
APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 31/12/2023
EFFICACE AVVIO DEL PIANO 2023-26
"ONE BRAND - ONE CULTURE"
CRESCITA A BASSO ASSORBIMENTO DI CAPITALE
Wealth management: TFA in crescita di €5,5mld a €94mld
Attivi ponderati in calo del 5%1 per l'ottimizzazione nell'Investment Banking
Ricavi oltre €1,7 miliardi (+4% a/a2), Utile netto a €611m (+10% a/a)
Margine di Interesse ~€1mld (+18% a/a), commissioni (€422m) in accelerazione nell'ultimo trimestre (+35% t/t2 a €242m), solido contributo dell'Insurance (~€220m)
Robusta generazione di capitale: CET13 al 15,3%
nonostante l'impatto (-125bps) di buyback, acquisizioni e modelli AIRB
CREAZIONE DI VALORE
EPS 6M di €0,72 (+10% a/a) e TBVPS di €11,1 (+12% a/a)
Redditività in ulteriore aumento: ROTE 13,3%, RORWA 2,5%
DISTRIBUZIONE ELEVATA E VISIBILE PER GLI AZIONISTI
Primo acconto dividendo in pagamento a maggio 24
Cash-payout 70%, €200m buyback in corso di esecuzione
M&A ACCELERATORE DELLA CRESCITA
CIB: acquisizione di Arma Partners (advisory nel digital/tech)
CF: acquisizione di HeidiPay (specializzata nel BNPL in Svizzera)
HF: cessione di Revalea (attiva nell'acquisto di NPLs in Italia)
Avviata MB Speed-Up, per creare ed investire in start-up nel settore digitale
- s/s dic.23 vs giu.23
- a/a: 6M dic.23 vs 6M dic.22; t/t: 3M dic.23 vs 3M sett.23
- CET1 (Phase-in e Fully Loaded) pro-forma considerando permanente il Danish Compromise (beneficio di ~100bps), al netto del dividend payout del 70%.
WM - Obiettivo prioritario del Gruppo, posizionamento distintivo
nel Private Investment Banking (PIB)
MB Premier: rebranding dal 15 gennaio 2024 con ottimo riscontro
da parte di clienti ed advisors
Crescita trainata dal posizionamento distintivo di Private&Investment Bank
Nel semestre eseguite 15 operazioni con €0,5mld di NNM
La nuova raccolta si conferma doppia della media del sistema4 (Assoreti)
Crescita a doppia cifra di TFA (+12% a €94mld), NNM (4mld nei 6M),
ricavi (~€460m, +12% a/a) e utile netto (€100m, +22% a/a)
Rafforzamento dell'offerta grazie al potenziamento delle sinergie di Gruppo
CIB - Focus sulla crescita a basso assorbimento di capitale
RWA density5 in calo di 15pp (da 61% a 46%) per la selettività delle nuove
erogazioni e l'attuazione di misure di mitigazione dei rischi
Irrobustimento della pipeline delle operazioni di Investment Banking, solido andamento del Mid Corporate, efficace collaborazione con il Private Banking
Completata ed efficacemente attiva la partnership con Arma
primo consolidamento nel 2trim, nel BP26 rappresenta il 40% della crescita dei ricavi CIB
Avviate le nuove iniziative (35% della crescita dei ricavi CIB nel Piano 23-26):
BTP Specialist, Energy transition, Mid Internazionale
CF - Crescita attraverso la leadership multicanale e indipendenza distributiva
Focus sul canale proprietario e digitale
Erogati solidi (€3,9mld in 1H, di cui >€2mld nel 2T) malgrado il riprezzamento degli attivi
ed i più prudenti criteri di erogazione
Tasso di acquisizione di nuovi clienti in aumento grazie al BNPL, all'apporto di
HeidiPay e all'accordo con Nexi
Forte redditività e qualità degli attivi
Utile netto di €194m nei 6M
NPL/loans 1,5% netti, COR a 166bps nel semestre, €187m di overlays intatti
HF - Efficace azione di raccolta
Emesse obbligazioni per €2,8mld, rimborsati €2,2mld di TLTRO 6 mesi in anticipo
Costo medio della raccolta inferiore alle attese (145bps ultime emissioni vs 185bps di bdg24)
- NNM/(AUM+AUA); vs media Assoreti
- CIB density calcolata come: CIB RWA/ CIB attivo
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Alberto Nagel, AD di Mediobanca, ha dichiarato: "Il Gruppo ha avviato positivamente l'esercizio 2023-24 ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative di Piano, ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale. Nel semestre il Gruppo raggiunge il record storico di utile netto semestrale (oltre €610 milioni), riducendo gli attivi ponderati di oltre 2 miliardi, portando il ROTE ad oltre il 13%. Guardando ai prossimi mesi, i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte ad implementare la vision del Piano "One Brand-OneCulture"che vede il Gruppo affermarsi come Wealth Manager".
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Il Gruppo prosegue il suo percorso di crescita chiudendo il semestre con risultati ai livelli massimi storici: ricavi €1,731m (+4% a/a), utile netto €611m (+10% a/a), utili per azione 6M €0,72 (+10% a/a), ROTE 13,3% (+60bps da giugno), RORWA 2,5% (+10bps da giugno)
in un contesto operativo ancora incerto per gli eventi geo-politici e la dinamica macroeconomica, ma che sul finire d'anno ha registrato una performance positiva dei principali mercati finanziari, alimentata dalle aspettative di un allentamento della politica monetaria. I risultati rappresentano un solido avvio del nuovo Piano "One Brand-One
Culture" (target: ricavi €3,8mld, ROTE 15%, EPS €1,80 entro giu.26).
I ricavi beneficiano del progresso delle divisioni (WM +12% a €458m, CF +4% a €584m, INS +13% a €223m, HF +65% a €134m). Il CIB, pur mostrando un calo su base annua (-20% a €342m), mostra una significativa crescita nel'ultimo trimestre (+42% t/t, tornando sopra €200m), per la ripresa delle attività di Investment Banking ed il consolidamento per 3 mesi di Arma Partners.
In dettaglio:
L'andamento commerciale è stato robusto e improntato ad una crescita sempre più selettiva degli attivi ponderati per il rischio, orientata al valore e ad un minor assorbimento di capitale:
le TFA salgono di €5,5mld nei sei mesi a €94mld (+€4,4 mld t/t), trainate dagli afflussi di AUM/AUA (NNM di €4,2mld, per il 50% qualificati6) che raggiungono €66mld (+21% a/a, +7% t/t). La gestione attiva della raccolta ed il collocamento di prodotti di investimento strutturati da Mediobanca hanno permesso di soddisfare in gran parte la domanda di maggiore rendimento, che ha caratterizzato l'intero settore, mantenendo nello stesso tempo elevati i depositi (€27,7mld, sostanzialmente stabili nel periodo);
le attività ponderate per il rischio (RWA) sono in calo di oltre €2mld nel semestre e di quasi €3,5mld nei dodici mesi, malgrado l'applicazione dei modelli AIRB nel Consumer (con correlato aumento degli RWA per circa €0,9mld), per la dinamica
6 Inclusi €0,5mld di AUM, €0,2mld di collocamenti obbligazioni MB e €1,5mld certificates/prodotti strutturati e altri collocamenti
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selettiva degli impieghi (-3% a/a, con CIB -11%, CF +4% e WM +3%) e per l'avvio di misure di mitigazione del rischio del CIB.
I ricavi sono in crescita del 4% a €1.731m, equamente divisi per trimestre:
Margine di interesse a ~€1mld (€997m, +18% a/a) per il contributo positivo del CF (+4% a/a sostenuto da €3,9mld di erogato), del WM (+24% a/a) e dell'HF (triplicata a €103m) a seguito del riprezzamento degli attivi, dell'allargamento del portafoglio titoli e dell'attenta gestione del costo della raccolta. La dinamica dei trimestri vede una lieve progressione del secondo trimestre (>€500m, +1% t/t) malgrado il minore contributo di cedole indicizzate all'inflazione che avevano caratterizzato il portafoglio titoli nello scorso esercizio.
Commissioni a €422m (-11%a/a, con ultimo trimestre +35% t/t a €242m): l'andamento solido del WM (+5% a/a) non riesce a compensare la flessione del CIB condizionato dal confronto con il semestre record dell'esercizio 22/23. L'ultimo trimestre per altro vede una significativa inversione di tendenza con ripresa dell'attività IB e consolidamento di Arma (€24m).
Ricavi da trading a €93m in linea con la media dello scorso esercizio.
Insurance in crescita (+12% a €219m) trainato dal buon andamento di Assicurazioni Generali, con minore contributo nell'ultimo trimestre per l'impatto di eventi catastrofali.
Cost/income al 42% (stabile a/a), comprensivo dei continui investimenti in distribuzione, innovazione e talenti, nonché dell'impatto inflazionistico. Il Gruppo vede la sua base di dipendenti ampliarsi di circa 240 persone (incluso circa 80 persone dalle variazioni di perimetro) ed un costante sviluppo della progettualità e tecnologia.
La qualità degli attivi si conferma eccellente, con overlays elevati (~€245m, con €22m di utilizzo nel CF). Il costo del rischio di Gruppo è contenuto a 51bps (57bps nell'ultimo trimestre), con l'aumento del CF (da 146 a 166bps) contenuto dalla dinamica del CIB (costo del rischio pressochè nullo). Le attività deteriorate lorde di Gruppo sono in lieve calo per la vendita di due posizioni corporate altamente coperte (2,4% lordo e 0,8% netto sul totale degli impieghi); i crediti classificati "Stage 2" sono in lieve aumento t/t (5,9% lordo e 5,3% netto). Gli indici di copertura si confermano elevati: 69% per le attività deteriorate, 1,41% per i crediti performing di Gruppo e 3,74% per i crediti performing del CF.
Utile netto a €611m (+10% a/a), con ROTE adj. al 13,3% (+60bps s/s, RORWA7 adj 2,5% (+20bps s/s)
Significativa crescita dei valori per azione: EPS 6M a €0,72 (+10% a/a), TBVPS a €11,1 (+12% a/a).
La base patrimoniale si conferma elevata: indice CET1 al 15,3%3, in calo di 60bps nel semestre (15,9% a giugno 23). L'ampia generazione di utile e le misure di mitigazione del rischio hanno permesso di generare circa 150bps di capitale che ha permesso di
7 RORWA rettificato per svalutazioni/impairment di partecipazioni e titoli, e altre poste positive/negative non ricorrenti.
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finanziare il cash pay-out (85bps) e assorbire circa 125bps di effetti negativi interamente contabilizzati nei 6 mesi: acquisto di azioni proprie (€0,2mld, -45bps), introduzione dei modelli AIRB nel Consumer (-25bps), acquisizione di Arma Partners (- 60bps destinati a ridursi a 30bps nei prossimi anni per l'utilizzo di azioni proprie nel completamento dell'acquisizione).
Tutte le divisioni vedono un significativo progresso, rispetto agli obiettivi del Piano:
WM: TFA in aumento di €5,5mld in 6M, allineate al Piano. Ricavi e utile record (rispettivamente ~€460m e ~€100m), con €4,2mld di afflussi di raccolta indiretta (AUM/AUA). RORWA7 in aumento dal 3,1% al 3,6%. Prosegue il percorso secondo le linee strategiche con reclutamento di risorse senior, potenziamento offerta e riposizionamento sulle fasce più alte della clientela
I ricavi salgono del 12% a €458m sulla spinta del margine di interesse (+24%) per il rialzo dei tassi e la gestione del costo dei depositi, mentre le commissioni crescono del 5% (€240m) in un contesto di mercato che conferma la preferenza per prodotti di risparmio amministrato e vede una significativa crescita dei mercati sul finire d'anno. Le masse TFA raggiungono €93,6mld (+12% a/a, di cui €66mld di AUM/AUA), con una raccolta netta di €4,2mld di AUM/AUA, per il 50% rappresentate da asset qualificati 5. Il Private Banking prosegue nel Private& Investment Banking coverage della clientela intercettando circa €0,5mld di eventi di liquidità e oltre 15 operazioni mid corporate, potenziando l'offerta sia nel segmento Private Markets che nelle gestioni patrimoniali. Il contesto di mercato ha inoltre ampiamente favorito il collocamento di prodotti strutturati. Nel Premier Banking è proseguito il rafforzamento dell'offerta prodotti soprattutto a reddito fisso in ottica sinergica di Gruppo. Il 15 gennaio è avvenuto il rebranding di CheBanca! in Mediobanca Premier, importante pilastro del Piano 23-26 da cui è atteso un significativo contributo alla crescita del Gruppo (circa €10 miliardi di maggiori TFA nel periodo giugno 23 - giugno 26). Nel segmento Asset Management si segnala la ripresa ell'attività di CLOs (€0,4mld collocati) ed il lancio del fondo Special Situation.
CIB: avvio delle iniziative di Piano con rafforzata collaborazione con il Private Banking, ottimizzazione degli attivi (RWA -27%a/a a €16mld), completamento della partnership con Arma, istituzione del team Energy Transition, avvio del Mid internazionale e dell'iter per BTP specialist. Ricavi in ripresa nell'ultimo trimestre sulla scia della maggiore attività IB e del consolidamento di Arma Parnters per 3M. Il RORWA7 si attesta all'1,2%.
I ricavi (€342m) sono in riduzione del 20% dai livelli record di un anno fa riflettendo il debole contesto operativo dell'Investment Banking, impattato dalla volatilità dei mercati e dall'aumento dei tassi. Tuttavia l'ultimo trimestre vede una risalita sopra i €200m per la ripresa dell'attività su tutti i prodotti ed in particolare nell'advisory Large e Mid-Cap,cui si aggiunge il consolidamento della boutique Arma Partners da inizio ottobre (€24m di commissioni nel trimestre, 15 operazioni annunciate da luglio 2023 nel segmento digital economy). Il contributo di Arma nel Piano 2023-26 è stimato pari al 40% della crescita della divisione. Si conferma elevata la qualità del portafoglio creditizio con riprese nette di valore che azzerano le rettifiche. L'utile netto si attesta
- €108m (-26% a/a, +27% 2^Trim24 vs 1^Trim24) con RORWA pari a 1,2%.
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CF: profittevole e resiliente: ricavi +4% a €584m (record storico), utile netto stabile a €194m RORWA7 in lieve calo al 2,7% per l'introduzione dei modelli AIRB (€0,9mld di maggiori RWA), indice costi/ricavi al 30% (+1pp).
Prosegue l'andamento solido degli erogati (€3,9mld che portano il libro impieghi a 14,7mld, +4% a/a) trainati dall'efficacia della distribuzione diretta (salita all'80% dei prestiti personali erogati) e digitale (prestiti personali "digitali" al 33% del totale diretto), nonché dallo sviluppo del Buy Now Pay Later (BNPL) (circa €207m erogati, pari al 29% dei prestiti finalizzati), anche grazie all'acquisizione di HeidiPay ed all'avvio dell'accordo con Nexi, iniziative, entrambe concluse nell'autunno, che favoriranno ampiamente la capacità di acquisire nuovi clienti. Il margine di interesse (€513m, +4% a/a) beneficia dell'aumento dei volumi malgrado l'incremento dei tassi (nuova produzione totalmente riprezzata) e l'approccio più prudente nelle erogazioni. La qualità del credito evolve secondo le attese con un lieve aumento degli indicatori di rischiosità e costo del rischio da 145bps (medio FY23) a 166bps. Rimangono elevati gli indicatori di copertura (76% per le deteriorate, 3,74% per i crediti performing).
INSURANCE: contributo e redditività elevati nel nuovo contesto di tassi
Ricavi a €223m, +13% a/a, con andamento operativo robusto e crescente di Assicurazioni Generali, con l'ultimo trimestre (€76,7m) impattato da eventi catastrofali. L'utile netto della divisione è pari a €223m (+22% a/a). RORWA7 elevato (3,2%). Il valore di mercato della divisione (NAV) è stabile nel trimestre sui livelli di giugno 23 a €3,9mld.
HF: gestione dinamica di attivi e passivi, efficace capacità di raccolta a costi competitivi.
La raccolta è stabile a €60,6mld: l'attività di emissioni obbligazionarie (€2,8mld emessi a fronte di €1,4mld di rimborsi) ha permesso di dare seguito alla pianificata sostituzione del TLTRO (€2,2mld rimborsati sei mesi in anticipo), senza impatti regolamentari (NSFR a 120%, LCR a 156%, CBC a €17,8mld) e a costi inferiori alle attese (145bps costo medio delle emissioni vs 185bps di budget per l'esercizio 23/24). In lieve flessione i depositi (+1% t/t a €27,7 mld), in un contesto di riduzione degli impieghi del Gruppo e di gestione tattica delle promozioni sulla nuova liquidità. Il costo dei depositi, anch'esso in crescita meno del previsto, è atteso stabilizzarsi nei prossimi trimestri. Nel trimestre è stata perfezionata la cessione a Banca IFIS di Revalea, società specializzata nell'acquisto di crediti non performing.
Il Gruppo, che attribuisce grande rilievo alle tematiche di sostenibilità quale pilastro del proprio modello di crescita, consolida il percorso di decarbonizzazione confermando l'utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili e compensando le emissioni di gas serra prodotte direttamente dai propri asset aziendali (Scopo 1) e quelle indirette derivanti dall'acquisto di energia (Scopo 2 market-based),in coerenza con gli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2023-2026- 'One Brand One Culture'. Si segnala, inoltre, l'emissione di un'obbligazione SNP sustainable per €500m nel mese di settembre.
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In data 8 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, presieduto da Renato PAGLIARO, ha approvato i risultati di esercizio e consolidati al 31 dicembre scorso del Gruppo Mediobanca illustrati dall'Amministratore Delegato Alberto NAGEL.
Risultati consolidati
Il Gruppo prosegue il suo percorso di crescita chiudendo il semestre con risultati ai livelli massimi storici: ricavi a 1.730,6 milioni (+4,3% a/a), utile netto a 611,2 milioni (+10% a/a), utili per azione nei 6M pari a 0,72 (+10% a/a), ROTE al 13,3% (+60bps da giugno), RORWA al 2,5% (+20bps da giugno).
Più nel dettaglio, iI ricavi sono in crescita del 4,3% a 1.730,6 milioni, equamente divisi nei due trimestri:
il margine di interesse sfiora il miliardo (+18,2%, a 996,5 milioni, con l'ultimo trimestre che supera i 500 milioni, +1% t/t) per l'ampliamento di circa 55bps dello spread tra crediti e raccolta, con un ritorno degli impieghi che sale a 5,7% (+200bps) a fronte di un costo della raccolta (depositi, obbligazioni e altre forme onerose) del 2,3% (+145bps); si segnalano la gestione attiva delle fonti e del costo della raccolta e l'andamento selettivo degli impieghi (minori crediti corporate, maggiori crediti consumer e mutui) bilanciato dall'incremento del portafoglio titoli del banking book. La gestione accentrata della posizione ALM e del rischio tasso è riflessa nei buoni risultati della Tesoreria (il cui contributo passa da 6,5 a 85 milioni). Le altre divisioni mostrano dati in crescita: Consumer a 512,7 milioni (+4,1% a/a), Wealth Management a 213 milioni (+23,7%) e CIB a 153,1 milioni (+13,2%);
le commissioni nette saldano a 422,1 milioni con una buona ripresa nell'ultimo trimestre (+35%, da 179,8 a 242,3 milioni) che, oltre all'ingresso di Arma (24,1 milioni), riflette una buona crescita organica dell'Investment Banking e del risparmio gestito. Su base annua il CIB salda a 133,4 milioni (scorso anno 185,3 milioni) per il calo di Corporate Finance (da 98,6 a 79 milioni nonostante si mantenga solida la componente MidCaps, in crescita da 19,5 a 24,3 milioni) e Lending (da 49 a 25 milioni) dopo i risultati record degli ultimi mesi del 2022. L'ultimo trimestre vede una ripresa dell'advisory (56 milioni, anche grazie al consolidamento di Arma) e del Lending (15 milioni). Le commissioni WM saldano a 240,4 milioni (+4,5% a/a, da 230 milioni) di cui management fees per 167,8 milioni (+1,9% a/a), banking fees per 51,3 milioni (+5,2% a/a) ed advisory per 45,5 milioni (+18% a/a); da segnalare sul fine anno l'aumento delle advisory fees, delle banking fees e performance fees su gestioni e fondi per 8,5 milioni. Infine, il Consumer salda a 70,9 milioni, con un apporto del Buy Now Pay Later (Pagolight) raddoppiato a 10 milioni;
i proventi da Tesoreria saldano a 93,4 milioni con un contributo simile nei due trimestri (rispettivamente 47,5 e 45,9 milioni) ancorché in calo rispetto allo scorso anno (148,1 milioni) caratterizzato dai recuperi sulle posizioni del trading proprietario CIB e da alcune operazioni equity bespoke con clientela.
il contributo all'equity method di Assicurazioni Generali è pari a 215,1 milioni, in aumento rispetto allo scorso anno (+10,6%, da 194,4 milioni) con l'ultimo trimestre (76,7 milioni) interessato da un'incidenza dei danni catastrofali superiore alla media; gli altri investimenti IAS28 concorrono per 3,5 milioni (1 milione).
I costi di struttura si attestano a 735,4 milioni (+6,4% a/a, da 690,9 milioni) con il rapporto costi/ricavi che si mantiene su livelli contenuti al 42,5% malgrado l'accelerazione del secondo trimestre coerente con la stagionalità e l'ingresso di Arma (8,8 milioni). L'incremento del costo lavoro (+6,2%, da 359,8 a 382,2 milioni) riflette principalmente l'arrivo di nuove risorse (FTE: +5%, da 5.129 a 5.369) concentrate nelle aree di business. L'aumento delle spese amministrative (+6,7%, da 331,1 a 353,2
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milioni) riflette la componente IT (+10%) e i progetti e la maggiore operatività del Gruppo (spese di rappresentanza e viaggio a 33 milioni, +7%), mentre le spese nette di recupero scendono a 23 milioni, -27%, per la cessione di Revalea che fronteggia la salita del Consumer (+6,7% a/a).
Le rettifiche su crediti a 132,9 milioni riflettono un costo del rischio (COR) a 51bps (57bps nell'ultimo trimestre) in calo di circa di 10bps rispetto a 12 mesi fa e riflettono una modesta riduzione di overlays (meno di 30 milioni) che rimangono elevati (a 243 milioni). I minori volumi Corporate, con erogati pressochè interamente concentrati su posizioni investment grade, e il generalizzato miglioramento dei livelli di inflazione (con conseguente rilascio di circa 8 milioni di overlays) determinano un costo del rischio pressochè nullo nella divisione pur mantenendo una politica prudente di classificazione. L'incremento delle rettifiche Consumer (da 100,3 a 121,3 milioni, con costo del rischio in crescita da 144bps a 166bps) tiene conto del diverso mix di portafoglio (maggiori prestiti personali diretti) nonché dell'atteso incremento dei tassi di default, compensati in parte dall'utilizzo di circa 22 milioni di overlays confluito in gran parte nella perdita attesa da modello post adeguamento dei parametri allo scenario macro; lo stock resta comunque elevato (da 209 a 187 milioni). Il Wealth Management (-6,3milioni) resta pressoché stabile non risentendo dell'incremento dei tassi mitigato dalla forte presenza di mutui a rata protetta. Le HFs - Holding Functions (-5,7milioni contro -14,1milioni) beneficiano delle minori svalutazioni per la cessione di Revalea (da -13,4a -2,2milioni).
L'utile del semestre (611,2 milioni) sconta infine:
riprese nette di valore su altre attività finanziarie per 5,1 milioni riferibili principalmente alla valorizzazione a fair value a fine dicembre dei fondi (7,8 milioni) al netto delle rettifiche per impairment sul portafoglio titoli del banking book (-2,7 milioni);
contributo al Fondo Interbancario per 23,8 milioni (25 milioni);
imposte e tasse per 220,7 milioni (191,4 milioni), che scontano la tassazione sui dividendi intercompany;
altre poste straordinarie negative per 1,4 milioni (-13,1 milioni);
le retrocessioni a favore dei partners di Arma Partners trattati come dividendi8 ed iscritti tra gli utili di terzi.
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Riguardo alle poste patrimoniali, il totale attivo si attesta a 94,9 miliardi (91,6 miliardi al 30 giugno 2023), in dettaglio:
gli impieghi verso la clientela calano da 52,5 a 51,8 miliardi (-1,4%)per effetto dei minori stock Corporate and Investment Banking (-3,5%,da 19,6 a 18,9 miliardi), in particolare nel Wholesale Banking (-4,5%,a 16 miliardi). In controtendenza il Consumer sale a 14,7 miliardi (+1,6%) con un erogato dei primi sei mesi pari a 3,9 miliardi. Il Wealth Management resta sostanzialmente invariato a 16,9 miliardi malgrado il forte calo delle erogazioni di mutui ipotecari (479,8 milioni contro 1,4 miliardi). Infine, la flessione delle HFs (-5,3%,a 1,3 miliardi) riflette l'uscita di Revalea (-238,8milioni) e del minor stock Leasing;
titoli del banking book crescono da 10,5 a 10,9 miliardi (di cui 4,7 nel portafoglio HTC e 6,1 in quello HTC&S) ed incorporano nuovi acquisti di titoli di stato per 2,1 miliardi avvenuti nel primo trimestre, di cui la metà in titoli di stato italiani; l'andamento positivo del mercato azzera il
8 Dividendi su azioni di classe B, senza diritto di voto
8
passivo della riserva OCI che salda a +1,1 milioni (da -73,2 milioni) e dimezza le minusvalenze inespresse di Hold to Collect (da 119,7 a 43,5 milioni);
gli impieghi netti di tesoreria si attestano a 4,6 miliardi, in leggero calo rispetto a giugno (5 miliardi), senza impatti significativi dei rimborsi anticipati del T-LTROfinanziati dall'attività di funding. Il favorevole contesto di mercato, caratterizzato dal calo dei tassi, ha favorito l'incremento degli investimenti azionari e obbligazionari, cresciuti nel complesso di 1,5 miliardi. Gli indicatori di liquidità si confermano molto buoni con NSFR a 120% e LCR a 156%;
Le attività ponderate per il rischio (RWA) si attestano a 49,1 miliardi in calo rispetto a giugno di oltre 2 miliardi per i minori impieghi oltre che per l'avvio di misure di mitigazione del rischio (in particolare nel CIB);
la raccolta nei sei mesi resta stabile (60,6 miliardi contro 60,5 miliardi). L'intensa attività sul primario della raccolta cartolare ha determinato un incremento dello stock di obbligazioni in circolazione di 1,6 miliardi (da 22,3 a 23,9 miliardi, con circa 2,5 miliardi di nuove operazioni a fronte di rimborsi per 1,4 miliardi) e ha permesso di finanziare il rimborso del T-LTRO(-2,2 miliardi), in buona parte anticipato rispetto alle scadenze contrattuali; la lieve flessione dei depositi Wealth Management (da 28,2 a 27,7 miliardi) riflette la dinamica del mercato e la conversione in AUM/AUA ed è stata bilanciata dal maggior ricorso ad altre forme di provvista (da 4,5 a 5,6 miliardi);
le Total Financial Assets (TFA) salgono a 93,6 miliardi (+6,3% rispetto a giugno) spinte da 4,2 miliardi di nuovi afflussi di AUM/AUA - di cui 2,5 nell'ultimo trimestre - e da un effetto mercato positivo di circa 1,9 miliardi. Lo stock di AUM/AUA (65,9 miliardi) è suddiviso tra Premier (22,3 miliardi), Private (31,3 miliardi) e Asset Management (27 miliardi, di cui 12,3 miliardi verso investitori istituzionali).
I ratios patrimoniali si mantengono elevati (CET1: 15,3%3; Total capital: 17,4%) ben al di sopra
del livello SREP (CET1: 8,15%; Total capital: 12,45%)9. Il calo del semestre (CET1: da 15,9% a
15,3%; Total Capital: da 17,9% a 17,4%) sconta gli effetti delle acquisizioni ed altre operazioni
straordinarie per circa 100bps (in dettaglio, goodwill Arma: -60bps; buyback: -45bps; cessione
Revalea: +10bps) nonché l'introduzione dei modelli avanzati sul portafoglio Consumer (-25bps, corrispondenti a circa 900 milioni di maggiori RWA). Una buona parte del calo è stato compensato dall'attività ordinaria che include l'autofinanziamento (+35bps al netto del payout del 70%), nonché una gestione attenta del portafoglio creditizio (+80bps collegati al calo di RWA nell'ordine di 2,6 miliardi) grazie alla selezione dei nuovi impieghi ed al maggior ricorso alla mitigazione del rischio, in particolare per il portafoglio CIB. Restano infine le maggiori deduzioni collegate ad Assicurazioni Generali (-45bps) destinate a ridursi in occasione dell'incasso del dividendo.
Il Leverage ratio si attesta al 7,8% (8,4% lo scorso 30 giugno) al di sopra della media del settore (5,7%);
L'indice MREL si mantiene elevato e stabile nell'esercizio: 40,7% degli RWA e al 20,7% delle esposizioni LRE, confermandosi saldamente al di sopra dei requisiti minimi fissati per il 2024, rispettivamente al 23,57%10 e al 5,91%, in gran parte soddisfatti senza ricorso a passività Senior preferred (dotazione attuale e prevista di passività subordinate MREL eligible intorno al 20% degli RWA ed al 10% delle LRE).
- Il requisito SREP 2024 include P2R pari a 182 bps (da 168 bps) e da quest'anno il buffer O-SII (12,5bps; 25bps a regime dal 2025); rispetto al requisito MDA il buffer è pari a circa 500bps
- A partire dal 2025, Mediobanca sarà sottoposta al requisito di subordinazione (rispettivamente 13,50% degli RWA e 5,85% delle LRE), senza impatti, considerata la dotazione di passività subordinate MREL eligible)
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Alla data del 31 gennaio 2024, a valere sul programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea il 28 ottobre 2023 e dalla Banca Centrale Europea il 20 ottobre 2023, Mediobanca ha acquistato un totale di n. 11.674.672 azioni, pari allo 1,37% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a circa Euro 133,5 milioni.
Risultati divisionali
1. Wealth Management11: percorso strategico ben avviato con reclutamento di risorse senior, riposizionamento dell'offerta, lancio di Mediobanca Premier. Ricavi e utile in crescita a doppia cifra (rispettivamente ~€460m e €100m), con TFA in aumento di €5,5mld in 6M a €94mld, dopo afflussi di AUM/AUA per €4,2mld. RoRWA7 in ascesa al 3,6%.
In un contesto di mercato volatile che conferma la preferenza per prodotti di risparmio amministrato ma con prospettive di miglioramento per i prossimi trimestri, la divisione chiude il semestre con risultati record e crescita a doppia cifra. L'utile netto si attesta a 100,2 milioni (+21,9% a/a), dopo una crescita dei ricavi del 12,4% a 457,8 milioni, miglioramento del Cost/Income (65,9%) e stabilità del CoR (7 bps). Il RoRWA7 della divisione sale al 3,6%.
Prosegue il percorso secondo le linee strategiche previste nel Piano "One Brand One Culture" con:
TFA complessivamente in crescita a 93,6 miliardi (+10,3 miliardi su base annua, +5,5 miliardi nel semestre), in linea con la progressione di Piano, beneficiando sul finire dell'anno anche della crescita dei mercati e della stabilità dei depositi;
AUM/AUA in crescita del 10% rispetto a giugno (+20,9% a/a) a 65,9 miliardi con afflussi netti per 4,2 miliardi, mostrando una capacità di crescita due volte superiore a quella di mercato;
Rebranding di CheBanca! in Mediobanca Premier avvenuto il 15 gennaio, importante pilastro del Piano che si accompagna ad un riposizionamento della banca verso una fascia di clientela più elevata e ad un potenziamento dell'offerta che farà leva sulle competenze delle fabbriche prodotto del Gruppo e sul modello PIB; il rebranding è atteso contribuire alla crescita del Gruppo per circa €10 miliardi di maggiori TFA nel periodo giu.23 - giu.26;
Rafforzata implementazione del modello Private Investment Banking con circa 0,5 miliardi di eventi di liquidità da 15 operazioni Mid-Capintercettate nel semestre, di cui il 50% in collaborazione con il CIB;
Ampliamento dell'offerta e riposizionamento sui segmenti più elevati della clientela;
Potenziamento della struttura commerciale, che ha visto nel semestre l'ingresso di circa 50 figure senior contestualmente al remix di professionisti in linea con la nuova strategia; la struttura distributiva consta di 1.253 unità, di cui 680 bankers e 573 consulenti finanziari.
Nel corso del semestre il Premier ha collocato 3 nuovi fondi Target Maturity in collaborazione con MB SGR, ha lanciato un nuovo fondo equity in delega a Fidelity, ha avviato la nuova polizza Premier Life Income e ha proseguito, in continuità con il precedente esercizio il collocamento di bond e certificates Mediobanca. Il riposizionamento della base clienti è proseguito con circa 600 nuovi clienti di fascia alta entrati nel semestre e la riduzione di 30 mila conti mass market. Relativamente alla raccolta diretta si segnalano diverse iniziative volte a favorite la crescita e la
11 Include il segmento Premier (Mediobanca Premier), il Private Banking (MBPB, CMB), l'Asset Management (MB SGR e MB Management Company, Polus Capital, RAM AI), nonché le attività di Spafid.
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Allegati
Disclaimer
Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 08 febbraio 2024 ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 09 febbraio 2024 06:28:12 UTC.