1)Quest’oggi siamo in compagnia Gianrocco Mecca consulente finanziario autore del libro “La Ricchezza a Portata di Tutti”. Ci spiega il significato del suo libro?
Innanzitutto la ricchezza è un concetto soggettivo. Esser ricchi vuol dire avere denaro a sufficienza per vivere serenamente realizzando i propri obiettivi, che sono diversi da soggetto a soggetto. Il denaro quindi è solo un mezzo per raggiungere la ricchezza.
Tutti possono raggiungere la ricchezza agendo sul presente e mettendo in atto una serie di comportamenti virtuosi che nel medio lungo termine possono determinare in modo significativo il futuro finanziario di un individuo.
2)Lei si occupa di gestione del risparmio. Oggi in tanti, per paura di fare la scelta sbagliata preferiscono mantenere il denaro in conto corrente e non investirlo. Quali sono dei buoni motivi per investire? Ci sono dei rischi nel mantenere il denaro in conto corrente? Cosa si sente di dire a loro?
In diversi anni di professione posso dire che chi ha investito e conosce le dinamiche dell’investimenti difficilmente tiene in conto liquidità senza investirla. Chi non investe è generalmente una persona che non conosce e che vede l’investimento come una pratica speculativa. Il timore di perdere denaro ha il sopravvento sulle oggettive opportunità di investire il denaro.
La realtà posso sottoscrivere che in un contesto economico come questo l’unica certezza di perdere in termini di potere di acquisto del proprio patrimonio è in carico a chi non investe. Naturalmente gli investimenti sono di diversa natura, da cui ne deriva un potenziale di guadagno e di rischio nettamente diverso.
3)Oggi molto spesso si sente parlare di inflazione, ci spiega in termini semplici il concetto di inflazione?
L’inflazione è l’aumento nel tempo dei prezzi. Quindi immaginiamo da avere 1.000 euro sul nostro conto corrente, in caso di rialzo dell’inflazione rispetto allo scorso anno con tale cifra quest’anno riusciamo ad acquistare meno beni dello scorso anno. In altre parole i nostri soldi hanno perso il loro potere di acquisto.
Viene a tal proposito inserito in un paniere una serie di beni e servizi e vengono monitorati i loro valori nel tempo.
4)Come impatta sui risparmi degli italiani ed è possibile proteggersi?
Vi faccio vedere quella tabellina di KEIDAN ECOMATICA, contenuta anche nel mio libro.
Vediamo da questo grafico che nonostante abbiamo vissuto un ventennio di inflazione bassa con una media dell’1,60%. Chi avesse mantenuto il denaro liquido senza investirlo ha registrato una perdita di potere di acquisto del 30%
Parliamo di inflazione molto bassa. Quello che sta accedendo quest’anno invece ci parla di un inflazione vicina al 10%. Immaginate quello che può accadere con un’inflazione di questo tipo protratta per 4/5 anni.
Per rispondere alla domanda ci sono strumenti finanziari che permettono di proteggersi direttamente dall’inflazione attraverso un’indicizzazione alla stessa. Ve ne sono di diversa natura, sono presenti anche quelli con scadenze prefissate per il rimborso del capitale investito.