Società di gestione del risparmio (SGR): cosa sono e come operano
[ indietro ]Cos'è una SGR (Società di Gestione del Risparmio)?
Il servizio di gestione collettiva del risparmio o patrimoniale
Cosa sono i fondi comuni d’investimento?
Le tipologie di fondi comuni d'investimento: quale scegliere?
Differenze tra fondi comuni di investimento, SICAF e SICAV
Tra gli intermediari finanziari che controllano il risparmio gestito ci sono le Società di gestione del risparmio (SGR). Create nel 1998 con il “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria” (TUIF), le SGR sono autorizzate, seguendo i requisiti di tale normativa, alla gestione collettiva del risparmio e alla gestione di portafogli.
Cos'è una SGR (Società di Gestione del Risparmio)?
Le Società di Gestione del Risparmio sono, insieme alle SICAV e alle SICAF, gli unici soggetti autorizzati a intraprendere l’attività di gestione collettiva del risparmio, che consiste per esempio nella gestione dei fondi comuni di investimento mobiliare.
Le SGR possono anche svolgere servizi di investimento quali la gestione di portafogli – gestioni patrimoniali –, ma anche effettuare consulenze in materia di investimenti e, soltanto in casi specifici, ricevere e trasmettere ordini. Le SGR sono vigilate dalla Banca d'Italia con precise regole di condotta:
- operare con diligenza, correttezza e trasparenza nell’interesse dei partecipanti ai fondi;
- organizzarsi in modo da ridurre al minimo il rischio di conflitti d’interesse;
- adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei partecipanti ai fondi. Queste norme sono valide in tutti i campi di azione delle SGR, sia nella gestione collettiva che in quella privata.
Il servizio di gestione collettiva del risparmio o patrimoniale
Quando le SGR si occupano di gestione patrimoniale, il capitale è individuale. Il risparmiatore non partecipa a un fondo comune ma dà mandato a una banca di gestire la somma con l’obiettivo di ottenere una rivalutazione della stessa. Ci sono alcune linee guida più o meno vincolanti ma il cliente può dare indicazioni per la gestione del proprio capitale all’intermediario.
Nel caso, invece, della gestione collettiva, si ha un’aggregazione di somme di più risparmiatori raccolte attraverso fondi comuni di investimento.
Come funzionano esattamente i fondi comuni?
Cosa sono i fondi comuni d’investimento?
I fondi comuni sono strumenti di investimento gestiti dalle SGR. Le Società di Gestione del Risparmio investono le somme riunite di più risparmiatori, come un unico patrimonio, in attività finanziarie o in immobili, seguendo diverse regole per ridurre i rischi.
Ogni fondo è diviso in quote, sottoscritte dai risparmiatori e garanti di uguali diritti. Per sottoscrivere le quote esistono due modalità: versando l’importo in un’unica soluzione tramite un piano di investimento del capitale (PIC) o con versamenti periodici fino al raggiungimento di un determinato ammontare, attraverso un piano di accumulo del capitale (PAC).
L’attività di gestione collettiva del risparmio di un fondo si articola in due fasi.
- istituzione del fondo: in primo luogo viene istituito e promosso un fondo con la conseguente attività di coordinazione dei rapporti con i partecipanti (sottoscrizioni, rimborsi, ecc.).
- gestione del fondo: in un secondo momento si passa alla gestione vera e propria, che comprende una serie di decisioni per giungere alla composizione di un portafoglio. Le attività possono essere svolte da una o più SGR. Se la gestione è plurale, la SGR che istituisce il fondo viene detta “promotrice”.
L’attività di gestione viene svolta dai gestori, una squadra di dipendenti della SGR. Il loro compito consiste nel recepire le direttive di carattere generale ricevute dal consiglio di amministrazione della SGR e, sulla base di quelle, scegliere gli strumenti finanziari oggetto della compravendita.
La scelta può essere delegata anche a un’altra società per l'intero portafoglio del fondo o per una sua parte. In questo caso la società terza dev’essere autorizzata alla gestione – in Italia può essere una SGR, una SIM o una banca. Anche qui, spetta al consiglio di amministrazione della SGR il compito di fornire le direttive di carattere generale e di controllare l’operato del delegato.
I fondi comuni si distinguono poi in base a una serie di criteri, che devono essere vagliati attentamente nel momento in cui si sceglie la tipologia di fondo nel quale investire. Queste caratteristiche sono:
- finalità e politica di investimento;
- profilo di rischio-rendimento;
- costi;
- rendimenti passati.
Le tipologie di fondi comuni d'investimento: quale scegliere?
Le tipologie in cui si suddividono i fondi comuni di investimento sono legate a diversi fattori, come per i mercati finanziari.
In base agli strumenti in cui investono avremo quindi:
- fondi azionari: incentrati sulle azioni;
- fondi obbligazionari: che investono soprattutto in obbligazioni e titoli di Stato;
- fondi bilanciati: focalizzati su azioni e obbligazioni, con percentuali di rischio variabili da fondo a fondo;
- fondi monetari: operanti nel mercato monetario a breve termine.
Se prendiamo invece come criterio la modalità di sottoscrizione e rimborso possiamo classificare i fondi in:
- fondi aperti che consentono di sottoscrivere quote o chiederne il rimborso in qualsiasi momento;
- fondi chiusi per i quali si possono sottoscrivere quote solo nel periodo di offerta e ricevere rimborsi solo a scadenze predeterminate.
L’ultima tipologia è quella dei fondi armonizzati o non armonizzati: nel primo caso si investe prevalentemente in titoli quotati e sono previsti una serie di vincoli per tutelare i risparmiatori e contenere i rischi; i fondi non armonizzati, invece, sono sottoposti a regole meno rigide, hanno maggiore libertà di investimento del patrimonio raccolto e potenzialmente un maggiore rischio.
Per scegliere un fondo adeguato ai nostri investimenti è necessario leggere e consegnare al sottoscrittore il KIID (Key Investor Information Document) e prestare molta attenzione alle caratteristiche chiave di ogni fondo.
Differenze tra fondi comuni di investimento, SICAF e SICAV
L’attività di investimento di cui si occupa una SGR tramite un fondo comune può essere svolta anche da Società di Investimento a Capitale Variabile (SICAV) o da Società di Investimento a Capitale Fisso (SICAF).
La differenza con il fondo comune è che questo rappresenta un patrimonio a sé stante, costituito con il denaro dei sottoscrittori e gestito dalla SGR, mentre SICAV e SICAF sono vere e proprie società di cui i sottoscrittori divengono soci con tutti i relativi diritti (come il diritto di voto).
Anche SICAV e SICAF inoltre devono sottostare alle regole di condotta della Banca d’Italia.
Per approfondire, ti invitiamo a leggere anche:
Cos'è la spesa corrente, il costo e la commissione di un fondo?