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31/10/2024 - Fondo Atlantic 1: Fondo Atl 1 Resoconto intermedio Gestione al 30.09.2024

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Fondo atl 1 resoconto intermedio gestione al 30.09.2024

Fondo di Investimento Alternativo (FIA)

Immobiliare ad Apporto Privato di Tipo Chiuso

denominato

"Atlantic 1 - Fondo Comune di Investimento Immobiliare di

Tipo Chiuso"

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30/09/2024

DeA Capital Real Estate SGR S.p.A. Sede Legale via Mercadante 18, 00198 Roma, Italia - T. +39 06 681631, F. +39 06 68192090

Sede di Milano via Brera 21, 20121 Milano, Italia, T. +39 02 725171, F. +39 02 72021939

Società iscritta al n. 18 dell'Albo dei Gestori di FIA di Banca d'Italia, Capitale Sociale euro 16.757.556,96

Codice fiscale e Partita IVA n. 05553101006, REA n. 898431 - www.deacapitalre.com

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

Resoconto intermedio di gestione

al 30 settembre 2024

1.

PREMESSA

2

2.

DATI IDENTIFICATIVI DEL FONDO

2

3.

EVENTI DI PARTICOLARE IMPORTANZA VERIFICATISI NEL PERIODO DI RIFERIMENTO

2

A)

ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE

2

B)

CONTRATTI DI LOCAZIONE

3

C)

CREDITI VERSO LOCATARI

11

D)

POLITICHE DI INVESTIMENTO E DI DISINVESTIMENTO

11

E)

ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA NEL PERIODO DI RIFERIMENTO

11

F)

ALTRE INFORMAZIONI

13

4.

EVENTI RILEVANTI VERIFICATISI SUCCESSIVAMENTE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO

17

___________________________________________________________________

1

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

1. Premessa

Il presente documento, redatto ai sensi dell'articolo 154-ter, comma 5, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, persegue lo scopo di illustrare, conformemente alle previsioni dell'articolo 103, comma 3, del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 e successive modifiche e integrazioni, gli eventi di particolare importanza verificatisi nel trimestre di riferimento per il fondo di investimento alternativo (FIA) italiano denominato "Atlantic 1 - Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo Chiuso" (di seguito "Fondo Atlantic 1" o il "Fondo"). Il documento è a disposizione del pubblico presso la sede di DeA Capital Real Estate SGR S.p.A. (di seguito "DeA Capital RE" o la "SGR" o la "Società di Gestione"), sul sito internet della stessa e del Fondo nonché presso la sede del Depositario del Fondo.

2. Dati identificativi del Fondo

La seguente tabella riporta i principali dati descrittivi del Fondo.

Data inizio attività

1° giugno 2006

Scadenza Fondo

31 ottobre 2025

Quotazione

Mercato degli Investment Vehicles (MIV) segmento mercato dei

Fondi Chiusi (MTA)

Depositario

State Street Bank International GmbH Succursale Italia

Esperto Indipendente

Praxi S.p.A.

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Valore nominale complessivo delle quote al 30 giugno 2024

159.360.866 euro

Numero quote alla data del 30 giugno 2024

521.520

Valore complessivo netto del Fondo al 30 giugno 2024

108.778.798 euro

Valore unitario delle quote al 30 giugno 2024

208,580 euro

Valore di mercato degli immobili al 30 giugno 2024

103.850.000 euro

3. Eventi di particolare importanza verificatisi nel periodo di riferimento

Per quanto concerne gli eventi di particolare importanza verificatisi nel periodo di riferimento, l'instabilità geopolitica conseguente alla guerra in Ucraina e il conflitto Israelo-Palestinese costituiscono dei rilevanti fattori di instabilità. In attesa di poter valutare più compiutamente gli effetti della crisi internazionale che potrebbe influenzare soprattutto la capacità dei fondi di valorizzazione delle attività in gestione, la SGR continuerà a tenere sotto controllo la situazione, sebbene attualmente non risultino impatti particolarmente rilevanti sui canoni di locazione e sull'attività di dismissione.

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2

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

DeA Capital Real Estate SGR S.p.A. si riserva di fornire gli aggiornamenti del caso in sede di approvazione delle prossime Relazioni di gestione.

  1. Andamento del mercato immobiliare Lo scenario macroeconomico

La crescita mondiale ha mostrato capacità di tenuta nel secondo trimestre del 2024 e si dovrebbe mantenere stabile nel terzo. Tuttavia, i dati più recenti indicano che il settore manifatturiero sta rallentando, mentre la politica monetaria rimane restrittiva. Tali segnali, unitamente alle elevate tensioni geopolitiche e alla volatilità nei mercati finanziari, suggeriscono che fattori avversi alla crescita potrebbero intensificarsi nel breve periodo. Le prospettive per la crescita e l'inflazione a livello mondiale, rispecchiate nelle proiezioni macroeconomiche per l'Area Euro a settembre 2024, sono sostanzialmente invariate rispetto a quelle formulate a giugno 2024. Il commercio internazionale dovrebbe registrare una ripresa nell'anno in corso e successivamente espandersi più in linea con l'attività mondiale. Per il 2024 l'interscambio mondiale è stato rivisto lievemente al rialzo, per riflettere i risultati più positivi del secondo trimestre, ma le prospettive a breve termine incorporate nelle proiezioni di settembre suggeriscono che la forte crescita osservata nel secondo trimestre non sarà duratura.

Con riferimento all'Area Euro l'economia è cresciuta in misura minore rispetto alle proiezioni macroeconomiche a giugno 2024. La domanda interna privata ha registrato un indebolimento, a fronte dei minori consumi delle famiglie, della riduzione degli investimenti delle imprese e del calo di quelli nel settore dell'edilizia residenziale. Nel periodo considerato la produttività dovrebbe segnare un'accelerazione, al riassorbirsi di alcuni dei fattori ciclici che ne hanno ridotto la crescita nel recente passato.

La minore domanda di esportazioni dell'Area Euro, dovuta ad esempio all'indebolimento dell'economia mondiale o all'acuirsi delle tensioni commerciali tra le maggiori economie, graverebbe sull'espansione dell'Area. La guerra della Russia contro l'Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente rappresentano significative fonti di rischio geopolitico. Ciò potrebbe indurre una perdita di fiducia riguardo al futuro in famiglie e imprese e produrre interruzioni negli scambi internazionali.

I dati recenti sull'inflazione hanno sostanzialmente rispecchiato le attese e le proiezioni macroeconomiche a settembre 2024 confermando le prospettive precedenti. L'inflazione dovrebbe tornare ad aumentare nell'ultima parte di quest'anno, per poi scendere verso l'obiettivo del Consiglio direttivo nel corso della seconda metà del prossimo anno.

Secondo la stima preliminare dell'Eurostat, l'inflazione sui dodici mesi è scesa al 2,2% ad agosto, dal 2,6% di luglio. I prezzi dell'energia sono diminuiti del 3,0% sui dodici mesi, dopo l'incremento dell'1,2% registrato nel mese precedente. L'inflazione dei beni alimentari è aumentata lievemente, portandosi al 2,4% ad agosto. L'inflazione dei beni e quella dei servizi hanno evidenziato andamenti divergenti: la prima è scesa allo 0,4% dallo 0,7% di luglio, mentre la seconda è salita al 4,2% dal 4,0%1.

La seguente tabella mostra le ultime previsioni formulate dal Fondo Monetario Internazionale, contenute nel World Economic Outlook aggiornato a luglio, di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale per il biennio 2024-2025, con evidenza delle differenze rispetto alle stime dello scorso aprile.

  • Fonte: Banca Centrale Europea - Bollettino Economico Numero 6, settembre 2024

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

Crescita del PIL a livello mondiale

Variazioni percentuali

Differenza da stime

Dati Consuntivi

Stime luglio 2024

aprile 2024

2023

2024

2025

2024

2025

Mondo

3,3

3,2

3,3

0,0

0,1

Paesi avanzati

1,7

1,7

1,8

0,0

0,0

Giappone

1,9

0,7

1,0

-0,2

0,0

Regno Unito

0,1

0,7

1,5

0,2

0,0

Stati Uniti

2,5

2,6

1,9

-0,1

0,0

Area Euro

0,5

0,9

1,5

0,1

0,0

Italia

0,9

0,7

0,9

0,0

0,2

Paesi Emergenti

4,4

4,3

4,3

0,1

0,1

Russia

3,6

3,2

1,5

0,0

-0,3

Cina

5,2

5,0

4,5

0,4

0,4

India

8,2

7,0

6,5

0,2

0,0

Brasile

2,9

2,1

2,4

-0,1

0,3

Fonte: FMI, World Economic Outlook - aggiornamento luglio 2024

La crescita mondiale prevista per il 2024 e il 2025 rimane modesta e pari rispettivamente al 3,2% e al 3,3%, in linea con quanto registrato nel 2023 e continua a essere inferiore alla media annua storica (2000-2019) del 3,8%. L'inflazione dei servizi continua a frenare i progressi sulla disinflazione, il che sta complicando la normalizzazione della politica monetaria. I rischi al rialzo per l'inflazione sono quindi incrementati, aumentando la prospettiva di tassi di interesse più elevati per un periodo ancora più lungo, nel contesto di crescenti tensioni commerciali e di una maggiore incertezza politica.

Per le economie avanzate, si prevede che la crescita nel 2024 dovrebbe rimanere stabile all'1,7% registrato nel 2023 per poi crescere dell'1,8% nel 2025. Negli Stati Uniti, si prevede che la crescita aumenterà dal 2,5% del 2023 al 2,6% nel 2024 prima di rallentare all'1,9% nel 2025, con gli effetti ritardati dell'inasprimento della politica monetaria, della graduale stretta fiscale e di un indebolimento dei mercati del lavoro che rallenteranno la domanda aggregata. In Giappone la crescita dovrebbe diminuire dall'1,9% del 2023 allo 0,7% nel 2024 e all'1,0% nel 2025, a causa della diminuzione dei fattori una tantum che hanno sostenuto la crescita nel 2023, tra cui un aumento del turismo in entrata.

Con riferimento all'Area Euro, invece, si stima che la crescita possa riprendersi dal basso tasso stimato dello 0,5% nel 2023, che rifletteva un'esposizione relativamente elevata alla guerra in Ucraina, allo 0,9% nel 2024 e all'1,5% nel 2025 grazie soprattutto alla crescita dei consumi delle famiglie che dovrebbe guidare la ripresa2.

Dalla riunione del Consiglio direttivo del 18 luglio 2024 i tassi di interesse di mercato sono notevolmente diminuiti. Tuttavia, le tensioni nei mercati internazionali osservate nel corso dell'estate hanno determinato un temporaneo inasprimento delle condizioni finanziarie nei segmenti più rischiosi. A luglio i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti alle imprese e sui nuovi mutui ipotecari sono rimasti elevati, rispettivamente al 5,1% e al 3,8%. Nella riunione del 12 settembre 2024 il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale Europea ("BCE"). Pertanto, il tasso di interesse sui depositi presso la BCE è stato ridotto al 3,50%. I tassi di interesse sulle operazioni di

  • Fonte: FMI - World Economic Outlook, luglio 2024

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale3 sono stati abbassati, rispettivamente al 3,65% e al 3,90%.

Il portafoglio del programma di acquisto di attività si sta riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l'Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Riguardo al programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP), il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024 per contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria riconducibili alla pandemia. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l'adeguato orientamento della politica monetaria4.

Per quanto riguarda i mercati obbligazionari, il tasso benchmark sulla scadenza dei titoli di Stato a dieci anni è risultato, nella media di agosto, pari a 3,87% negli Stati Uniti (4,25% nel mese precedente), a 2,17% in Germania (3,01% nel mese precedente) e a 3,60% in Italia (3,79% nel mese precedente e 4,11% dodici mesi prima). Lo spread tra il rendimento sul decennale dei titoli di Stato italiani e tedeschi si è attestato, nella media di agosto, a 142 punti base (136 nel mese precedente)5.

Nel secondo trimestre dell'anno in Italia, dal lato degli aggregati della domanda interna si registra una stazionarietà dei consumi finali nazionali e una lieve crescita dello 0,3% degli investimenti fissi lordi rispetto al trimestre precedente. Per quel che riguarda i flussi con l'estero, rispetto al trimestre precedente, le importazioni e le esportazioni di beni e servizi sono diminuite rispettivamente dello 0,6% e dell'1,5%6.

A settembre 2024 l'indice di fiducia dei consumatori, che misura le aspettative delle famiglie italiane sullo stato attuale e sulle previsioni economiche, ha mostrato una variazione percentuale positiva del 2,6% rispetto ai valori registrati all'inizio dell'anno. L'indice di fiducia delle imprese italiane ha invece registrato una diminuzione dell'1,5%, in particolare nei settori manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio rispettivamente dello 0,7%, del 4,4%, dell'1,6% e dell'1,6%7.

Il tasso di disoccupazione registrato a luglio 2024 è sceso al 6,5% (7,8% dodici mesi prima). La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è risultata pari al 20,8% (21,5% nel mese precedente e 22,8% un anno prima). Il tasso di occupazione è risultato pari al 62,3% (62,2% nel mese precedente e 61,3% un anno prima).

Nello stesso mese l'andamento dei prestiti alle imprese non finanziarie ha registrato una variazione negativa pari al 3,9% (-3,4% nel mese precedente), mentre il totale dei prestiti alle famiglie è diminuito dello 0,6% (-1,0% nel mese precedente). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata in accelerazione rispetto al mese precedente sia per la componente dei mutui per l'acquisto di abitazioni (+0,5% rispetto al +0,2% del mese precedente) sia per il credito al consumo (+4,1% rispetto al +3,6% del mese precedente)8.

  • Strumento utilizzato dalla Banca Centrale Europea per fornire liquidità a brevissimo termine (un giorno) agli Istituti di Credito in cambio di garanzie
    4 Fonte: Banca Centrale Europea - Bollettino Economico Numero 6, settembre 2024
    5 Fonte: ABI - Monthly Outlook, settembre 2024
    6 Fonte: ISTAT - Conti Economici Trimestrali, II trimestre 2024
    7 Fonte: ISTAT - Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese manifatturiere, di costruzione, del commercio al dettaglio e dei servizi, settembre 2024
    8 Fonte: ABI - Monthly Outlook, settembre 2024

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

Il mercato immobiliare europeo

Nel secondo trimestre del 2024 gli investimenti istituzionali diretti in immobili in Europa si sono attestati a euro 45,5 miliardi, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di euro 174,8 miliardi negli ultimi dodici mesi e in diminuzione del 20% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Considerando le transazioni effettuate da luglio 2023 a giugno 2024, il Regno Unito e la Germania, con un volume di investimenti rispettivamente pari a euro 54,0 miliardi ed euro 30,1 miliardi, si confermano i principali mercati europei. Seguono la Francia e la Spagna con un volume di investimenti rispettivamente pari a euro 15,6 miliardi ed euro 11,8 miliardi, l'Olanda con euro 9,5 miliardi investiti, la Svezia con un volume di investimenti pari a euro 8,3 miliardi e l'Italia, con un volume di investimenti pari a euro 8,1 miliardi, di cui circa euro 1,9 miliardi registrati nel secondo trimestre del 2024 (Figura 1).

Figura 1: Andamento delle compravendite in alcuni dei principali Paesi europei (miliardi di euro)

54,0

14,3

30,1

7,9

15,6

11,8

9,5

8,3

3,3

3,2

2,5

2,8

+1%

-30%

-46%

-11%

-21%

-7%

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Q2 2024

mesi

mesi

mesi

mesi

mesi

mesi

Regno Unito

Germania

Francia

Spagna

Olanda

Svezia

Variazione del volume di investimenti da luglio 2023 a giugno 2024 rispetto al volume di investimenti da luglio 2022 a giugno 2023

Fonte: CBRE

8,1

1,9

+9%

Ultimi 12

Q2 2024

mesi

Italia

Per quanto riguarda la tipologia degli investimenti a livello europeo, nel secondo trimestre del 2024 sono stati investiti euro 11,4 miliardi nel settore residenziale, pari a circa il 25% del totale transato, euro 9,2 miliardi nel settore uffici, pari a circa il 20% delle transazioni complessive ed euro 7,8 miliardi nel settore industriale-logistico, pari a circa il 17% del totale transato.

Seguono il settore retail che ha raggiunto quota euro 6,8 miliardi (15% del totale transato), gli hotel con euro 5,4 miliardi (12% del totale transato) ed infine l'healthcare con euro 1,9 miliardi (4% del totale transato), mentre i restanti euro 3,0 miliardi (7% del totale transato) derivano da investimenti in altri settori9.

Il mercato immobiliare italiano

Nel primo semestre del 2024 sono stati investiti circa euro 3,7 miliardi nel mercato immobiliare italiano, di cui circa euro 1,9 miliardi nel secondo trimestre dell'anno, in aumento del 73% rispetto al primo semestre del 2023 riflettendo una ripresa delle attività di investimento. Dopo nove mesi di tassi di interesse invariati, il primo taglio della BCE contribuisce a migliorare le previsioni sui rendimenti immobiliari, rimasti già prevalentemente stabili nell'ultimo trimestre; un andamento che testimonia il progressivo raggiungimento di nuovi punti di equilibrio sui prezzi tra domanda e offerta. Nel secondo trimestre del 2024 si è osservata anche un'inversione di tendenza rispetto alla dimensione media dei volumi transati, con un aumento del

  • Fonte: CBRE - European Investment Market Snapshot, Q2 2024

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

59% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, riconducibile a un miglioramento della propensione degli investitori a destinare i propri capitali verso nuove acquisizioni. La ricerca di maggiori rendimenti continua comunque a indirizzare gli investitori verso operazioni di profilo core plus e value add mentre rimangono limitate le operazioni su immobili stabilizzati (Figura 2).

Figura 2 - Andamento delle compravendite in Italia e dell'incidenza sul totale europeo (miliardi di euro, %)

Fonte: rielaborazione Ufficio Studi DeA Capital su dati CBRE

Con riferimento alla tipologia di immobili transati, nel secondo trimestre del 2024, il settore immobiliare che ha registrato i volumi di investimento più elevati è stato quello degli hotel, con euro 752 milioni investiti (in crescita del 263% rispetto allo stesso periodo del 2023), per un totale di oltre euro un miliardo da inizio anno, confermando una tendenza strutturale di forte propensione a investire in questa attività grazie alle ottime prospettive sui suoi fondamentali. In questo settore i volumi sono stati guidati da importanti operazioni su hotel di lusso a Venezia, Roma e sul lago di Como, caratterizzate da elevati prezzi per camera e confermando il forte interesse degli investitori per le destinazioni turistiche di maggiore prestigio. Si sottolinea anche una forte componente di acquirenti owner operator, responsabili per oltre la metà dei volumi transati, che reinvestono la liquidità raccolta negli ultimi anni, grazie agli ottimi rendimenti delle proprie strutture, in ulteriori espansioni dei propri portafogli.

Il settore retail con euro 468 milioni investiti nel secondo trimestre (in aumento del 172% rispetto al secondo trimestre 2023), per un totale di euro 512 milioni nel primo semestre, segna uno dei volumi trimestrali più alti degli ultimi tre anni e un forte recupero rispetto ai risultati del primo trimestre dell'anno, soprattutto grazie a due grandi operazioni nel settore out-of-town che hanno visto come protagonisti centri commerciali e immobili della grande distribuzione organizzata. L'andamento dei volumi d'investimento del secondo trimestre dell'anno anticipa il deciso cambio di passo del retail atteso per i prossimi mesi, in particolare per le high street del lusso e per i segmenti out-of-town, dove il repricing sembra ormai essersi concluso.

Nel settore uffici gli investimenti del secondo trimestre sono stati pari a euro 332 milioni, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di euro 816 milioni nel primo semestre. Gli investimenti si sono concentrati soprattutto nelle zone più centrali di Milano e Roma e sono stati guidati da strategie di riposizionamento e massimizzazione del valore degli immobili in contesti caratterizzati da livelli molto bassi di sfitto e forte domanda per immobili di primario standing. In questi mercati la disponibilità di capitale per operazioni value add è molto elevata, ma le opportunità rimangono limitate.

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

Nel secondo trimestre del 2024, i settori industriale e logistico hanno registrato investimenti per un totale di euro 180 milioni (in calo del 26% rispetto al secondo trimestre del 2023), per un totale di euro 470 milioni da inizio anno. Gli investimenti in questo settore continuano a essere frenati dal permanere del divario tra le aspettative di prezzo tra venditori e potenziali acquirenti, nonostante la buona presenza di capitali disponibili per essere investiti. Il mercato logistico italiano dei conduttori continua a mostrare un buon equilibrio tra domanda e offerta, anche a fronte di una stabilizzazione dei volumi delle locazioni, comunque superiori alla media storica, grazie a un rallentamento dell'attività di costruzione in seguito alla limitata disponibilità di terreni da destinare a nuovi sviluppi.

Anche nel settore residenziale l'attività d'investimento rimane concentrata su operazioni value add. Nel secondo trimestre del 2024, il settore ha registrato investimenti per un totale di euro 99 milioni (in netto aumento rispetto al secondo trimestre del 2023), per un totale di euro 257 milioni da inizio anno. I volumi d'investimento rimangono contenuti a causa della mancanza di prodotto, ma le attività di sviluppo proseguono. Nelle principali città italiane, sui mercati di studentati e abitazioni in affitto si continua a osservare un ampio divario tra domanda degli utenti finali e offerta disponibile, come confermato dalla crescita dei canoni di locazione, proseguita nel corso degli ultimi sei mesi. Si sviluppa anche il settore dei serviced apartment in città d'arte e in destinazioni leisure, dove il loro successo si pone in continuità con gli ottimi risultati registrati negli ultimi anni dall'industria ricettiva.

I volumi d'investimento nel settore alternative rimangono contenuti e concentrati su un numero limitato di operazioni di piccola dimensione per mano di operatori specializzati. Nel corso dei prossimi mesi dovremmo assistere a una ripresa degli investimenti in questo settore, in particolare healthcare e infrastrutture, dove rimane alta la fiducia sulle tendenze dei fondamentali a lungo termine. Nel secondo trimestre del 2024 sono stati investiti euro 64 milioni nel settore alternative, in calo del 77% rispetto allo stesso trimestre del 2023, per un totale da inizio anno pari a euro 603 milioni, considerando l'acquisizione di Scalo Farini e San Cristoforo nell'ambito del piano di rilancio degli scali ferroviari milanesi (Figura 3).

Figura 3 - Scomposizione delle compravendite per destinazione d'uso nel primo semestre del 2024 (%)

Fonte: CBRE

Milano e Roma, con investimenti nel primo semestre dell'anno, rispettivamente pari a circa euro 780 milioni ed euro 970 milioni, si riconfermano i mercati italiani più attrattivi10.

10 Fonte: CBRE - Comunicato stampa del 5 luglio 2024 e Market Snapshots per settore, Q2 2024

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Fondo Atlantic 1

Con riferimento al segmento degli uffici di Milano, nel primo semestre del 2024 sono stati investiti euro 315 milioni (circa il 39% del totale settoriale), in aumento del 20% rispetto al primo semestre del 2023. Nel secondo trimestre 2024 gli investimenti sono stati pari a euro 121 milioni, in calo del 44% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il volume di assorbimento nel secondo trimestre dell'anno è stato di circa 81.000 mq, in calo del 12% rispetto al primo trimestre e del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I volumi di assorbimento su base semestrale, pari a circa 172.500 mq, risultano tuttavia in relativa stabilità, registrando una contrazione del 5% rispetto al primo semestre 2023.

I volumi di assorbimento del secondo trimestre sono stati sostenuti in particolare da tre nuove locazioni, da sole responsabili del 17% del totale locato. Lo sfitto continua a ridursi, come effetto di una domanda che fronteggia volumi di disponibilità contenuti, che si attestano a 1,22 milioni di mq, di cui 0,42 milioni di mq di grado A. Inoltre, il processo di riconversione di uffici ormai obsoleti verso altre destinazioni d'uso sta contribuendo alla riduzione dello stock disponibile, nonostante su base semestrale siano stati completati 132.000 mq di nuovi sviluppi a uso uffici. Entro l'anno è prevista la consegna di altri 74.000 mq, ma l'offerta di spazi di grado A continuerà a rimanere limitata, principalmente a causa dell'alto numero di pre-let finora registrati. Il canone prime del Central Business District (CBD) rimane stabile a 700 euro/mq/anno, per quanto si osserva una spinta al rialzo nelle trattative in corso in zone di pregio per immobili certificati e di grado A.

Rimane forte l'interesse degli investitori per gli immobili in zone di elevato standing, ma l'assenza di opportunità d'investimento continua ad arginare la nascita di nuove operazioni di grande dimensione11.

Per quanto riguarda il mercato degli investimenti su Roma, il volume degli investimenti nel settore direzionale registrato nel primo semestre dell'anno è stato pari a circa euro 418 milioni (circa il 51% del totale settoriale), in crescita di circa il 500% rispetto al primo semestre del 2023. Nel secondo trimestre 2024 gli investimenti sono stati pari a euro 128 milioni, in crescita di oltre il 200% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il volume di assorbimento nel secondo trimestre dell'anno è stato di circa 34.500 mq, in diminuzione del 5% rispetto al primo trimestre del 2024 e del 49% rispetto allo stesso periodo del 2023, per un totale di 71.000 mq da inizio anno, in calo del 55% rispetto al primo semestre 2023. Il 67% dei volumi delle locazioni del secondo trimestre si è concentrato nei sottomercati delle zone del CBD, del Centro e dell'EUR/EUR Other, in linea con il precedente trimestre (66%). I volumi sono stati guidati anche da due operazioni in zone fuori dal centro storico, che hanno rappresentato da sole il 28% del totale transato. Rispetto allo scorso trimestre si registra una riduzione della superficie media transata (931 mq), risultato di un aumento del numero di operazioni a fronte di volumi complessivi più ridotti. L'attività di sviluppo rimane sostenuta, con 346.000 mq in costruzione, con consegna prevista tra la fine del 2024 e il 2026, per il 56% già con pre let. Restano stabili i valori di prime rent, a quota 560 euro/mq/anno nel CBD e a 370 euro/mq/anno nella zona EUR.

11 Fonte: CBRE - Milano Uffici snapshot, Q2 2024

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9

Disclaimer

Fondo Atlantic 1 ha pubblicato questo contenuto il 31 ottobre 2024 ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 31 ottobre 2024 18:07:06 UTC.

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