L'uranio non è una fonte rinnovabile e negli ultimi anni il costo della materia prima ha subito un aumento di costo dell’800%: l'uranio, utilizzato oggi per la fissione, è e resta una risorsa finita ed attualmente e le centrali nucleari funzionano secondo il principio della fissione nucleare, utilizzando l'uranio come combustibile.
Il nucleare non emette CO2
Il nucleare non emette carbonio (CO2) quando viene utilizzato per produrre calore ed energia elettrica ed (tranne l’inquinamento e le emissioni che si producono nella fase di estrazione dell’uranio) inoltre non partecipa al riscaldamento globale ed ai cambiamenti climatici: ma dal momento che l’uranio non è una risorsa rinnovabile, perchè la natura non lo produce in continuità, quando finirà, sarà finita anche la possibilità di alimentare le centrali nucleari.
Nell'attuale contesto di transazione ecologica e di crisi energetica, il nucleare potrebbe rappresentare una valida alternativa, dal momento che laCina sta investendo centinaia di miliardi di dollari nel settore ed intende costruire 150 nuovi reattori nei prossimi 15 anni: anche la Russia sta costruendo nuove centrali sul proprio territorio ed è uno dei principali esportatori di tecnologia nucleare nel mondo, dal momento che le sue aziende stanno lavorando per costruire decine di centrali nucleari all’estero.
Chi produce energia nucleare nel mondo
Attualmente, in Europa, la situazione della produzione di energia nucleare è divisa quasi perfettamente in due: ci sono 13 paesi che hanno reattori nucleari attivi (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia) e 14 paesi che non producono energia nucleare e che, al massimo, ospitano nel loro paese un singolo reattore per scopi di ricerca (Danimarca, Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Portogallo).