Cos’è una Società di Consulenza Finanziaria (SCF) e quali requisiti deve avere
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Società di consulenza finanziaria: i 5 requisiti
Cosa fanno le società di consulenza finanziaria
Come si finanzia una società di consulenza finanziaria indipendente?
La società di consulenza finanziaria (SCF) è una nuova tipologia di società, nata nel 2018, che svolge un ruolo fondamentale in materia di consulenza per gli investimenti, grazie alle sue caratteristiche e ai requisiti che la contraddistinguono. All’interno delle SCF possono operare solo consulenti finanziari indipendenti, in base al principio cardine della loro fondazione: l’indipendenza.
Prima di analizzare gli altri requisiti che deve rispettare una Società di consulenza finanziaria, è necessario capire esattamente cos’è e com’è strutturata.
Cosa sono le società di consulenza finanziaria?
Le società di consulenza finanziaria sono società autorizzate a svolgere la consulenza in materia di investimenti senza detenere fondi o titoli, che restano di proprietà dei clienti. Una SCF assume di norma la struttura o di società per azioni (S.p.A.) o di società a responsabilità limitata (S.r.l.), in entrambi i casi sono soggette alle norme del Codice civile.
Per garantire la loro ufficialità deve essere presente la denominazione “società di consulenza finanziaria” e come oggetto sociale deve comparire “consulenza in materia di investimenti”.
Come accennato precedentemente, la loro costituzione si basa sull’indipendenza: per legge, infatti, queste società non possono ricevere compensi da nessun emittente o intermediario finanziario. Questo vale anche per i soci e i titolari di funzioni di amministrazione e di direzione.
Il presupposto per esercitare come attività è l’iscrizione all’Albo professionale OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari), creato il 1° dicembre 2018, nel quale si trova un’area dedicata alle SCF.
Società di consulenza finanziaria: i 5 requisiti
I requisiti necessari per la creazione di una società di consulenza finanziaria sono sempre specificati nell’Albo OCF:
- indipendenza: come abbiamo visto, i soci e i consulenti all'interno della società devono essere indipendenti e non devono esserci situazioni di incompatibilità con l’esercizio di altre professioni (emittenti e intermediari, agenti di cambio o di attività finanziarie, ecc.), per evitare conflitti di interesse;
- professionalità: i soci amministratori e i consulenti finanziari autonomi devono possedere almeno un diploma di studi quinquennale e avere conoscenze specialistiche in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecniche, rilevanti per la prestazione del servizio. Queste competenze vengono valutate dall’OCF tramite una prova valutativa che permette poi l’accesso all’Albo;
- onorabilità: i soci non devono aver subito condanne definitive per reati relativi all’ambito finanziario, bancario e assicurativo né per altri tipi di reati, se hanno scontato una reclusione di un determinato periodo di tempo;
- requisiti patrimoniali: nel momento dell’iscrizione all’Albo, la società deve aver già stipulato la polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile;
- requisiti organizzativi: la società deve prevedere un programma di attività con i contenuti del servizio di consulenza prestato dalla SCF e una struttura organizzativa in grado di assicurare che gli obblighi previsti dalla normativa di settore siano rispettati.
Cosa fanno le società di consulenza finanziaria
Al pari dei consulenti finanziari autonomi, lo scopo di una società di consulenza finanziaria consiste nel traguardare gli obiettivi di investimento dei propri clienti. Ciò prevede che le società conoscano di strumenti finanziari disponibili sul mercato e, sulla base delle finalità dei clienti, sappiano scegliere la gamma di prodotti più adatti, diversificando gli investimenti sia per tipologia sia per casa prodotto.
La specifica prestazione che viene fornita è quella di “raccomandazioni personalizzate a un cliente riguardo a una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario”. La società di consulenza finanziaria consiglia in modo specifico personalizzato l’investitore su un determinato strumento o prodotto finanziario.
Con “raccomandazioni” si intendono varie operazioni: acquisto, vendita, sottoscrizione, scambio, riscatto o detenzione.
A differenza delle SGR (Società di Gestione del Risparmio) [futuro pillar], delle SIM (Società di Intermediazione Mobiliare) o delle banche, le SCF però non gestiscono masse patrimoniali. Come guadagna quindi questo tipo di società?
Come si finanzia una società di consulenza finanziaria indipendente?
Secondo la regolamentazione delle società di consulenza finanziaria indipendente, queste non possono infatti percepire alcuna forma di beneficio (onorario) da soggetti diversi dai clienti. Allo stesso modo, non possono essere delegate a compiere direttamente le operazioni di investimento o venire autorizzate a disporre delle somme o asset che sono (e restano) invece di esclusiva appartenenza ai clienti.
Le SCF guadagnano quindi con l’attività di consulenza finanziaria indipendente in materia di investimenti, pianificazione patrimoniale – compresa quella previdenziale, assicurativa, immobiliare e successoria. In base al programma dell’attività (definito nei requisiti organizzativi) si può offrire anche consulenza generica, per esempio sul portafoglio cliente. Per questo motivo, come il consulente finanziario autonomo, anche le società di consulenza finanziaria sono comunemente chiamate fee-only: è prevista solo la remunerazione a parcella per i servizi forniti.
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