Tutti sentiamo dei rumori che ci danno fastidio, non voluti, che non ci piacciono. Quindi?
Niente, sappiamo che prima o poi quel rumore finirà e potremmo tornare ad ascoltare la nostra musica.
Negli investimenti i rumori si traducono con volatilità e correzioni di breve termine: accadono, sono inevitabili, ma se gli viene data troppa importanza possono condizionare il proprio processo decisionale dando adito a quegli errori comportamentali che allontanano dai propri obiettivi finanziari.
In un mondo interconnesso in cui notizie e micro tendenze tendono ad amplificarsi è sempre più importante imparare a rimanere calmi, concentrati, a darsi un protocollo e un metodo per investire.
Essa infatti è un’attività che richiede disciplina e pazienza. Non ci sono scorciatoie per arrivare ai propri obiettivi finanziari.
Toccare il meno possibile è essenziale per evitare errori emotivi (si ricordi sempre che se negli ultimi 20 anni si fossero persi i 5 giorni migliori dello S&P500, e dico 5, il rendimento del proprio investimento si sarebbe ridotto di ben il 34%).
Come investitori occorre accettare che esistono delle interferenze, dei rumori di sottofondo, ma anche che occorre rimanere concentrarsi sull’obiettivo finale, attenendosi minuziosamente alla pianificazione finanziaria concordata in precedenza.
Evitare quindi di controllare ossessivamente i rendimenti, di farsi prendere dalla paura quando il mare è più mosso, ma anche evitare l’eccessiva fiducia che i propri investimenti non potranno mai perdere e di non vedere i rischi in un bull market.
L’importanza del consulente finanziario non si rileva solo nella fase di pianificazione ma anche e soprattutto nella fase di esecuzione di quel piano, per gestire correttamente l’emotività, imparando a non ascoltare i rumori di sottofondo, nemici delle proprie scelte.