Wealth Management: il meglio della consulenza finanziaria per la gestione del patrimonio

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Cos'è il Wealth Management

A chi si rivolge il wealth manager?

Gli strumenti finanziari del Wealth Management

Asset Management Vs Wealth Management: le differenze

La tassazione della gestione patrimoniale

Wealth Management in Italia, tra Private banking e robo-advisor

 

Negli anni il Wealth Management è diventato un servizio di punta del consulente finanziario, soprattutto grazie alla sua evoluzione, sia nella varietà dell’offerta sia della specializzazione degli operatori coinvolti (le banche, i promotori finanziari, le SGR, le SIM e i family office). Approfondiamo quindi il tema del Wealth Management, cos’è e quali sono le sue caratteristiche chiave.

Cos'è il Wealth Management

Per Wealth Management si intende un servizio di consulenza finanziaria professionale per la gestione del patrimonio ad appannaggio solo di clienti con un certo patrimonio finanziario, gli High Net Worth Individuals (HNWI).
Il Wealth Management comprende varie attività di gestione patrimoniale:

Questo tipo di servizio, fatto su misura, unisce la consulenza finanziaria a quella per gli investimenti, la contabilità, la pianificazione legale, fiscale, immobiliare e della pensione, oltre a occuparsi in modo dettagliato del risk management del cliente. 
Se all’inizio, infatti, il focus era principalmente sugli investimenti, negli ultimi anni il Wealth Management si sta occupando della gestione della ricchezza in senso più ampio, con diverse attività a corollario, oltre quelle elencate, come la questione delle successioni e la parte dei beni artistici.
Ma chi sono esattamente gli HNWI, i clienti di un wealth manager?

A chi si rivolge il wealth manager?

Abbiamo visto che i servizi offerti da un wealth manager sono rivolti solo a una certa fascia patrimoniale. Gli High Net Worth Individuals sono individui in possesso di un alto patrimonio netto, nello specifico coloro che investono 1 o più milioni di dollari in asset, senza contare la residenza principale, i beni da collezione, i beni di consumo e quelli durevoli.
A questa breve descrizione corrisponde la figura dell’imprenditore, che rappresenta una buona parte dei clienti del wealth manager. Gli imprenditori, infatti, spesso hanno una composizione patrimoniale complessa, basata su esigenze personali e aziendali e costituita principalmente da investimenti immobiliari e in parte da asset finanziari.

Nei periodi di maggior crisi, la priorità per i clienti del Wealth Management è proteggere il capitale per difendersi dai tassi di inflazione. Un altro elemento fondamentale è accedere ai servizi della propria banca attraverso la tecnologia, che deve essere user friendly e fornire quanti più servizi possibili per facilitare (e non sostituire) l’interazione con il proprio consulente finanziario.
Il wealth manager, in questo caso, non fornisce solo una consulenza finanziaria legata agli investimenti e ai mercati ma è in grado di intervenire anche in tutti gli aspetti di gestione finanziaria quotidiana dei suoi facoltosi clienti.

Gli strumenti finanziari del Wealth Management

Il Wealth Management ha l’obiettivo di creare un solido rapporto di fiducia tra clienti HNWI, e la banca, gestendo gli asset finanziari, aziendali e familiari dell’investitore tramite tasse, donazioni, trasferimenti di denaro e naturalmente investimenti. Non mancano servizi di consulenza per l'istruzione privata, viaggi e beni di lusso.

Il wealth manager si occuperà quindi di organizzare un piano per conservare e aumentare la ricchezza del patrimonio in base alla situazione finanziaria di partenza, gli obiettivi e la propensione al rischio del cliente. La consulenza regolare dell'individuo è un elemento chiave nel Wealth Management: con le modifiche e l’integrazione degli obiettivi da raggiungere, la revisione del portafoglio e altri servizi, il wealth manager può rimanere al servizio del cliente per tutta la sua vita.   

Gli strumenti finanziari per la gestione e la pianificazione sono diversi, anche nel Wealth Management:

  • azioni e altri titoli rappresentativi di capitale di rischio negoziabili sul mercato dei capitali;
  • obbligazioni, titoli di Stato e altri titoli di debito negoziabili sul mercato dei capitali;
  • quote di organismi d'investimento collettivo;
  • titoli normalmente negoziati sul mercato monetario;
  • qualsiasi altro titolo normalmente negoziato, che permetta di acquisire gli strumenti precedenti e i relativi indici.

Asset Management Vs Wealth Management: le differenze

Wealth Management e Asset Management sono due termini che possono sembrare intercambiabili poiché hanno la stessa finalità: la crescita e la conservazione della ricchezza. 
Non c’è una definizione universale per diversificare entrambi ma ci sono alcune differenze che aiutano a distinguere questi due approcci alla gestione del patrimonio.

L’Asset Management si focalizza sulla crescita e sulla conservazione di asset e investimenti finanziari per conto dei clienti. Questi possono essere investimenti tradizionali come quelli azionari, obbligazionari, fondi comuni o investimenti alternativi come azionari privati, immobiliari, su materie prime e strumenti finanziari crypto. L’Asset Management si occupa quindi di attuare una strategia di investimento con diversi strumenti finanziari per aumentare gli asset finanziari e allo stesso tempo preservarli diversificando gli investimenti. 

Il Wealth Management invece ha un approccio più ampio, che può includere anche l’Asset Management, e che si traduce in un piano per la ricchezza globale dei clienti che comprende crescita, conservazione, protezione e trasferimento del patrimonio privato.
Riassumiamo quindi le differenze principali tra Asset Management e Wealth Management.

  • Significato: il Wealth Management si riferisce alla gestione di tutti gli aspetti finanziari del cliente; l’Asset Management solo agli asset.
  • Focus: il W.M ha una visione più ampia che include Asset Management e piano finanziario; l’A.M. ha una visione più ristretta, si può considerare un sottoinsieme del W.M.

l’A.M. include:

  • gestione di investimenti/asset;
  • analisi situazione passata e presente;
  • analisi rischio-ritorno;
  • proiezioni;
  • formulazione di una strategia per la gestione degli asset;
  • definizione di asset idonei.

il W.M include:

  • gestione di investimenti/asset e portafogli;
  • pianificazione tasse;
  • pianificazione educazione;
  • pianificazione successoria;
  • pianificazione immobiliare;
  • assicurazioni;
  • donazioni;
  • pianificazione pensione.

In base alle caratteristiche dei due servizi gli investitori possono decidere se è più adatto l’Asset Management o il Wealth Management, o entrambi. Infatti uno non esclude l’altro, possono convivere e collaborare perfettamente per creare un piano personalizzato secondo le esigenze di ogni cliente. 
Per quanto riguarda, invece, la normativa fiscale, l’investitore sarà sottoposto alla tassazione della gestione patrimoniale, delegando gli adempimenti fiscali direttamente al sostituto d’imposta.

La tassazione della gestione patrimoniale

Come funziona quindi la tassazione per la gestione patrimoniale? Le società di gestione o i professionisti che ricevono il mandato per la gestione del patrimonio agiscono come sostituti d’imposta. In Italia i redditi di capitale sono disciplinati dagli articoli 44 e 45 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). La tassazione di questi redditi in forma di rendite finanziarie avviene attraverso il sistema di ritenute alla fonte a titolo di imposta.
Il regime fiscale è così definito:

  • tassazione con aliquota al 26% per interessi derivanti da dividendi, obbligazioni, interessi attivi bancari e postali, certificati di deposito;
  • tassazione con aliquota al 12,50% per i titoli di Stato e similari.

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) dal punto di vista fiscale sono considerati come un unico strumento e la tassazione viene imposta nel momento in cui viene venduto lo stesso strumento.
Nella gestione patrimoniale i singoli strumenti non vengono tassati individualmente, ma si applica un’unica imposta valida sul risultato generale della gestione che viene pagata una volta all’anno. Questo tipo di regime fiscale permette di compensare plusvalenze e minusvalenze evitando di dover pagare l’imposta sugli strumenti positivi nel caso in cui il risultato generale della gestione fosse negativo.

Wealth Management in Italia, tra Private banking e robo-advisor

In Italia il Wealth Management è molto diffuso tra i servizi di Private Banking, messi a disposizione dalle banche. In questo caso però i servizi finanziari e di consulenza privati sono generalmente standard, senza un grado di personalizzazione elevato in base alle esigenze dei singoli clienti.
Un’altra evoluzione del Wealth Management a cui si assiste già oggi è il ruolo del robo advisor, ovvero la gestione patrimoniale online sviluppata con la tecnologia dell’intelligenza artificiale e il machine learning.
I robo advisor calcolano il rischio e l’obiettivo del rendimento desiderato dal cliente e possono essere di diverse tipologie:

  • human4robo advisor: piattaforme quasi totalmente automatizzate in cui il contributo umano è richiesto solo per definire gli asset investibili;
  • robo4human advisor: piattaforme quasi totalmente automatizzate in cui l’uomo gestisce il portafoglio;
  • robo4strategy advisor: piattaforme gestite da consulenti umani che scelgono algoritmi e tecnologie per profilare i clienti;
  • online advisor: piattaforme online in cui le decisioni di investimento restano a carico dell’utente.

I robo-advisor forniscono quindi una consulenza finanziaria digitale con un contributo umano moderato o minimo, attraverso software che utilizzano algoritmi in grado di gestire e ottimizzare i patrimoni dei clienti in base alle loro richieste specifiche.

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