L’ autunno è tradizionalmente una stagione irta di ostacoli per i mercati, ma questo autunno in particolare sembra riservare una dose extra di insidie.
Per molti di coloro che vivono in Europa e nelle Americhe saranno passati otto mesi dall’inizio della fase di smart working, lontano dall’ufficio, in osservanza delle misure di lockdown imposte dall’epidemia dicoronavirus.
Se questo fatto, da solo, non fosse sufficiente a confermare la natura assolutamente anomala di questo 2020, certamente il secondo trimestre dell’anno ha visto il PIL degli Stati Uniti segnare il risultato peggiore dellastoria.
Ciò nonostante, proprio mentre venivano diffuse queste cifre, gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq hanno entrambi segnato nuovi massimi, guadagnando circa un terzo del suo valore da inizio anno, sebbene le flessioni registrate successivamente, ma ampiamente recuperate da quando Pfeizer e Moderna hanno annunciato al mondo intero di aver trovato un vaccino contro il Sars – Cov 2, con una copertura al 95%.
La ventata di rialzi generalizzati che stiamo osservando, spinge gli investitori a porsi questo interrogativo: il mercato scenderà da solo coi piedi per terra o sarà la cruda realtà a riportarcelo?
Anche se il mio può sembrare pessimismo, addirittura di leopardiana memoria, in realtà dobbiamo sempre tenere presente che a fare da propulsore ai mercati finanziari non è la sola crescita, ma la volatilità. Soprattutto per chi come noi, agisce nel segmento temporale del medio – lungo periodo, ricordo a me stesso ed a chi mi legge, che è essenziale osservare il “trend” dei mercati, non solo se crescano quotidianamente.
In estrema ratio, la continua crescita, addirittura non risulta essere un elemento positivo laddove si sia investito attraverso PAC, che conta invece su una oscillazione dei mercati al fine di acquistare un maggior numero di quote, allo stesso importo di rata.
In linea generale, i mesi di settembre e ottobre sono tendenzialmente i più deludenti per le azioni statunitensi.È vero che i due mesi peggiori in assoluto per l’S&P 500 dal 1900 a oggi sono stati il novembre del 1929 e l’apriledel 1932, ma è anche vero che nello stesso periodo il maggior numero di perdite a doppia cifra si è registrata nel mese di ottobre (8 anni su 121), seguito a ruota dal mese di settembre.
Dal 1900 in poi, la performance media del mese di ottobre è stata pari al -0,29% e anche i giorni peggiori della crisi finanziaria del 2008-2009, nonché il lunedì nero del 1987 e la crisi bancaria del 1907, sono tutti caduti in ottobre.
In America “autunno” si dice “fall”, stesso termine usato per indicare una “caduta”: nomen omen, direbbero imercati finanziari e, sebbene non sia la storia a tracciare il destino, l’autunno di quest’anno sembra riservareuna dose extra di insidie.
Dopo un lungo periodo di stabilità e progresso sotto la mano del primo ministro Shinzo Abe, il Giappone deve ora affrontare le incertezze che aleggiano sulla guida del Paese.
Ed a guardar ben, si delineano minacciosi anche i negoziati commerciali post Brexit, al momento arenati sugli spinosi argomenti degli aiuti di stato.
La seconda ondata di contagi è già arrivata da quando le misure di lockdown sono state allentate.
L’arrivo della stagione invernale e, negli Stati Uniti, i viaggi interstatali in occasione delle festività (Thanks Giving e Natale), potrebbero causare una ulteriore impennata dei contagi, se non verranno adottate rigorosissime precauzioni.
Allo stesso tempo, i progressi compiuti sul fronte dei vaccini e delle terapie antivirali aprono prospettive positive per le economie e per i mercati.
Oltre alla situazione sanitaria, lo scadere delle aspettative dei lavoratori consentirà di iniziare a capire meglio la portata delle ripercussioni di lungo termine di questa crisi sull’occupazione (rispetto agli impatti di brevetermine).
Il fatto che negli Stati Uniti le richieste di sussidi di disoccupazione si mantengano elevate e che i consumi di alimentari e altri generi di prima necessità abbiano registrato una flessione, potrebbero costituire già una prima indicazione.
I livelli a cui attualmente si attesta l’indice non sono del tutto ingiustificati: le economie sono pronte a ripartirea razzo non appena un vaccino sarà stato sviluppato. Le banche centrali sembrano orientate a mantenere politiche più accomodanti più a lungo. E anche l’indebolimento del dollaro costituisce un elemento favorevole,in particolare per i mercati non statunitensi.
Il rally è frutto soprattutto delle performance delle grandi società del settore tecnologico, capaci di offrireun’esposizione ai temi growth di lungo termine che, se non altro, hanno beneficiato della forte spinta generatadalla recente evoluzione in direzione del lavoro e degli acquisti da casa, come Amazon ci insegna dopo che ha avuto la concessione di vendere anche prodotti farmaceutici.
Detto questo, le valutazioni di alcuni titoli azionari, spesso molto amati da una nuova schiera di investitori retail ad inclinazione rialzista, sono da capogiro. E mentre i sondaggi condotti tra gli investitori istituzionali rivelano un posizionamento nel complesso relativamente conservativo, le strategie degli hedge fund, in particolare, appaiono audaci.
Infatti, il sottocomitato congressuale di vigilanza sulle leggi antitrust, commerciali e amministrative, ha reso noto che nel mese di novembre, riferirà in merito alla posizione di predominanza sul mercato di Amazon, Apple, Facebook e Google: un altro ostacolo che va ad aggiungersi a quelli già presenti sul cammino di questo autunno.
Queste difficoltà potrebbero spiegare perché, nonostante le quotazioni azionarie abbiano raggiunto nuovi massimi, gli indici di volatilità per S&P 500 e Nasdaq, si stiano muovendo costantemente al rialzo.
Sembra che gli investitori stiano adottando misure di copertura per affrontare le settimane a venire.
Può darsi che i mercati non cadranno quest’autunno, ma l’autunno certamente cadrà sui mercati e sarà una stagione movimentata.
Per affrontare al meglio questa stagione finanziaria, parliamone insieme per trovare quanto di meglio ci sia in termini di prodotti che si attagliano alle tue esigenze.