Al termine di una settimana in cui il tema principale è stato ed è il coronavirus, provo ad uscire dal coro per trattare un argomento importantissimo per tutti i risparmiatori ed investitori italiani: il “rendiconto annuale dei costi e oneri 2019”, che deve pervenire a tutti i clienti entro il più breve tempo possibile.
Si tratta di un documento importantissimo che illustra a ciascun cliente quanto ha pagato complessivamente nel corso dell’anno precedente, sia in termini percentuali sia in valori assoluti; ad esempio: costi annuali complessivi pari a 13.432,63 € pari al 3,74%.
In base alla normativa europea MIFID2, questo dato permetterà a ciascun cliente di rendersi conto di quanto abbia pagato per i suoi investimenti e per la consulenza finanziaria nel corso dell’anno precedente, in modo da confrontare il risultato di costo totale con il risultato di rendimento totale:
- ad esempio, a fronte di un investimento ad inizio anno pari a 100.000 €, un risultato lordo totale pari a 7.580 € cioè 7,58% a fronte di un costo complessivo di 3.750 € cioè il 3,75% di costi sarà molto diverso da un risultato lordo totale pari a 8.898 € cioè 8,90% circa a fronte di un costo complessivo di 2.432 € cioè il 2,43% di costi;
- se provate a fare le somme, scoprirete che in entrambi i casi il risultato finale per il cliente se non ci fossero stati i costi, sarebbe stato lo stesso 11.330 €: la differenza tra il risultato nel primo caso e nel secondo è dovuta unicamente a una differenza dei costi complessivi.
Sembra un concetto semplice e banale in realtà mai sufficientemente chiaro e scontato: ipotizziamo la situazione di un cliente che avesse investito 100.000 € in due banche differenti con due consulenti differenti; ipotizziamo inoltre che i consigli siano stati esattamente gli stessi e che l’ipotetico risultato finale - se non esistessero costi di alcun genere - sia esattamente identico. In questa ipotetica situazione, che presuppone lo stesso identico livello di capacità da parte delle due banche con i rispettivi consulenti, la differenza per il cliente alla fine sarebbe determinata unicamente dal miglior risultato di chi sarà riuscito ad applicare complessivamente i costi più bassi.
Inoltre, in base alle previsioni di MIFID2, la rendicontazione annuale dei costi permette a ciascun cliente di poter confrontare ex-ante (cioè prima) due diversi strumenti di investimento o comunque due diverse proposte di investimento e ex-post (cioè dopo) verificare la congruenza con quanto esposto prima (ex ante) e anche confrontare i risultati effettivi, diversi tra loro.
La conseguenza logica di tutto ciò dovrebbe essere che, rendendosi conto di una differenza di risultato finale unicamente dovuta ai costi complessivi, l’investitore avrebbe la possibilità di privilegiare chi presenta il livello di costi più basso dato che tale livello di costi non varierà di solito negli anni successivi.
I clienti dei consulenti finanziari autonomi e delle SCF hanno già ricevuto il rendiconto dei costi relativi all’anno 2019.
In particolare, avendo ovviamente ben chiare le componenti dei rendiconti che ho direttamente inviato a tutti i miei clienti, posso brevemente illustrare, senza entrare in dettagli poco utili in questa sede, le componenti principali del rendiconto annuale.
Dopo una breve introduzione, la prima pagina descrive in modo chiaro e leggibile la “verifica periodica di adeguatezza” in cui si fa riferimento alla congruenza con gli esiti del questionario che ha definito il profilo di rischio del cliente.
Viene definito il livello di Var del portafoglio complessivo “sotto consulenza” del cliente (che può essere detenuto presso diverse banche, SIM o compagnie di assicurazioni) confrontandolo con il livello massimo di “intervallo di Var” riferito al suo specifico profilo di rischio.
Viene definito il rapporto e la congruità tra la vita media del portafoglio in essere e l’orizzonte di investimento dichiarato dal cliente.
Viene riportato l’esito dell’”analisi costi-benefici” e dell’”analisi di conoscenza ed esperienza”.
Viene definita la “probabilità di revisione periodica”.
Nella seconda pagina del rendiconto troviamo la prima parte dell’ “informativa ex-post”, cioè di tutti i dati che contribuiscono a determinare il costo complessivo a carico del cliente.
In particolare, viene riportato il dettaglio di ogni strumento detenuto dal cliente con evidenza dei costi specifici (dettagliati per categoria di costo) definiti sia in valore percentuale che in valore assoluto rapportato al periodo di detenzione e al controvalore investito.
Viene di seguito evidenziato il “costo dei servizi” rappresentato di fatto dalla parcella che il cliente ha pagato direttamente al consulente finanziario autonomo, sia in termini percentuali che in termini assoluti, calcolando anche i ratei dei giorni di consulenza per clienti che hanno iniziato o terminato il rapporto di consulenza durante l’anno oggetto del rendiconto.
Indico poi, nel rendiconto annuale, in modo dettagliato e analitico, i “costi di terzi” cioè i costi che sono stati pagati dal cliente per acquistare o vendere ciascuno strumento finanziario, presso ciascuna banca o SIM in cui sono state realizzate le operazioni.
La somma di:
costo degli strumenti;
costo dei servizi;
costi di terzi,
determina il COSTO AGGREGATO espresso sia in valore percentuale sia in termini assoluti.
Nella pagina successiva è presente in “riepilogo di tutte le raccomandazioni effettuate” al cliente nel corso dell’anno, espresso in modo analitico e dettagliato.
Nel rendiconto annuale che ho inviato ai clienti NON ci sono pubblicità, dati di mercato, grafici, o qualsiasi altro elemento che possa distogliere l’attenzione dal cliente dal dato fondamentale: il COSTO AGGREGATO.
In questo modo il cliente è in grado di sapere esattamente ogni anno quanto ha pagato per aver mantenuto in portafoglio determinati strumenti finanziari, quanto esattamente ha pagato per la consulenza finanziaria e quanto ha pagato per negoziare gli strumenti agli intermediari (banche e/o SIM), che ha utilizzato.
Il cliente ha una evidenza molto chiara di quanto sia costato il consulente e quanto tale costo abbia inciso percentualmente rispetto al costo complessivo.
Dato che avete certamente già ricevuto tutti il rendiconto annuale 2019 da parte delle vostre banche, se alcuni dettagli non vi sono chiari, se pensate di aver pagato troppo o troppo poco e desiderate avere un parere oggettivo e gratuito, trovate i miei riferimenti all’interno del mio profilo principale.