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Scritto da MoneyController il 17-11-2023
I titoli legati alle energie rinnovabili e verdi stanno attraversando una fase difficile ma, secondo un manager di portafoglio di Triodos Investment Management vale la pena tenere duro e continuare a investire per raccogliere i frutti della transizione energetica.
Energie rinnovabili: in borsa, fase ribassista
Non è difficile mostrare che il 2023 sia stato un anno particolarmente difficile per i titoli finanziari legati all’energia rinnovabile. Sul portare “ExtraETF”, un manager di portafoglio della società Triodos Investment Management, Arjan Palthe, menziona a tale proposito alcuni indici: quest’anno, lo MSCI Global Alternative Energy e lo S&P Global Clean Energy hanno perso rispettivamente il 42% e il 36%. Nel frattempo, invece, l’indice MSCI World risulta in crescita del 5%.
Sulle energie rinnovabili pesano i tassi, l’inflazione e il rallentamento dell’economia
La fase ribassista dei titoli legati all’energia pulita è ancora più notevole se la si confronta con la fase rialzista dei titoli finanziari delle società energetiche tradizionali. Questa fase di contrazione sui mercati è dovuta – spiega Palthe, menzionando un articolo comparso sul “Financial Times” – al rialzo dei tassi di interesse, che rende più costoso per le aziende finanziarsi e frena lo sviluppo di nuovi progetti. Si aggiungono poi l’inflazione e le prospettive di deterioramento dell’economia, fattori che tendono a ridurre il potere di spesa anche dei consumatori che sarebbero interessati a utilizzare le energie rinnovabili.
Progetti eolici e solari in difficoltà
Non stupisce allora che alcuni progetti legati all’energia eolica offshore al largo delle cose degli Stati Uniti e dell’Inghilterra siano rimasti fermi, altri legati ai pannelli solari stiano trovando difficoltà in California, così come non stupisce granché il fatto che la domanda di energia rinnovabile sia diminuita anche in alcuni Paesi europei. Non bastasse quanto detto finora, si aggiunge anche l’opposizione di una parte dell’opinione pubblica e della politica, nonché le difficoltà incorse dai governi nel finanziare i progetti.
Le prospettive promettenti delle energie rinnovabili
Ma nonostante tutto questo ci sono delle ragioni per pensare che chi investe nelle energie rinnovabili e nelle azioni verdi verrà ripagato in futuro. Palthe riporta in primo luogo i dati dell’istituto statistico IRENA, il quale prevede che gli investimenti nel settore passeranno dai 500 miliardi del 2022 ai 1.300 miliardi entro il 2030. A giocare un ruolo in questo senso è sia la sensibilità crescente degli investitori sia la volontà da parte di molte aziende di guardare al futuro. In secondo luogo, gli Stati Uniti e l’Europa hanno varato piani da centinaia di miliardi di euro (l’Inflation Reduction Act e il Green Deal europeo) proprio per sostenere la transizione energetica. Insomma, Palthe ritiene che, nonostante stia attraversando un periodo di difficoltà, il settore legato alle risorse rinnovabili è destinato a crescere e a ripagare gli investitori con rendimenti migliori.
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