comportamenti d’investimento assunti nell’intervallo 1993 – 2013, insomma un periodo bello turbolento per i mercati. Investendo $10.000 e restando sempre investiti il capitale finale sarebbe di $ 58.322, mentre sarebbe la metà circa ( $ 29.111) perdendo solo i miglior 10 giorni ( su 20 anni) . Quindi è semplice dedurre come sia inefficiente costruire strategie su market timing, e questo lo hanno pure confermato due dei più grandi investitori di sempre.
Bogle infatti afferma: “Il market timing è impossibile. Anche se per caso si vende nel momento giusto, appena prima di un ribasso, cosa comunque abbastanza rara di per sé, come si può poi avere l'intuizione giusta che ti suggerisca il momento adatto per ricomprare?”. Lo stesso Buffett nell'ultima conferenza con gli azionisti ammettendo l'errore sulle compagnie aeree ( onestamente da ammirare) ha detto di non sapere cosa succederà domani. Accettando ciò un consulente, che non usa il market timing come leva commerciale, dovrebbe costruire il suo protocollo di investimento sulla risposta a questa domanda:
"QUALE È IL MOMENTO PIÙ PROFITTEVOLE PER L'INVESTITORE A CONSULENZA?"
L'assessment iniziale, la corretta profilatura e l'aggiornamento periodico. L'educazione e l'informazione costante nonché la gestione comportamentale.
Questi sono per me i momenti più profittevoli nel rapporto consulente investitore.