Viviamo un mondo in continua evoluzione, dove cresce costantemente l’incertezza, e sperimentiamo il quotidiano paradosso di una quantità di informazioni senza precedenti, accessibili a tutti ma di assai difficile interpretazione. I clienti presentano esigenze sempre più complesse e hanno bisogno di rivolgersi a chi ha competenze precise e il consulente finanziario deve consigliare e trovare soluzioni a 360 gradi per gestire al meglio il patrimonio, valorizzarlo e proteggerlo nel tempo.
Quando decidiamo di investire il nostro denaro è importante sapere a chi lo stiamo affidando. Quindi la domanda sorge spontanea: il consulente finanziario cosa fa e di cosa si occupa?
Il ruolo del consulente finanziario si basa su una visione globale che si applica sia alla consulenza sugli investimenti in senso stretto, sia all’advisory in senso più ampio. Lavora con i clienti per prendere decisioni, offrendo una consulenza personalizzata e su misura, che mira ad aiutarli a raggiungere i loro obiettivi attraverso una pianificazione di lungo periodo.
Le tipiche mansioni del consulente finanziario iniziano individuando un potenziale cliente e creando in lui l’esigenza per far sì che senta il bisogno di far analizzare al consulente la sua situazione patrimoniale. Una volta analizzata la sua situazione patrimoniale il consulente stabilisce con il cliente gli obbiettivi da raggiungere, le modalità e il livello di rischio che il cliente è in grado di sostenere tramite la profilatura del cliente. Questa profilatura fa rientrare il cliente in una determinata classe di rischio che può andare da 1 fino a un massimo di 7. Dove la prima classe di rischio è la più prudente, ovvero investimenti monetari a breve termine, la settima classe invece indica invece investimenti molto più rischiosi quindi prodotti azionari puri, derivati e prodotti con leva, con un rapporto rischio/rendimento molto elevato.
Una volta stabiliti gli obbiettivi e gli investimenti da sottoscrivere, il consulente si occupa di gestire la documentazione e la burocrazia legata agli investimenti. Dopodiché tiene monitorato l’andamento degli investimenti e informa periodicamente i propri clienti sul loro andamento. Inoltre, il consulente si tiene costantemente aggiornato sui nuovi prodotti immessi sul mercato così da poter consigliare all’meglio i propri clienti sull’asset allocation futura. Oltre a questo, il consulente si tiene costantemente aggiornato sulle nuove normative, e segue costantemente l’andamento dei mercati finanziari.
Dopo le crisi finanziarie degli ultimi anni, e specialmente dopo la crisi del 2008 (Lehman Brothers), il consulente finanziario è chiamato a un’attività che diventa sempre più complessa e la sua clientela gli chiede non solo un controllo del rischio costante, ma anche di individuare investimenti alternativi in un mondo sempre più difficile, pieno di informazioni errate o fuorvianti. Il ruolo principale del consulente finanziario al giorno d’oggi è quella di individuare in un mondo così complesso quali saranno i trend finanziari del futuro in modo da poter anticipare e cogliere in tempo le migliori opportunità d’investimento. Per questo motivo il consulente finanziario deve servire al cliente in un’ottica a 360 gradi, deve svolgere la sua attività di valutazione degli asset e della pianificazione assieme ai suoi clienti. Deve saper individuare e capire le esigenze e le possibilità dei suoi clienti. Oggi l’attività del consulente sta evolvendo continuamente e di conseguenza anche la sua complessità. Oggi una delle difficoltà maggiori del consulente finanziario è quella di saper individuare, capire e gestire il flusso costante di informazioni a volte inesatte o fuorvianti. Saperle filtrare e trasformarle in poche singole indicazioni per indirizzare il cliente verso investimenti adeguati al suo profilo di rischio e alle sue necessità ed alle sue attese di rendimento.
Molto spesso svolgendo questa professione, ci si imbatte in persone che preferiscono gestire i loro risparmi in autonomia, senza sentire il bisogno di rivolgersi a un professionista che li aiuti nelle loro decisioni. Questo tipo di comportamento è dato dal fatto che le persone non si fidano: credono di poterlo fare meglio in maniera indipendente, senza alcuna competenza specifica nel settore finanziario. Quando i mercati sono molto positivi, è molto facile ottenere dei risultati. Quando però i mercati stornano in una fase negativa, molto spesso questi investitori perdono ingenti somme per la mancanza di investimenti mirati e di un portafoglio ben diversificato. Ed è proprio per questo motivo che la figura del consulente finanziario è indispensabile per guidare il cliente nelle sue scelte, ragionando insieme a lui in modo da tutelarlo al meglio quando i mercati sono in una fase orso (negativa) e farlo guadagnare quando i mercati sono in una fase toro (positiva). Per questo motivo il ruolo del consulente finanziario è di fondamentale importanza per tutti coloro che vogliono approcciare il settore degli investimenti finanziari e della pianificazione patrimoniale in maniera mirata, tenendo ben presente i propri obiettivi, il proprio orizzonte temporale, il proprio profilo di rischio.