In un contesto come quello che stiamo vivendo, con un’inflazione alle stelle, l’emissione dei Btp Italia crea attese tra gli investitori, alla ricerca di uno strumento in grado di difendere il potere di acquisto del patrimonio.
Il Btp Italia si pone infatti l’obiettivo proteggere dal rincaro del costo della vita il patrimonio degli investitori, altrimenti destinato a perdere valore REALE nel tempo.
Negli ultimi 20 anni sono stati caratterizzati da inflazione su livelli minimi, con una media dell’1,6%. Eppure, nonostante un contesto roseo, mantenere in liquidità la propria ricchezza ha generato una perdita di potere di acquisto del 30%. Ma cosa accadrebbe se un’inflazione, come quella attuale prossima alla doppia cifra dovesse perdurare negli anni?
Da qui una contestazione: investire è una necessità oggi e non opportunità. Naturalmente i Btp non sono uno strumenti in grado di restituire nel tempo rendimenti similari al mercato azionario, ma per quello che stiamo vivendo oggi a mio avviso rappresentano uno strumento che ogni investitore dovrebbe prendere in seria considerazione.
Di seguito l’andamento delle emissioni dal 2012 ad oggi. Hanno sempre riscontrato ottimi numeri, ma oggi a maggior ragione con un’inflazione alle stelle si attende un’importante partecipazione da parte dei risparmiatori.
Fonte: Ministero Economia e Finanze
Veniamo ora alle caratteristiche dello strumento, che sono simili a quelle che abbiamo visto nelle precedenti emissioni, ad eccezione della durata del bonus fedeltà.
La durata sarà di 6 anni (l’emissione di giugno prevedeva una durata di 8 anni). Il bonus fedeltà sarà dello 0,80% e verrà concesso a chi acquista in emissione e mantiene per tutta la durata il Bt in portafoglio.
Ecco le altre caratteristiche, come sottolineate in un apposito articolo pubblicato dal mef:
rendimenti collegati all’inflazione
cedole semestrali
capitale garantito a scadenza
tassazione agevolata come per tutti i titoli di Stato al 12,5%
nessuna commissione per i piccoli risparmiatori che acquistano nei giorni di collocamento
taglio minimo acquistabile 1.000 euro
investimento non vincolato nel tempo
L’ultimo punto è meritevole di precisazione. Chi acquisto questo strumento lo fa per difendere dall’inflazione il proprio patrimonio, e non per speculazione. Di conseguenza deve esser pronto a mantenere fino a scadenza l’investimento. Naturalmente in caso di necessità potrebbe disinvestire lo strumento in qualsiasi momento, anche con un guadagno ulteriore rispetto alle cedole. Ma la certezza del rimborso alla pari si ha per chi compra e mantiene fino a scadenza il Btp. Tra le altre cose questo prevede anche l’ottenimento di un bonus dello 0,80%
L’ipotesi di vendere prima del tempo potrebbe esser conveniente se i rendimenti generali del mercato si abbasseranno, e come avvenuto negli anni scorsi il Btp assorbe nei prezzi già parte di rendimenti futuro. A quel punto si può valutare una vendita anticipata.
La sottoscrizione del Btp sarà possibile dal 14 al 16 novembre, salvo chiusura anticipata. Il 17 novembre invece verrà riservato ad investitori istituzionali.
E’ suggeribile l’acquisto per chi ne fosse interessato già il primo giorno, in quanto potrebbe poi essere già chiuso al termine del primo giorno, o il secondo giorno alle ore 13, oppure il terzo a partire dalle ore 14.
RENDIMENTO
Il rendimento del BTP ITALIA è composto da una cedola semestrale che si divide in due parti: una parte fissa che conosceremo l’11 novembre, e una parte variabile che è commisurata all’andamento del tasso di inflazione
Il tasso di inflazione di riferimento è l’indice FOI (Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi).
DOVE SOTTOSCRIVERLO?
La sottoscrizione del BTP ITALIA è molto semplice, basta esser in possesso di un deposito titoli e sarà acquistabile direttamente da ogni correntista bancario o postale oppure recandosi in banca o presso il proprio consulente finanziario.