Abraham Wald fu un matematico ed esperto di statistica ungherese a cui venne chiesto dal governo britannico di occuparsi della risoluzione di alcune problematiche durante il secondo conflitto mondiale. La Luftwaffe tedesca aveva inflitto notevoli perdite ai nemici, in particolare alla Royal Air Force inglese.
Nel bel mezzo di una guerra era complicato minimizzare queste perdite investendo nella formazione di piloti più esperti: era necessario rinforzare i mezzi in modo da renderli meno vulnerabili, decisione che comportava però non pochi rischi. Rinforzare un aereo significava infatti zavorrarlo, per cui era basilare minimizzare le protezioni, ovvero aggiungerle solo laddove era veramente indispensabile.
A tal proposito Wald cominciò ad analizzare gli aerei al ritorno dalle missioni, per mappare con precisione gli impatti dei proiettili in uno schema grafico. In questo modo si ritrovò con una mappa dei fori su una rappresentazione generica di un aereo: in rosso tutte le parti colpite, in bianco le parti non colpite su tutti gli aerei.
Qual è la reazione spontanea di fronte a questi dati? Considerazione estremamente semplice: rinforziamo le parti evidenziate, ovvero quelle colpite durante il combattimento.
Cosa ne dedusse invece Wald? Che era necessario, al contrario, rinforzare le parti bianche.
Il ragionamento che fece è il seguente: le osservazioni riportate sullo schema riguardavano soltanto gli aerei che erano rientrati alla base. Questi aerei erano potuti rientrare anche se erano stati colpiti: ne consegue che i colpi loro inferti, con estrema confidenza, non erano stati fatali.
L’assenza di segni in certe zone su questi aerei significava quindi che non essere stati colpiti in quelle zone aveva comportato la loro salvezza. Altrettanto presumibilmente, gli aerei non rientrati alla base erano stati colpiti nelle parti intatte negli altri aerei, solo che non lo si era potuto osservare, proprio perché erano stati abbattuti.
La deduzione logica degli ingegneri, dei costruttori e dei militari, inizialmente fu quella di rinforzare le aree maggiormente colpite, al fine di blindare ulteriormente i velivoli, dando loro maggiore resistenza al fuoco nemico.
Secondo la geniale considerazione di Abraham Wald le aree invece che dovevano esser rinforzate erano quelle in cui non c’erano puntini rossi, poiché se fossero state colpite l’aereo e il suo pilota non avrebbero più fatto ritorno a casa.
Questa vicenda venne utilizzata successivamente a supporto della sociologia e della psicologia, per esemplificare la dissonanza cognitiva chiamata “Pregiudizio di Sopravvivenza”.
Questo fenomeno avviene quando guardiamo le cose che sono sopravvissute quando invece dovremmo concentrarci su quelle che non ce l’hanno fatta.
Anche in finanza spesso avviene un fenomeno simile: ci si concentra sugli eventi estremi come bolle speculative o crash di mercato, ignorando il fatto che i mercati nella maggior parte della loro esistenza statisticamente non si trovano in queste due circostanze.
Ne consegue che ai fini di una corretta pianificazione dei propri investimenti è bene concentrarsi sulla parte “core” della propria strategia (che nel velivolo rappresentato in precedenza sono le zone dei motori e del pilota) e non su circostanze avverse o estremamente favorevoli, rappresentate da Wald con i palini rossi che hanno arrecato danni alle zone non vitali degli aerei sotto attacco.
Così facendo ogni portafoglio, metaforicamente individuato nel velivolo della Royal Air Force inglese, reggerà gli stress derivanti dai momenti avversi del mercato e sarà in grado di “reggere il colpo” e rientrare alla base.
Un approccio statistico su rendimenti attesi, orizzonte temporale adeguato e diversificazione renderanno robusta ogni strategia di investimento: comprate e dimenticatevi (si fa per dire, chiaramente), perché statisticamente il mercato si posizionerà sulla parte centrale della curva.
Per pianificare una corretta strategia di investimento o per verificare se i tuoi investimenti sono correttamente settati non esitare a contattarmi.