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01/05/2025 - Circle S.p.A.: Circle Group: Relazione sulla gestione al Bilancio Consolidato 2024

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Circle group: relazione sulla gestione al bilancio consolidato 2024

Relazione sulla Gestione

BILANCIO PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2024

Redatto da

Luca Abatello, CEO Monia Ungaro, CFO

Approvato da

Consiglio di Amministrazione





CIRCLE S.p.A.

Sede legale: Via Giovanni Battista Pergolesi 26, 20124 Milano (MI) Iscritta al Registro Imprese di Milano

C.F. e numero iscrizione: 07869320965 Iscritta al R.E.A. di Milano n. 1987108

Capitale Sociale sottoscritto € 321.055 Interamente versato

Partita IVA: 07869320965

Relazione sulla gestione di Circle Group

Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2024

Genova (GE), 27 marzo 2025

Signori Azionisti,

il bilancio consolidato che vi presentiamo si riferisce al periodo chiuso al 31/12/2024. Nel Conto Economico, nello Stato Patrimoniale e nella Nota integrativa Vi sono state fornite le notizie attinenti alla illustrazione del bilancio consolidato al 31/12/2024; nel presente documento, conformemente a quanto previsto dall'art. 2428 del Codice Civile, forniamo le notizie attinenti alla situazione della Vostra società e le informazioni sull'andamento della gestione. La presente relazione, redatta con valori espressi in unità di euro, viene presentata a corredo del Bilancio consolidato al 31/12/2024 al fine di fornire informazioni reddituali, patrimoniali, finanziarie e gestionali del Gruppo corredate, ove possibile, di elementi storici e valutazioni prospettiche.

  1. Premessa

    Circle S.p.A. (di seguito "Società", "Circle" o "Emittente" e, insieme alle sue controllate, il "Gruppo Circle") è una società di consulenza direzionale con competenze verticali distintive nel settore portuale e della logistica intermodale specializzata nell'analisi e nello sviluppo di prodotti per l'innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica.

    Oltre a Circle, fanno parte del Gruppo le software house Info.era, NEXT Freight e Cargo Start, acquisite rispettivamente a fine 2017, luglio 2019 e dicembre 2022, le società di consulenza Magellan Circle e Magellan Circle Italy, la NewCo (2024) NEXT Customs, la eXyond S.r.l (trasformata a fine 2024 da Log@Sea Rete di Imprese), Circle Garage (dal 31.12.24), nonché la partecipata ACCUDIRE. Le sinergie tra le singole componenti di CIRCLE Group hanno permesso di ampliare il portafoglio delle soluzioni offerte in ambito IoT, Optimisation, Digital Twin, Big Data e Process Automation, e di rafforzare i prodotti software: Milos® - suite rivolta a tutti gli attori della logistica intermodale quali inland terminal, terminal portuali, porti, MTO e agenzie marittime -, l'Extended Port Community System, le soluzioni MasterSPED® e Milos® Global Supply Chain Visibility, dedicate rispettivamente a spedizioni e logistica e a commercio e industria, nonché StarTracking®, soluzione per il tracking airport-to-airport.

    A completare l'offerta in ambito Supply Chain, i cosiddetti "Servizi Federativi" in grado di rendere più efficiente la migrazione dei clienti verso un modello di business digitale e offerti in modalità cloud.

    Attraverso Magellan Circle (con sedi a Porto e Bruxelles) e Magellan Circle Italy, Circle opera nel campo dell'advocacy presso le Istituzioni europee, affiancando Enti Pubblici e Aziende individuando il posizionamento a livello Europeo (Strategic Communication and Advocacy) e le opportunità di finanziamento (Eu Funding Accelerator), con una verticalizzazione sui temi del Green Deal e della

    transizione energetica.

    L'acquisizione a dicembre 2022 del 51% di Cargo Start, società specializzata nello sviluppo e vendita di prodotti e servizi tecnologici innovativi per il cargo aereo, ha permesso a Circle di rafforzare la propria offerta in un segmento in rapida espansione e strategico rispetto al percorso industriale Connect 4 Agile Growth.

    Circle ha costituito a febbraio 2024 NEXT Customs, dedicata ai servizi digitali di ottimizzazione doganale e funzionale al proseguimento di iniziative finalizzate all'armonizzazione dei processi doganali, un ambito fortemente strategico per l'evoluzione del percorso Connect 4 Agile Growth.

    Inoltre, Circle controlla il 92% di eXyond, già Log@Sea rete di imprese, attiva nell'offerta di soluzioni evolute di Gate Automation rivolte ai nodi portuali e intermodali. Il 27 dicembre 2024 eXyond, acquisisce il ramo d'azienda di proprietà di Telepass Innova S.p.A. (società controllata di Telepass S.p.A.). Il Ramo d'Azienda comprende la Line of Business Infomobilità (nata dalla fusione per incorporazione della Società InfoBlu S.p.A. in Telepass Innova) attiva nei servizi Real Time Traffic Information and Big Traffic Data Analytics, e la Line of Business Telematica (nata dalla fusione per incorporazione della Società KMaster S.r.l. in Telepass Innova) attiva nella prestazione di servizi di telematica, basati su piattaforme tecnologiche proprietarie, a favore di aziende operanti nei settori logistico, trasporti e assicurativo, e tramite essa anche Circle Garage.

    Infine, Circle possiede il 21% del capitale sociale di ACCUDIRE, Startup Innovativa veronese che fornisce una Piattaforma Digitale Collaborativa in grado di aiutare gli attori presenti lungo le Supply Chain globali nello scambio di informazioni e nella gestione dei flussi documentali che accompagnano le spedizioni delle merci, partendo in primis dall'e-CMR (o lettera di vettura elettronica, parte di uno standard internazionale e legge di recepimento appena approvata dal Parlamento italiano).

  2. Organigramma Societario del Gruppo

    A seguito delle operazioni descritte, l'area di consolidamento del Gruppo alla data del presente

    documento è strutturata come segue:



  3. Andamento del mercato di riferimento di Circle Group e principali indicatori

    Andamento economia mondiale e italiana

    Analizzando l'andamento storico del PIL a livello globale negli ultimi cinque anni, si nota un notevole rimbalzo nel 2021, in seguito alla contrazione dell'anno precedente causata dalla diffusione della pandemia di Covid-19. Nel 2022 la crescita è stata più contenuta, a causa delle politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare l'elevata inflazione, e solo nel 2023 gli effetti dell'aumento dei tassi si sono pienamente manifestati; nel corso dell'anno l'inflazione ha registrato un deciso rallentamento, avvicinandosi così al livello target delle principali economie

    occidentali.

    Figura 1 - Real gdp growth yoy % (fonte Bloomberg 2024)

    La crescita globale è prevista al 3,3 % sia nel 2025 che nel 2026, al di sotto della media storica (2000-19) del 3,7 %. La previsione per il 2025 è sostanzialmente invariata rispetto a quella del World Economic Outlook (WEO) di ottobre 2024, principalmente a causa di una revisione al rialzo negli Stati



    Uniti che compensa le revisioni al ribasso in altre grandi economie. Si prevede che l'inflazione globale scenderà al 4,2 % nel 2025 e al 3,5 % nel 2026, convergendo di nuovo verso l'obiettivo prima nelle economie avanzate che nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo.

    I rischi a medio termine per la linea di base sono orientati al ribasso, mentre le prospettive a breve termine sono caratterizzate da rischi divergenti. I rischi al rialzo potrebbero sollevare una crescita già robusta negli Stati Uniti nel breve periodo, mentre i rischi in altri paesi sono orientati al ribasso in mezzo a un'elevata incertezza politica. Le interruzioni generate dalle politiche al processo di disinflazione in corso potrebbero interrompere il perno verso l'allentamento della politica monetaria, con implicazioni per la sostenibilità fiscale e la stabilità finanziaria. La gestione di questi rischi richiede un'attenzione politica acuta sul bilanciamento dei compromessi tra inflazione e attività reale, la ricostruzione dei buffer e il sollevamento delle prospettive di crescita a medio termine attraverso riforme strutturali intensificate nonché regole e cooperazione multilaterali più forti.



    Figura 2 - Variazione % del PIL annuale (fonte World Economic Outlook Update, FMI, Gennaio 2025)

    A febbraio 2024 si è stimato che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumentasse dello 0,1% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio si è registrato un calo del livello della produzione dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti.

    L'indice destagionalizzato mensile ha mostrato un aumento congiunturale sostenuto per i beni strumentali (+3,5%) e una sostanziale stazionarietà per i beni intermedi (+0,1%); viceversa, si sono osservate flessioni per i beni di consumo (-0,8%) e l'energia (-2,0%).

    Al netto degli effetti di calendario, a febbraio 2024 l'indice complessivo è diminuito in termini tendenziali del 3,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2023). Si è registrato un incremento tendenziale solo per i beni strumentali (+1,7%); calati, invece, i beni intermedi (-2,1%) e in misura più accentuata l'energia (-4,2%) e i beni di consumo (-5,3%).

    I settori di attività economica che hanno registrato gli incrementi tendenziali maggiori sono stati la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+17,2%), le altre industrie manifatturiere (+2,5%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+1,7%). Le flessioni più ampie si sono registrate nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,7%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-10,8%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-4,9%).



    Figura 3 - Produzione industriale 2024. (fonte F.Q., dati Ref Ricerche)

    Il terzo trimestre del 2024 ha registrato una crescita congiunturale del PIL nulla (0,0%), che si riflette in una crescita tendenziale (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) dello 0,4%. Il PIL è stato sostenuto principalmente da fattori di domanda interna e, nello specifico, dai consumi delle famiglie, che hanno registrato una crescita congiunturale dell'1,4%. Gli investimenti, invece, hanno fornito un contributo negativo, registrando una contrazione dell'1,2%. Un contributo negativo alla crescita si registra anche dalla domanda estera, a seguito di un calo delle esportazioni (-0,9%) ed un

    aumento delle importazioni (1,2%). L'andamento dei consumi privati può essere in parte spiegato dall'andamento positivo del mercato del lavoro, dal recupero dei redditi reali e della costante crescita della fiducia dei consumatori (anche se a ritmi poco dinamici). La crescita dei consumi si è riflessa inoltre nell'andamento delle importazioni (crescita dell'1,2% nel terzo trimestre 2024).



    Figura 4 - Componenti del PIL, Italia - contributi alla crescita, punti percentuali (Fonte EY Italian Macroeconomic Bulletin, Dicembre 2024)

    Le previsioni sull'andamento del mercato digitale, pur confermando una crescita del 3,4%, sono inevitabilmente condizionate sia da una tendenza previsionale del PIL al di sotto delle attese che da un momento particolarmente critico nello scenario internazionale. Viceversa l'effettivo utilizzo delle risorse del PNRR collegate alla digitalizzazione del sistema paese contro bilanceranno positivamente gli effetti determinati dal rallentamento dell'economia. A fine 2024, il mercato digitale è previsto attestarsi a 81.360 milioni di euro, con una crescita del 3,4%, in miglioramento rispetto al 2,9% nel primo semestre. Il comparto dei Dispositivi e Sistemi diminuirà dello 0,2%, segnando comunque un piccolo progresso nella seconda metà dell'anno. Il settore del Software e Soluzioni ICT dovrebbe raggiungere il valore di 9.111 milioni di euro, con una crescita del 4,2%, mentre i Servizi ICT si prevede possano avere nel 2024 un incremento dell'8,2% rispetto al 2023. Su base annuale, un andamento positivo avranno anche i Servizi di Rete (+1,3%) e i Contenuti e Pubblicità Digitale (+5%). Tra le maggiori variazioni rispetto alle previsioni dello scorso giugno si evidenziano:

    • una previsione in ulteriore miglioramento dei Dispositivi e Sistemi (-0,2%) dovuta all'incremento nei

      comparti relativi ai PC e ai sistemi Enterprise;

    • una maggiore crescita del segmento Software e Soluzioni ICT (+4,2%);

    • un ulteriore aumento dei Servizi ICT (+8,2%);

    • un miglioramento del mercato dei Servizi di Rete (+1,3%);

    • una sostanziale conferma della crescita del settore dei Contenuti Digitali (+5%).



    Figura 5 - Il mercato digitale in Italia: le previsioni 2024 a confronto (giugno-ottobre) (Fonte Anitec-Assinform/Net consulting Cube, 2024)

    Nel prossimo triennio il mercato digitale italiano dovrebbe continuare ad aumentare, con una velocità in lieve crescita rispetto alla chiusura del 2024. A fine 2025, infatti, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro, corrispondenti ad una crescita del 3,8%, in ulteriore progresso rispetto al 3,4% registrato a fine 2024; mentre, tra il 2026 e il 2027, dovrebbe mettere a segno incrementi di poco maggiori, rispettivamente del 4,1% e 4,2%, per giungere a 91.689,2 milioni di euro alla fine del 2027.

    Lungo l'intero periodo analizzato, il trend del mercato digitale sarà sostenuto dall'andamento, ben superiore alla media di mercato, del segmento dei Servizi ICT, per i quali si prevede un tasso di crescita medio annuo dell'8,7%. Tale dinamica sarà guidata, in prima istanza, dal continuo incremento dei servizi di Cloud Computing e, secondariamente, dallo sviluppo dei servizi professionali, ovvero Consulenza, Sviluppo e System Integration, che sarà particolarmente intenso in relazione all'implementazione delle aree tecnologiche a maggior potenziale. Anche il comparto Contenuti e Pubblicità Digitale avrà un andamento positivo, grazie ad un TCMA del 4,5%. All'interno del settore, i segmenti più dinamici saranno news ed editoria elettronica, ebook, contenuti e app mobili, musica, guidati principalmente dalla domanda dei consumatori. Meno vivace sarà, invece, la domanda di piattaforme di gaming & entertainment, di servizi video e di pubblicità online, soggetti ad una maggiore maturità della domanda e al calo dei prezzi. La spesa per Software e Soluzioni ICT avrà un TCMA del 4,5%, riconducibile, principalmente, alla domanda di sistemi middleware e, in misura inferiore, di soluzioni applicative. In ambito middleware, cresceranno le componenti dirette alla gestione, sistematizzazione e protezione dei dati, così come alla governance e ibridazione delle infrastrutture, mentre tra le soluzioni applicative, la domanda si concentrerà principalmente sulle applicazioni di analisi dei dati (Advanced Analytics e IA), sulle piattaforme IoT, sulle soluzioni per la gestione Web e, in parte, sugli applicativi verticali e tecnici. Al contrario, la domanda di soluzioni business orizzontali, ERP, CRM, ecc., sarà più lenta, in linea con gli investimenti diretti all'evoluzione delle loro funzionalità piuttosto che alla loro prima implementazione, oltre alla progressiva transizione verso il cloud di questa tipologia di applicativi. Ancora più lento sarà l'andamento del software di sistema, ovvero dei sistemi operativi, fortemente influenzati dai cicli di refresh tecnologico di Dispositivi e Sistemi che, negli ultimi anni, non sono mai stati particolarmente frequenti. Il segmento dei Dispositivi e Sistemi registrerà, infatti, la minore velocità di crescita (+1,1%) tra il 2024 e il 2027. Occorre però notare che, nel comparto, la dinamica della spesa, dopo il calo previsto a fine 2024, dovrebbe registrare un'inversione di tendenza, supportata dalla spesa per PC desktop e Laptop e

    Server di fascia alta. Infine, tra il 2025 e il 2027, per i Servizi di Rete si dovrebbe rafforzare la tendenza al miglioramento, grazie all'incremento, sebbene piuttosto contenuto, dei servizi di rete fissa, che dovrebbe controbilanciare il continuo calo dei servizi di rete mobile.



    Figura 6 - Il mercato digitale in Italia, previsioni 2024E-2027E (Fonte Anitec-Assinform/Net consulting Cube, 2024)

    A fine 2025, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro.

    Nel prossimo triennio il mercato digitale italiano dovrebbe continuare ad aumentare, con una velocità in lieve crescita rispetto alla chiusura del 2024.

    A fine 2025, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro, corrispondenti ad una crescita del 3,8%; mentre tra il 2026 e il 2027 dovrebbe mettere a segno incrementi di poco maggiori, rispettivamente del 4,1% e 4,2%, per giungere a 91,7 miliardi di euro alla fine del 2027.

    La crescita dei Digital_enabler continua a essere rapidissima ed esponenziale. L'intelligenza artificiale, in particolare, sarà sempre più pervasiva e trasformativa di ogni ambito produttivo: per questo sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questa tecnologia sarà determinante per restare competitivi e protagonisti dell'economia globale. Anche per questo richiamiamo l'attenzione sulle priorità da affrontare con un'urgenza, a partire dal crescente fabbisogno di competenze digitali, di base e specialistiche. Le persone saranno protagoniste di un mondo che cambia e dobbiamo assicurarci che siano preparate e pronte. Secondariamente, dobbiamo assicurarci un quadro regolatorio nazionale ed europeo stabile, semplice e orientato a sostenere l'innovazione. Solo così il nostro settore potrà essere competitivo, continuare a investire e crescere di dimensione e valore per il bene di tutta l'economia nazionale.

    L'analisi delle previsioni di mercato dei principali Digital Enabler tra il 2024 e il 2027 consente di identificare tre cluster di tecnologie. Il primo si compone degli ambiti tecnologici più consolidati e, per questo, con un valore particolarmente rilevante e tassi di crescita generalmente più contenuti, pur su livelli superiori all'andamento medio del mercato complessivo. Il Mobile Business (5,6 miliardi di euro nel 2024, +4,4% tra il 2024 e il 2027) si configura come la famiglia tecnologica più matura grazie all'esigenza sempre più pervasiva di adozione di device mobili e soluzioni mobile di Unified Communication & Collaboration. A seguire l'IoT (4,8 miliardi di euro nel 2024, +9,6% tra il 2024 e il 2027), tecnologia elettiva nei progetti di digitalizzazione delle operation finalizzati al monitoraggio e al controllo da remoto, all'asset management e all'automazione dei processi, oltre che all'evoluzione

    delle reti di trasporto e all'automazione della catena logistica



    Figura 7 - L'andamento dei Digital_enabler, 2024E-2027E (Fonte Anitec-Assinform/NetConsulting Cube, 2024)

    Anche nel 2024 l'andamento previsto per la spesa in Cybersicurezza sarà in crescita (+11,9%), con un valore stimato di 2.001,2 milioni di euro. Tale risultato consolida il trend costante che ha caratterizzato gli ultimi anni, evidenziando l'importanza sempre maggiore della sicurezza informatica nelle strategie aziendali, sostenuta anche dalle crescenti minacce dovute al fatto che il nostro Paese è uno dei principali obiettivi degli attacchi. Il segmento più rilevante del mercato della Cybersecurity continua ad essere rappresentato dai Servizi Managed Security Services e dal Cloud, con una spesa stimata nel 2024 di 848,3 milioni di euro e una crescita del 12,7% rispetto al 2023. Il tasso di crescita medio annuo (TCMA) per il periodo 2024-2027 è previsto al 12,3%; si tratta di un incremento sostenuto e costante, che riflette la necessità delle aziende di rafforzare le proprie infrastrutture di sicurezza e, in particolare, i servizi SOC, in un contesto sempre più mutevole e complesso. l Security Operations Center (SOC), infatti, sono tra le soluzioni più utilizzate per la sicurezza informatica. In aumento è anche l'adozione di strumenti e attività di Next Generation Security, come l'implementazione dei Next Generation SOC, che integrano nei SOC tradizionali soluzioni di IA e Machine Learning, automatizzando la rilevazione, l'analisi e la risposta alle minacce e riducendo significativamente i tempi di reazione. Il secondo segmento più rilevante del mercato della Cybersecurity è costituito da System Integration e altri servizi, tra cui la formazione. I servizi di System Integration sono fondamentali per le aziende che cercano di allineare e ottimizzare le proprie soluzioni di sicurezza esistenti, integrando diverse tecnologie, migliorando l'efficienza operativa e consentendo una gestione più efficace delle minacce. La formazione è un altro aspetto cruciale su cui le aziende stanno investendo in modo continuo per garantire che i dipendenti siano ben preparati a riconoscere e affrontare potenziali rischi informatici e ridurre così l'eventualità di incidenti causati da errori umani. La spesa del segmento risulterà in crescita dell'11,2% nel 2024, raggiungendo un valore complessivo di 745,5 milioni di euro. Il TCMA per il periodo 2024-2027 viene stimato al 9,8%. Protagonista del mercato con la percentuale di crescita più rilevante (+13,2%, TCMA 2024-2027 11,7%) e una spesa prevista di ben 172,2 milioni di euro è il segmento dei Security Software (antivirus, firewall software, anti-spyware, anti-malware, strumenti di governance e di gestione delle identità e degli accessi). Significativo è anche l'incremento del segmento dei Security Hardware (soluzioni di protezione informatica sotto forma di dispositivi fisici

    come firewall e server proxy): +10,1%, per una spesa prevista di 127,7 milioni di euro. Si prevede che il TCMA 2024-2027 raggiunga il 10,6%. Le aziende stanno sempre più riconoscendo quanto sia importante adottare un approccio olistico alla Cybersecurity, comprendendo che, oltre alle soluzioni software, è altrettanto fondamentale investire sulla sicurezza perimetrale per proteggere i propri asset digitali. Il segmento della Consulenza, infine, presenta un valore inferiore rispetto agli altri in termini di spesa prevista nel 2024, pari a 107,4 milioni di euro. Tuttavia, occorre notare che, nonostante la sua dimensione contenuta, tale comparto mostra un tasso di crescita previsto dell'11,1% per il 2024, di poco inferiore a quello registrato nel 2023, e un TCMA 2024-2027 del 9,7%. La consulenza in ambito Cybersecurity riveste un ruolo cruciale, poiché permette alle aziende di avvalersi di esperti del settore con competenze e conoscenze necessarie per sviluppare strategie di sicurezza su misura, implementare best practice e conformarsi a normative sempre più stringenti in materia di protezione dei dati. Le attività principali della consulenza in Cybersecurity includono: Risk Assessment, Penetration Test e la formulazione di Piani di Cyber Resilience, una tematica fondamentale per le grandi organizzazioni e in particolare nel settore Finance. In costante crescita è anche la spesa destinata alle iniziative di Threat Intelligence. Nel 2024, la spesa in attività di Threat Intelligence ha raggiunto i 183,9 milioni di euro, registrando un incremento del 13,1% rispetto all'anno precedente.



    Figura 8 - Il mercato della Cybersecurity in Italia, 2023-2027E (Fonte Anitec-Assinform/NetConsulting Cube, 2024)

    Nel 2023, dopo due anni, il mercato digitale torna a superare la dinamica del PIL a prezzi costanti, che si è stabilizzata dopo il rebound del calo dovuto alla crisi pandemica.

    Il settore delle imprese ICT raggiunge performance migliori rispetto all'intera economia in diversi

    ambiti: dal valore aggiunto, agli addetti, alla crescita del numero di Startup e imprese attive.

    Dal 2024 il mercato digitale accelera la dinamica di crescita arrivando a stabilizzarla tra il 2026 e 2027. Dal confronto della serie storica della crescita annua del mercato ICT e del PIL a prezzi di mercato e a prezzi costanti risulta evidente che, malgrado una stretta monetaria eccessiva rispetto al livello di inflazione inferiore al 2% su base mensile da ottobre 2023, gli investimenti non rallentano grazie all'avanzamento dei progetti del PNRR in diversi settori e al rilancio dei crediti di imposta 4.0 e 5.0. Continua così l'adozione delle principali tecnologie abilitanti del digitale: dal Cloud ai Big Data, all'IoT e alle soluzioni avanzate di Cybersicurezza in quegli ambiti (dal settore pubblico alle piccole e medie imprese) che negli ultimi anni avevano accumulato ritardi. Questa dinamica si manterrà sostenuta anche dopo il 2026, termine entro cui le iniziative progettuali di transizione digitale finanziate attraverso il PNRR dovrebbero essere completate.

    Nel loro insieme le previsioni economiche sono caratterizzate da cautela e prudenza. Nell'immediato futuro, a livello globale, l'economia si manterrà su un sentiero di espansione anche se a ritmi moderati

    per il persistere di significativi rischi: l'aumento delle tensioni geopolitiche, l'escalation dei conflitti militari in atto (Ucraina, Medio Oriente, Mar Rosso e questione sullo status di Taiwan) e ulteriori interruzioni nelle catene di fornitura, col pericolo di shock molto rilevanti. In positivo, invece, potrebbero sorprendere sia una possibile tenuta della crescita degli Stati Uniti che una ripartenza più veloce dell'economia europea, a partire da quella tedesca, soprattutto nel caso di un rientro dei tassi più rapido dell'atteso.

    Per il nostro Paese, oltre al miglioramento della domanda globale che darà nuovo impulso all'export,

    due fattori potranno sostenere la crescita economica su ritmi significativi.

    Il primo è l'inizio di una fase di tagli dei tassi di interesse da parte della BCE, che potrà dare maggiore slancio agli investimenti e anche ai consumi. Il secondo driver di crescita è l'attuazione del PNRR che sta entrando nel vivo: nel 2024 e 2025 l'ammontare complessivo delle risorse del Piano da spendere per investimenti e riforme è pari rispettivamente a 42 e 58 miliardi di euro, cioè oltre 2 punti di PIL all'anno. Tra i fattori che possono frenare (ma non azzerare) la crescita permangono il costo dell'elettricità più elevato in Italia rispetto alle maggiori economie globali, i rischi crescenti lungo le rotte internazionali di trasporto e i costi di trasporto marittimi più che raddoppiati in seguito alla crisi nel Mar Rosso con conseguenze sui prezzi alla produzione soprattutto nei settori chimico, metallurgico e della carta. Diversi fattori agiranno a supporto della dinamica degli investimenti: l'attuazione dei progetti del PNRR (non del tutto scontata) e il taglio dei tassi di interesse; ma anche la possibilità per le imprese di utilizzare i nuovi programmi di incentivazione (Transizione 5.0). Anche le esportazioni torneranno a crescere a un ritmo più sostenuto sebbene ancora inferiore al periodo precedente il 2022. Non è da escludersi uno scenario di rallentamento degli investimenti in ICT dopo il 2026, dato che sui conti pubblici tornano operative (dal 2024) le regole del Patto di Stabilità e Crescita che richiederanno all'Italia e a diversi altri Paesi UE interventi per riportare l'indebitamento stabilmente sotto il 3%.



    Figura 9 - Crescita annua mercato digitale e PIL, 2012- 2027E (Fonte Anitec-Assinform/NetConsulting Cube, 2024)

    Previsioni economiche per l'Italia:

    Nel 2025 ci si attende una crescita del PIL leggermente in accelerazione (0,8%), trainata dalle componenti di domanda interna. Se da un lato, infatti, gli investimenti sono, nel complesso, attesi contrarsi dell'1,2%, questo è principalmente la risultante di una contrazione degli investimenti in abitazioni (-10,9%) dovuta al termine dei benefici derivanti dalla politica fiscale attuata negli anni precedenti (e.g., "Superbonus 110%"). Tra le altre categorie di investimenti, quelli in macchinari e beni intangibili sono attesi invece crescere, nel 2025, rispettivamente del 5,4% e 1,6%, anche come risultante di una riduzione dei tassi di interesse. La crescita degli investimenti privati in macchinari e quella dei consumi delle famiglie (0,9%) si tradurranno in un aumento delle importazioni (3,1%). Nonostante la ripresa delle esportazioni (1,4%), la forte crescita delle importazioni comporterà un contributo negativo della domanda estera alla crescita del PIL nel 2025 (-0,4 p.p.).

    Le previsioni sopra descritte si basano su una serie di assunzioni che delineano lo scenario di riferimento. Nello specifico si considerano le seguenti ipotesi:

    • Domanda estera di beni italiani: si ipotizza una crescita complessiva al 2024 di circa il 2%, a cui seguirà

      una crescita più dinamica nel 2025 (crescita intorno al 3%);

    • Gas naturale: si ipotizza che il prezzo del gas naturale (riferito al Title Transfer Facility olandese) nell'ultimo trimestre del 2024 si attesti intorno ai 13,3 $/mmbtu; per il 2025 si ipotizza una quotazione media di 13,0 $/mmbtu;

    • Petrolio: si ipotizza un prezzo del petrolio intorno ai 75$ al barile alla fine del 2024 e che rimanga sostanzialmente stabile nel 2025 (74$ al barile);

    • Tasso di cambio: si assume che il tasso di cambio euro/dollaro si attesti sul valore di 1,06;

    • Spesa pubblica: sono state considerate le proiezioni contenute nel Documento Programmatico di

      Bilancio 2025 e gli ultimi dati sul settore pubblico da contabilità nazionale ISTAT;

    • Politica monetaria e tassi di interesse: si ipotizza una riduzione dei tassi di interesse di 0,25 punti percentuali alla fine del 2024, seguita da una ulteriore riduzione di 0,75 punti nel 2025; ci si attende inoltre che il tasso d'interesse a lungo termine (10 anni) segua un andamento simile, ma mostrando un differenziale in progressiva crescita con il tasso a breve termine.



      Figura 10 - Le previsioni sull'economia italiana (Fonte EY Italian Macroeconomic Bulletin, Dicembre 2024)

      La crescita globale è prevista al 3,3% sia nel 2025 che nel 2026, al di sotto della media storica (2000-

      2019) del 3,7%. Le previsioni per il 2025 rimangono sostanzialmente invariate per una revisione al rialzo negli Stati Uniti, che compensa le revisioni al ribasso in altre grandi economie.

      L'inflazione globale complessiva dovrebbe scendere al 4,2% nel 2025 e al 3,5% nel 2026, tornando agli obiettivi prestabiliti prima nelle economie avanzate rispetto ai mercati emergenti e alle economie in via di sviluppo.

      I rischi a medio termine rispetto allo scenario di base sono orientati al ribasso, mentre le prospettive a breve termine sono caratterizzate da rischi divergenti. Fattori positivi potrebbero sostenere una crescita già solida negli Stati Uniti nel breve periodo, mentre i rischi in altri Paesi restano al ribasso a causa dell'elevata incertezza politica. Le interruzioni generate dalle politiche in corso nel processo di disinflazione potrebbero ostacolare la transizione verso un allentamento della politica monetaria, con ripercussioni sulla sostenibilità fiscale e sulla stabilità finanziaria.

      Gestire questi rischi richiede un'attenzione politica mirata a bilanciare i compromessi tra inflazione e attività economica reale, a ricostruire margini di manovra e a sostenere la crescita a medio termine attraverso riforme strutturali più incisive e regole multilaterali più solide, accompagnate da una maggiore cooperazione internazionale.

      Coerentemente con i dati espressi, tale settore tecnologico continua a rappresentare uno dei principali ambiti di investimento Circle degli ultimi e dei prossimi anni, con forte focalizzazione del tema della tracciatura "door to door" delle merci a livello di catena logistica mondiale, coerente con i volumi importanti e in forte crescita di "Transportation and logistics".

      Andamento shipping/transport/supply chain

      La classifica del 2024 dei primi 15 porti container dell'UE evidenzia sia la stabilità in cima alla classifica sia cambiamenti significativi nelle prestazioni portuali per i porti rimanenti. Rotterdam mantiene la sua posizione di porto container più grande d'Europa, con 13,82 milioni di TEU gestiti, seguita da vicino da Anversa-Bruges con 13,53 milioni di TEU. Amburgo rimane al terzo posto con 7,8 milioni di TEU, mentre Valencia sale al quarto posto, beneficiando di una forte crescita del 14,2%.

      • Rotterdam e Anversa-Bruges continuano a essere leader, con solo una piccola differenza nella produttività.

      • Valencia sale al quarto posto con una crescita del 14,2%.

      • Gioia Tauro (+11,0%) e Danzica (+9,3%) hanno registrato un incremento significativo del traffico container.

      • Il Pireo (-7,8%) e Sines (-13,0%) hanno registrato cali, che hanno influenzato la loro classifica.

      • Il traffico complessivo dei 15 principali porti dell'UE ha raggiunto i 76,77 milioni di TEU, con un incremento del 5,9% rispetto all'anno precedente, nonostante le variazioni nelle prestazioni dei singoli porti.

    I primi 15 porti dell'UE hanno gestito complessivamente 76,8 milioni di TEU nel 2024, ovvero il 5,9% in più rispetto al 2023. Mentre il 2023 è stato caratterizzato da un calo del traffico da forte a moderato nella maggior parte dei porti, il 2024 ha portato una crescita a due cifre in cinque dei primi 15 porti,

    con altri quattro porti che hanno registrato un aumento del volume tra il 5 e il 10%.

    Il throughput dei container dei primi 3 porti dell'UE è aumentato del 4,4% nel 2024 dopo essere crollato di circa il 7% nel 2023. Tra i primi tre porti, il porto belga di Anversa-Bruges mostra di gran lunga la migliore performance con una crescita annua dell'8,1%, quasi il triplo della crescita della vicina Rotterdam. Di conseguenza, il divario di TEU tra questi porti del Benelux è diventato sottilissimo (vedi il mio precedente post su Linkedin). Il volume di Amburgo è stagnante.

    Bremerhaven ha visto uno sviluppo sano del traffico (si noti che il tasso di crescita si riferisce ai primi 11 mesi del 2024). Altri 15 principali porti UE della gamma Le Havre-Danzica includono HAROPA e Danzica. Hanno persino superato Anversa-Bruges e Bremerhaven, realizzando rispettivamente +18,7% e +9,3%. Così facendo, HAROPA ha più che compensato le perdite di traffico subite nel 2023, mentre Danzica continua il suo percorso di crescita nonostante i lavori di ampliamento del terminal in corso presso il Baltic Hub.

    L'impatto della crisi del Mar Rosso e le modifiche alla rete di spedizione associate sono rintracciabili nel porto greco del Pireo, che è l'unico porto ad affrontare perdite di traffico significative (meno 7,8% in base ai moli II e III). Il Mediterraneo orientale è diventato un vicolo cieco marittimo a causa del drastico calo dei transiti del Canale di Suez. Nel Mediterraneo occidentale e sulla costa atlantica, Sines, Barcellona e Valencia hanno registrato una crescita molto robusta. Anche Gioia Tauro nella parte centrale del Mediterraneo ha raggiunto una crescita a due cifre lo scorso anno. La vicina Marsaxlokk è avanzata del 2%. Il traffico container nell'hub di transhipment spagnolo di Algeciras è stagnante, lottando contro la forte concorrenza del Tanger Med in rapida crescita sul lato opposto dello Stretto di Gibilterra, che ha gestito 10,24 milioni di TEU nel 2024 (+18,8%). Las Palmas non rientra nella top 15 ma si sta gradualmente avvicinando a Marsiglia con un throughput totale di TEU di 1,32 milioni di TEU nel 2024.

    I porti del Benelux di Rotterdam e Anversa-Bruges rimangono i più grandi porti container dell'UE con un margine significativo. Il divario di TEU tra i primi 2 e Amburgo si è ampliato a circa 6 milioni di TEU. Valencia ha superato il Pireo diventando il quarto porto dell'UE nel 2024 e circa 2,3 milioni di TEU dal volume di Amburgo. Algeciras e Pireo hanno cifre TEU comparabili seguite da vicino da Bremerhaven, Gioia Tauro e Barcellona. HAROPA ha guadagnato due posizioni per raggiungere la decima posizione nella classifica.



    Figura 11 - Top 15 Container Ports in Europe in 2024 (Fonte PortEconomics, febbraio 2025)

    A più di un anno dai primi attacchi Houthi, com'è cambiato il traffico nel Mediterraneo?



    Figura 12 - Scenario Internazionale (Fonte PortEconomics 2025)

    Si conferma la resilienza dei porti italiani, nonostante le criticità del Mar Rosso.



    Figura 13 - Performance portuali (Fonte PortEconomics 2025)

    Le strategie dei carrier si adeguano alle dinamiche di mercato: le alleanze si modificano e

    l'integrazione verticale si consolida.



    Figura 14 - Scenario Internazionale (Fonte PortEconomics 2025)

    I traffici di merci containerizzate in Italia, in Europa e nel Mediterraneo sono previsti in lieve crescita. Oltre all'impatto diretto del trend positivo del PIL italiano ed europeo, sui traffici di container stimati per il Paese incide anche un'importante leadership nel segmento dello Short Sea Shipping nel Mediterraneo, che ci si attende essere uno dei bacini con i più ampi margini di crescita a livello europeo.



    Figura 15 - Prospettive future (Fonte PortEconomics 2024)

    La Geopolitica lascia il segno sul trasporto marittimo: Economia, commercio e trasporto marittimo mostrano resilienza. Ancora evidenti i cambiamenti dei pattern commerciali che incidono sulle distanze marittime.



    Figura 16 - La Geopolitica lascia il segno sul trasporto marittimo(Fonte PortEconomics 2025)

  4. Andamento Circle Group e principali

CIRCLE Group ha registrato un Valore della Produzione pari a Euro 14,6 milioni, con un incremento del 10% rispetto ad Euro 13,2 milioni al 31 dicembre 2023.

Il Valore della Produzione proforma è pari a Euro 21,4 milioni, +62% rispetto al 2023. I Prodotti Proprietari pro-forma sono pari a Euro 6,1 milioni, in crescita del 92% rispetto al 2023 (Euro 3,2 milioni).

Il 2024 è stato un anno fondamentale per l'evoluzione del Gruppo. È proseguita l'integrazione delle soluzioni e l'offerta di nuove proposte a livello di Gruppo alimentando la crescita organica. Ciò è stato possibile nonostante un contesto macroeconomico complesso e un ritardo sempre più significativo dell'avanzamento di alcuni progetti legati alla EU e al PNRR.



figura 17 - valore della produzione Circle Group 2012-2024



Figura 18 - valore della produzione Circle Group 2023-2024



Figura 19 - valore della produzione Circle SPA 2024 vs 2023



Figura 20 - valore della produzione Circle Group 2024 vs 2023

Il Gruppo quindi ha visto proseguire la propria crescita anche grazie alle varie iniziative innovative, sperimentali, pilota e primogeniture portate a compimento nel fine 2023 e nel 2024, mirate a semplificare e velocizzare la gestione dei flussi logistici, intermodali e doganali per importanti aziende industriali e freight forwarder, che hanno portato al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, quali l'ulteriore rafforzamento della piattaforma Milos® Global Supply Chain Visibility 4.0 per la produzione e i distributori, la stipula prima e lo sviluppo poi di progetti all'interno di importanti contratti per la tracciabilità delle spedizioni, di consulenza volti a supportare e il percorso doganale e di gestione ferroviaria di primari operatori intermodali merci italiani.

Continua, inoltre, la crescita più che proporzionale e strategica dei ricavi da framework proprietari, MILOS TOS, MTO, TFP, Master SPED®, i Milos® Federative Services, e Milos® Global Supply Chain Visibility, raggiungendo un incremento dei federative services del 20% rispetto al 2023.

  • i Prodotti Software Proprietari, proposti anche in modalità SaaS (Software as a Service) su piattaforma cloud sono pari a € 3,2 milioni, in linea con i € 3,2 milioni del 2023 e con il dato adjusted del piano industriale 2024-2027 «Connect 4 Agile Growth» (€ 3,2 milioni);

  • I Prodotti Proprietari pro-forma (sommando Kmaster e Infoblu che rientrano nel ramo d'azienda di Telepass Innova S.p.A. acquisito) pari a € 6,1 milioni, in crescita del 92% rispetto al 2023 (€ 3,2 milioni); (parte in arancione grafico Figura 21 )

La crescita del trend della digitalizzazione della logistica è stata resa ancora più evidente dalle nuove necessità imposte dalla crescita dei noli prima, poi dalle guerre, dalla crisi inflattiva e poi dalla crisi del Mar Rosso e ora dalle nuove guerre. Per questo motivo, la componente delle licenze e della manutenzione correlata di Milos era virata prima pesantemente in modalità SaaS (Software As A Service), erogato in piattaforma cloud (tale modalità comporta l'investimento per l'implementazione di nuove funzionalità e moduli dalla valenza evidentemente pluriennale, che quindi vengono ad essere capitalizzati come investimenti immateriali, e la fatturazione poi di canoni mensili a fronte di contratti pluriennali - normalmente a 5 anni almeno). Poi nel corso del 2022 e del 2023 si è riequilibrata fra licenza e SaaS. Il 2024 ha visto un sostanziale equilibrio fra le due componenti.



Figura 21- ricavi framework proprietari (Milos & others) - (licenze e canoni - Circle Group) 2012-24



Figura 22 - ricavi dei framework proprietari (Milos & others) - (licenze e canoni - Circle Group)

Il modello SaaS comporta un incremento della componente recurrent del business, un rafforzamento del rapporto a medio e lungo termine con i clienti e il mercato, una conferma della bontà e strategicità delle soluzioni tecnologiche innovative del Gruppo. Crescono in questo periodo molto i contratti in licenza d'uso derivanti dalla opportunità di cofinanziamento, rendicontazione ed investimento.

La presenza internazionale del Gruppo è sempre più consolidata e i progetti internazionali continuano a crescere, considerando i progetti esteri, quelli europei (e le aziende appartenenti a gruppi internazionali, con sedi anche in Italia, ma per progetti non italiani). Nel 2024 è proseguita anche l'attività di promozione sul mercato internazionale delle soluzioni MILOS, di quelle derivanti dalle acquisizioni di Cargo Start, dei nuovi prodotti Accudire, nonché la forte sinergia fra Magellan Circle Italy e Magellan Circle. I ricavi da progetti e clienti internazionali nel 2024 ammontano a circa il 30% del valore della produzione. Nel 2024 si è inoltre completata la prima fase di supporto al ministero dei trasporti portoghese per l'implementazione del regolamento eFTI e impostata una possibile strada analoga in Grecia (anche tramite la partnership con Online Data), Slovenia, Cipro e Repubblica Ceca. E' stato inoltre sviluppato il progetto per la European Maritime Safety Agency per l'estensione a paesi non europei del Regolamento European Maritime Single Window Environment.

Commento sull'andamento del 2024

Lo scenario macro-economico internazionale ha impattato notevolmente sulle dinamiche del settore logistico, rallentando alcuni progetti e inevitabilmente impattando negativamente sulla produzione industriale del 2024 (la produzione industriale nel 2024 è calata del 3,5% rispetto al 2023 (dati Istat pubblicati a feb. 2025)). Inoltre, il perdurare di una politica estremamente tesa e l'indebolimento degli scambi commerciali a livello internazionale ha creato le condizioni per rivedere il piano strategico presentato lo scorso giugno, accelerando la crescita per vie esterne sulla componente telematica per

la gestione dell'autotrasporto sia all'interno dell'area comunitaria, in particolar modo quella

mediterranea, che quella extra europea.

Al contempo abbiamo aggiornato la strategia nell'ambito della dematerializzazione dei documenti di trasporto (e-CMR) che ci ha portato a non sottoscrivere l'ulteriore aumento di capitale della partecipata Accudire, che ci avrebbe portato alla maggioranza, consentendo invece un ingresso strategico come quello di Zucchetti.

Inoltre, si è recentemente concluso il ciclo europeo 2018-2024 e MagellanCircle è attualmente impegnata in una fase di ridefinizione strategica del proprio posizionamento, con particolare attenzione alla strategia Europea basata sul Competitiveness Compass, le politiche di Industrial Green Deal e la nuova strategia sui porti. L'evoluzione attuale tiene conto dei trend in rapida evoluzione, includendo aree emergenti di grande rilevanza come Advocacy & Defence.

Con riferimento alle attività nell'ambito della logistica del settore cargo aereo, i volumi risultano ancora contenuti e hanno richiesto e richiedono investimenti significativi anche nel primo semestre dell'esercizio 2025 per raggiungere la completezza di servizio ed estendere i progetti in corso ai nodi aeroportuali nazionali e internazionali di interesse.

A inizio 2025 si è inoltre conclusa positivamente l'assegnazione del bando per lo sviluppo e la gestione dei servizi di digitalizzazione dell'autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - Porto di Trieste in qualità di partner privato della costituenda società mista "PCS Newco S.r.l.", società controllata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, che continuerà a sviluppare il software destinato a ottimizzare i flussi di merci in entrata e uscita dal porto di Trieste, supportando il lavoro di operatori e istituzioni.

La creazione di questo nuovo soggetto consentirà di capitalizzare l'esperienza maturata da Info.era nei servizi offerti alle Autorità di Sistema Portuale, generando ulteriore valore per tutti gli attori coinvolti, tra cui spedizionieri, transitari, freight forwarder, agenti marittimi, terminalisti, trasportatori e MTO. Inoltre, risponderà alla crescente domanda di servizi innovativi, favorendo la digitalizzazione sia dei processi interni degli operatori sia delle interazioni con clienti e fornitori. Pur nella totale positività del percorso, le tempistiche si sono via via allungate e vedono una piena operatività a giugno 2025.

Inoltre, stiamo continuando a focalizzarci sul settore Industrial & Distribution con il prodotto MILOS GSCV, anche in funzione delle numerose richieste ricevute che ci offrono la possibilità di sviluppare soluzioni personalizzate in linea con i nostri obiettivi strategici, in particolare nei settori industriale del fresh food (la catena del freddo) e del siderurgico.

L'innovatività concreta delle soluzioni sviluppate da Circle nel corso degli anni, il ritorno misurabile (e in archi temporali molto limitati) dell'investimento dei progetti, l'immediata applicabilità dell'automazione e dell'efficientamento generato, hanno reso l'attività sul mercato di Circle sempre apprezzata e con un andamento molto positivo dei progetti e dei prodotti.

Le performance riconducibili alla fornitura e vendita delle soluzioni software di Circle sono state importanti, con un aumento dei ricavi legati ai prodotti software proprietari e una crescita ancor più consistente dei nostri servizi federativi offerti in modalità cloud anche in pay-per-use, a conferma della tendenza positiva delineata nell'ultimo triennio e rafforzatasi ulteriormente nel 2024.

Nel corso del 2024 sono stati inoltre firmati importanti contratti, mirati a semplificare e velocizzare la gestione dei flussi logistici, operativi, doganali e multimodali di molti porti del Mediterraneo. Quello dei porti è il trend più forte dei vari settori tra 2023 e 2024, che dovrebbe vedere la concretizzazione inel corso del secondo semestre 2025 e primo 2026.

I Servizi Federativi ricoprono sempre una maggiore importanza all'interno delle Soluzioni del Gruppo e questo è dimostrato anche dagli ulteriori contratti stipulati con importanti Gruppi intermodali (3PL e 4PL) che rafforzano la percezione strategica degli stessi.

Procedure digitali, ottimizzate, integrate e interoperabili sono alla base per una gestione ottimale dei porti, a questo proposito sono stati firmati contratti per la fornitura di Port Community System Services in diversi porti dell'area Mediterranea e a diversi attori che lavorano in tali contesti.

La soluzione Master SPED® e i Servizi Federativi, che permette ai clienti di integrare e rendere ancora più semplici, smart e omogenei i processi gestionali, nonché ottimizzare il controllo operativo e doganale in tutti gli uffici è sempre più richieste anche alla luce delle continue novità del settore (prima il nuovo import di Aida 2.0, ora il nuovo export completato a fine 2024, infine le procedure ENS extra EU).

Lo sviluppo di una presenza nei mercati esteri selezionati, quali i Balcani, il Marocco, la Turchia, l'Egitto, la Grecia, il Centro Europa e il Medio Oriente, con l'obiettivo di equiparare il livello di riconoscimento raggiunto nel mercato italiano, rappresenta un'importante strategia aziendale. Tale iniziativa mira a sfruttare le opportunità offerte da queste regioni in termini di potenziale commerciale e di crescita economica.

Parallelamente, si intende stabilire e consolidare rapporti di collaborazione con i Paesi del Golfo e del Medio Oriente che mostrano interesse agli investimenti in infrastrutture, principalmente nei settori dei trasporti (comprendenti aeroporti, porti e reti stradali) e dell'energia (compresi petrolio, gas ed energie rinnovabili). Tale impegno nella cooperazione internazionale mira a creare sinergie tra le varie realtà economiche e a favorire lo sviluppo sostenibile delle risorse e delle infrastrutture coinvolte.



Figura 23 - Focus Internazionali 2025-2027

Si è consolidato ulteriormente l'approccio internazionale avuto fino ad oggi e che vede un forte focus sul mercato mediterraneo e centro Europeo, con una puntuale pianificazione definita nella Strategic Roadmap al 2027 (paesi in azzurro della seguente mappa, rispetto a quelli in blu e in verde che sono nella strategia 2024-2025).

Lo sviluppo internazionale continua ad essere rilevante per i servizi di consulenza sia in termini di nuovi progetti europei siglati (9) sia in termini di gare europee (EMSA e European Maritime Space) sia in termini di nuovi clienti (Enterprise Ireland, Digital Container Shipping Association).

Nel 2024, l'Europa ha visto significativi sviluppi nell'ambito dell'innovazione e della ricerca, concentrandosi su settori chiave come il trasporto, l'energia, l'ambiente e la digitalizzazione. Questi settori, al centro delle politiche europee, hanno beneficiato di importanti investimenti pubblici e privati, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e del programma Horizon Europe, orientati a garantire un futuro sostenibile e digitale.

Il settore dei trasporti ha attraversato una trasformazione significativa, guidata dalla necessità di ridurre le emissioni di carbonio e migliorare l'efficienza energetica. La ricerca e l'innovazione si sono concentrate sulla mobilità elettrica e sull'espansione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici (EV). Nel 2023, l'Unione Europea ha aumentato del 40% le installazioni di stazioni di ricarica rapida, con l'obiettivo di garantire una copertura capillare in tutti gli Stati membri entro il 2030. Parallelamente, sono stati fatti progressi nelle tecnologie delle batterie, con l'avvio di numerosi progetti per lo sviluppo di batterie al litio a lunga durata e soluzioni basate su batterie allo stato solido, più sicure e performanti.

Anche l'idrogeno ha giocato un ruolo cruciale nell'innovazione dei trasporti. Diverse aziende

europee hanno investito nella produzione di celle a combustibile per il trasporto pesante, ferroviario e marittimo, settori difficili da elettrificare completamente. Il consorzio europeo "Clean Hydrogen Partnership" ha annunciato la sperimentazione di treni e navi alimentati a idrogeno in Germania, Francia e Paesi Bassi, con un potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 fino all'85% rispetto ai combustibili fossili tradizionali.

Nel 2024, l'Europa ha rafforzato la sua leadership nel campo delle energie rinnovabili, con un'attenzione particolare all'eolico e al solare. L'energia eolica offshore ha visto un'espansione significativa, in particolare nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, con la creazione di parchi eolici di nuova generazione dotati di turbine ad alta efficienza. Secondo i dati dell'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA), la capacità eolica installata in Europa è cresciuta del 20%, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e migliorare la sicurezza energetica.

Il cambiamento climatico e la necessità di preservare la biodiversità hanno spinto l'Europa ad accelerare gli sforzi in termini di innovazione ambientale. Nel 2024, sono stati lanciati diversi progetti per la riforestazione intelligente, utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale e droni per piantare alberi in modo efficiente e monitorare la salute delle foreste. In Italia e Spagna, ad esempio, sono stati implementati sistemi di irrigazione di precisione che, grazie a sensori avanzati e algoritmi di machine learning, permettono un uso ottimale dell'acqua, riducendo il consumo idrico del 30%. L'economia circolare è diventata un tema centrale nella politica ambientale europea, con un focus sull'innovazione nei processi di riciclo e riutilizzo dei materiali. L'industria europea ha sviluppato nuove tecnologie per il riciclo avanzato della plastica e dei rifiuti elettronici, con l'obiettivo di raggiungere il 90% di recupero dei materiali entro il 2030. Un esempio è l'uso di robotica e intelligenza artificiale per separare i rifiuti in modo più efficiente e migliorare la qualità del riciclo. La trasformazione digitale è stata uno dei pilastri dell'innovazione europea nel 2024, con notevoli progressi nel campo delle infrastrutture digitali, della connettività e dell'intelligenza artificiale (AI). Il programma europeo Digital Europe ha finanziato lo sviluppo di reti 5G e 6G in numerosi Stati membri, accelerando la creazione di città intelligenti e connesse. La diffusione del 5G ha permesso l'integrazione di soluzioni IoT (Internet of Things) su larga scala, migliorando la gestione urbana, dai sistemi di traffico intelligenti all'ottimizzazione energetica degli edifici.

In questo contesto la Business Unit European Affairs Consultancy ha visto l'ottenimento di importanti risultati. I numeri dell'anno 2024 sono positivi anche alla luce dell'investimento fatto in nuove proposte (progetti EU e tender) presentati nel primo semestre che hanno generato 6 nuovi progetti: SEMAS, EFTI4ALL, MOBIEDIC, FLEETFOR55, AI4COPSEC, MARLEN. Oltre alla sopracitata consulenza per EMSA e per il ministero portoghese, è stata assegnato a Circle anche il terzo contratto (European Commission - DG MOVE) per l'implementazione del Regolamento eFTI.

Un momento di rilievo occorso nel primo trimestre è stata la costituzione della NewCo NEXT Customs, dedicata ai servizi digitali di ottimizzazione doganale e funzionale al proseguimento di iniziative finalizzate all'armonizzazione dei processi doganali, garantendo un flusso trasportistico e logistico più efficiente, rapido e snello, oltre che naturalmente conforme alle normative doganali attuali.

Nel secondo semestre invece sono state completate le acquisizioni di Circle Garage e la trasformazione

di Log@Sea in eXyond con l'acquisto del ramo di azienda da Telepass Innova.



Il Valore della Produzione pari a € 14,6 milioni, registra un incremento del 10% rispetto all'esercizio precedente (€ 13,2 milioni nel 2023) e superiore al dato adjusted del piano industriale 2024-2027

«Connect 4 Agile Growth» (pari a Euro 14,4 milioni).

I ricavi derivanti dai prodotti software proprietari, proposti anche in modalità SaaS (Software As A Service) su piattaforma cloud, sono stati pari a Euro 3,2 milioni, sostanzialmente in linea con il risultato al 2023.

L'EBITDA proforma è pari a Euro 4,3 milioni, +17% rispetto agli obiettivi condivisi nel piano Connect agile Growth 2024 comprensivo di M&A.

L'EBITDA rettificato è pari a Euro 3,3 milioni (Euro 3,2 milioni al 31/12/2023) con un EBITDA Margin

del 23%, in crescita del 5%.

L'EBITDA è pari a circa € 3 milioni (€ 3,2 milioni al 31/12/2023), con EBITDA Margin del 21%, calcolato sul Valore della Produzione del periodo.

L'EBIT rettificato è pari a Euro 2 milioni (Euro 2 milioni al 31/12/2023).

L'EBIT, dopo aver spesato ammortamenti per circa € 1,3 milioni, è pari a Euro 1,7 milioni (Euro 2 milioni al 31/12/2023).

L'Utile netto rettificato è pari a Euro 1,8 milioni (Euro 1,7 milioni al 31/12/2023).

L'Utile Netto si attesta a Euro 1,5 milioni (Euro 1,7 milioni al 31/12/2023)

Si precisa che l'EBIT e l'utile netto pro forma non sono stati calcolati in quanto l'acquisizione di un ramo d'azienda non consentono un confronto e una aggregazione della componente finanziaria e fiscale.

Il Patrimonio Netto è pari ad € 17 milioni (€ 10 milioni al 31 dicembre 2023).

Fatti di particolare rilievo avvenuti nel corso del 2024

  • 02/01/2024 - Magellan Circle si è aggiudicata il progetto BlueBARGE volto a testare una

    bettolina per l'alimentazione elettrica "flessibile" delle navi. Con tale iniziativa, Magellan Circle ha ricevuto un contributo di € 213.000 in 36 mesi;

  • 04/01/2024 - Magellan Circle si è aggiudicata il progetto Horizon Europe FOREMAST per lo shift modale dal trasporto su gomma a quello marittimo grazie all'impiego di prototipi di imbarcazioni automatizzate, piccole, flessibili e a zero emissioni;

  • 09/01/2024 - Circle ha affiancato l'Unione europea nella pianificazione dello spazio marittimo (MSP), sostituendo le autostrade del mare (MoS). In particolare, ha guidato un consorzio altamente qualificato che comprende la società di consulenza belga ADS Insight e l'Istituto tedesco ISL - Institut für Seeverkehrswirtschaft und Logistik;

  • 15/01/2024 - CIRCLE Group e Laghezza S.p.A.: si sono aggiudicate il progetto DEUS del Programma Regionale FESR 2021-2027 per un contributo complessivo a fondo perduto di circa

    € 770.000 (di cui € 190.000 circa spettanti a CIRCLE);

  • 5/02/2024 - CIRCLE: ha terminato il piano di 18 mesi di acquisto e disposizione di azioni proprie

    ("BUY-BACK");

  • 5/02/2024 - CIRCLE GROUP: si è aggiudicata il progetto "Taurus" con Attilio Carmagnani "AC" SPA e IROI SRL per realizzare una piattaforma avanzata che faciliterà la gestione degli "appuntamenti" dei camion al carico/scarico presso il deposito costiero Carmagnani;

  • 14/02/2024 - Ha costituito la NewCo "NEXT Customs" dedicata ai servizi digitali di

    ottimizzazione doganale;

  • 26/02/2024 - CIRCLE Group si è aggiudicata con la controllata Magellan Circle il progetto ACROSS per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni rivoluzionarie per il camuffamento adattivo. Per CIRCLE la commessa ha avuto un valore superiore a € 0,4 milioni per una durata di 42 mesi;

  • 5/03/2024 - ha firmato un contratto con un nuovo porto mediterraneo avente ad oggetto i Port Community Services;

  • 12/03/2024 - CIRCLE ha anticipato gli highlights del FY2023;

  • 26/03/2024 - CIRCLE Group ha partecipato all' Investor Access Event il 4 aprile 2024 a Parigi;

  • 28/03/2024 - CIRCLE Group ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio per

    l'esercizio 2023;

  • 15/04/2024 - CIRCLE Group ha affiancato un importante porto del Mediterraneo che ha

    rafforzato la scelta dei Port Community Services. Il valore del contratto ha superato € 700.000;

  • 29/04/2024 - L'Assemblea ha approvato il Bilancio d'Esercizio 2023;

  • 2/05/2024 - Annunciato nuovo contratto MILOS® Federative con importante operatore

    internazionale per un valore di € 300.000;

  • 8/05/2024 - CIRCLE Group ha annunciato l'aggiudicazione, attraverso Magellan Circle, del progetto CLARION che ha come oggetto i trasporti sicuri e resilienti e servizi di mobilità intelligente per passeggeri e merci;

  • 22/05/2024 - Circle Group ha supportato un importante gruppo internazionale in merito ai servizi di interoperabilità nella catena logistica multimodale e dematerializzazione procedurale. Tale commessa ha un valore di oltre € 100.000 per 6 mesi;

  • 24/05/2024 - CIRCLE Group annuncia l'apertura del Periodo di Esercizio dei "Warrant Circle

    2021-2024";

  • 3/06/2024 - CIRCLE Group annuncia l'assegnazione a Magellan Circle del progetto Fuels-C,

Disclaimer

Circle S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 29 aprile 2025, ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da , senza apportare modifiche o alterazioni, il 01 maggio 2025 alle 08:14 UTC.

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