BasicNet è in trattativa per acquisire la società di costumi fondata a San Francisco nel 1958. L'azienda sull'acquisizione: «No comment». Cambio ai vertici aziendali: Lorenzo e Alessandro Boglione amministratori delegati
Dopo i mocassini (Sebago) amati da John Fitzgerald Kennedy , ora ci sono i costumi da bagno preferiti dai surfisti californiani (Sundek(*)). È in arrivo a Torino un´altra icona dell´America degli anni Sessanta, portata in città da Basicnet. Il gruppo fondato da Marco Boglione , che ha acquisito Sebago nel 2017, adesso è in trattativa per rilevare lo storico brand Sundek, nato nel 1958 a San Francisco e finito, dopo una girandola di acquisizioni, alla corte della società toscana Kickoff.
Tutti i suoi marchi
L'operazione sarebbe ben avviata e mancherebbe solo la firma per aggiungere un altro marchio storico alla «collezione» di BasicNet che oggi conta K-Way, Superga, Sebago, Kappa, Robe di Kappa, Briko .
La società torinese, 409 milioni di euro di ricavi e un ebitda pari a 61 milioni, ha recentemente reperito risorse per crescere cedendo il 40% di K-Way a Permira. Il marchio specializzato negli antipioggia è stato valutato circa mezzo miliardo. E nelle casse di Basicnet sarebbero entrati capitali pari a 180-200 milioni.
Obiettivo Sundek
Tra i tanti dossier presi in esame per nuovi investimenti, «il gruppo Basicnet è solido ed è da sempre interessato a nuove acquisizioni», aveva detto a gennaio Lorenzo Boglione, vicepresidente esecutivo di BasicNet, quello relativo a Sundek sembra aver convinto tutti. Non solo perché simbolo del California Dreamin' (Sundek si è affermato tra i surfisti della West coast e delle Hawaii grazie ai suoi Rainbow boardshorts lanciati nel 1972), ma anche perché nel paniere di prodotti Basicnet mancava un brand sportivo di costumi da bagno.
Trattativa alle battute finali
In Italia, il marchio, controllato dal 2020 da Kikoff di Simona Barbieri e Tiziano Sgarbi, è oggi distribuito in oltre 1.500 punti vendita multimarca e conta 21 negozi monomarca. Fonti vicino al dossier parlano di un'intesa ormai alle battute finali. Al Basic Village tra Sebago e Sundek si respira aria d'America. Quella che faceva sognare il mondo.
L'azienda: «No comment»
La società, interpellata in merito all'operazione da Il Sole 24 Ore Radiocor, ha risposto con un no comment. Fondato nel 1958 a San Francisco, Sundek negli è diventato uno dei marchi simbolo dei surfisti delle Hawaii e della West Coast, grazie soprattutto al modello Rainbow boardshorts, lanciato nel 1972. Oggi, dopo una serie di passaggi di mano, è controllato dal 2020 dalla società toscana Kickoff di Simona Barbieri e Tiziano Sgarbi. E' distribuito in oltre 1.500 punti vendita multimarca e conta 21 negozi monomarca. Se l'acquisizione fosse confermata, il brand di costumi da bagno - una categoria merceologica che manca nel paniere di Basicnet - sarebbe l'ennesimo ad unirsi alla collezione dell'azienda torinese.
Cambio al vertice dell'azienda
Intanto, arriva la notizia che Lorenzo e Alessandro Boglione sono i nuovi amministratori delegati di BasicNet, società che controlla i marchi Superga, Robe di Kappa e K-Way. Sostituiscono Federico Trono che lascia l'incarico dopo due mandati. Lo ha deliberato il nuovo consiglio di amministrazione, nominato dall'assemblea degli azionisti. Presidente della società è Marco Boglione, vicepresidente non esecutivo Daniela Ovazza. L'assemblea ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 e il dividendo di 0,16 euro per azione per 7,5 milioni di euro complessivi. È stato anche autorizzato il piano di acquisto e disposizione di azioni proprie. «Con la giornata di oggi si conclude con grande successo il ciclo di due mandati di Federico Trono come amministratore delegato. Il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro gruppo, nonché strategico nel garantire una solida transizione operativa ai due nuovi amministratori» commenta Marco Boglione, presidente e fondatore di BasicNet.
(*) ERRATA CORRIGE - La notizia che BasicNet ha acquisito o stia per acquisire Sundek non corrisponde a verità, vero è che ci sono dei contatti con il brand, che apprezziamo molto per la sua autenticità, ma niente è stato deciso; purtroppo sono trapelate alcune informazioni sui colloqui che sono state riprese con la consueta enfasi giornalistica per la notizia.
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