Da inizio anno, alcuni investitori si sono resi conto che una impostazione tradizionale come quella che avevano presso la propria banca, poteva non essere costruita nel modo più opportuno per offrire protezione al patrimonio e possibilità di rendimento. Mi hanno contattato per chiedere informazioni circa l’operatività e i vantaggi di avere un consulente finanziario autonomo autorizzato e indipendente e la domanda che molti mi pongono alla fine del colloquio iniziale è sempre la stessa: “quanto si può guadagnare seguendo i consigli del consulente finanziario autonomo indipendente?”
È una domanda a cui rispondo sempre malvolentieri dato che non ho purtroppo nessuna sfera di cristallo per predire il futuro e ritengo che i dati passati, pur interessanti, non possono offrire nessuna garanzia in quanto essendo dati passati, sono passati.
Ogni investitore ha poi un proprio profilo personale e su questo aspetto non andrei oggi ad approfondire.
Nell’ultimo mese ho letto e ascoltato di tutto e di più, in particolare vengono riproposti modelli operativi di vario genere, alcuni dei quali francamente poco comprensibili a mio modesto parere: un conto è applicare un modello per una parte relativamente contenuta del patrimonio del cliente sotto consulenza, un conto è applicare un determinato modello a tutto il patrimonio del cliente.
In quest’ultimo periodo ho consigliato incrementi in strumenti che permettono di acquistare, indirettamente, oro fisico e in particolare mi sono dedicato alla diversificazione degli strumenti quotati in base al deposito fisico del lingotto d’oro a garanzia, anche in relazione agli eventi recenti che creano o potrebbero creare problemi nel realizzare la “good delivery del bullion” (chiusura termporanea causa covid-19 di tre importanti refineries in Svizzera). In particolare ho consigliato anche, tra gli altri sull’oro, uno strumento quotato che ha come collaterale lingotti d’oro fisico depositati presso i caveaux di una Zecca Nazionale tra le più importanti a livello mondiale, con garanzia che si tratti di oro post 2012, convertibile volendo in lingotto con apposita procedura.
Leggo di portafogli ipotetici creati con una percentuale di oro costantemente al 20% dell’intero portafoglio, e mi chiedo quanti investitori siano davvero così convinti da tenere una percentuale tanto elevata di oro riferita all’intero loro patrimonio costantemente nel tempo. Mi chiedo anche se questi modelli rappresentino portafogli reali di clienti reali con uno storico verificabile sufficientemente lungo, al di là del fatto che molti modelli accademici già in passato hanno dimostrato di essere validi solo in alcuni periodi temporali e non in altri.
Sono abituato ormai da anni a riferirmi a risultati, rapportati al rischio, di portafogli reali di clienti veri e considero i dati di analisi passati degli strumenti quotati negoziabili unicamente utili come confronto per la selezione e l’analisi di uno strumento rispetto all’altro comparabile. Quindi non ha alcun senso far vedere quanto un singolo fondo comune abbia reso negli ultimi anni, avrebbe più senso poter vedere come sono andati davvero i portafogli dei propri clienti, rapportati a rischio, costi complessivi e diversificazione.
Ovviamente, per etica professionale e imposizione legislativa, è assolutamente impossibile pubblicizzare i risultati di portafogli veri di clienti veri.
Sono però abituato a confrontare tali dati con gli andamenti di alcuni fondi comuni multi asset, flessibili, speculativi italiani (assimilabili ai fondi hedge) e Global macro, per rendermi conto a livello di impostazione professionale personale di come e quanto i portafogli dei clienti reali a cui presto consulenza si discostino o meno dai principali operatori del mercato.
Ritengo di essere discretamente soddisfatto - ma francamente non più di tanto - di quanto realizzato negli ultimi anni, grazie anche alla stretta collaborazione con due team di consulenti professionisti indipendenti specializzati, dato che è soprattutto grazie alle loro idee, analisi e strategie, che realizzo i consigli personalizzati per ciascun cliente.
A titolo di esempio, sono discretamente soddisfatto di aver realizzato consulenze reali che hanno portato negli ultimi tre anni ad un incremento superiore al 13% sul patrimonio complessivo in consulenza, con volatilità inferiore a 5 e indice di Sharpe annualizzato a 0,90 con Information Ratio nettamente positivo rispetto a molti fondi di gestori blasonati. Si tratta di portafogli di clienti con profilo di rischio Medio-Alto o Alto, con ampia diversificazione che in alcuni casi da inizio anno 2020 registrano un risultato positivo superiore al 3%.
Trattandosi di dati passati, essendo passati, hanno a mio parere poco senso per valutare l’impostazione dei portafogli da oggi in avanti, dato che non esiste alcuna certezza che determinati modelli che hanno funzionato fino a ieri, possano farlo da domani in poi.
Questo non significa non avere schemi operativi e procedure di analisi rigorose a cui attenersi, significa poter avere la flessibilità e reattività per poter adattare i propri schemi operativi a contesti economici e politici mondiali profondamente diversi da periodo periodo.
Ad esempio, le modalità di analisi di singoli titoli azionari che realizzo grazie alla collaborazione di analisti specializzati che utilizzano sostanzialmente gli insegnamenti di analisi di Benjamin Graham e Warren Buffett, restano comunque le stesse nel tempo e si basano su analisi fondamentale di dati di bilancio di aziende quotate integrata con analisi tecnica. Ciò che può variare è la selezione dei settori e dei titoli anche in funzione di come nel tempo si modifica l’ambiente economico; ad esempio, sto valutando il possibile impatto dell’attuale crisi sanitaria sui futuri sviluppi di determinate aziende produttrici di strumenti medicali, è abbastanza logico pensare che alcuni di questi produttori riceveranno ulteriore impulso mentre eviterei del tutto aziende di business ad oggi “problematici”quale ad esempio settore dei viaggi aerei e del turismo internazionale.
Poichè i consigli del consulente finanziario autonomo indipendente devono essere messi in pratica in maniera autonoma dal cliente tramite la propria banca o intermediario di riferimento, potrebbe risultare utile per il cliente stesso l’utilizzo di intermediari che facilitano al massimo l’operatività in tal senso, anche nel caso in cui non si abbia particolare dimestichezza con l’operatività on-line.
In questa fase di vita “particolare” per tutti noi può essere utile il ricorso a intermediari e banche a cui si può accedere facilmente da casa con un computer e uno smartphone, seguendo i consigli del proprio consulente finanziario autonomo in modo da poter eseguire con precisione le raccomandazioni a cui si vorrà dare corso, ovviamente dopo aver letto la documentazione specifica e aver ricevuto una opportuna spiegazione circa l’utilità a proprio favore di ciascuna operazione consigliata.
Per chi volesse avere un confronto grafico con dati più esaurienti e approfonditi tra un portafoglio reale e qualsiasi fondo comune o altro strumento quotato, resto a disposizione.
Ricordando che il portafoglio a cui accennavo sopra, negli ultimi tre anni ha realizzato la stessa performance di Berkshire Hathaway cl A, con volatilità 4,993 contro 22,854 del titolo di Warren Buffett, colgo l’occasione per augurare Buona Pasqua a tutti i lettori.
Avvertenza importante: i dati passati sono passati, ed essendo passati non esiste alcuna garanzia che le cose si ripetano; il guadagno vero con un consulente finanziario autonomo indipendente è sopratutto in protezione, formazione personale, e livello di servizio non solo di natura strettamente finanziaria su strumenti (ad esempio si può avere una consulenza patrimoniale o previdenziale e molto altro ancora)