Andrea Braglia

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Consulente finanziario

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27/08/2021

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CONSULENTI FINANZIARI AUTONOMI INDIPENDENTI
Reggio nell'Emilia
Oltre a € 40MLN
Oltre a 10 anni
Laurea
53 anni
1174 Dato aggiornato da Google quotidianamente
16 dicembre 2020
MoneyController Financial Educational Award Top Financial Educational

Awards: III-2022 , anno 2021, anno 2020,

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Profilo professionale

Ho deciso di intraprendere la libera professione del Consulente Finanziario Indipendente, dopo oltre ventiquattro anni di esperienza nelle principali Banche internazionali (JP Morgan Londra) ed italiane (Cariplo, RoloBanca, Unicredit Private Banking&Wealth Management, Cordusio Sim, Credem), dove ho gestito i patrimoni di clienti Hnwi ed Uhnwi, principalmente imprenditori, clienti Istituzionali e professionali, per un Ctv di 1.4 Bln. Eur. Ho scelto la professione del Consulente Finanziario Indipendente per offrire un servizio realmente privo di qualsiasi conflitto di interesse ai miei clienti e sono stato uno dei primi ad iscrivermi all’Albo dei Consulenti Finanziari Indipendenti per aiutare gli imprenditori della mia città e le loro holding di famiglia, a prendere decisioni importanti per gestire il loro patrimonio finanziario, per investirlo e per scegliere a chi affidarlo. La mia lunga esperienza nel mondo finanziario, mi ha permesso di costruire un network di relazioni che oggi mi consente di dialogare sia con realtà indipendenti come i Family Office... Scarica la mia brochure - Guarda il mio video
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Le mie principali competenze

Analisi strumenti finanziari, trading
Consulenza agli imprenditori
Consulenza patrimoniale
Gestione del rischio finanziario
Ottimizzazione di portafoglio
Pianificazione assicurativa
Pianificazione del patrimonio immob.
Pianificazione pensionistica
Pianificazione successoria
Valutazione Mutui e leasing

I miei credit

  • Rassegna stampa
  • Università degli Studi di Parma: Laurea in Scienze dell'Economia e Gestione aziendale, dal 1990 al 1996
  • Economike Katholikie Universiteit of Brabant (Olanda): Borsa di studio Erasmus, dal 1993 al 1994
  • Assoreti Formazione Studi e Ricerche: La gestione integrata del patrimonio familiare: lifecycle strategies, dal 2006 al 2006
  • Antares Consulting: La pianificazione finanziaria della clientela private: asset allocation strategica e tattica, dal 2004 al 2004
  • SDA Bocconi: Competenze di management, dal 2002 al 2002
  • Profingest Management School: Executive in finance: finanza aziendale, dal 2000 al 2000

CERTIFICAZIONI
  • Consulente Finanziario Indipendente
  • OCF - Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei Consulenti Finanziari
  • EFPA Italia
  • AIFO (Associazione Italiana Family Officer)
  • NAFOP - Associazione dei Consulenti Finanziari Indipendenti
  • ACF - Arbitro per le Controversie Finanziarie

ESPERIENZE DI LAVORO
  • Consulente Finanziario Indipendente iscritto all'Albo - AIFO Qualified Family Officer dal 10/2018
  • Credem Banca - Reggio Emilia, Direzione Commerciale Advisory bank dal 09/2016 al 09/2018
  • Unicredit Private Banking - Bologna, Investment &Securities Advisory - Global Financial Advisor per clienti Uhnwi nel nord Italia dal 08/2007 al 08/2016
  • Unicredit Private Banking - Milano, Private Banking Global Investment - Senior Financial Advisor per clienti Hnwi nel centro-sud Italia. dal 01/2005 al 12/2006
  • Unicredit Private Asset Management Sgr.pa (UPAM) - Milano, Private Banking Investment & Wealth Advisory - Gestore patrimoniale di clienti Hnwi dal 01/2003 al 12/2004
  • Rolo Pioneer Sgr.pa - Bologna, Private Banking - Gestore patrimoniale dal 01/2001 al 12/2002
  • Rolo Banca - Bologna, Vice responsabile della Tesoreria - Senior trader sul desk valute ed azionario Italia dal 08/1998 al 12/2000
  • JP Morgan - Londra, Fx Middle Office and Fx option Trader dal 11/1996 al 07/1998
  • JP Morgan - Milano, Fx Back Office assistant for trading &sales dal 07/1996 al 10/1996
  • Asea Brown Boveri (ABB) - Bucarest, Dipartimento Finanziario - Assistente del Financial Controller. dal 10/1995 al 06/1996
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Le mie ultime attività

Aumenti fuori controllo. Le spedizioni via mare costano quasi 1000 volte più di prima

10.08.2022 / 70 / 0

Il costo delle spedizioni via mare di merci e materie prime sta aumentando in modo “vertiginoso”, aggiungendo un’ulteriore variabile alla già complicata inflazione globale e alla crisi energetica.  Secondo i dati del Baltic Exchange, riportati da Bloomberg, i tassi di trasporto hanno raggiunto un massimo che non si vedeva da aprile 2020. Aumenti fino a quasi 1000 volte tra Medio Oriente e Giappone Il passaggio TC-5, comunemente usato per trasportare carburante dal Medio Oriente al Giappone, costava circa $ 61 al giorno a febbraio, mentre oggi è salito a un costo “allarmante” di $ 50.000 al giorno, con un incremento di + 81867% Non va meglio per le altre rotte… I costi di spedizione dagli Stati Uniti al Brasile, sulla rotta TC-18, sono aumentati da $ 3.800 al giorno, a febbraio, a un massimo attuale di $ 37.000 al giorno, pari a un incremento di +873%.   Le sanzioni autolesionistiche dell’Europa Il mondo dipende dai combustibili trasportati via mare e si prevede che la domanda aumenterà del 6% solo quest’anno: l’Europa si è letteralmente “sparata ai piedi”, eliminando l’uso del petrolio russo con le sue attuali sanzioni. E le crisi energetiche auto-inflitte di USA e Canada Allo stesso modo, gli Stati Uniti e il Canada hanno creato le proprie crisi energetiche nazionali, diventando dipendenti dalle importazioni di carburante.       

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Dalla banca a consulente finanziario indipendente

05.05.2021 / 409 / 1

Andrea Braglia è un consulente finanziario indipendente con sede a Reggio Emilia. Dopo 24 anni all'interno del mondo bancario e finanziario internazionale ha deciso di avviare uno studio professionale e offrire consulenza priva di conflitti di interessi a famiglie e imprenditori.

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Samsung ha 50 milioni di cellulari invenduti: la domanda è crollata

05.08.2022 / 96 / 0

Gli smartphone scarseggiavano dalla fine del 2021: Counterpoint Research ha abbassato le previsioni sulle spedizioni globali di smartphone da 1,45 miliardi di unità, ad 1,41 miliardi, evidenziando che gli OEM (Original Equipment Manufacturer) di smartphone hanno ricevuto, da inizio anno, solo l’80% dei componenti indispensabili per produrre telefoni durante la seconda metà dell’anno. Il caso Samsung Samsung è stata costretta a cancellare il suo modello “Galaxy Note” e i consumatori hanno dovuto aspettare settimane, per poter acquistare un telefono Samsung. https://www.androidheadlines.com/2021/10/chip-shortage-smartphone-shipments-2021.html Di recente, sono comparse pubblicità nelle quali Samsung propone ai propri clienti di riportare i loro vecchi telefoni (di qualsiasi anno e in qualsiasi condizione), prima di acquistare un modello più recente. La domanda di telefoni cellulari è decisamente calata e ora Samsung ha 50 milioni di telefoni in stock, che non riescono a vendere, dal momento che l’acquisto di un nuovo smartphone non è più una priorità per i consumatori, spaventati dall’attuale inflazione fuori controllo. Samsung stima che spedirà 270 milioni di nuovi telefoni quest’anno, ma con un 18% d’inventario invenduto, nella migliore delle ipotesi: la società ha notato che i loro modelli a basso prezzo costituiscono la maggior parte dell’inventario inattivo, indicando un segno dei tempi. Tutto il mercato al dettaglio è saturo Samsung, però, non è l’unica azienda che soffre di un’offerta che supera la domanda, dal momento che anche Walmart, Gap, Target e American Eagle hanno tutte evidenziato, nelle loro ultime previsioni sugli utili, di avere più prodotti di quanti ne possano vendere. I costi di magazzino per l’inventario inattivo stanno portando alcune aziende a considerare d’invertire la loro politica di restituzione: “ecco i tuoi soldi, tieni l’articolo”. “Per ogni dollaro di vendita, l’utile netto di un rivenditore è compreso tra un centesimo e cinque centesimi di Usd: mentre con i resi, per ogni dollaro di merce restituita, il costo del rivenditore è compreso tra 15 e 30 centesimi Usd”, ha detto alla CNN l’esperto di vendita al dettaglio Burt Flickinger. Tutto il mercato al dettaglio è saturo di forniture arrivate troppo tardi e con una domanda inferiore all’offerta, adesso corrono anche il rischio che i clienti possano iniziare a restituire la merce acquistata, creando ulteriori perdite al settore.  

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