
I campionamenti realizzati sugli alveari presso l'impianto presentano livelli di inquinanti coerenti con altre aree urbane, attestando l'irrilevanza dell'impianto sulla qualità dell'aria. Il monitoraggio proseguirà anche dopo l'avvio della nuova linea
Progetto volontario che integra i controlli previsti da normativa e Autorizzazione
Un impianto sostanzialmente ininfluente sulla qualità dell'aria circostante. E' questo l'esito del biomonitoraggio con api effettuato nel 2024 nell'area circostante il termovalorizzatore di Padova nell'ambito del Progetto Capiamo, monitoraggio volontario attivato da Herambiente (appartenente al Gruppo Hera e società controllante di Hestambiente), in collaborazione con Apicoltura Urbana Srl (realtà specializzata in progetti di progetti di biodiversità ed educazione ambientale). Si tratta di uno studio che si aggiunge ai controlli già normalmente previsti dalla normativa e dall'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'impianto, per contribuire alla tutela dell'ambiente e della biodiversità.
Progetto attivo dal 2023 su una superficie di circa 2.800 ettari
Il progetto Capiamo è partito nella primavera del 2023, con l'installazione nell'area dell'impianto, sul fronte del Piovego, di 3 alveari contenenti complessivamente circa 150.000 api, di cui circa 22.500 bottinatrici, in grado di visitare circa 45 milioni di fiori ogni giorno, in un raggio di 3-4 km dall'impianto. Muovendosi su una superficie di circa 2.800 ettari, gli insetti entrano in contatto con un numero enorme di matrici ambientali molto diverse fra loro: fiori, innanzitutto, ma anche acqua in diverse forme (pozzanghere, fiumi, rugiada, ecc.), resina degli alberi e, naturalmente, l'aria. Le sostanze presenti nell'ambiente si accumulano quindi all'interno dell'alveare, sulle api stesse e sui loro prodotti (pane d'api, cera e miele), rendendo facile e veloce il recupero di campioni altamente rappresentativi da analizzare.
Fra gli inquinanti monitorati anche metalli pesanti e diossine
Le attività di campionamento e di successiva analisi presso un laboratorio indipendente, svolte nel 2024, hanno preso in esame le api stesse e i loro prodotti: cera, pan d'api e miele (sia in favo che estratto). All'interno di questi campioni, 34 in tutto, è stata analizzata la presenza di metalli pesanti (Alluminio, Antimonio, Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Ferro, Manganese, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Selenio, Stagno, Vanadio e Zinco), residui di agrofarmaci, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine, furani e policlorobifenili.
I risultati di dettaglio sul sito Herambiente: termovalorizzatore ininfluente sulla qualità dell'aria
I risultati, pubblicati sul sito di Herambiente, hanno evidenziato la presenza di inquinanti a livelli coerenti con quelli tipici delle aree antropizzate, (soprattutto con riferimento alla presenza di alcuni metalli pesanti come ferro, alluminio, manganese e zinco). Dunque, il termovalorizzatore di San Lazzaro non appare influente sull'ambiente circostante.
I risultati 2024 risultano peraltro coerenti con quelli della campagna 2023, dove anche in quel caso, nei campioni si era rilevata la presenza di metalli pesanti prodotti dalle attività umane nel territorio (ad esempio traffico veicolare, riscaldamento e attività industriali), senza però evidenza di un impatto specifico derivante dal contribuito del termovalorizzatore.
Monitoraggio a lungo termine che accompagnerà anche l'avvio della nuova linea
Il monitoraggio, proseguirà con un'ottica di lungo termine. Certamente, infatti, accompagnerà anche i primi anni di entrata a regime della nuova linea di trattamento attualmente in costruzione, destinata a sostituire le due più obsolete. In questo modo sarà possibile verificare l'eventuale impatto rispetto al precedente assetto dell'impianto.
Ramonda: "uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità"
"Il progetto non vuole solo essere un elemento aggiuntivo di sicurezza ambientale, ma anche uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità", spiega Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente. "E' per questo che i risultati di ogni monitoraggio annuale sono pubblicati sul nostro sito web, all'interno di un'apposita sezione Capiamo, che ospita i risultati di biomonitoraggi simili effettuati o in corso presso altri impianti del Gruppo, come, ad esempio, i termovalorizzatori di Bologna e Pozzilli (IS), o l'impianto di compostaggio con produzione di biometano di Sant'Agata Bolognese (BO)".
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