![Risultati finanziari al 31 marzo 2025 [2846kb - pdf]](https://www.moneycontroller.it/upload/aziende/hera-spa-holding-energia-risor_20210324204126.png)
Relazione trimestrale consolidata
al 31 marzo 2025
RF MAR/2S
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1.01
TREND DI CONTESTO 3
BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO HERA
2.01
SCHEMI DI BILANCIO 38
2.01.01 |
Conto economico |
|
2.01.02 |
Situazione patrimoniale-finanziaria |
|
2.01.03 |
Rendiconto finanziario |
|
2.01.04 |
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto |
|
2.02 |
||
PRINCIPI |
DI REDAZIONE |
43 |
2.03 |
||
ELENCO |
DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE |
45 |
1.02
SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO 6
-
-
Risultati economici e investimenti
-
Struttura patrimoniale e indebitamento finanziario riclassificato
-
-
ANALISI PER AREE STRATEGICHE D'AFFARI 14
-
Gas
-
Energia Elettrica
-
Ciclo Idrico integrato
-
Ambiente
-
Altri Servizi
-
TITOLO IN BORSA E RELAZIONI CON L'AZIONARIATO 35
4
-
- TREND DI CONTESTO
Nei primi mesi del 2025 l'economia mondiale ha registrato segnali di rallentamento, a causa, principalmente, di un contesto di elevata incertezza, con un'ipotesi di espansione del Pil mondiale rivista al ribasso; tra gli altri, la crescita si è indebolita negli Stati Uniti e ha stentato a rafforzarsi in Cina. Il 2 aprile, poi, l'amministrazione statunitense ha annunciato un drastico aumento dei dazi verso quasi tutti gli altri paesi. L'annuncio ha causato una rapida e decisa correzione dei mercati finanziari internazionali che hanno registrato cali consistenti, soprattutto nei settori più esposti al commercio mondiale. ll 9 aprile l'amministrazione statunitense ha annunciato una sospensione parziale dei dazi per un periodo di tre mesi, durante il quale verrà applicata un'aliquota ridotta al 10% verso tutti i partner commerciali, tranne la Cina. I mercati finanziari hanno recuperato in parte i cali registrati, ma permane un contesto di elevata incertezza poiché si è trattato di un radicale cambio di rotta rispetto alle politiche adottate finora, che potrebbe avere ripercussioni ancora più pesanti sull'economia globale.
Il PIL dell'area euro ha continuato a crescere moderatamente nei primi mesi dell'anno, sostenuto dall'evoluzione positiva dei consumi, dall'espansione dei servizi e da un recupero dell'attività manifatturiera, nonostante perduri la debolezza degli investimenti in beni strumentali. L'inflazione è scesa, collocandosi poco al di sopra del 2 %. Le proiezioni formulate in marzo dagli esperti della Bce, che non tenevano conto dei dazi imposti all'Unione europea dall'amministrazione degli Stati Uniti, collocavano la crescita dell'area euro allo 0,9% nel 2025 e su valori lievemente più alti nel prossimo biennio; l'inflazione era prefigurata in diminuzione e si sarebbe stabilizzata intorno al 2 % anche all'inizio del 2026.
Nel nostro paese l'attività economica ha risentito favorevolmente di una certa dinamicità dei consumi, della tenuta dell'occupazione e del modesto incremento delle retribuzioni, mentre ha subito il sempre debole andamento degli investimenti in beni strumentali, causato, tra le altre cose, dal basso grado di utilizzo della capacità produttiva e da condizioni di finanziamento ancora restrittive. La manifattura ha segnato un lieve miglioramento, ma in prospettiva potrà subire le ripercussioni peggiori dai nuovi dazi e, più in generale, dall'instabilità del contesto internazionale. Nelle costruzioni, lo stimolo fornito dalla progressiva realizzazione delle opere del Pnrr ha compensato il venire meno, nel comparto abitativo, dei generosi incentivi alla riqualificazione degli immobili residenziali.
Le proiezioni di Banca Italia prefigurano che in Italia il prodotto aumenterà dello 0,6% nell'anno in corso, dello 0,8% nel prossimo e dello 0,7% nel 2027. Lo scenario include una prima e necessariamente parziale valutazione degli effetti dei dazi annunciati il 2 aprile dagli Stati Uniti, ma non tiene conto degli impatti di eventuali misure ritorsive, delle possibili conseguenze sui mercati internazionali e della temporanea e parziale sospensione annunciata il 9 aprile. Per quanto riguarda l'inflazione, nei primi mesi del 2025 il rincaro dell'energia ha fatto salire lievemente l'indice al consumo, fino al 2,1% in marzo. Si valuta che si manterrà su valori intorno all'1,5% sia nel 2025 sia nel 2026, per salire al 2% nel 2027.
Le tensioni geopolitiche e la guerra commerciale, iniziata con la politica dei dazi del governo Trump, hanno influenzato l'escalation negativa sui mercati finanziari dei primi mesi dell'anno alimentando l'incertezza a livello globale. Ciò nonostante, il primo trimestre si è chiuso con perdite limitate per l'indice azionario statunitense e una buona tenuta delle borse europee. Ma subito dopo il 2 aprile, i mercati sono entrati in una fase di forte turbolenza con un calo generalizzato di oltre il 10% di tutti gli indici azionari, accompagnato da un'impennata dell'indice di volatilità di oltre il 50%, livello osservato durante la crisi pandemica. Di fronte a un contesto così critico le reazioni delle principali banche centrali sono state diverse: se da una parte la Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse, in quanto preoccupata per i rischi al rialzo sull'inflazione legati al possibile inasprimento delle tensioni commerciali, sull'altro fronte la Bce ha invece proseguito nel percorso di riduzione dei tassi, intervenendo con due tagli da 25 punti base a gennaio e a marzo, e nonostante l'ipotesi di una pausa al taglio dei tassi annunciata nella riunione di marzo, in aprile ha effettuato un ulteriore taglio dei tassi, che ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 2,4% e il tasso sui depositi al 2,25%. La curva dei tassi di interesse a fine marzo 2025 ha registrato, rispetto alla chiusura di dicembre 2024, una riduzione di circa 40 punti base medi sui livelli di breve termine e un incremento di circa 30 punti base medi sui livelli di lungo termine, segnando l'inizio di un ritorno della curva dei tassi a una forma "normale". Lo spread decennale Btp-Bund ha chiuso intorno a 113 punti base, pressochè in linea con la chiusura di dicembre 2024, grazie alla resilienza del Rischio sovrano dell'Italia, che tra l'altro ha visto un miglioramento del rating di S&P a BBB+ con outlook stabile.
All'interno del contesto instabile finora descritto, le quotazioni di greggi e combustibili hanno rilevato, nel primo trimestre 2025, valori in forte calo rispetto ai livelli di prezzo dell'anno precedente; il Mercato del giorno prima dell'energia (Mgp), seppur in diminuzione su base mensile, ha evidenziato un aumento del prezzo del 49,6% rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio 2024. Secondo i dati elaborati dalla società di trasmissione rete nazionale (Terna), i consumi di energia elettrica del trimestre hanno mostrato un leggero calo, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dello 0,6%, passando da 77,9TWh a 77,4 TWh. Nel corso del periodo in analisi la domanda è stata soddisfatta per l'84,2% dalla produzione nazionale, che ha registrato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 del 6,1% passando da 61,4TWh a 65,2TWh, mentre il saldo con l'estero si è attestato a circa 12,2 TWh.
CONTESTO MACRO ECONOMICO
I MERCATI FINANZIARI
SETTORE ENERGY
Nel primo trimestre 2025 la produzione nazionale netta da fonti rinnovabili è stata pari al 35,2% della produzione netta totale, per un volume pari a 22,9 TWh, inferiori ai 25,3 TWh prodotti nel primo trimestre 2024. La quota di consumi soddisfatta dalle rinnovabili è stata pari al 29,6%, in diminuzione rispetto alla quota di consumi soddisfatta nel 2024 per effetto dell'osservato calo della produzione idroelettrica del 16,8%, eolica del 19,1%, geotermica del 3,2%. Si evidenzia invece un aumento della produzione fotovoltaica del 13,7%. Le rinnovabili subiscono un modesto calo globale di 2,4TWh. Rilevante, infine, l'incremento della produzione termoelettrica rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, pari a 6,1 TWh (16,9%) e del fotovoltaico pari a 0,8TWh (14,1%)
L'indice dei prezzi per il gas naturale all'hub olandese (Ttf), assunto come riferimento dei prezzi dei mercati spot a breve termine europei, mostra un deciso aumento nel primo trimestre 2025 del 56,4% rispetto al primo trimestre 2024. Le informazioni rese disponibili dal gestore della rete di trasporto nazionale del gas (Snam Rete Gas) per lo stesso trimestre, mostrano inoltre un incremento dell'11,1% dei consumi di gas naturale rispetto all'analogo trimestre dell'esercizio precedente, passando da 19,9 miliardi di mc a 22,1 miliardi di mc. L'aumento più significativo dei consumi è ascrivibile alla domanda della generazione elettrica, attestata su 6,4 miliardi di mc con un incremento del 28% sul trimestre dell'esercizio precedente, e, in misura inferiore, alla domanda a uso civile, che si attesta su 11,7 miliardi di mc con un aumento del 3,4%. Subiscono un aumento anche le esportazioni, con volumi pari a 1 miliardo di mc. I consumi a uso industriale, pari a 3 miliardi di mc, restano pressochè invariati rispetto a quelli del 2024 registrando un aumento dello 0,3%. Nel corso del trimestre la domanda è stata soddisfatta, in termini di immesso in rete, per il 64,7% dalle importazioni di gas, per il 31,2% dagli stoccaggi e per la parte residuale dalla produzione nazionale.
BUSINESS REGOLATI
Venendo agli aspetti normativi-regolatori, tra gli interventi di maggior rilievo per il Gruppo, emanati nel corso del primo trimestre 2025, si segnalano:
il D.L. n. 19 del 28 febbraio 2025 recante misure di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale in favore delle famiglie e delle imprese nonchè per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza;
-
la conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 202 del 27 dicembre 2024 che prevede che dal 1° gennaio 2025 decorra l'obbligo di incremento di energia termica da fonti energetiche rinnovabili (Fer) nelle forniture di energia superiori a 500 TEP annui;
-
Il DM FER X volto a promuovere la produzione elettrica rinnovabile, in particolare tramite lo sviluppo del fotovoltaico;
-
la conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 208 del 31 dicembre 2024, recante misure per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (c.d. Emergenze e Pnrr) che reca norme finalizzate allo sviluppo dei contratti di compravendita a lungo termine di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Con riferimento alla produzione regolatoria, i provvedimenti di maggior interesse per il Gruppo, adottati nel primo
trimestre 2025 dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), sono i seguenti:
-
la definizione delle modalità per chiedere l'accesso al servizio a tutele graduali da parte dei clienti domestici
vulnerabili (delibera 48/2025/R/eel);
-
la definizione della permanenza temporale dei clienti domestici vulnerabili nel servizio a tutele graduali (delibera 110/2025/R/eel);
-
le integrazioni a "la bolletta dei clienti finali di energia" e alcune disposizioni specifiche per la bolletta dei clienti
multisito (deliberazione 64/2025/R/com);
-
le prime disposizioni funzionali al riconoscimento del contributo straordinario per i clienti titolari di forniture di energia elettrica di cui al decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19 (deliberazione 132/2025/R/eel);
-
le prime misure urgenti in materia di trasparenza e confrontabilità delle offerte nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale ai fini dell'attuazione dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 19/2025 (deliberazione 156/2025/R/com);
-
gli aggiornamenti regolatori finalizzati a conciliare lo sviluppo della mobilità elettrica con la necessità di uno svuluppo razionale ed efficiente delle reti elettriche (delibera 22/2025/R/eel);
-
le disposizioni funzionali alle prime implementazioni nell'ambito del Sistema informativo integrato della nuova
disciplina del Settlement elettrico (delibera 40/2025/R/eel);
-
l'integrazione di alcune disposizioni in merito al meccanismo di responsabilizzazione nella gestione del delta in -out (delibere 28 e 111/2025/R/gas);
-
la definizione delle linee guida per la valorizzazione delle categorie di beneficio nell'ambito delle analisi costi benefici degli interventi di sviluppo della rete di distribuzione dell'energia elettrica (delibera 112/2025/R/eel);
-
la definizione delle modalità di calcolo e di altri parametri relativi alle categorie di beneficio per le analisi costi
benefici degli interventi di sviluppo della rete di distribuzione dell'energia elettrica (delibera 112/2025/R/eel);
-
la revisione dei criteri di rivalutazione dei costi di capitale per i servizi infrastrutturali dei settori dell'energia
elettrica e del gas a partire dall'anno tariffario 2024 (130/2025/R/com);
-
la chiusura del procedimento di ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato la delibera 570/19 sul sistema tariffario 2020-2025 della distribuzione gas in merito ai costi operativi riconosciuti (deliberazione 87/2025/R/gas) e la conseguente rideterminazione delle tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas per gli anni 2020-2023 (deliberazione 98/2025/R/gas);
-
la conferma dell'estensione al 2025 del metodo tariffario transitorio del servizio del teleriscaldamento (delibera
54/2025/R/tlr);
-
l'avvio di procedimento per la modifica e l'aggiornamento della disciplina in materia di trasparenza dei
documenti di fatturazione del Servizio idrico integrato (deliberazione 122/2025/R/idr)
-
l'avvio di procedimento per l'aggiornamento della regolazione della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani
(delibera 25/2025/R/rif);
-
l'avvio di procedimento per la definizione del Metodo tariffario rifiuti per il terzo periodo regolatorio (Mtr-3) (delibera 57/2025/R/rif);
-
l'avvio di procedimento per l'attuazione del riconoscimento del "bonus sociale rifiuti" agli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in condizioni economico sociali disagiate (deliberazione 133/2025/R/rif).
-
-
- SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO
Al fine di trasmettere le informazioni sull'andamento della redditività dei business in cui opera, nonché sulla propria
situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo Hera utilizza gli Indicatori alternativi di performance (Iap).
I criteri di determinazione utilizzati per il calcolo degli Iap nella presente relazione finanziaria al 31 marzo 2025 sono gli stessi già utilizzati con riferimento al bilancio consolidato del 31 dicembre 2024.
Si riportano di seguito gli Iap del Gruppo Hera:
INDICATORI ECONOMICI E INVESTIMENTI (MLN/EURO)
MAR-25
MAR-24
VAR. ASS.
VAR. %
Ricavi
4.321,3
3.368,6
952,7
+28,3%
Margine operativo lordo
418,0
417,1
0,9
+0,2%
Margine operativo lordo/ricavi
9,7%
12,4%
(2,7) pp
+0,0%
Margine operativo netto
247,2
245,9
1,3
+0,5%
Margine operativo netto/ricavi
5,7%
7,3%
(1,6) pp
+0,0%
Risultato netto
163,8
153,3
10,5
+6,8%
Risultato netto/ricavi
3,8%
4,6%
(0,8) pp
+0,0%
Investimenti netti
187,4
149,5
37,9
+25,4%
INDICATORI PATRIMONIALI-FINANZIARI (MLN/EURO)
MAR-25
DIC-24
VAR. ASS.
VAR. %
Immobilizzazioni nette
8.564,2
8.496,4
67,8
+0,8%
Capitale circolante netto
301,5
227,2
74,3
+32,7%
Fondi
(769,3)
(773,0)
3,7
(0,5)%
Capitale investito netto
8.096,4
7.950,6
145,8
+1,8%
Indebitamento finanziario netto
3.896,9
3.963,7
(66,8)
(1,7)%
Fonti di finanziamento
8.096,4
7.950,6
+145,8
+1,8%
-
- Risultati economici e investimenti
RISULTATI ECONOMICI
E INVESTIMENTI IN CRESCITA
Il primo trimestre 2025 si chiude per il Gruppo Hera con risultati economici in crescita rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo si attesta ad un valore pari a 418,0 milioni di euro in leggero aumento pari allo 0,2% rispetto a marzo 2024, il margine operativo netto cresce dello 0,5%, e l'utile netto consuntiva un incremento del 6,8%.
Anche dal punto di vista degli investimenti, si segnala una crescita pari al 25,6% rispetto a marzo 2024, a riprova dell'attenzione continua del Gruppo alla crescita, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti.
I risultati del primo trimestre 2025 si collocano all'interno di uno scenario esterno che ha evidenziato andamenti meno volatili dei prezzi delle commodities energetiche, riportando il Gruppo Hera ad operare in un contesto di mercato più stabile anche se non ancora ai livelli pre-crisi.
Le performances consuntivate sono guidate dalla strategia multibusiness del Gruppo, bilanciata tra attività regolamentate e a libera concorrenza, con la consueta attenzione verso la sostenibilità e l'economia circolare. Il Gruppo Hera persegue questo modello sia nella crescita organica che nelle opportunità offerte dal mercato attraverso lo sviluppo per linee esterne.
In particolare, si segnala che rispetto al primo trimestre 2024 il Gruppo Hera ha continuato ad ampliare il proprio perimetro societario soprattutto nell'area ambiente mediante l'acquisto del 70% di TRS Ecology Srl, società che gestisce una piattaforma polifunzionale per il trattamento di rifiuti speciali a Caorso (Pc). Si tratta di un'importante realtà focalizzata sul trattamento e recupero dei rifiuti industriali, e che conta un parco di circa 2.700 clienti. Sulla tematica appena evidenziata si daranno informazioni dettagliate nel paragrafo 1.03.04.
Si segnala l'aggiudicazione a Hera Comm Spa di sette lotti nella gara nazionale indetta dall'Acquirente Unico per il Servizio a Tutele Graduali dei clienti domestici non vulnerabili, determinando l'ingresso nel portafoglio della
multiutility, dal 1° luglio 2024, di oltre 1 milione di nuovi clienti elettrici. Sulla tematica appena evidenziata si daranno informazioni dettagliate nel paragrafo 1.03.02.
Infine, si segnala l'aggiudicazione a Hera Comm Spa di sette dei nove lotti del servizio di Salvaguardia per gli anni 2025 e 2026, aggiudicandosi cinque lotti in più rispetto al biennio precedente; Sulla tematica appena evidenziata si daranno informazioni dettagliate nel paragrafo 1.03.02.
Di seguito vengono illustrati i risultati economici al 31 marzo 2025 e 2024:
CONTO ECONOMICO (MLN/EURO)
MAR-25
INC. %
MAR-24
INC. %
VAR. ASS.
VAR. %
Ricavi
4.321,3
0,0%
3.368,6
0,0%
952,7
28,3%
Altri proventi
37,4
0,9%
30,4
0,9%
7,0
23,0%
Materie prime e materiali
(2.714,5)
(62,8)%
(1.841,1)
(54,7)%
873,4
47,4%
Costi per servizi
(1.049,0)
(24,3)%
(965,9)
(28,7)%
83,1
8,6%
Altre spese operative
(20,2)
(0,5)%
(18,0)
(0,5)%
2,2
12,2%
Costi del personale
(179,6)
(4,2)%
(169,1)
(5,0)%
10,5
6,2%
Costi capitalizzati
22,6
0,5%
12,2
0,4%
10,4
85,6%
Margine operativo lordo
418,0
9,7%
417,1
12,4%
0,9
0,2%
Ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
(170,8)
(4,0)%
(171,2)
(5,1)%
(0,4)
(0,2)%
Margine operativo netto
247,2
5,7%
245,9
7,3%
1,3
0,5%
Gestione finanziaria
(17,5)
(0,4)%
(35,9)
(1,1)%
(18,4)
(51,3)%
Quota di utili (perdite) di joint venture e società collegate
4,3
0,1%
2,9
0,1%
1,4
48,3%
Risultato prima delle imposte
234,0
5,4%
212,9
6,3%
21,1
9,9%
Imposte
(70,2)
(1,6)%
(59,6)
(1,8)%
10,6
17,8%
Utile netto del periodo
163,8
3,8%
153,3
4,6%
10,5
6,8%
Attribuibile a:
Azionisti della Controllante
153,7
3,6%
143,1
4,2%
10,6
7,4%
Azionisti di minoranza
10,1
0,2%
10,2
0,3%
(0,1)
(1,0)%
Ricavi (mld/euro)
4,3
3,4
4,3
MILIARDI DI EURO RICAVI
2025 2024
I ricavi a marzo 2025 sono in crescita di 952,7 milioni di euro rispetto all'equivalente periodo del 2024. I settori dell'energia presentano una crescita pari a 874 milioni di euro, principalmente per la crescita dei prezzi delle commodity energetiche, per i maggiori volumi intermediati di Gas e di vendita di energia elettrica e infine per i maggiori ricavi da oneri di sistema. Questi effetti positivi sono in parte mitigati dai minori volumi di gas venduti ai clienti finali riconducibili ai minori consumi della base clienti per effetto dei sempre più diffusi interventi di risparmio energetico in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti.
Inoltre, crescono i ricavi nei servizi a rete per complessivi 55 milioni di euro, dovuti sia ai maggiori ricavi tariffari in conseguenza alle delibere dell'Autorità la cui descrizione è riportata al capitolo 1.03 delle aree d'affari e che contribuiscono per circa 30 milioni di euro che ai maggiori ricavi per commesse su beni oggetto di concessione per circa 27 milioni di euro.
Nel business dell'illuminazione pubblica si evidenziano maggiori ricavi legati all'avanzamento dei cantieri dei lavori di
riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione.
Si segnala la crescita dei ricavi dell'area Ambiente, per l'importante espansione nel mercato del recupero, per la crescita nel mercato industria grazie allo sviluppo nelle attività delle bonifiche e per i maggiori ricavi del servizio di igiene urbana inerenti sia ad adeguamenti tariffari che ai maggiori servizi integrativi.
Infine, si segnalano i minori ricavi conseguenti alla riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico, negli edifici abitativi, in seguito alle modifiche della normativa sugli interventi di risparmio energetico.
Per approfondimenti, si rimanda all'analisi delle singole aree d'affari del capitolo 1.03.
Gli altri proventi a marzo 2025 sono in crescita di 7,0 milioni di euro, rispetto all'equivalente periodo del 2024. Si segnalano circa 5 milion di euro di maggiori ricavi per titoli di efficienza energetica e maggiori opere conto terzi per circa 2,0 milioni di euro.
COSTI DI MATERIA I costi delle materie prime e materiali crescono di 873,4 milioni di euro rispetto a marzo 2024. Questo incremento è
PRIMA CORRELATI prevalentemente correlato all'andamento dei ricavi energy in relazione all'aumento dei prezzi delle materie prime
ALL'ANDAMENTO
DEI RICAVI
+6,2% CRESCITA COSTO DEL PERSONALE
energetiche, alla crescita dei volumi venduti di energia elettrica come descritto in precedenza tra i ricavi, nonostante i i sopraccitati minori volumi di gas venduti ai clienti finali.
Gli altri costi operativi aumentano di 85 milioni di euro (maggiori costi per servizi per 83 milioni di euro e maggiori spese operative per 2 milioni di euro). Si evidenziano complessivamente circa 60 milioni di euro di maggiori costi nei settori dell'energia legati prevalentemente agli oneri di sistema relativi ai business del gas e dell'energia elettrica. I servizi energia per l'efficienza energetica registrano minori costi per lavori per circa 23 milioni di euro correlato all'andamento dei ricavi. Si segnalano complessivamente maggiori costi legati a commesse su beni in concessione e per opere conto terzi per circa 41 milioni di euro. Infine, si rilevano, maggiori costi nell'area Ambiente per lo sviluppo di progetti di raccolta differenziata, maggiori costi nel mercato industria e nel mercato del recupero dei rifiuti correlati con quanto detto tra i ricavi.
Il costo del personale cresce del 6,2% rispetto a marzo 2024, per un controvalore di 10,5 milioni di euro. Questo aumento è legato prevalentemente agli incrementi retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro e la maggior presenza media.
I costi capitalizzati si attestano a marzo 2025 a 22,6 milioni di euro e sono in crescita rispetto all'anno precedente per
le maggiori opere a investimento su beni di proprietà del Gruppo.
Margine operativo lordo (mln/euro)
2025 2024
418,0
418,0
417,1
MILIONI DI EURO MOL
Il margine operativo lordo è sostanzialmente allineato all'anno precedente con una variazione pari allo 0,2% che restituisce un controvalore in leggera crescita di 0,9 milioni di euro rispetto a marzo 2024, Tale andamento è riconducibile al contributo positivo del ciclo idrico per 5,8 milioni di euro e alle buone performance dell'area ambiente, in crescita di 2,0 milioni di euro. Tali andamenti compensano pienamente la flessione delle aree energy per complessivi 7,1 milioni di euro.
Per approfondimenti, si rimanda all'analisi delle singole aree d'affari.
Ammortamenti e accantonamenti al 31 marzo 2025 diminuiscono di 0,4 milioni di euro rispetto all'anno precedente, pari allo 0,2%. Si rilevano maggiori ammortamenti principalmente per i nuovi investimenti operativi, in particolare nei settori regolati e nel trattamento dei rifiuti, e per un incremento delle attività per l'acquisizione di nuovi clienti nei mercati Energy. Complessivamente in riduzione gli accantonamenti per rischi in particolare nel business idrico della società Hera Spa, in parte compensati dai maggiori accantonamenti specifici nel trattamento rifiuti. Diminuiscono anche gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti principalmente per il calo dei volumi delle commodities energetiche, con particolare riferimento al gas dei mercati di ultima istanza.
Margine operativo netto (mln/euro)
247,2
245,9
247,2
MILIONI DI EURO
MON
(+0,5%)
2025 2024
Il margine operativo netto è pari a 247,2 milioni di euro, in crescita dello 0,5% rispetto a marzo 2024, alla crescita del MOL si aggiungono i minori ammortamenti e accantonamenti, come descritto in precedenza.
La gestione finanziaria registra una diminuzione di 18,4 mln€ rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente grazie alla più efficiente struttura finanziaria. Contribuisce con effetto meno impattante anche il provento derivante dalla distribuzione straordinaria del dividendo Calenia, pari a 2,9 milioni di euro.
Le quote di utili e perdite di joint venture e società collegate comprendono gli effetti generati dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto delle società rientranti nell'area di consolidamento. I valori suddetti si attestano a marzo 2025 a 4,3 milioni di euro in crescita di 1,4 milioni rispetto all'anno precedente.
Il risultato ante-imposte evidenzia un aumento pari al 9,9% rispetto a marzo 2024; alla crescita derivante dal margine
operativo netto si aggiunge l'andamento della gestione finanziaria, come descritto in precedenza.
Le imposte di competenza del periodo sono pari a 70,2 milioni di euro, rispetto ai 59,6 milioni del periodo precedente e riflettono l'incremento dell'utile generato. Il tax rate del primo trimestre 2025, pari al 30%, si incrementa rispetto al periodo di confronto principalmente per effetto di minori benefici fiscali straordinari e della diluizione degli effetti di alcuni benefici di cui il Gruppo ha beneficiato in passato.
Come sintesi di tutti gli eventi precedentemente descritti, l'utile netto è in crescita di 10,5 milioni di euro rispetto al
valore di marzo 2024.
GESTIONE FINANZIARIA IN MIGLIORAMENTO
RISULTATO VALUTAZIONE A PATRIMONIO NETTO
TAX RATE AL 30,0%
+6,8%
UTILE NETTO
Nel primo trimestre dell'esercizio 2025, gli investimenti netti del Gruppo sono pari a 187,4 milioni di euro, in crescita di 37,9 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Tale aumento è registrato principalmente negli investimenti operativi del ciclo idrico e dell'area ambiente.
I contributi in conto capitale ammontano a 4,4 milioni di euro, di cui 2,0 milioni per gli investimenti FoNI, come previsto dal metodo tariffario per il servizio idrico integrato e sono complessivamente in diminuzione rispetto l'anno precedente di 3,3 milioni di euro.
Di seguito la suddivisione per settore di attività, con evidenza dei contributi in conto capitale:
Totale investimenti (mln/euro)
MAR-25
MAR-24
Var. Ass.
Var.%
Area gas
38,4
37,4
1,0
+2,7%
Area energia elettrica
26,4
29,8
(3,4)
(11,4)%
Area ciclo idrico integrato
75,8
48,3
27,5
+56,9%
Area ambiente
31,7
22,6
9,1
+40,3%
Area altri servizi
2,4
2,1
0,3
+14,3%
Struttura centrale
16,9
16,7
0,2
+1,2%
Totale investimenti operativi lordi
191,6
156,8
34,8
+22,2%
Contributi conto capitale
4,4
7,7
(3,3)
(42,9)%
di cui per FoNI (Fondo Nuovi Investimenti)
2,0
4,7
(2,7)
(57,4)%
Totale investimenti operativi netti
187,2
149,1
38,1
+25,6%
Investimenti finanziari
0,3
0,4
(0,1)
(25,0)%
Totale investimenti netti
187,4
149,5
37,9
+25,4%
Totale investimenti operativi netti (mln/euro)
187,2
149,1
187,2
MILIONI DI EURO INVESTIMENTI OPERATIVI NETTI
2025 2024
Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti operativi del Gruppo sono pari a 191,6 milioni di euro, in crescita di 34,8 milioni di euro rispetto all'anno precedente, e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l'ambito depurativo e fognario.
I commenti sugli investimenti delle singole aree sono riportati nell'analisi per area d'affari.
Nella struttura centrale, gli investimenti riguardano gli interventi sugli immobili nelle sedi aziendali, sui sistemi informativi, sul parco automezzi, oltre a laboratori e strutture di telecontrollo.
Complessivamente, gli investimenti di struttura ammontano a 16,9 milioni di euro e sono sostanzialmente in linea con l'anno precedente.
-
- Struttura patrimoniale e indebitamento finanziario netto riclassificato
Di seguito viene analizzata l'evoluzione del capitale investito netto e delle fonti di finanziamento del Gruppo per
l'esercizio chiuso al 31 marzo 2025.
CAPITALE INVESTITO E FONTI DI FINANZIAMENTO (MLN/EURO)
31-MAR-25
INC%
31-DIC-24
INC.%
VAR. ASS.
VAR. %
Immobilizzazioni nette
8.564,2
+105,8%
8.496,4
+106,9%
67,8
+0,8%
Capitale circolante netto
301,5
+3,7%
227,2
+2,9%
74,3
+32,7%
(Fondi)
(769,3)
(9,5)%
(773,0)
(9,7)%
3,7
(0,5)%
Capitale Investito Netto
8.096,4
+100,0%
7.950,6
+100,0%
145,8
+1,8%
Patrimonio Netto
4.199,5
+51,9%
3.986,9
+50,1%
212,6
+5,3%
Indebitamento finanziario netto non corrente
4.559,0
+56,3%
4.051,3
+51,0%
507,7
+12,5%
Indebitamento finanziario netto
corrente
(662,1)
(8,2)%
(87,6)
(1,1)%
(574,5)
+655,8%
Indebitamento finanziario netto
3.896,9
+48,1%
3.963,7
+49,9%
(66,8)
(1,7)%
Totale fonti di finanziamento
8.096,4
+100,0%
7.950,6
+100,0%
145,8
+1,8%
Il capitale investito netto (Cin), pari a 8.096,4 milioni di euro, risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2024. La variazione risente principalmente dell'aumento del capitale circolante e delle immobilizzazioni nette in conseguenza agli investimenti del periodo.
SI CONFERMA LA SOLIDITÀ DEL GRUPPO
Capitale investito netto
8,1
8,0
9,1
8,1
6,1
5,1
4,1
3,1
2,1
1,1
0,1
mar-25
dic-24
7,1
8,1
MILIARDI DI EURO
CAPITALE INVESTITO NETTO
A marzo 2025 i fondi ammontano a 769,3 milioni di euro, in linea con quanto registrato alla fine dell'anno precedente (773,0 milioni di euro). Questo risultato è la conseguenza, principalmente, degli accantonamenti di periodo e degli adeguamenti dei fondi post mortem discariche e ripristino beni di terzi che hanno compensato le uscite per utilizzi .
Il patrimonio netto si incrementa dai 3.986,9 milioni di euro del 2024 ai 4.199,5 milioni di euro del 2025, rafforzando la solidità del Gruppo, grazie al risultato netto della gestione dei primi tre mesi del 2025, pari a 163,8 milioni di euro, e all'effetto della vendita di numero 11,4 milioni di azioni proprie detenute in portafoglio.
769,3
MILIONI DI EURO FONDI
4,2
MILIARDI DI EURO PATRIMONIO NETTO
L'analisi dell'indebitamento finanziario netto riclassificato è riportata nella tabella qui di seguito esposta:
MLN/EURO
31-MAR-25
31-DIC-24
A
Disponibilità liquide
1.855,4
1.315,6
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
‐
‐
C
Altre attività finanziarie correnti
72,0
23,1
D
Liquidità (A+B+C)
1.927,4
1.338,7
E
Debito finanziario corrente
(533,2)
(525,8)
F
Parte corrente del debito finanziario non corrente
(478,4)
(474,1)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(1.011,6)
(999,9)
H
Indebitamento finanziario corrente netto (G+D)
915,8
338,8
I
Debito finanziario non corrente
(722,9)
(712,6)
J
Strumenti di debito
(3.901,2)
(3.401,3)
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
‐
‐
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(4.624,1)
(4.113,9)
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(3.708,3)
(3.775,1)
Crediti finanziari non correnti
161,5
158,0
Indebitamento finanziario netto (esclusa opzione di vendita)
(3.546,8)
(3.617,1)
Quota nominale - fair value opzione di vendita
(321,5)
(318,4)
Indebitamento finanziario netto con opzione di vendita rettificata (NetDebt put option adj)
(3.868,3) (3.935,5)
Quota dividendi futuri - fair value opzione di vendita (28,6) (28,2)
Indebitamento finanziario netto (NetDebt) (3.896,9) (3.963,7)
Il valore complessivo dell'indebitamento finanziario netto risulta pari a 3.896,9 milioni di euro, registrando una
diminuzione di 66,8 milioni di euro rispetto a dicembre 2024.
Si evidenzia un aumento delle attività finanziarie correnti pari a circa 48,9 milioni di euro, dovuta principalmente al finanziamento di 30 milioni di euro verso Aimag Spa, erogato a marzo 2025.
La struttura finanziaria presenta un indebitamento corrente totale pari a 1.011,6 milioni di euro, in linea rispetto ai valori di dicembre 2024.
La quota pari a 533,2 milioni di euro è riferita a debiti verso banche, quali utilizzi bancari, a ratei per interessi passivi sul debito finanziario e altri debiti.
La parte corrente del debito finanziario non corrente è pari a 478,4 milioni di euro e comprende 375 milioni di euro di linee bancarie in scadenza ad inizio agosto 2025. Sono inclusi, inoltre, 15 milioni di euro di prestito obbligazionario residuo denominato "Private Placement 32" in scadenza a maggio 2025 e 23,8 milioni di euro di debiti correnti per contratti di leasing.
L'ammontare relativo all'indebitamento finanziario non corrente è pari a 4.624,1 milioni di euro, in aumento rispetto al periodo precedente di circa 510,2 milioni di euro per effetto della nuova emissione obbligazionaria di 500 milioni di euro, avvenuta a gennaio 2025.
Le disponibilità liquide sono pari a 1.855,4 milioni di euro, in aumento di circa 539,8 milioni di euro grazie alla cassa dovuta al suddetto nuovo prestito obbligazionario.
Al 31 marzo 2025 il debito a medio/lungo termine è rappresentato per una quota pari al 76,6% da titoli obbligazionari (bond) con rimborso alla scadenza. Il totale indebitamento a medio/lungo termine, di cui il 97% è a tasso fisso, presenta una durata residua media di circa cinque anni e un mese. Il 49% del debito ha scadenza oltre i cinque anni.
Indebitamento finanziario netto (Net Debt) (mld/euro)
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
-
3,90
3,96
mar-25 dic-24
3,9
MILIARDI DI EURO INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
-
-
- ANALISI PER AREE STRATEGICHE D'AFFARI
STRATEGIA MULTIBUSINESS
Di seguito saranno analizzati i risultati della gestione realizzati nelle aree di business del Gruppo: area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita di gas metano, teleriscaldamento e i servizi energia; area energia
elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione, vendita di energia elettrica e i servizi di illuminazione pubblica; area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura; area ambiente, che comprende i servizi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti; area altri servizi, che comprende, telecomunicazione e altri servizi minori.
Margine operativo lordo marzo 2025
I conti economici del Gruppo comprendono i costi di struttura e includono gli scambi economici tra le aree d'affari
valorizzati a prezzi di mercato.
L'analisi per aree d'affari considera la valorizzazione di maggiori ricavi e costi, senza impatto sul margine operativo lordo, relativi all'applicazione dell'Ifric 12. I settori d'affari che risentono dell'applicazione di questo principio sono i l servizio di distribuzione del gas metano, il servizio di distribuzione dell'energia elettrica, i servizi del ciclo idrico integrato, il servizio di raccolta rifiuti e il servizio d'illuminazione pubblica.
-
- Gas
I risultati del primo trimestre 2025 evidenziano un andamento in crescita rispetto all'anno precedente per l'aumento dei prezzi medi delle materie prime energetiche, per i maggiori ricavi regolati della distribuzione gas, nonostante il calo delle attività di intermediazione e delle attività di efficienza energetica, in seguito alle modifiche della normativa sugli interventi di risparmio energetico.
Il Gruppo mantiene una presenza di primo piano nei Mercati di Ultima Istanza, grazie all'aggiudicazione, per Hera
Comm Spa, delle gare nei seguenti lotti del territorio nazionale:
-
otto dei nove lotti del servizio di Fornitore di Ultima Istanza gas (per clienti che svolgono attività di servizio pubblico o sono senza fornitore) per il periodo 1° ottobre 2023 - 30 settembre 2025 in: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino A.A., Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Lazio e Campania. Nella gara precedente, il numero di lotti aggiudicati da Hera Comm era sei su nove;
-
tutti i nove lotti del servizio di default di distribuzione gas (clienti morosi), per il periodo 1° ottobre 2023 - 30 settembre 2025 in: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino A.A., Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Lazio, Campania, Sicilia e Calabria. Anche nella gara precedente, il numero di lotti aggiudicati da Hera Comm era nove su nove.
44,8
%
44,1
%
55,9
%
Mol area gas 2025 Mol area gas 2024
55,2
%
Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo:
(MLN/EURO)
MAR-25
MAR-24
VAR. ASS
VAR. %
Margine operativo lordo area
187,3
184,0
3,3
+1,8%
Margine operativo lordo Gruppo
418,0
417,1
0,9
+0,2%
Peso percentuale
44,8%
44,1%
+0,7 p.p.
Clienti (mgl)
2,0
MILIONI
CLIENTI GAS
Il numero di clienti totali gas è inferiore a quello dello stesso periodo dell'anno precedente per 99,0 mila unità, principalmente nei mercati tradizionali per 92,8 mila unità e in misura minore nei mercati di ultima istanza per 6,2 mila unità.
4.216,4
3.668,5
1.208,3
1.269,4
3.008,1
2.399,1
Volumi venduti (mln/mc)
2025 2024
4,2
MILIARDI DI MC VENDUTI
I volumi di gas complessivamente venduti mostrano una crescita di 547,9 milioni di mc (+14,9%) dovuta alle maggiori attività di intermediazione per 609,0 milioni di mc. In calo i volumi venduti a clienti finali per 61,1 milioni di mc (-4,8%), attribuibile sia ai mercati di ultima istanza per 32,2 milioni di mc (-20,8%) sia ai mercati tradizionali per 28,9 milioni di mc (-2,6%). Questo andamento è influenzato principalmente dal calo della base clienti e dai comportamenti di risparmio energetico messo in atto dai clienti.
La sintesi dei risultati economici dell'area:
CONTO ECONOMICO
(MLN/EURO)
MAR-25
INC.%
MAR-24
INC.%
VAR. ASS.
VAR. %
Ricavi
2.410,5
1.713,8
696,7
+40,7%
Costi operativi
(2.193,8)
(91,0)%
(1.498,6)
(87,4)%
695,2
+46,4%
Costi del personale
(34,9)
(1,4)%
(33,8)
(2,0)%
1,1
+3,3%
Costi capitalizzati
5,4
+0,2%
2,5
0,1%
2,9
+115,1%
Margine operativo lordo
187,3
7,8%
184,0
10,7%
3,3
+1,8%
Ricavi (mln/euro)
2.410,5
1.713,8
2,4
MILIARDI DI EURO
RICAVI
2025 2024
I ricavi del 2025 si riferiscono per il 92% alle attività di vendita e intermediazione (89% nel 2024), per il 6% ai ricavi di distribuzione e teleriscaldamento (7% nel 2024) e per il 2% alle attività di efficienza energetica (4% nel 2024).
Rispetto all'esercizio precedente si registra un aumento di 696,7 milioni di euro. Complessivamente le attività di vendita e intermediazione contribuiscono per 692 milioni di euro e le principali determinanti di tale andamento sono il maggior prezzo della materia prima, l'incremento degli oneri di sistema e i maggiori volumi di intermediazione, nonostante i minori consumi della base clienti.
Le attività di efficienza energetica evidenziano un calo dei ricavi per 24 milioni di euro, a seguito delle già citate modifiche normative su ristrutturazioni ed ecobonus, che hanno ridotto la percentuale di detrazione dal 50-65% del 2024 al 36-50% del 2025.
Si registra inoltre un incremento dei ricavi relativi al teleriscaldamento, derivato dall'aumento della quantità di energia venduta e dai prezzi energetici. Ulteriori contributi provengono dalle commesse su beni in concessione, dalle attività svolte in Bulgaria e dai certificati bianchi, per maggiori quantità. Questi fattori complessivamente hanno comportato un aumento di circa 21 milioni di euro.
I ricavi regolati sono in aumento di 8 milioni di euro, principalmente per la rideterminazione delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura, secondo le delibere 87/2025/R/gas e 98/2025/R/gas, per la crescita della Regulatory asset base (Rab) degli asset di proprietà del Gruppo e per il recepimento dell'aumento inflattivo, nonostante la diminuzione del tasso di remunerazione del capitale investito (Wacc) delle attività di distribuzione gas dal 6,5% del 2024 al 5,9% del 2025, in seguito alla delibera 513/2024/R/com, pubblicata a fine 2024.
L'aumento dei ricavi si riflette proporzionalmente anche nei costi operativi, che mostrano una crescita complessiva di 695,2 milioni di euro. Questo andamento è principalmente legato all'aumento dei prezzi della materia prima e degli importi degli oneri di sistema, nonostante la riduzione del trasporto e stoccaggio gas e delle attività di efficienza energetica.
Margine operativo lordo (mln/euro)
187,3
184,0
187,3
MILIONI DI EURO
MOL
2025 2024
Il margine operativo lordo mostra un incremento di 3,3 milioni di euro, pari al 1,8%, grazie alla performance positiva dei mercati tradizionali di vendita e dei ricavi regolati di distribuzione. A bilanciare questo aumento, vi è la minore marginalità dei mercati di ultima istanza, delle attività di intermediazione e delle attività di efficienza energetica.
Investimenti netti gas (mln/euro)
38,4
37,4
38,4
MILIONI DI EURO
INVESTIMENTI NETTI
2025 2024
Nel primo trimestre 2025, gli investimenti netti nell'area gas sono stati pari a 38,4 milioni di euro, in aumento di 1,0 milioni di euro rispetto all'anno precedente. L'incremento nella distribuzione del gas ammonta a 2,0 milioni di euro e deriva principalmente dall'investimento nell'impianto di produzione idrogeno a Trieste, mentre sono sostanzialmente invariati rispetto l'anno precedente gli interventi di manutenzione straordinaria su reti e impianti.
Nella vendita gas si registrano investimenti in diminuzione di 2,1 milioni di euro per le attività connesse
all'acquisizione di nuovi clienti.
Nel servizio di teleriscaldamento e nei servizi energia gli investimenti sono complessivamente in aumento per 1 ,2 milioni di euro rispetto all'anno precedente e sono in crescita per gli interventi su reti e impianti di teleriscaldamento che compensano la riduzione registrata sulle attività della società Hera Servizi Energia Spa. Le richieste di nuovi allacciamenti nell'area gas sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
I dettagli degli investimenti operativi nell'area gas:
GAS (MLN/EURO)
MAR-25
MAR-24
VAR. ASS.
VAR.%
Reti e impianti
27,6
25,6
2,0
+7,8%
Acquisizione clienti Gas
4,9
7,0
(2,1)
(30,0)%
Tlr/Servizi Energia
5,9
4,7
1,2
+25,5%
Totale gas lordi
38,4
37,4
1,0
+2,7%
Contributi conto capitale
‐
‐
‐
+0,0%
Totale gas netti
38,4
37,4
1,0
+2,7%
-
-
- Energia elettrica
I risultati del primo trimestre 2025 registrano un calo rispetto all'anno precedente, dovuto alla riduzione della marginalità di vendita in seguito alle nuove gare, nonostante l'aumento dei volumi venduti ai clienti finali, grazie allo sviluppo commerciale, soprattutto nel mercato libero, l'aumento dei prezzi del Pun e per i maggiori ricavi regolati della distribuzione energia elettrica.
Questo è stato reso possibile anche grazie all'aggiudicazione, da parte di Hera Comm, di:
-
sette dei nove lotti del servizio di Salvaguardia per gli anni 2025 e 2026 in: Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Marche, Toscana, Sardegna, Lazio, Umbria, Campania, Abruzzo, Calabria e Sicilia, aggiudicandosi cinque lotti in più rispetto al biennio precedente;
-
sette lotti (il massimo consentito sui 26 complessivi) nella gara per il servizio a tutele graduali per i clienti domestici per il periodo dal 1° luglio 2024 al 31 marzo 2027 in 37 province italiane, rafforzando la propria presenza in diverse regioni italiane (Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana, Abruzzo, Lazio, Umbria, Liguria, Piemonte, Lombardia e Campania);
-
uno dei 12 lotti del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese per il periodo dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2027 in: Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e nelle province di Belluno, Venezia e Verona;
-
uno dei 17 lotti della gara Consip EE22 per la fornitura di energia elettrica alle Pubbliche amministrazioni nel 2025 in Calabria, rispetto ai quattro lotti aggiudicati nella gara precedente.
Mol area energia elettrica 2025 Mol area energia elettrica 2024
14,5%
85,5%
17,1%
82,9%
Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo:
(MLN/EURO) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR. % |
||||
Margine operativo lordo area |
60,8 |
71,2 |
(10,4) |
(14,6)% |
||||
Margine operativo lordo Gruppo |
418,0 |
417,1 |
0,9 |
0,2% |
||||
Peso percentuale |
14,5% |
17,1% |
(2,6) pp |
Clienti (mgl)
2,6
MILIONI CLIENTI ELETTRICI
Nel primo trimestre del 2025, i clienti del Gruppo per la vendita di energia hanno avuto un incremento di 865,4 mila unità (+48,9%) rispetto allo stesso periodo del 2024. La crescita nel mercato libero di circa 865,0 mila clienti (+51,5%) è stata particolarmente rilevante per effetto del contributo dell'esito positivo della gara STG già citata in precedenza, che contribuisce per circa 840,3 mila unità. Il restante incremento conferma il contributo positivo derivante dalle attività di rafforzamento dell'azione commerciale messa in atto. In aumento anche i clienti del mercato della Salvaguardia per circa 38,3 mila unità, per effetto della nuova gara 2025 -2026. Tali effetti riescono ampiamente a compensare la flessione del mercato tutelato, di circa 37,8 mila clienti (60,0%), dovuta principalmente al passaggio dei clienti non vulnerabili al servizio a tutele graduali a luglio 2024 e dalla successiva facoltà concessa ai clienti vulnerabili di accedere all'STG in seguito alla delibera 10/2025/R/eel a partire da gennaio 2025 (confermata dalla delibera 48/2025/R/eel).
Si conferma l'apprezzamento e la fidelizzazione da parte dei clienti dei servizi a valore aggiunto offerti dal Gruppo, ai
quali, a marzo 2025, hanno aderito circa 25 mila clienti, in crescita del 5,9% rispetto al primo trimestre del 2024.
Volumi venduti (GWh)
4.416,5
3.995,4
611,4
12,6
214,5
35,5
3.792,5
3.745,4
4,4
TWH
VENDUTI
2025 2024
I volumi venduti di energia elettrica risultano in crescita di 421,1 GWh, pari al 10,5%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tale andamento è generato dall'incremento dei volumi nel mercato della Salvaguardia per 396,9 GWh (+185,0%), e in misura minore dal mercato libero per 47 GWh (+1,3%) trainato in maniera prevalente dagli effetti positivi del perimetro STG famiglie (partito a luglio 2024) parzialmente mitigato da un calo delle Gare Consip come conseguenza della modifica dei lotti aggiudicati con la nuova gara, come citato in precedenza. Tali effetti vengono parzialmente compensati dal calo dei volumi della tutela che registra un calo di 22,8 GWh, pari al 64,4%, per le motivazioni già citate in precedenza.
Gli indicatori principali riferiti all'attività dell'illuminazione pubblica:
DATI QUANTITATIVI |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||
Illuminazione pubblica |
||||||||
Punti luce (mgl) |
654,0 |
640,0 |
+14,0 |
+2,2% |
||||
di cui a led |
55,6% |
45,4% |
+10,2 p.p. |
|||||
Comuni serviti |
227 |
212 |
15 |
+7,1% |
Il Gruppo Hera nel corso del primo trimestre del 2025 ha acquisito circa 42,3 mila punti luce in 19 nuovi comuni. Sotto il profilo geografico, le acquisizioni maggiormente significative sono state ottenute: in Emilia-Romagna per circa 14,3 mila punti luce, in Toscana per circa 9,5 mila punti luce, in Lombardia per circa 4,5 mila punti luce, in Umbria per circa 4 mila punti luce, in Sardegna per circa 2 mila punti luce e in Liguria per circa 1,7 mila punti luce. Si segnalano infine le acquisizioni fatte nelle altre regioni prevalentemente del centro Italia per circa 6,3 mila punti luce. Gli incrementi del periodo compensano pienamente l'uscita di circa 28,3 mila punti luce e di 4 comuni gestiti prevalentemente in Friuli-Venezia Giulia ed in Emilia-Romagna.
Cresce la percentuale dei punti luce gestiti che utilizzano lampade a led che si attesta al 55,6%, in crescita di 10,2 punti percentuali. Tale andamento evidenzia la costante attenzione del Gruppo ad una gestione sempre più efficiente e sostenibile dell'illuminazione pubblica.
La sintesi dei risultati economici dell'area:
CONTO ECONOMICO (MLN/EURO) |
MAR-25 |
INC.% |
MAR-24 |
INC.% |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||||
Ricavi |
1.373,2 |
1.159,9 |
213,3 |
18,4% |
||||||||
Costi operativi |
(1.301,2) |
(94,8)% |
(1.076,4) |
(92,8)% |
224,8 |
20,9% |
||||||
Costi del personale |
(19,2) |
(1,4)% |
(17,2) |
(1,5)% |
2,0 |
11,6% |
||||||
Costi capitalizzati |
8,0 |
0,6% |
4,8 |
0,4% |
3,2 |
66,2% |
||||||
Margine operativo lordo |
60,8 |
4,4% |
71,2 |
6,1% |
(10,4) |
(14,6)% |
Ricavi (mln/euro)
1.159,9
1.373,2
2025 2024
1,4
MILIARDI DI EURO
RICAVI
I ricavi del 2025 si riferiscono per l'94% alle attività di vendita e intermediazione (93% nel 2024), per il 2% ai ricavi di distribuzione (2% anche nel 2024), per il 3% alle attività di illuminazione pubblica e servizi a valore aggiunto (3% anche nel 2024) e per l'1% ai ricavi di produzione (2% nel 2024).
I ricavi hanno registrato una crescita di 213,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Complessivamente le attività di vendita, intermediazione e produzione contribuiscono per 201 milioni di euro e le principali determinanti di tale andamento sono il maggior prezzo della materia prima, l'aumento dei volumi venduti per lo sviluppo commerciale e le nuove gare vinte e i maggiori ricavi degli oneri di sistema, compensati solo in parte dall'intermediazione e dalla produzione.
La crescita dei ricavi nel business dell'illuminazione pubblica per 3 milioni di euro è prevalentemente legata
all'avanzamento dei cantieri dei lavori di riqualificazione energetica.
I ricavi regolati sono aumentati di 9 milioni di euro, anche per effetto della delibera 497/2023/R/com, che introduce la regolazione per obiettivi di spesa e di servizio (Ross), al fine di incentivare l'efficienza e la trasparenza negli investimenti e nei costi riconosciuti, nonostante la diminuzione del tasso di remunerazione del capitale investito (Wacc) delle attività di distribuzione di energia elettrica dal 6,0% del 2024 al 5,6% del 2025, in seguito alla delibera 513/2024/R/com, pubblicata a fine 2024.
La crescita dei ricavi si riflette in maniera proporzionale sui costi operativi che evidenziano un aumento di 224,8 milioni di euro. Tale andamento è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi della materia prima, dei maggiori volumi di vendita, degli importi degli oneri di sistema e dei servizi legati alle maggiori attività di riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica, nonostante l'effetto positivo dell'intermediazione, in analogia ai ricavi.
Margine operativo lordo (mln/euro)
2025 2024
60,8
71,2
60,8
MILIONI DI EURO
MOL
Il margine operativo lordo registra un calo di 10,4 milioni di euro rispetto al 2024. Questa flessione è riconducibile alla contrazione di marginalità delle attività di vendita in seguito alle nuove gare, nonostante lo sviluppo della base clienti nel mercato libero e i maggiori ricavi di distribuzione energia elettrica, grazie all'applicazione del criterio regolatorio Ross.
Nell'area energia elettrica gli investimenti netti del primo trimestre 2025 ammontano a 26,4 milioni di euro e sono complessivamente in diminuzione di 1,5 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
Nella distribuzione energia elettrica, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria e il potenziamento di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori di vecchia generazione e agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete. Gli investimenti nella distribuzione energia elettrica sono in aumento di 1,0 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
Nella vendita di energia gli investimenti nelle attività connesse all'acquisizione di nuovi clienti si riducono di 4,1 milioni di euro e diminuiscono di 0,2 milioni di euro nella pubblica illuminazione.
Le richieste di nuovi allacciamenti dell'area energia elettrica sono in lieve riduzione rispetto all'anno precedente.
Investimenti netti energia elettrica (mln/euro)
26,4
27,9
26,4
MILIONI DI EURO
INVESTIMENTI NETTI
2025 2024
Gli investimenti operativi nell'area energia elettrica: |
|||||||
ENERGIA ELETTRICA (MLN/EURO) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR.% |
|||
Reti e impianti |
17,9 |
16,9 |
1,0 |
+5,9% |
|||
Acquisizione clienti EE e altro vendita |
8,2 |
12,3 |
(4,1) |
(33,3)% |
|||
Illuminazione pubblica e semaforica |
0,3 |
0,5 |
(0,2) |
(40,0)% |
|||
Totale energia elettrica lordi |
26,4 |
29,8 |
(3,4) |
(11,4)% |
|||
Contributi conto capitale |
‐ |
1,8 |
(1,8) |
(100,0)% |
|||
Totale energia elettrica netti |
26,4 |
27,9 |
(1,5) |
(5,4)% |
1.03.03 - Ciclo idrico integrato
Nel primo trimestre 2025 l'area ciclo idrico integrato presenta risultati in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, con un margine operativo lordo pari a 71,2 milioni di euro.
RISULTATI IN CRESCITA NEL 2025
Dal punto di vista normativo si segnala che il 2025 è il secondo anno di applicazione del metodo tariffario, definito
dall'Autorità per il quarto periodo regolatorio (Mti-4), 2024-2029 (delibera 639/2023/R/idr). L'Mti-4 avrà una durata di sei anni e, tra gli elementi di novità, prevede un aggiornamento della componente a copertura del costo dell'energia elettrica, oggetto negli ultimi anni di evidenti oscillazioni. A ciascun gestore è riconosciuto un ricavo (Vrg) determinato sulla base dei costi operativi e dei costi di capitale, in funzione degli investimenti realizzati, in un'ottica di crescente efficienza dei costi, nonché di misure tese a promuovere e valorizzare interventi per la sostenibilità e la resilienza.
Mol area ciclo idrico 2025 Mol area ciclo idrico 2024
17,0%
83,0%
15,7%
84,3%
Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo:
(MLN/EURO) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||
Margine operativo lordo area |
71,2 |
65,4 |
5,8 |
+8,9% |
||||
Margine operativo lordo Gruppo |
418,0 |
417,1 |
0,9 |
+0,2% |
||||
Peso percentuale |
17,0% |
15,7% |
+1,3 p.p. |
Clienti (mgl)
1,5
MILIONI CLIENTI
CICLO IDRICO INTEGRATO
Il numero di clienti acqua aumenta rispetto a marzo 2024 di 6,1 mila, pari al +0,4%, a conferma della moderata tendenza di crescita organica nei territori di riferimento del Gruppo. La crescita è riferita principalmente al territorio emiliano-romagnolo gestito da Hera Spa.
Di seguito i principali indicatori quantitativi dell'area:
Quantità gestite 2025 (mln/mc) Quantità gestite 2024 (mln/mc)
31%
38%
31%
38%
31% 31%
65,8 MILIONI DI MC: QUANTITÀ GESTITA IN ACQUEDOTTO
I volumi erogati tramite acquedotto, che si attestano a 65,8 milioni di mc, presentano una diminuzione pari al -2,0% rispetto a marzo 2024, per un ammontare di -1,3 milioni di mc.
A marzo 2025 le quantità gestite relative alla fognatura sono pari a 54,9 milioni di mc, in diminuzione rispetto allo scorso anno del -0,6%, mentre quelle relative alla depurazione si attestano a 55,1 milioni di mc, allineate, rispetto a marzo 2024. I volumi somministrati, a seguito della delibera 639/2023 dell'Autorità, sono un indicatore di attività dei territori in cui il Gruppo opera e sono oggetto di perequazione per effetto della normativa che prevede il riconoscimento di un ricavo regolato indipendente dai volumi distribuiti.
La sintesi dei risultati economici dell'area:
CONTO ECONOMICO (MLN/EURO) |
MAR-25 |
INC.% |
MAR-24 |
INC.% |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||||
Ricavi |
292,2 |
247,8 |
44,4 |
+17,9% |
||||||||
Costi operativi |
(170,2) |
(58,2)% |
(133,8) |
(54,0)% |
36,4 |
+27,2% |
||||||
Costi del personale |
(51,9) |
(17,7)% |
(49,4) |
(19,9)% |
2,5 |
+5,1% |
||||||
Costi capitalizzati |
1,0 |
0,3% |
0,8 |
0,3% |
0,2 |
+25,3% |
||||||
Margine operativo lordo |
71,2 |
24,4% |
65,4 |
26,4% |
5,8 |
+8,9% |
Ricavi (mln/euro)
292,2
247,8
292,2
MILIONI DI EURO
RICAVI
2025 2024
I ricavi del ciclo idrico sono in crescita del 17,9% rispetto all'anno precedente passando da 247,8 milioni di euro di marzo 2024 a 292,2 milioni di euro a marzo 2025.
Si evidenziano maggiori ricavi per le perequazioni di componenti energetiche e maggiori ricavi regolati per effetto degli adeguamenti derivanti dall'applicazione del metodo tariffario Mti-4 introdotto dalla delibera Arera 639/2023/R/idr. pari a circa 15 milioni di euro. Infine, si segnalano maggiori ricavi per circa 29 milioni di euro principalmente per commesse su beni oggetto di concessione.
L'incremento dei costi operativi a marzo 2025 è riconducibile principalmente alle maggiori commesse realizzate su beni in concessione già citate in precedenza e al rialzo dei listini di tutte le principali forniture di materiali e servizi. In evidenza, inoltre, i maggiori costi delle componenti energetiche come conseguenza di uno scenario energetico con prezzi delle materie prime in aumento rispetto all'analogo periodo del 2024.
Margine operativo lordo (mln/euro)
71,2
65,4
71,2
MILIONI DI EURO MOL
2025 2024
Il margine operativo lordo presenta una crescita di 5,8 milioni di euro, pari all' 8,9%, passando dai 65,4 milioni di
euro del primo trimestre 2024 ai 71,2 milioni di euro dell'analogo periodo del 2025.
I maggiori ricavi derivanti dall'applicazione del metodo tariffario Mti-4 sono in parte compensati dai maggiori costi operativi conseguenti la crescita dei costi delle componenti energetiche e il rialzo dei listini di tutte le principali forniture.
Nel primo trimestre dell'esercizio 2025 gli investimenti netti nell'area ciclo idrico integrato ammontano a 71,4 milioni di euro, in crescita di 28,0 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Al lordo dei contributi in conto capitale ricevuti, gli interventi effettuati ammontano a 75,8 milioni di euro.
Gli investimenti sono riferiti principalmente a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l'ambito depurativo e fognario e sono stati realizzati per 46,9 milioni di euro nell'acquedotto, per 20,7 milioni di euro nella fognatura e per 8,2 milioni di euro nella depurazione.
Investimenti netti ciclo idrico (mln/euro)
71,4
43,4
71,4
MILIONI DI EURO INVESTIMENTI NETTI
2025 2024
Fra i principali interventi si segnalano: nell'acquedotto, il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci legate alla delibera Arera 917/2017 sulla regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato , gli interventi per la risoluzione delle interferenze della rete idrica con i lavori per la realizzazione della quarta corsia dell'autostrada A14 nella tratta imolese oltre alle attività di installazione dei contatori Smart Meter in ottica di riduzione delle perdite di rete.
Nella fognatura, l'avvio della realizzazione delle vasche sud nell'ambito del proseguimento del piano di salvaguardia della balneazione (Psbo) di Rimini, oltre agli interventi manutentivi di riqualificazione della rete fognaria in altri territori serviti, alle opere di adeguamento scarichi alla Dgr 201/2016 e alla realizzazione di una vasca di prima pioggia nel comune di Cattolica.
Nella depurazione, in evidenza l'adeguamento e potenziamento dei depuratori di Lugo e di Ravenna, intervento
quest'ultimo che accederà ai contributi PNRR.
Anche le richieste per nuovi allacciamenti idrici e fognari sono in aumento rispetto all'anno precedente. I contributi in conto capitale, pari a 4,4 milioni di euro, sono in diminuzione di 0,5 milioni di euro rispetto all'anno precedente e comprendono i contributi derivanti dalla componente della tariffa prevista dal metodo tariffario per il Fondo Nuovi Investimenti (FoNI).
Il dettaglio degli investimenti operativi nell'area ciclo idrico integrato:
CICLO IDRICO INTEGRATO (MLN/EURO) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||
Acquedotto |
46,9 |
30,9 |
16,0 |
+51,8% |
||||
Depurazione |
8,2 |
5,6 |
2,6 |
+46,4% |
||||
Fognatura |
20,7 |
11,8 |
8,9 |
+75,4% |
||||
Totale ciclo idrico integrato lordi |
75,8 |
48,3 |
27,5 |
+56,9% |
||||
Contributi conto capitale |
4,4 |
4,9 |
(0,5) |
(10,2)% |
||||
di cui per FoNI (Fondo Nuovi investimenti) |
2,0 |
4,7 |
(2,7) |
(57,4)% |
||||
Totale ciclo idrico integrato netti |
71,4 |
43,4 |
28,0 |
+64,5% |
1.03.04 - Ambiente
Nel primo trimestre 2025, l'area ambiente ha contribuito per il 21,9% alla marginalità del Gruppo Hera, presentando un margine operativo lordo in aumento di 2,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il
MOL IN CRESCITA
Gruppo continua quindi a presentare buone performance in questa area di business attraverso la diversificazione
dell'offerta, l'ampiezza del portafoglio clienti e la prontezza di risposta nell'erogazione dei servizi offerti , nonostante un contesto macroeconomico complesso con ripercussioni anche nei mercati presidiati.
Anche in questo primo trimestre del 2025 il Gruppo Hera ha continuato a fare progressi significativi e tangibili verso l'economia circolare del futuro inaugurando a Imola (BO) il primo impianto nel suo genere a livello europeo, in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Si chiama FIB3R, un nome all'insegna delle tre "R" che sono alla base del progetto: recover, reduce, reuse, ovvero recuperare la fibra di carbonio e riutilizzarla, riducendo l'utilizzo di fibra vergine e quindi l'impatto ambientale che sarebbe necessario per produrla.
L'impegno per favorire la transizione ecologica, oltre alla previsione dell'aumento, nei prossimi anni, della domanda di fibra di carbonio, hanno portato il Gruppo Hera ad anticipare questo megatrend, lanciando la sfida di applicare anche a questo materiale, su scala industriale, il percorso virtuoso dell'economia circolare già da anni alla base della propria strategia, unendo crescita economica alla sostenibilità ambientale.
La tutela delle risorse ambientali è stata, anche nel primo trimestre 2025, un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione del loro riutilizzo; ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che, grazie al forte impegno che il Gruppo ha messo in campo in tutti territori gestiti, si incrementa di più di un punto percentuale rispetto ai valori del primo trimestre 2024.
Mol area ambiente 2025 Mol area ambiente 2024
21,9%
78,1%
21,5%
78,5%
Di seguito le variazioni a livello di margine operativo lordo:
(MLN/EURO) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR.% |
||||
Margine operativo lordo area |
91,6 |
89,6 |
2,0 |
+2,2% |
||||
Margine operativo lordo Gruppo |
418,0 |
417,1 |
0,9 |
+0,2% |
||||
Peso percentuale |
21,9% |
21,5% |
+0,4 p.p. |
Nella tabella di seguito riportata, è esposta l'analisi dei volumi commercializzati e trattati dal Gruppo nel primo trimestre 2025:
DATI QUANTITATIVI (MGL/T) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR. % |
||||
Rifiuti urbani |
514,0 |
534,7 |
(20,7) |
(3,9%) |
||||
Rifiuti da mercato |
826,1 |
840,6 |
(14,5) |
(1,7%) |
||||
Rifiuti commercializzati |
1.340,0 |
1.375,3 |
(35,3) |
(2,6%) |
||||
Sottoprodotti impianti |
922,4 |
661,4 |
261,0 |
+39,5% |
||||
Rifiuti trattati per tipologia |
2.262,4 |
2.036,7 |
225,7 |
+11,1% |
L'analisi dei dati quantitativi evidenzia una sostanziale tenuta dei rifiuti commercializzati. Per quanto riguarda i rifiuti urbani, nel 2025 la riduzione rispetto all'anno precedente è dovuta principalmente per maggiori conferimenti da parte del gestore del servizio di raccolta a impianti esterni non gestiti dal Gruppo, in conformità con le indicazioni delle concessioni del servizio di Igiene Urbana aggiudicate tramite procedura di gara.
I volumi da mercato sono in lieve contrazione rispetto al 2024, in seguito alla diminuzione dei rifiuti liquidi mentre i volumi nel mercato del Recupero sono in incremento così come quelli del mercato industria grazie anche al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti e allo sviluppo del portafoglio clienti.
Infine, i sottoprodotti degli impianti presentano volumi in aumento rispetto all'anno precedente principalmente per la maggiore piovosità.
Raccolta differenziata (%)
75,5%
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Come già anticipato, la raccolta differenziata di rifiuti urbani si attesta al 75,5%, in crescita di 1,4 punti percentuali
rispetto all'anno precedente, grazie allo sviluppo di numerosi progetti nei territori gestiti dal Gruppo.
Il Gruppo Hera opera nel ciclo completo dei rifiuti con quasi cento impianti di trattamento di rifiuti urbani e speciali e di rigenerazione dei materiali plastici. Tra i principali impianti si evidenziano: dieci termovalorizzatori, 12 impianti di compostaggio/digestori e 17 impianti di selezione.
La cura e l'attenzione al parco impiantistico sono da sempre elementi distintivi della propensione all'eccellenza del
Gruppo: proseguono infatti le operazioni per fornire gli impianti delle migliori tecnologie disponibili.
Rifiuti smaltiti per tipologia Rifiuti smaltiti per tipologia impianto 2025 impianto 2024
32%
7%
14%
32%
9%
15%
6%
6%
3%
7%
1% 24%
7%
2% 6%
5%
1%
21%
DATI QUANTITATIVI (MGL/T) |
MAR-25 |
MAR-24 |
VAR. ASS. |
VAR. % |
||||
Discariche |
160,5 |
190,5 |
-30,0 |
-15,7% |
||||
Termovalorizzatori |
322,2 |
302,5 |
19,7 |
+6,5% |
||||
Impianti di selezione e altro |
144,7 |
148,5 |
-3,8 |
-2,6% |
||||
Impianti di compostaggio e stabilizzazione |
125,7 |
129,1 |
-3,4 |
-2,6% |
||||
Impianti di inertizzazione e chimico-fisici |
539,7 |
431,1 |
108,6 |
+25,2% |
||||
Impianti recupero |
29,7 |
25,0 |
4,7 |
+18,8% |
||||
Depuratori |
159,4 |
108,0 |
51,4 |
+47,6% |
||||
Stoccaggi/Soil Washing |
64,0 |
49,5 |
14,5 |
+29,3% |
||||
Altri impianti |
716,6 |
652,5 |
64,1 |
+9,8% |
||||
Rifiuti trattati per impianto |
2.262,4 |
2.036,7 |
225,7 |
+11,1% |
||||
Plastica riciclata da Aliplast |
22,2 |
18,9 |
3,3 |
+17,5% |
Il trattamento dei rifiuti evidenzia un valore complessivo in aumento del +11,1%, rispetto allo stesso periodo del 2024. Analizzando le singole filiere, si segnalano quantitativi in diminuzione in discarica principalmente per la conclusione dei conferimenti sugli impianti Tre Monti (Bo) e Il Pago (FI) avvenuti a fine 2024 mentre, per quanto riguarda i termovalorizzatori, l'andamento in aumento, è dovuto principalmente a maggiori volumi trattati nell'impianto di Rimini, e di Modena, entrambi oggetto di fermate nel primo trimestre 2024. Da segnalare inoltre che la controllata Herambiente si è aggiudicata la gara per la gestione del termovalorizzatore di Montale a partire da gennaio 2025 mettendo al servizio dell'impianto il proprio know-how.
Lieve flessione delle quantità negli impianti di selezione e negli impianti di compostaggio e stabilizzazione principalmente per minori quantità trattate negli impianti di stabilizzazione in località Tre Monti (Bo) e nel digestore di Nonantola, mentre nella filiera degli impianti d'inertizzazione e chimico-fisici i quantitativi in aumento sono riconducibili prevalentemente ai volumi di rifiuti liquidi trattati anche in conseguenza della maggiore piovosità registrata nel primo trimestre 2025.
Negli impianti di recupero i volumi in ingresso sono in aumento in seguito ad una maggiore domanda del mercato. Si segnala l'incremento dei rifiuti trattati presso i depuratori mentre nella filiera stoccaggi/soil washing l'incremento dei volumi è dovuto principalmente alla variazione di perimetro riconducibile alle recenti acquisizioni nel mercato industria. Negli Altri impianti, infine, le quantità sono in aumento per maggiori sottoprodotti ad impianti terzi in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Allegati