Questo inizio 2023 si può riassumere in 2 fattori principali, ovvero l’emissione del Bond Eni, andato a ruba fra i risparmiatori, e il Rally dei mercati azionari. La cosa singolare è che il 4,3% di cedola del Bond Eni abbia fatto più rumore del rialzo a doppia cifra dei listini azionari.
Lo stesso mercato azionario cinese ha segnato una partenza decisa, riportando l'interesse verso l'area emergente (tanto che molte case di gestione hanno ora cambiato la propria view sulla Cina, da area da evitare, ad area su cui investire).
Escludere completamente l'azionario, declinato in una paniere globale e ben diversificato, dal proprio piano d'investimento, oggi, significa rinunciare a priori alla speranza di poter combattere l'inflazione, che viaggia su binari particolarmente ostici; certo, parliamo di un asset volatile, in termini di oscillazioni nei prezzi, e, in ottica di possibile recessione economica, le Borse possono spaventare gli investitori con profilo di rischio più cauto, tuttavia è corretto, per i nostri risparmi personali, ragionare in termini di pianificazione finanziaria, e non solo di rendimenti cedolari pubblicizzati su tutti i media e giornali (e dagli stessi intermediari, viste le commissioni riconosciute in fase di collocamento).
Insieme poi ad una fetta di azionario, è importante mettere nello zaino anche la giusta fermezza nel mantenerla strada facendo, perchè come sappiamo non sarà affatto facile (altrimenti basterebbe comprare l' ETF sull'indice S&P500, ad esempio, e saremmo tutti ricchi, eppure..).
La pianificazione, piuttosto che la caccia del rendimento, resta quindi la strada più corretta per raggiungere i nostri obiettivi.
Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto.