Dove eravamo rimasti? Si, ora ricordo, stavamo parlando di un portafoglio multi compartimentale, ripartito in 4 parti, ciascuna dotata di un suo sviluppo temporale dotata di una diversa volatilità. I lettori sanno già che è sempre necessario qualificare e quantificare le preferenze dell'investitore, prima di procedere alla costruzione di un asset. Per semplificare, visto il breve spazio che abbiamo a disposizione, ipotizziamo che il fruitore di questo portafoglio sia un investitore particolarmente avverso al rischio, predisposto a subire psicologicamente i ribassi di mercato, ma comunque intenzionato a non accumulare troppo capitale sul conto corrente.
Uno dei punti critici quando si costruisce un portafoglio, è dato dall’assenza per l'investitore di particolari obiettivi di periodo da raggiungere. Queste costituiscono sempre delle ottime leve per evitare di lasciarsi colpire dal panic selling, che colpisce molti quando i mercati crollano, portandoli, anziché a comprare, a vendere. La richiesta di investire in prodotti liquidabili senza particolari vincoli, mi hanno portato ad inserire nella tabella, a parità di periodo, una diversa volatilità, in modo da coinvolgere l'investitore nella scelta del SUO rischio, cioè quello che si sente di potere e volere correre durante il periodo dell’investimento. Infine, prima di parlare di prodotti e della loro volatilità, va lasciata all’investitore la scelta delle percentuali del suo capitale da ripartire in ciascuno dei 4 comparti, senza mai dimenticare di ricordargli sempre il SUO impegno a non liquidare prima del tempo dato.
Ecco dunque la SUA scelta di ripartizione di tempo del portafoglio da cui partire per la sua costruzione:
NON SI SA MAI(0-12 mesi): 30%;
FORSE MI POSSONO SERVIRE(13-36 mesi): 40%;
NON ESAGERIAMOCON GLI ANNI(37-60 mesi): 20%;
CHISSÀ DOVE SARÒ E SE CI SARÒ ANCORA(61-120 mesi e oltre): 10%.
Già da questa diversificazione, fatta di tempi e di peso di capitale, scelta libera e autonoma dell’investitore, siamo in grado di percepire la SUA bassa tolleranza al rischio che, come abbiamo già detto, non essendo legata ad obiettivi specifici, pone il portafoglio in una condizione di pericolosa precarietà. In queste fasi delicate è fondamentale che invece si senta a suo agio, supportato da chi lo ha aiutato a costruirlo oppure, in caso abbia provveduto in autonomia, deve ritrovare le motivazioni da cui era partito, poiché questo è il perno fondamentale per riportare la paura ad un livello meno intenso.
Come si può osservare, la tabella successiva è stata costruita con due prodotti a diverso rischio inseriti nel medesimo comparto, proprio per lasciare la libera scelta del rischio da assumere all’investitore. Naturalmente i prodotti selezionati sono stati scelti da me, in base alla mia conoscenza e competenza, in base alla loro qualità e funzione rispetto ad altri appartenenti naturalmente alla stessa categoria. Tale scelta è legata al caso di specie qui trattato e rappresenta solo un caso di scuola da discutere. Non deve essere considerata come una proposta di portafoglio, solo un suggerimento operativo per l’uso di un metodo, che tra i tanti possibili, può essere seguito per costruire un portafoglio anche in autonomia.
A questo punto, una volta scelto quale prodotto utilizzare sulla base della volatilità e della performance oltre che dal rischio SRRI, sarà facile assegnare a ciascun periodo, una quantità di capitale da investire. Va comunque ricordato che i rendimenti e la volatilità non sono indicatori predittivi, ma lasciano solo intravedere il loro passato andamento, in modo che sia confrontabili con altri appartenenti alla stessa categoria. La tabella aiuta anche a valutare l’impatto ESG sul portafoglio, mediante l’analisi SFDR dei prodotti scelti. Da ultimo, risultando poi l’investitore particolarmente avverso al rischio, sarà consigliabile utilizzare una strategia PAC anziché una PIC, in modo da rendere la volatilità ancora più contenuta nel lungo periodo, salvo diversa SUA scelta.
L'insieme di tutti i comparti sarà dunque il portafoglio definitivo, destinato a costruire la performance totale e in grado di affrontare in modo solido ogni condizione di mercato. E come dico spesso ai miei clienti: è il tempo il nostro migliore alleato per costruire un portafoglio in grado di affrontare ogni tipo di mercato.