Ho avuto la fortuna e l’onore di ascoltare diverse volte il Dr.Pasquale Cirillo, Professore Associato di Probabilità Applicata e Matematica Finanziaria alla Delft University of Technology.
Ricordo in particolare un convegno a cui ho partecipato verso la fine del 2019: il professore illustrò perfettamente il concetto di “Cigno Nero” di Nassim Taleb, ampliando la trattazione con esempi di rara efficacia.
Mi colpì in particolare il cosiddetto “paradosso della staccionata”, che ben si adattava alla situazione che si stava delineando sui mercati finanziari mondiali nei mesi precedenti.
Il concetto di base, illustrato nel disegno allegato realizzato dal Prof.Cirillo, spiega come le persone e le organizzazioni abbiano approcci diversi al rischio.
Immaginiamo di essere sul bordo di un precipizio da cui si può ammirare un panorama mozzafiato e che questo precipizio non sia dotato di protezioni.
Le persone che vogliono ammirare il panorama e guardare di sotto, si avvicinano con molta cautela temendo di cadere nel vuoto.
Sui mercati finanziari colui che si assume dei rischi potrebbe cadere nel precipizio, fa parte del gioco e nessuno è contento se qualcuno cade o sbaglia, ma il compito del mercato è proprio quello di selezionare chi si prende troppi rischi, eliminandolo dal gioco.
In realtà, seguendo il paradosso della staccionata del professor Cirillo, ciò che possiamo vedere è che le autorità non amano il rischio e sono portate a pensare alla possibilità di perdere la fiducia della gente e magari anche i voti. Ecco allora che le autorità costruiscono staccionate, tramite i regolamenti e i regolamenti possono essere particolarmente articolati e complessi.
Nel paradosso i regolamenti delle autorità sono equivalenti alla staccionata che viene costruita sul bordo del dirupo, per evitare che le persone cadano al di sotto. Il paradosso è costituito dal fatto che quanto più aumentano i regolamenti, tanto più le persone si sentono tranquille nell’avvicinarsi al rischio.
Nelle paradosso possiamo pensare che, man mano che le persone acquistano fiducia per via della staccionata e si accalcano una dietro l’altra per ammirare il panorama, perdono il senso del rischio sottostimandolo e quante più persone si accalcano, tante più persone - vedendole mentre transitano - si fermano e cercano a loro volta di ammirare il panorama appoggiandosi a chi si sta accalcando. Nessuno si vuole perdere lo spettacolo.
In pratica quindi il fatto di aver realizzato molti regolamenti per evitare di far assumere troppi rischi alle persone, in realtà le induce ad assumersi più rischi di quanto probabilmente non avrebbero fatto qualora tali regolamenti non fossero stati realizzati.
La staccionata, cioè i regolamenti, modificano la nostra percezione del rischio.
Ma mano che le persone per ammirare il panorama si accalcano dietro la staccionata, tanto più ci sarà pressione sulla staccionata stessa e ad un certo punto questa potrebbe cedere lasciando cadere nel dirupo non una persona sola ma molte persone.
Pensavano di essere al sicuro, in realtà stavano soltanto assumendo molti più rischi di quanto avrebbero fatto se non si fossero sentiti protetti.
Il paradosso quindi consiste nel fatto che molti regolamenti finanziari danno un falso senso di sicurezza. Per evitare troppi rischi vengono costruiti regolamenti complessi. E questi regolamenti ci fanno sentire più sicuri, troppo sicuri sostanzialmente eccessivamente fiduciosi.
In questo modo, dimentichiamo il rischio che avevamo cercato di evitare e rischiamo molto di più di cadere rovinosamente.
I regolamenti, costruiti per proteggerci dal rischio, sono paradossalmente un ottimo strumento per farci dimenticare il rischio stesso.
Mai come in questi giorni, la lezione del Prof.Cirillo si dimostra di eccezionale valore.