Vi piacerebbe sapere come investire con elevatissime probabilità di ottimi risultati? Una possibile risposta a questa domanda è l’investimento a lungo termine che segue le principali tendenze che caratterizzeranno lo sviluppo economico e sociale dei prossimi anni: i cosiddetti “ MEGATRENDS “.
Con questa frase avevo iniziato qualche mese fa il mio precedente articolo sui MEGATRENDS. Da allora ho partecipato a varie conferenze su questi temi, approfondendoli maggiormente.
È perfettamente plausibile che una società di gestione basata sulla creazione di prodotti finanziari che generano ricavi sotto forma di commissioni di vario tipo pagate dall’investitore, vada a illustrare le caratteristiche dei propri prodotti finanziari cercando di porre in luce vantaggi e peculiarità. È compito del consulente finanziario considerare tutte le alternative disponibili, valutandole nel dettaglio e suggerirle al proprio cliente laddove ritenga utile e migliorativo un loro utilizzo in relazione agli obiettivi e alle esigenze specifiche di ciascun cliente.
Non è opportuno generalizzare: per alcuni investitori gli strumenti che investono sui MEGATRENDS potranno non essere la soluzione più adeguata, per altri potranno contribuire in modo particolare alla realizzazione dei propri obiettivi e risultare pertanto del tutto adeguati.
Esiste una differenza di costi, anche notevole, tra i vari strumenti che implementano l’idea di fondo dei MEGATRENDS e pertanto i confronti tra strumento e strumento non possono essere superficiali: se considero un ETF azionario globale a basso costo paragonandolo ad un fondo comune sui MEGATRENDS con costi elevati per il cliente al dettaglio, dovrò anche considerare che nel processo di consulenza la proposta di acquistare un ETF si tradurrà al cliente con un risultato dipendente sia dal costo dello strumento consigliato sia dal costo della parcella di consulenza; se invece al cliente viene venduto un fondo comune con commissioni mediamente più elevate senza una consulenza che comporti una parcella, si tratterà fondamentalmente di una vendita con relative provvigioni. Per questo motivo, confrontare un ETF con un fondo può aver senso da un punto di vista analitico, ma in termini pratici il risultato finale che potrà ottenere un risparmiatore dipende anche da altri fattori, del resto un consulente finanziario autonomo - che opera per legge unicamente a parcella - è tenuto ad accompagnare ogni raccomandazione ai suoi clienti con un conteggio esatto di ogni componente di costo, compresa la parcella di consulenza, evidenziando per iscritto le motivazioni del passaggio da uno strumento ad un altro laddove comportino per il cliente un aggravio di costi che andrà calcolato e rendicontato ex-ante (cioè prima) con il massimo dettaglio possibile per fornire al cliente tutti gli elementi in modo chiaro ed inequivocabile per poter prendere una decisione appropriata prima di effettuare le operazioni consigliate.
Gli strumenti per investire sui MEGATRENDS sono molti e molto diversi uno dall’altro: esistono fondi comuni e SICAV che acquistano direttamente titoli seguendo una analisi basata sui MEGATRENDS, così come esistono fondi di fondi che acquistano altri fondi e ETF specializzati; ci sono ETF o certificati di investimento sui MEGATRENDS e anche la possibilità di investire selezionando singoli titoli direttamente coinvolti in una specifica tematica (ad esempio, in quest’ultimo caso, se acquisto l’azione statunitense Intuitive Surgical investo nel megatrend relativo al settore “tecnologia applicata al campo sanitario, Health-Tech”: tra le altre attività questa azienda produce la piattaforma “da Vinci” che permette interventi chirurgici di altissimo livello a bassa invasività con assistenza robotica, utilizzata in oltre 60 paesi al mondo).
Non tutti i MEGATRENDS presentano la stessa potenzialità di sviluppo e di rendimento nel tempo e non tutti gli strumenti finanziari che investono sui MEGATRENDS sono generici o strutturati nello stesso modo: alcuni fondi azionari sui MEGATRENDS che vanno per la maggiore ribilanciano periodicamente i titoli contenuti in portafoglio equipesando i singoli temi di investimento, ad esempio se durante il trimestre precedente il tema “acqua” ha portato ad investire in 10 azioni cresciute complessivamente del 20% mentre il tema “energie rinnovabili” ha selezionato sette azioni diminuite complessivamente del 15%, il gestore seguendo la politica del fondo ridurrà l’esposizione al tema “acqua” ed aumenterà il tema “energie rinnovabili”: con questa modalità operativa il risultato per l’investitore dipenderà dalle dinamiche di tutti i temi megatrend prescelti cercando un equilibrio nel tempo piuttosto che un forte incremento legato alla scelta di uno specifico megatrend.
È possibile invece decidere in autonomia una linea di investimento completamente diversa che seleziona alcuni MEGATRENDS ritenuti più idonei dall’investitore per la sua impostazione complessiva di portafoglio, senza ribilanciamento periodico con lo scopo di sfruttare al massimo l’evoluzione di quegli specifici megatrend prescelti.
In questo secondo caso è fondamentale poi selezionare anche gli strumenti che si ritengono più opportuni per ciascuno specifico megatrend: ad esempio se decidiamo di investire una parte del patrimonio nelle azioni legate al tema della sicurezza informatica, sarà opportuno considerare tutti gli strumenti relativi a questo tema entrando nei dettagli della costruzione interna del portafoglio di ciascuno di essi, per poi scegliere quello che si ritiene possa interpretare meglio il tema definito.
L’investimento negli strumenti prescelti sui vari temi, andrà poi accuratamente bilanciato rispetto al patrimonio complessivo in modo da risultare compatibile con il range di volatilità definito in funzione dei propri obiettivi e del proprio profilo di rischio (che si realizza con la compilazione del Questionario di adeguatezza).
Quindi, piuttosto che fare un confronto tra un ETF azionario globale e un fondo azionario sui MEGATRENDS, è necessario considerare in prima istanza se il ricorso a strumenti specifici sui MEGATRENDS sia o meno opportuno per la propria impostazione globale di investimento e le proprie caratteristiche.
Qualora si decida per l’investimento sui MEGATRENDS, è opportuno definire le quantità e se utilizzare uno strumento globale megatrend o singoli strumenti specifici senza però dimenticare che la base di un investimento azionario ottimale resta un ETF a basso costo.
Il risultato finale è tipicamente un mix tra vari strumenti finanziari con una logica core-satellite in cui ad esempio si potrà dedicare il 10% del proprio patrimonio all’ETF globale azionario e il 5% al tema dei MEGATRENDS, magari suddiviso in varia percentuale tra i singoli megatrend più adatti alla propria posizione specifica, sovente legati al proprio vissuto e alla propria visione del futuro.
Un investitore più attento ai temi “ecologici” sarà portato ad investire sul tema “acqua” o “energie rinnovabili”, mentre un investitore appassionato di informatica sarà portato ad investire sul tema “cloud computing” o “artificial intelligence”: non è possibile affermare a priori quali rendimenti potrà avere ciascuno di questi temi realizzato tramite l’investimento in singoli strumenti tematici, ma l’aderenza del singolo tema alla propria visione del mondo e al proprio carattere potrà senza dubbio essere una forte “àncora di salvezza mentale” qualora arrivassero shock finanziari tali da mettere in dubbio l’impostazione di investimento utilizzata: il cliente che ha comprato il fondo megatrend senza aver ben capito di che cosa si tratta sarà probabilmente più portato a disinvestire e a preoccuparsi vedendo una diminuzione del 20% del proprio investimento, mentre il cliente che ha investito scegliendo temi specifici a lui più consoni e comprensibili sarà probabilmente più portato a chiedere al proprio consulente finanziario se non sia il caso di incrementare l’investimento quando vedrà magari una diminuzione maggiore negli strumenti prescelti.
Infine non va assolutamente dimenticato che il tema MEGATRENDS, in linea generale, implica molteplici connessioni tra argomenti molto differenti, per cui occorre prevedere una certa flessibilità di vedute: il megatrend più interessante oggi potrebbe essere sostituito domani da altro megatrend che oggi non possiamo prevedere o su cui non è sostanzialmente possibile ancora investire.
Il consulente finanziario autonomo (per legge obbligato a disporre della più ampia gamma di strumenti possibili per valutare quelli più adeguati ai portafogli dei propri clienti e obbligato a non avere altra forma di remunerazione diversa dalla parcella pagata direttamente dal cliente) si trova nelle migliori condizioni per poter costruire un portafoglio consigliando le migliori combinazioni per ciascuno specifico cliente: i Megatrends diventano una opportunità per i clienti.
Quindi non generalizziamo ma approfondiamo sempre.