In un momento di cambiamenti epocali come quello che stiamo attraversando, in cui l’ambiente finanziario ed economico mondiale costruito negli ultimi sessant’anni potrebbe essere completamente modificato nell’arco di pochi giorni, vorrei ricordare una regola fondamentale dell'investimento con buonsenso.
Per chi non avesse ancora capito cosa è successo nell'ultimo mese, consiglio la lettura dell’intervista di pochi giorni fa a Mario Draghi pubblicata sul Financial Times.
Per i più scettici circa quanto sto scrivendo, suggerisco la lettura di BogleHeads, il sito Internet che raggruppa e analizza i principi chiave dell’investimento che ci sono stati donati dal grande John Bogle.
Quando investi denaro e l’andamento dei tuoi soldi cambia direzione passando da un guadagno ad una perdita, quanto più la perdita aumenta tanto più sarà necessario guadagnare in seguito in termini percentuali per tornare al punto di partenza.
Se hai in portafoglio diversi strumenti comprati credendo di realizzare una efficiente de-correlazione, potrai scoprire in questi giorni come molte strutture siano sempre più correlate, esattamente il contrario di quello che ti saresti aspettato: credevi di avere un portafoglio robusto, in realtà hai solo pagato commissioni elevate per concentrare rischio su asset molto più correlati di quanto pensavi fossero.
La de-correlazione vera si può fare con strumenti difficili da accettare in condizioni di normalità, ad esempio un fondo comune che investa sulla volatilità, vale a dire uno strumento finanziario che negli ultimi quattro anni ha costantemente perso valore, mentre negli ultimi tre mesi ha cominciato a crescere: difficile accettare e far accettare un investimento costantemente in perdita quando tutto va bene.
Possiedi 100.000 €: sono tutti i tuoi soldi e su quelli stai basando il tuo futuro e quello della tua famiglia.
Questi soldi sono già stati investiti sui mercati finanziari quando tutto andava bene ed era facile guadagnare.
Negli ultimi anni i rendimenti delle operazioni più sicure si sono man mano ridotti finendo sottozero e ti sei spinto sempre più verso i mercati azionari e soprattutto verso le obbligazioni che offrivano ancora rendimenti nominali positivi, ad esempio le obbligazioni high-yield a basso rating o i titoli di Stato dei paesi emergenti, magari in valuta locale.
Se non lo hai fatto tu direttamente, ci hanno pensato i gestori dei fondi comuni che hai sottoscritto.
In altre parole, hai preso rischi sempre maggiori senza forse avere ben chiaro tutte le implicazioni.
Se oggi i tuoi 100.000 € sono diventati 90.000, avrai bisogno di una crescita successiva pari a circa l’11% per tornare a 100.000.
Se hai perso il 20% e i tuoi 100.000 € sono diventati 80.000, avrai bisogno di circa il 25% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 30% e i tuoi 100.000 sono diventati 70.000, avrai bisogno di circa il 43% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 40% e i tuoi 100.000 sono diventati 60.000, avrai bisogno di circa il 67% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 50% e i tuoi 100.000 sono diventati 50.000, avrai bisogno esattamente del 100% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 60% e i tuoi 100.000 sono diventati 40.000, avrai bisogno circa del 150% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 70% e i tuoi 100.000 sono diventati 30.000, avrai bisogno circa del 233% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso 80% e i tuoi 100.000 sono diventati 20.000, avrai bisogno circa del 400% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso il 90% i tuoi 100.000 sono diventati 10.000, avrai bisogno circa del 900% di crescita successiva per tornare a 100.000.
Se hai perso 100% e i tuoi 100.000 sono diventati zero, hai un problema in meno a cui pensare tutti i giorni, sicuramente altri problemi in più.
La tabella allegata di seguito illustra in forma grafica quanto esposto.
Si tratta di concetti basilari dell’investimento liberamente rintracciabili da numerosissime fonti ma fondamentalmente rintracciabili in primo luogo nel proprio buon senso.
Considera quindi la tua posizione odierna, fai una valutazione oggettiva del rischio di portafoglio, e se disponi di un patrimonio sufficiente e di una situazione reddituale adeguata, con una attenta selezione di società o di settori analizzati in base alle regole insegnate da Warren Buffett e Benjamin Graham, potrai iniziare un ingresso (o un rafforzamento di posizioni esistenti) diluito nel tempo, per poter beneficiare di un risultato medio positivo, quando i mercati finanziari ritroveranno un equilibrio basato sui valori corretti.
Cercare il bottom, il punto di minimo, è impossibile in condizioni di normalità figuriamoci ora.
Acquisti progressivi programmati e diluiti nel tempo sono l’unica soluzione ragionevole.
Se compri un indice globale, compri anche titoli di società che potrebbero non esistere più prima di fine anno; è una scelta ragionevole in ogni caso se non sei capace di fare selezione di titoli e di settori.
Warren Buffett compra titoli, non compra ETF. Però ti regala anche un grande consiglio: se non sei capace di selezionare titoli meglio comprare un ETF.
Prima di vedere il verde (portafoglio in positivo) potrebbe essere necessario un periodo di tempo non quantificabile in alcun modo in questo momento, certamente chi fino ad oggi ha perso poco si trova in una posizione di vantaggio per poter investire in modo adeguato e beneficiare prima di tutti gli altri di risultati positivi.
Lasciare troppi soldi in conto corrente in questi giorni potrebbe non essere la soluzione più logica.
Esistono molti investimenti difensivi diversi dal conto corrente, anche perchè il conto corrente non difende da molte insidie.
E per chi pensasse di poter sfuggire ad una eventuale tassa patrimoniale investendo in strumenti domiciliati all'estero o in giurisdizioni di paesi diversi dal nostro vorrei ricordare che le transazioni sono oggi tutte alla luce del sole in base alle disposizioni di legge in vigore. Quindi in buonsenso ci porterebbe a pensare che una eventuale tassa potrebbe venire calcolata con estrema facilità e se pur non prelevata direttamente, il conto arriverebbe lo stesso a domicilio, magari più velocemente della pizza che avete ordinato per stasera.