Questo 2022 è ad oggi certamente un brutto anno per le Obbligazioni.
Anzi, è l’anno “Nero” dei Bond, come recita il Sole24Ore:
I timori per l'inflazione hanno infatti spinto le Banche Centrali ad alzare i tassi d'interesse, penalizzando quindi il mercato bond, tuttavia un aumento troppo aggressivo degli stessi tassi potrebbe portare l'economia in recessione, fase in cui vorremmo avere gli stessi bond in portafoglio.
Quindi, che fare?
Del resto, i tassi a breve termine stanno salendo in modo ripido, scontando in anticipo una serie di rialzi dei tassi per quest'anno, mentre quelli a più lungo termine salgono con meno fretta, indicando appunto timori per un possibile rallentamento economico.
Come andrà a finire non ci è dato saperlo, un'inversione della curva potrebbe di fatto anticipare, come storicamente ha fatto, una recessione in arrivo, tuttavia la macchina economica resta un meccanismo complesso, non facilmente interpretabile.
Fatto sta che nel frattempo le obbligazioni segnano cali vistosi, sebbene l'altra faccia della medaglia vede gli stessi rendimenti in pancia a fondi ed ETF obbligazionari salire, migliorando appeal di quest'asset class in ottica futura.
E, per chi nel frattempo pensasse di evitare i bond per concentrarsi solo sull'equity, ricordiamoci che se le obbligazioni possono farci venire l'indigestione e il mal di pancia, come in questo momento, le azioni possono farci vomitare. Un brutto anno per le obbligazioni corrisponde ad una brutta settimana per le azioni.
Invece di scendere quindi dal treno obbligazionario, meglio scendere da quello dell’improvvisazione e salire su quello della pianificazione.
Chi avesse piacere ad approfondire ulteriormente l’argomento, può contattarmi per un consulto.