Partiamo dalle basi, non esiste un piano d’investimento che sia adatto ad ogni persona, poiché ogni persona ha differenti obiettivi, differenti esigenze, differenti finanze a disposizione e, ovviamente, una differente propensione al rischio.
Ogni pianificazione di investimento deve essere organizzata e proposta in funzione delle diverse categorie di investitori, in modo da individuarne quella più consona, che sia essa di lungo o breve termine.
L’insieme delle caratteristiche economico-sociali di chi investe costituiscono il profilo dell’investitore e, in esso, è compreso anche il profilo di rischio. Ma cos’è nell’esattezza il profilo di rischio dell’investitore? Per capirlo occorre fare un’attenta analisi.
Cos’è il profilo di rischio dell’investitore?
Assieme a obiettivi, tempistiche, esigenze e finanze a disposizione, il profilo di rischio è uno dei più importanti elementi che determinano l’immagine completa dell’investitore.
La dimensione del rischio è dovuta al livello di cultura finanziaria, all’incertezza, nonché alla paura di subire una perdita di denaro o che i risultati dell’investimento si discostino dalle aspettative. In questo va aggiunto il fattore umano e l’esperienza di eventuali investimenti precedenti, specie quando, dopo un investimento con esito positivo, si tende a sopravvalutare le proprie capacità e le possibilità di affrontarne uno analogo o viceversa, la perdita in uno pregresso causa immobilismo.
E’ indubbiamente un elemento cardine dell’investimento, che va considerato e calcolato prima ancora di effettuare qualsiasi mossa, poiché è l’aspetto che si deve essere sempre in grado di affrontare e sopportare. Valutare in modo adeguato la propria propensione al rischio diventa un’azione necessaria, così da impedire scelte non mirate dettate dall’impulsività o, qualora si sia più esperti, prevenire eventuali oscillazioni di mercato o andamenti indesiderati.
Anche soluzioni come buoni postali e conti deposito, seppur minimo, presentano un rischio. Ciò ci porta a ricordare che non esiste l’investimento sicuro, un tasso di rischio è sempre presente ed è estremamente importante considerarlo.
Più alta sarà la possibilità di avere risultati considerevoli, maggiore sarà il tasso di rischio: un profilo di rischio basso non può essere applicato a investimenti ad alto rendimento, poiché comporterà elevate problematiche e porterà, di conseguenza, a risultati estremamente negativi.
Come calcolare il profilo di rischio dell’investitore?
Oltre a valutare la propria situazione, prima di cimentarsi in un investimento vanno analizzati i vari scenari economico-finanziari: ipotizzando un andamento tra i peggiori, è necessario chiedersi se si sia in grado di mantenere un determinato piano d’investimento sopportando le perdite.
Potremmo catalogare il profilo di rischio dell’investitore 4 livelli:
Tolleranza bassa, se permette di sostenere perdite fino al 5% annuale; può riferirsi a investimenti come fondi monetari e obbligazioni a breve termine
Tolleranza moderata, se permette di sostenere perdite tra il 6% e il 15% annuale; può riferirsi a investimenti come obbligazioni a medio-lungo termine
Tolleranza elevata, se permette di sostenere perdite tra il 16% e il 25% annuale: può riferirsi a fondi e portafogli bilanciati moderati
Tolleranza molto elevata, se permette di sostenere perdite superiori al 25% annuale; può riferirsi a investimenti azionari anche di carattere tematico ma sempre con giusta diversificazione.
Il rapporto rischio/risultato è direttamente proporzionale e quindi, diversi livelli di tolleranza corrispondono a diverse categorie di strumenti d’investimento: ogni investimento è caratterizzato da un suo fattore di rischio e proprio per tale ragione è adatto ad una certa categoria di clienti, più o meno propensa in funzione della sua natura, anziché un’altra.
Le teorie di investimento Life Cycle inoltre consigliano ed individuano profili legati all’età dell’investitore come da immagini ed alla possibile esigenze ed aspettative.
Conclusioni
Dopo aver evidenziato l’elemento del profilo di rischio dell’investitore, si può notare che non esista un investimento adatto a tutti, come non ne esista uno a rischio zero. Il rischio è parte integrante di ogni investimento ed è direttamente proporzionale ai suoi risultati.
Il profilo di rischio può essere determinato da svariati aspetti, come:
Situazione economico-finanziaria
Tipologia di investimento scelta
Livello di cultura finanziaria
Indecisioni e paure
Esperienze d’investimento precedenti
A conti fatti, quello degli investimenti è un ambiente sempre più aperto a tutti, specie all’italiano che dimostra una crescente educazione finanziaria. Diventa essenziale in questa fase di accrescimento della consapevolezza finanziaria l’attività del professionista nella consulenza soprattutto nel fornire metodologie valide e affidabili di gestione patrimoniale ma ancor più emotivo. L’obiettivo condiviso quindi diventa quello di costruire un piano finanziario coerente con il profilo di investimento e finalizzato alla realizzazione dell’esigenza da soddisfare.