
BasicNet parte con il piede giusto nel 2025, chiudendo il primo trimestre con risultati in crescita per quanto riguarda le vendite e un netto rafforzamento della posizione finanziaria, grazie anche a un'importante operazione strategica conclusa a fine febbraio: l'ingresso del fondo Permira con una quota del 40% nel capitale di K-Way S.p.A. Nei primi tre mesi dell'anno, le vendite complessive dei prodotti a marchio BasicNet - di cui fanno parte brand noti come Kappa, Superga, Sebago e lo stesso K-Way - hanno raggiunto quota 268,8 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. La crescita è stata trainata sia dalle vendite dirette e dei licenziatari commerciali (203,2 milioni, +2,6%), sia da quelle dei licenziatari produttivi (65,6 milioni, +4%).
A livello geografico, si registra un buon andamento in quasi tutte le aree: l'Europa cresce del 4,6%, l'Asia e Oceania del 3,3%, e il Medio Oriente e Africa del 7%. Fa eccezione l'America, dove si osserva un rallentamento marcato, con vendite in calo del 27,7%. Il fatturato consolidato del Gruppo si attesta a 98,3 milioni di euro, in leggera flessione rispetto ai 101,6 milioni dello scorso anno (-3,3%). A incidere sul calo sono soprattutto le vendite dirette, scese del 7,1% (a 81,9 milioni di euro), mentre le royalties ricevute dai licenziatari sono in forte crescita, salendo a 16,1 milioni di euro (+23,9%).
Un capitolo a parte merita l'operazione K-Way: lo scorso 28 febbraio, BasicNet ha siglato un accordo con il fondo internazionale Permira, cedendo il 40% del capitale della controllata K-Way S.p.A. L'accordo ha generato un importante rafforzamento del patrimonio netto e della posizione finanziaria del Gruppo, con un impatto positivo di 169,9 milioni di euro. La plusvalenza derivante dalla vendita - provvisoriamente quantificata in 141,5 milioni di euro - sarà inserita solo nel bilancio separato di BasicNet.
Per dare un'immagine più realistica dell'andamento del trimestre, l'azienda ha pubblicato anche i dati economici "pro forma", escludendo i costi straordinari legati alla cessione (pari a 16,7 milioni di euro). Da questa prospettiva, l'EBITDA è in crescita del 2,2%, a 12,7 milioni di euro, mentre l'EBIT scende a 7,5 milioni di euro (-7,5%), penalizzato dall'aumento degli ammortamenti legati all'apertura di nuovi negozi, soprattutto nel settore retail. Sul fronte finanziario, il miglioramento è evidente: la posizione finanziaria netta verso le banche torna positiva per 64 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 90,8 milioni registrato a fine 2024. Considerando anche gli altri debiti finanziari, la posizione netta complessiva migliora sensibilmente, passando da -142 milioni a +7,2 milioni di euro.
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