
GIORGIO FEDON & FIGLI: APPROVATI I RISULTATI AL
31 DICEMBRE 2020
Principali risultati consolidati al 31/12/2020:
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• RICAVI pari a Euro 42,3 milioni (Euro 64,2 milioni al 31.12.2019)
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• EBITDA pari a Euro 4,1 milioni (Euro 7,2 milioni al 31.12.2019)
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• EBIT pari a Euro 0,0 milioni (Euro 2,3 milioni al 31.12.2019) anche in considerazione di costi di ristrutturazione e straordinari pari a Euro 0,6 milioni
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• RISULTATO NETTO pari a negativi Euro -1,7 milioni (Euro 0,2 milioni al 31.12.2019) inclusi i suddetti costi straordinari
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• INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO pari a Euro 7,1 milioni (Euro 8,4 milioni al 31.12.2019 e Euro 10,2 milioni al 30.06.20) senza considerare l'effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16. Includendo questo impatto, l'indebitamento finanziario netto presente in bilancio, risulta pari a Euro 12,3 milioni, contro 16,2 milioni dell'esercizio precedente e 16,8 al 30 giugno 2020.
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• 2 i negozi a marchio Fedon attivi in Italia
Vallesella di Cadore, 25 marzo 2021
Il Consiglio di Amministrazione di Giorgio Fedon & Figli, società quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., leader a livello internazionale nel settore degli accessori per l'occhialeria e il lifestyle, ha approvato in data odierna il Progetto di Bilancio di esercizio e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
"Stiamo attraversando un periodo di forte volatilità del mercato, dovuto a una crescente complessità dei business e a una sempre maggiore competitività globale. - dichiara Callisto Fedon Presidente e AD del Gruppo - E' fondamentale poter contare su una gestione efficiente e dinamica del processo produttivo e dei suoi standard qualitativi, rendendoli parte integrante della nostra cultura aziendale, per restare competitivi sui mercati mondiali e mantenere la posizione di leadership del segmento. La sostenibilità è per noi un asset strategico, iniziato almeno dieci anni fa; ci impegniamo quotidianamente per una gestione sostenibile riducendo i consumi, presentando nuove soluzioni di prodotto e di packaging e creando processi aziendali mirati alla riduzione dell'impatto ambientale nei nostri stabilimenti.
Il 2020 è stato un anno impegnativo in tutti i sensi, ma abbiamo affrontato questo nuovo scenario prontamente, senza rallentare il percorso di sviluppo che era stato pianificato, dando riprova della grande solidità del nostro Gruppo. Pur nella situazione di pandemia, l'EBITDA è positivo - pari a Euro 4,1 milioni - e la Posizione Finanziaria Netta in miglioramento a conferma della tenuta del business".
Risultati consolidati al 31 dicembre 2020
I risultati dell'esercizio 2020 sono stati condizionati dalle misure restrittive di contenimento "lock-down" poste in atto dai Governi a livello mondiale per contrastare la diffusione del Coronavirus e contenere gli effetti sulla salute pubblica della Pandemia "Covid-19". La chiusura delle attività commerciali "non essenziali" imposta nei vari Paesi in cui il Gruppo opera e le forti limitazioni imposte alla mobilità personale, sia nel segmento business che leisure, hanno condizionato, da una parte, l'andamento degli ordinativi del settore Ottico, che rappresenta il Core Business del Gruppo e, dall'altra, l'evoluzione della divisione Pelletteria impattata dalla riduzione dei transiti aeroportuali. Gli impatti economici diretti legati alla contrazione del fatturato causati dalla pandemia sono stati mitigati dalla tempestiva attivazione da parte del Management di un programma di contenimento dei costi, anche attraverso l'accesso alle misure Governative messe in campo per contrastare gli effetti della Pandemia. Pertanto il Gruppo ha chiuso il 2020 con un EBITDA positivo e pari ad Euro 4,2 milioni ed una posizione finanziaria netta in miglioramento.
Da febbraio 2020, il Gruppo ha attivato un team di gestione dell'emergenza che ha da subito definito le misure di protezione del proprio personale e degli stakeholder esterni, anche sulla base dei protocolli indicati dalle autorità competenti, che hanno consentito di garantire il mantenimento dell'operatività aziendale su tutti i plant e lungo la supply chain. L'organizzazione interna ha saputo adattare le esigenze aziendali ai cambiamenti imposti dai Governi al fine di garantire il mantenimento dell'integrità della compliance, attraverso la quale il Gruppo ha intensificato i protocolli di salute e sicurezza, preparandosi così alla ripartenza in maniera efficiente ed efficace.
Tutti gli indicatori nel 2020 sono inficiati dagli effetti economici causati dalla pandemia Covid19, un evento che non ha precedenti nel passato e che rende poco confrontabili tutti i dati dell'esercizio in corso.
I ricavi delle vendite si attestano a Euro 42,3 milioni rispetto a Euro 64,2 milioni nel 2019: tale variazione è principalmente attribuibile alle minori vendite dovute all'impatto sull'economia delcontagio dovuto al Coronavirus e del relativo "lock-down" di tutte le attività incidendo sia i
Fabbricanti di ottica, il business Pelletteria e le vendite del Wholesale ottico. L'analisi del fatturato per linee di business evidenzia quanto segue:
Core Business
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- I ricavi derivanti dalle vendite ai Fabbricanti di ottica sono pari a Euro 35,9 milioni (Euro 51,6 milioni nel 2019) e hanno registrato una diminuzione del 30,3% rispetto allo scorso anno;
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- I ricavi Wholesale destinati ai negozi di ottica sono pari a Euro 5,2 milioni (Euro 7,2 milioni al 31 dicembre 2019), in diminuzione del 28,0% rispetto allo scorso anno;
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- Complessivamente il core business registra un decremento del 30,0% rispetto allo stesso periodo del 2019 (Euro 41,1 milioni vs Euro 58,7 milioni), dimostrando comunque una buona resilienza, considerato quanto accaduto.
Pelletteria
-Il fatturato della Pelletteria, pari ad Euro 1,2 milioni (Euro 5,5 milioni al 31 dicembre 2019), ha risentito degli effetti della pandemia causati dal già citato lock-down, oltre che della chiusura strategica di 9 negozi meno performanti, avvenuta nel corso dell'esercizio 2020.
Gli altri ricavi si attestano a circa Euro 1,0 milioni (Euro 1,0 milioni al 31 dicembre 2019).
L'EBITDA è positivo e pari a Euro 4,1 milioni (contro Euro 7,2 milioni al 31 dicembre 2019)
nonostante la riduzione del fatturato di cui sopra a conferma della tenuta del business del Gruppo.
Si registra la diminuzione dei costi di esercizio che è principalmente riconducibile al minor fatturato. Al riguardo, si evidenzia quanto segue:
- il consumo di materiali risulta pari a Euro 17,9 milioni, ovvero al 42,4% dei ricavi, mentre
nel 2019 era pari ad Euro 27,0 milioni, con una incidenza sui ricavi pari al 42,0%;
-i costi per servizi, pari ad Euro 8,6 milioni (contro Euro 11,9 milioni al 31 dicembre 2019), risultano diminuiti di Euro 3,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente; tale variazione è principalmente determinata agli effetti causati dal "lock-down" da Covid19. In particolare, si registra una diminuzione del costo del venduto, un minor ricorso alle lavorazioni esterne ed alle spese legate a trasporti e dazi, una
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diminuzione dei servizi legati a provvigioni, un minor ricorso alle consulenze tecniche e societarie, oltre a minori spese sostenute per promozione pubblicità e fiere e viaggi; il costo del personale, pari ad Euro 12,3 milioni (rispetto a Euro 18,1 milioni al 31 dicembre 2019), si è decrementato di circa Euro 5,8 milioni in ragione del ricorso agli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo per contrastare gli effetti economici negativi legati alla pandemia Covid19 ed all'ulteriore riorganizzazione effettuata nel Gruppo soprattutto in Cina, incluso il calo degli addetti alle vendite nei punti vendita Fedon 1919 chiusi nel corso della seconda metà del 2019 e nel 2020.
In generale, quindi, gli interventi di efficientamento e di saving effettuati dal Gruppo hanno consentito di mantenere la marginalità pari a circa il 10% dei ricavi e hanno compensato in larga misura gli impatti negativi della contrazione dei volumi causati dalla pandemia.
Il Margine operativo netto (EBIT) è pari a Euro 0,0 milioni sostanzialmente in pareggio (Euro 2,3 milioni al 31 dicembre 2019), dopo ammortamenti e svalutazioni pari a Euro 3,5 milioni (Euro 4,3 milioni al 31 dicembre 2019) e costi di ristrutturazione, straordinari e non ripetibili, pari a Euro 0,6 milioni, conseguenza della riorganizzazione del Gruppo che ha portato alla chiusura dei negozi non performanti.
Il saldo tra Oneri finanziari e Proventi finanziari ammonta a Euro -1,0 milioni (Euro -1,4 milioni al 31 dicembre 2019); tale variazione, pari a Euro 0,4 milioni, è quasi esclusivamente dovuta al fatto che la Capogruppo nel mese di giugno 2020 ha incassato da un importante istituto di credito nazionale Euro 320 mila, a titolo transattivo quali minori interessi passivi contabilizzati in esercizi trascorsi.
Il Risultato prima delle imposte è pari Euro -1,0 milioni (Euro 1,0 milioni al 31 dicembre 2019).
Il Risultato netto è pari a Euro -1,7 milioni (Euro 0,2 milioni al 31 dicembre 2019).
L'Indebitamento finanziario netto è pari a Euro 7,1 milioni rispetto a Euro 8,4 milioni al 31.12.2019 e a Euro 10,2 milioni al 30.06.20 senza considerare l'effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16, con una variazione positiva di 1,3 milioni rispetto al 31.12.19 e positiva di Euro 3,1 milioni rispetto al 30.06.20. Includendo l'impatto IFRS 16, l'indebitamento finanziario netto presente in bilancio, risulta pari a Euro 12,3 milioni, contro 16,2 milioni dell'esercizio precedente ed a 16,8 milioni rispetto al 30 giugno 2020, con una variazione positiva
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Giorgio Fedon & Figli S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 25 marzo 2021 ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 25 marzo 2021 13:11:00 UTC.