E' noto che l'investitore dinamico privilegia strumenti ad elevata volatilità, quali le azioni o i derivati, mentre l'investitore conservativo preferisce una bassa volatilità dei propi investimenti e quindi si orienta verso obbligazioni o strumenti paragonabili.
Generalmente gli strumenti del primo tipo possono realizzare rendimenti elevati nel lungo periodo, esponendo però l'investitore a variazioni del controvalore investito piuttosto marcate nel tempo, si veda il seguente grafico a 5 anni dell'indice azionario Eurostoxx50.
Di contro, fino a qualche tempo fa, gli strumenti del secondo tipo, per capirci quelli meno volatili e apprezzati dagli investitori più prudenti garantivano rendimenti stabili, seppur contenuti e predeterminati producendo variazioni contenute del controvalore degli investimenti nel tempo.
Ciò fino a qualche tempo fa, perchè oggi le cose non stanno più così, per questa classe di investitori, i rendimenti a breve e medio periodo sono negativi o pari a zero e le oscillazioni del controvalore dell'investimento nel tempo non sono sempre trascurabili (grafico prezzo BTP 2025 nell'ultimo anno).
Orfani di una bassa volatilità e di rendimenti apprezzabili anche nel breve/medio periodo questa numerosa categoria di investitori è quanto mai inquieta e sempre alla ricerca di una alternativa all'investimento prettamente obbligazionario.
Una possibile soluzione viene , non da uno specifico strumento di investimento, quanto da una tecnica di investimento che da anni l'industria del risparmio ha sviluppato, si tratta della strategia long/short che vado ad approfondire.
Un portafoglio long/short è costituito da posizioni su titoli o indici al rialzo (Long) combinate con posizioni di investimento al ribasso (Short) .
Le posizioni long sono le più note e naturali per l'investitore, in quanto si tratta di comprare un titolo o un sottostante , se il sottostante aumenta di valore si ottengono plusvalenze, se il sottostante perde di valore si ottengono minusvalenze.
Abbinate a posizioni long, nel portafoglio possono essere presenti anche posizioni short, ovvero operazioni che portano un guadagno nel caso in cui il sottostante su cui si investe perda di valore e viceversa .
Queste forme di investimento sono meno note al grande pubblico e “meno naturali” ma permettono per esempio di guadagnare nelle fasi di discesa del prezzo di azioni, indici o materie prime.
Così se sono convinto che un mercato azionario sia sopravvalutato e mi aspetto possa calare, ma fra i titoli che lo compongono vi siano titoli molto promettenti e con buoni fondamentali, applicando una strategia long/short, comprerei il titolo promettente e nello stesso momento comprerei anche un derivato o una opzione al ribasso sull'indice di borsa .
La strategia long/shortsi presta molto bene anche a ridurre la volatilità di portafoglio, perchè proponendo strategie antagoniste in termini di direzione dei mercati compensa le volatilità al rialzo con quelle al ribasso .
Un ulteriore vantaggio della strategia è quello di permettere di ottenere rendimenti anche in presenza di mercati al ribasso, protendo produrre guadagni in ogni condizione di mercato per questo motivo questo tipo di investimenti va preso in considerazione tenendo presente il totale del portafoglio in essere e conoscendo bene i mercati ed i titoli di riferimento.
Ricapitolando : le strategie long/short, se ben utilizzate hanno la capacità di contenere la volatilità di portafoglio, permettendo all'investitore di trarre beneficio in qualunque situazione di mercato .
A titolo esemplificativo allego un grafico dell'andamento negli ultimi 2 anni relativo ad un fondo che utilizza la tecnica long/short.
Sulla scorta delle caratteristiche evidenziate, si comprende che gli strumenti L/S vanno selezionati ed inseriti nel portafoglio degli investitori con modalità ben studiate .
Sul mercato esistono diversi strumenti che permettono di operare con strategie long/short, così come esistono diversi prodotti e gestori che implementano tale strategie nei propi portafogli.
La varietà dei mercati finanziari e la peculiarità dei prodotti, impone che questi strumenti vadano conosciuti a fondo e analizzati costantemente una volta inseriti in portafoglio, attività questa riservata a professionisti quali i consulenti finanziari , per questo motivo ritengo che l'implementazione di questi strumenti nel proprio portafoglio debba essere fatta con il supporto di uno specialista.
Come sempre resto a disposizione per approfondire il tema e eventualmente declinarlo nei portafogli dei miei lettori.