24/04/2025 - Nusco S.p.A.: 2 Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024

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2 bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

INDICE

del fascicolo di BILANCIO D'ESERCIZIO CONSOLIDATO al 31 DICEMBRE 2024 della NUSCO S.p.A.

CARICHE SOCIALI

4

STRUTTURA DEL GRUPPO

5

RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA

8

AL 31 DICEMBRE 2024

STATO PATRIMONIALE

36

CONTO ECONOMICO

41

RENDICONTO FINANZIARIO

43

NOTA INTEGRATIVA

48

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

82

23

Informazioni Preliminari

Organi sociali e di controllo

Consiglio di Amministrazione

Presidente: Guerino Luciano Vassalluzzo

Consigliere: Michele Nusco

Consigliere Indipendente: Raffaele Cercola

__________________________________

Collegio Sindacale

Presidente: Rosario Bifulco

Sindaco effettivo: Gennaro Peluso

Sindaco effettivo: Luigi Rubino

_________________________________

Società di revisione

RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile S.p.A.

_________________________________

Organismo di Vigilanza

Prof Paolino Fierro

Sede legale

S.S. 7 bis Km 50.500, 80035 - Nola (NA)

Altre informazioni

Codice fiscale e P. IVA: 06861021217

Numero REA: NA - 844279

Indirizzo PEC: nuscospa@pec.nuscoporte.com

Capitale Sociale: Euro 22.503.265 i.v.

_________________________________

STRUTTURA DEL GRUPPO

Di seguito si riporta la Struttura del Gruppo alla data del 31 dicembre 2024:

Nusco Invest s.r.l.

Mercato

Azioni Proprie

21,07%

58,28%

20,64%

0,01%

Nusco S.p.A.

100%

99,97%

Nusco Energy s.r.l.

Pinum Doors&

Windows s.r.l.

in liquidazione

Si rappresenta che in data 12 luglio 2024 si è concluso il terzo periodo di esercizio dei "Warrant Nusco 2021-2024", per il periodo compreso tra il 1 luglio 2024 e il 12 luglio 2024, termine iniziale e finale inclusi, sono stati esercitati n. 302 Warrant e conseguentemente sottoscritte, al prezzo di Euro 1,49 per azione (nel rapporto di n. 1,072 (unovirgolazerosette) Azione di Compendio per ogni n.2 (due) Warrant posseduti), n. 161 Azioni Nusco di nuova emissione prive dell'indicazione del valore nominale, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle Azioni Ordinarie Nusco negoziate su Euronext Growth Milan alla data di emissione delle Azioni di Compendio, per un controvalore complessivo pari a Euro 239,89. A seguito di quanto sopra descritto, alla data attuale, risultano pertanto in circolazione n. 3.811.698 Warrant, che potranno essere esercitati nei successivi Periodi di Esercizio tra il 30 giugno 2025 e l'11 luglio 2025 compresi (Quarto Periodo di Esercizio) e tra il 29 giugno 2026 e il 10 luglio 2026 (Quinto Periodo di Esercizio), come previsto dal Regolamento "Warrant Nusco 2021-2026".

5

7

RELAZIONE

CONSOLIDATA

SULLA

SULLARELAZIONEGESTIONE

GESTIONE

2024DICEMBRE31AL

CONSOLIDATA

AL 31 DICEMBRE 2024

Premessa

La presente relazione al 31 dicembre

2024 è di corredo al Bilancio d'eserci-

zio consolidato del Gruppo chiuso al 31

dicembre 2024, composto da Stato Pa-

trimoniale, Conto Economico, Rendi-

conto finanziario e Note Illustrative, nel

quale è stato conseguito un risultato

netto di Gruppo pari ad Euro 1.090.737

di cui un risultato di terzi pari a Euro

327. Rinviandovi alla Nota Integrativa al Bilancio d'esercizio consolidato per ciò che concerne le esplicitazioni dei dati numerici risultanti dallo Stato Pa- trimoniale, dal Conto Economico e dal Rendiconto finanziario, attraverso tale documento si relaziona sulla gestione del Gruppo con riferimento all'eserci- zio chiuso al 31 dicembre 2024. Il Bi- lancio intermedio consolidato al 31 di- cembre 2024 comprende i bilanci della Capogruppo Nusco S.p.A. e della con- trollata Pinum Doors & Windows S.r.l., nella quale la Capogruppo detiene il 99,97% del capitale.

Informazioni sull'attività svolta dal Gruppo

Il Gruppo Nusco opera da decenni come un punto di riferimento nel set- tore della produzione e commercia- lizzazione di porte per interni, incluse porte blindate, e nella commercia- lizzazione di finestre in vari materiali

8quali legno, PVC, alluminio e ferro. La sede operativa si trova a Nola (NA), dove la società ha radici profonde nel territorio, affermandosi come una del-

le realtà industriali più significative dell'area. Nusco S.p.A. è parte inte- grante del Gruppo Nusco, una realtà imprenditoriale riconducibile all'omo- nima famiglia, attiva da oltre 60 anni nell'industria del legno e nel settore immobiliare.

Il Gruppo Nusco comprende diverse società di proprietà della famiglia Nu- sco, con operazioni distribuite in Italia e Romania e suddivise in due settori principali:

Immobiliare e costruzioni Produzione di porte e fi- nestre

In Romania, il settore immobiliare fa capo a Nusco Imobiliara, mentre la produzione di porte e finestre è ge- stita da Pinum Doors & Windows S.r.l., un'acquisizione strategica finalizzata nel 2022. Questa operazione, appro- vata dall'Assemblea degli Azionisti il 3 agosto 2022, è stata progettata per perseguire importanti obiettivi di crescita industriale, migliorando la posizione competitiva della società e rafforzando la sua presenza sui mer- cati internazionali. L'acquisizione di Pinum ha permesso un consolida- mento dell'internazionalizzazione del Gruppo, riducendo il rischio legato alla concentrazione del fatturato sul solo territorio nazionale, ampliando il por- tafoglio prodotti e introducendo una fascia "premium" nell'offerta Nusco.

Nel campo immobiliare, il Gruppo van- ta oltre 40 anni di esperienza, con re- alizzazioni significative sia in Italia che in Romania. In Romania, tra i progetti di rilievo si evidenzia la Nusco Tower a Bucarest, un edificio commerciale di 20 piani e 27.000 mq, venduto nel 2015 al fondo internazionale Globalworth. In Italia, il Gruppo ha realizzato numerosi complessi residenziali e progetti turi- stici, tra cui un villaggio in Sardegna. Inoltre, nel 2019 sono stati avviati due

nuovi cantieri nell'area di Nola per la costruzione di circa 150 appartamenti e 20 locali commerciali. Tra le inizia- tive in corso si segnala anche la rea- lizzazione del Nusco Center, un centro commerciale polifunzionale che sarà completato entro il 2026.

La produzione del Gruppo è distribuita tra Italia e Romania. In Italia, il Gruppo si avvale di quattro impianti produttivi situati a Nola (NA), destinati alla pro- duzione di porte e infissi. In Romania, un importante stabilimento è situato nella zona industriale di Pipera a Bu- carest, dove Pinum Doors & Windows S.r.l. produce una vasta gamma di ser- ramenti.

La rete di vendita del Gruppo si esten- de su tutto il territorio italiano, con circa 1.000 rivenditori indipendenti autorizzati, 57 negozi monomarca in franchising, e due showroom di pro- prietà a Nola e Cinisello Balsamo (MI). In Romania, Pinum è presente con due showroom a Bucarest e otto negozi monomarca in franchising. Sul piano internazionale, il Gruppo ha recente- mente rafforzato la propria presen- za con quattro presidi commerciali in Kuwait, Azerbaigian, Dubai e Libia.

L'apertura dello showroom monomar- ca di Dubai rappresenta un passo si- gnificativo nella strategia di espansio- ne internazionale del Gruppo. Questo spazio espositivo, situato nel quartiere Al Garhoud, offre una selezione esclu- siva di prodotti Nusco, combinando linee classiche e innovative, e funge da vetrina per i consumatori locali e in- ternazionali. Parallelamente, il negozio monomarca di Tripoli, in Libia, inaugu- rato durante la fiera Libya Build 2023, rafforza ulteriormente la presenza del Gruppo in Nord Africa. Questa iniziati- va, frutto di una partnership con Alta- faseel Alakheera, rappresenta un'op- portunità di espansione strategica in un mercato in forte crescita.

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha regi- strato un fatturato consolidato di 51,3 milioni di euro, confermando la sua so- lidità finanziaria e l'efficacia della sua strategia di espansione.

Scenario macroeconomico

Il contesto internazionale è caratteriz- zato da un'elevata incertezza. L'entra- ta in vigore, seppur ancora parziale, dei dazi statunitensi del 25% verso le im- portazioni di Canada e Messico, e l'ul- teriore 10% imposto ai prodotti cinesi, suggerisce una crescente probabilità di escalation nelle tensioni commer- ciali. Queste ultime si aggiungono alle preesistenti turbolenze geopolitiche e potrebbero incidere negativamente sulla domanda mondiale, l'inflazione e le catene globali del valore.

A fine 2024 gli scambi internazionali di merci hanno mostrato un recupero. Il commercio di merci in volume è au- mentato dell'1,1% a dicembre rispetto al mese precedente, (-0,1% a novem- bre). In particolare, per quel che riguar- da le importazioni, Stati Uniti (+3,8%), Cina (+3,0%) e Giappone (+3,1%) han- no registrato un aumento, il Regno Unito una diminuzione (-3,4%). Sul fronte delle esportazioni, il Giappone (+7,6%) ha registrato un aumento so- stanziale, dopo due mesi consecutivi di cali, mentre gli Stati Uniti (-4,3%) e l'A- merica Latina (-6,3%) hanno segnato una contrazione.

Le prospettive per la domanda mon- diale sono ancora negative ma in marginale miglioramento: l'indice composito globale dei manager degli acquisti (PMI) per i nuovi ordini all'e- sportazione, che anticipa la dinamica degli scambi internazionali, a febbraio ha segnato un incremento, rimanen- do tuttavia ancora sotto la soglia di espansione dei 50 punti.

Continua il trend crescente del prezzo

del gas. Le quotazioni delle principali materie prime nelle ultime settimane hanno continuato a mostrare una cer- ta volatilità e andamenti differenziati. L'indice del gas naturale ha raggiunto a febbraio un livello pari a 133,1 (128,4 il mese precedente e 87,4 la media nel 2024). Questa tendenza continua a es- sere legata soprattutto al perdurare della guerra in Ucraina e all'incertezza circa la sua futura evoluzione. L'an- damento del prezzo del Brent, diver- samente da quello del gas, è rimasto, con poche eccezioni, su un percorso discendente iniziato a partire dallo scorso aprile, toccando la quotazione media di 75,2 dollari al barile a febbraio (79,2 a gennaio; 80,7 dollari nel 2024). Nei primi mesi del 2025 l'euro resta stabile dei confronti del dollaro. La valuta europea, a gennaio e febbraio, si

  • stabilizzata a 1,04 dollari per euro, in deprezzamento rispetto alla media del 2024 (1,08 dollari). A partire dai primi giorni di marzo, le dichiarazioni del- la nuova amministrazione USA han- no creato tuttavia una certa volatilità sul mercato finanziario e su quello dei cambi e l'euro ha mostrato una nuova tendenza all'apprezzamento.
    L'inflazione non è più il problema eco- nomico principale a livello interna- zionale ma continua a rappresentare un rischio rilevante. In questa fase, le pressioni al rialzo sui prezzi sono li- mitate ma non trascurabili e nuovi rischi inflazionistici, legati allo scena- rio economico e geopolitico, stanno emergendo. In tale contesto, la BCE a marzo ha annunciato per la sesta volta consecutiva una riduzione del tasso di interesse di policy. Sulle future scelte di politica monetaria in Europa, analo- gamente a quelle negli Stati Uniti, pesa l'incertezza associata al quadro inter- nazionale che riduce la probabilità di ulteriori tagli nei prossimi mesi in en- trambi i lati dell'Atlantico.

L'economia USA mostra un lieve ma diffuso dinamismo. Il Beige Book, pub- blicato dalla Federal Reserve, che ri- porta le più recenti tendenze dell'eco- nomia americana (in concomitanza con le riunioni della Federal Open Market Commitee), ha rilevato nei primi mesi del 2025 un moderato ma generaliz- zato aumento dell'attività economica. La spesa dei consumatori è cresciuta e l'occupazione è salita marginalmente, soprattutto nei servizi e nell'edilizia. Si registrano incrementi moderati sia dei prezzi di vendita sia dei costi de- gli input produttivi. Permane un cauto ottimismo delle imprese, anche se vi sono timori che l'entrata in vigore dei dazi possa innescare aumenti dei costi e ridurre i margini di profitto. L'indice di fiducia dei consumatori, misurato dal Conference Board, è invece sceso di 7 punti a febbraio, arrivando al livel- lo più basso da giugno 2024 (98,3), a causa del deterioramento delle aspet- tative, che sono scese sotto la soglia di 80, fornendo segnali di una possibile recessione. Nell'area euro, il PIL nel quarto trimestre 2024 è stato rivisto al rialzo, registrando un tasso di crescita congiunturale pari a 0,2%. Si confer- ma la tenuta della domanda interna, in rallentamento tuttavia rispetto ai tre mesi precedenti (i consumi decelera- no da +0,6% a +0,4%, gli investimenti da +1,8% a +0,6%) a fronte di un calo marginale delle esportazioni, dopo il forte decremento dei tre mesi prece- denti (-0,1%, da -1,4%). Le prospet- tive per l'area euro sono in moderato miglioramento. L'Economic Sentiment Index della Commissione Europea, che sintetizza la fiducia di famiglie e im- prese, a febbraio è salito lievemente, toccando il livello più elevato degli ul- timi 5 mesi (96,3 da 95,3 punti)9. L'au- mento dell'indice è derivato dal mi- glioramento della fiducia nell'industria e tra i consumatori, solo parzialmente

territorio economico ha mostrato un rallentamento per i beni non durevoli (-0,1%rispetto al forte aumento del +0,9% del trimestre precedente) e un calo più marcato per i beni semi- durevoli (-0,4%).Al contrario, i beni durevoli e i servizi hanno registrato aumenti (+0,2% e +0,4%).
Gli investimenti fissi lordi hanno evi- denziato un incremento significati- vo (+1,6%), trainato dalla spesa per impianti, macchinari e armamenti (+3,2%) e per i fabbricati non residen- ziali e altre opere (+4,1%). Sono dimi- nuiti, invece, gli investimenti in abita- zioni (-1,4%),mentre quelli in prodotti di proprietà intellettuale sono aumen- tati dello 0,3%. Dal lato dell'offerta, nel quarto trimestre si sono registrati andamenti congiunturali positivi nel valore aggiunto dell'industria in sen- so stretto (+0,8%) e delle costruzioni (+1,2%).
Nei servizi si è osservato un lieve calo del valore aggiunto (-0,1%),con con- trazioni marcate nelle attività artisti- che, di intrattenimento e in altri servizi (-0,5%),nei servizi di informazione e comunicazione (-0,7%)e nelle attivi- tà finanziarie e assicurative (-0,8%).Il comparto del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione è rimasto sta- bile, mentre le attività immobiliari e quelle professionali hanno mostrato un incremento (+0,1% e +0,4%).
Produzione industriale in decisa ri- presa. A gennaio, l'indice della pro- duzione industriale destagionalizzato ha registrato un forte rimbalzo, con una crescita congiunturale del 3,2%, che ha più che compensato il marca- to calo di dicembre (-2,7%).Di con- seguenza, nella media del trimestre novembre-gennaio,l'indice è rimasto stabile rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo, si è osservato un

CONSOLIDATA

bilanciato da una diminuzione nelle

costruzioni. La fiducia nel commer-

cio al dettaglio e quella nei servizi è

rimasta sostanzialmente stabile. Nel-

GESTIONESULLARELAZIONE 2024DICEMBRE31AL

le principali economie dell'area, l'E-

SI è aumentato significativamente in

Francia (+2,3 punti) e Germania (+1,2)

mentre Italia (-0,4) e Spagna (-2,0) ha

registrato un calo.

Scenario italiano1

PIL italiano in marginale crescita a fine 2024. Nel quarto trimestre, dopo la stazionarietà dei tre mesi precedenti, il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di rife- rimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha registrato una crescita congiunturale dello 0,1%. Il risultato è stato migliore di quello di Germania e Francia (dove il dato congiunturale nel quarto trimestre è stato pari, rispettivamente, a -0,1% e -0,2 %) e peggiore di quello della Spagna (+0,8%).

Tra le componenti, la domanda este- ra netta ha fornito un contributo solo marginalmente positivo alla crescita del prodotto su base congiunturale (+0,1 punti percentuali), grazie a un calo delle esportazioni di beni e servizi meno marcato rispetto a quello delle importazioni (rispettivamente -0,2% e -0,4%). Al contrario, la variazione delle scorte ha sottratto 0,4 punti percen- tuali alla crescita del Pil.

La domanda interna, al netto delle scorte, ha contribuito positivamente (per 0,5 punti percentuali), sostenuta dall'aumento di tutti i principali ag- gregati. Nel dettaglio, i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,2% ri- spetto ai tre mesi precedenti, con un incremento della spesa delle Ammi-

10nistrazioni Pubbliche (AP) e delle fa- miglie residenti e ISP di stessa entità (+0,2%). La spesa delle famiglie sul

1 Fonte: ISTAT Nota Mensile Marzo 2025

rallentamento generalizzato in tutti i raggruppamenti industriali, ad ecce- zione del settore dell'energia (+3,7%). Il calo è stato più marcato per i beni strumentali (-0,9%) e più contenuto e di simile entità per i beni di consumo e intermedi (-0,1% e -0,2%).

Nel 2024, la produzione nelle costru- zioni, è cresciuta del 5,0%, al netto de- gli effetti di calendario, evidenziando un moderato rallentamento rispetto al 2023 (+6,9%). Nel quarto trimestre, nonostante il calo di dicembre (-1,7%), l'indice destagionalizzato della produ- zione ha registrato un forte recupe- ro (+1,5% congiunturale), invertendo la tendenza dei trimestri precedenti, quando si erano osservati rallenta- menti nel secondo (-1,1%) e terzo trimestre (-0,1%).

Nel 2024, la crescita annuale dell'indi- ce del fatturato dei servizi in volume, al netto degli effetti di calendario, è stata pari a 0,3%, segnando un rallen- tamento rispetto al 2023 (+1,3%). In particolare, la variazione congiuntu- rale dell'indice destagionalizzato del fatturato dei servizi in volume per il quarto trimestre è stata positiva, no- nostante la decelerazione registrata a novembre e dicembre, e pari a +0,7% dopo un secondo e terzo trimestre in cui l'indice era diminuito (rispettiva- mente -0,4% e -0,8%). La crescita, ad eccezione dei trasporti e magazzinag- gio (-0,5%) e delle attività immobiliari (-0,1%), è stata diffusa a tutti i setto- ri. Gli incrementi maggiori sono stati registrati per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,8%), i Ser- vizi di informazione e comunicazione (+1,4%) e Agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+1,2%). Leg- germente più contenuta e di simile entità è stata la crescita per gli Altri servizi (+0,9%) e per le Attività dei ser- vizi di alloggio e ristorazione (+0,8%).

L'indice per il Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, invece, è rimasto stazio- nario rispetto al trimestre precedente. Nel 2024, la produzione nelle costru- zioni, è cresciuta del 5,0%, al netto de- gli effetti di calendario, evidenziando un moderato rallentamento rispetto al 2023 (+6,9%). Nel quarto trimestre, nonostante il calo di dicembre (-1,7%), l'indice destagionalizzato della produ- zione ha registrato un forte recupe- ro (+1,5% congiunturale), invertendo la tendenza dei trimestri precedenti, quando si erano osservati rallenta- menti nel secondo (-1,1%) e terzo trimestre (-0,1%).

Nel 2024, la crescita annuale dell'indi- ce del fatturato dei servizi in volume, al netto degli effetti di calendario, è stata pari a 0,3%, segnando un rallen- tamento rispetto al 2023 (+1,3%). In particolare, la variazione congiuntu- rale dell'indice destagionalizzato del fatturato dei servizi in volume per il quarto trimestre è stata positiva, no- nostante la decelerazione registrata a novembre e dicembre, e pari a +0,7% dopo un secondo e terzo trimestre in cui l'indice era diminuito (rispettiva- mente -0,4% e -0,8%). La crescita, ad eccezione dei trasporti e magazzinag- gio (-0,5%) e delle attività immobiliari (-0,1%), è stata diffusa a tutti i setto- ri. Gli incrementi maggiori sono stati registrati per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,8%), i Ser- vizi di informazione e comunicazione (+1,4%) e Agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+1,2%). Leg- germente più contenuta e di simile entità è stata la crescita per gli Altri servizi (+0,9%) e per le Attività dei ser- vizi di alloggio e ristorazione (+0,8%). L'indice per il Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, invece, è rimasto stazio- nario rispetto al trimestre precedente.

pari al 4,8% per i lavoratori dell'in- dustria e al 3,6% per quelli dei servizi privati, mentre si rileva una diminuzio- ne del 14,1% per la pubblica ammini- strazione, che riflette l'anticipo a di- cembre 2023 dell'indennità di vacanza contrattuale per il 2024. Per l'intero 2024, a fronte di un incremento mol- to ridotto dei prezzi, emerge un primo rilevante miglioramento delle retribu- zioni contrattuali (+3,1%). La crescita

  • più consistente nel settore priva- to (+4,0%), soprattutto nell'industria (+4,6%); Cresce il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel quarto trimestre 2024, per il totale delle imprese con dipendenti, di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, at- testandosi al 2,1%. Per le imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti è sostanzialmente stabile sia nell'industria, sia nei servizi. Miglio- ra il clima di fiducia dei consumatori a febbraio, trainato soprattutto dalle valutazioni sulla situazione economica personale.
    La dinamica dei prezzi in Italia resta inferiore alla media dell'area euro. L'inflazione armonizzata dei prezzi al consumo (IPCA) in Italia ha continua- to a crescere, portandosi a gennaio e febbraio a 1,7%; la variazione congiun- turale, dopo la flessione dello 0,8% di gennaio dovuta agli effetti dei saldi invernali (non considerati nell'indice NIC), è stata pari a 0,1% a febbraio. La dinamica dei prezzi rimane in Italia, anche a febbraio, al di sotto di quella registrata nella media dell'area euro (+2,4%), in Germania (+2,8%) e in Spa- gna (+2,9%), mentre in Francia si regi- stra un deciso rallentamento (+0,9%), dovuto alla forte riduzione decisa dal governo dei prezzi dell'energia nel mercato regolamentato.
    Moderata l'inflazione dei prezzi all'im- portazione. A dicembre 2024 la varia- zione tendenziale dei prezzi relativi ai

beni e servizi importati, dopo il -1,4% registrato a novembre, è stata pari a 0,1%, continuando a crescere in termini congiunturali (+0,3% a dicembre e +0,2% a novembre). La dinamica riflette l'aumento congiunturale dei li- stini degli energetici importati e la leg- gera riduzione di quelli degli altri beni. In accelerazione i prezzi alla produzio- ne dei beni energetici e stabili quelli nelle costruzioni. I prezzi alla produ- zione dell'industria registrano a gen- naio una decisa accelerazione, sia in termini congiunturali (+1,6% che se- gue il +0,6% di dicembre) sia in termini tendenziali (+4,4%; +1,1% di gen- naio), interrompendo la serie di valori negativi che durava dall'aprile 2023. La dinamica tendenziale riflette es- senzialmente il forte rialzo nel settore dell'energia, pari al 15% (da +2,6% di gennaio), a fronte di un più moderato aumento per il comparto non energe- tico, pari a 0,8% (+0,4% a gennaio).

A gennaio, i prezzi di costruzione de- gli edifici residenziali risultano stabili rispetto al mese precedente e in ridu- zione in termini tendenziali (-0,5%); i prezzi di costruzione degli edifici non residenziali aumentano dello 0,7% (sia in termini congiunturali che ten- denziali) e quelli per la realizzazione di strade e ferrovie registrano rispet- tivamente aumenti dello 0,6% e dello 0,1%.

Tra i consumatori prevalgono le attese di un rialzo dell'inflazione. Nel primo bimestre 2025 tra i consumatori si re- gistra, per la prima volta da novembre 2022, una prevalenza delle attese di aumento dell'inflazione per i prossi- mi dodici mesi. A febbraio, la quota di consumatori che si attende un rialzo è pari al 42,1% contro il 38,8% di chi si aspetta una diminuzione11.

In lieve aumento la quota di impre- se che intende rialzare i listini. Tra le imprese del comparto manifatturiero,

delle costruzioni e dei servizi di mer-

"diaspora romena" è stata stimata dal

cato, e, seppure in misura minore,

Ministero romeno degli Esteri a circa

nel commercio al dettaglio continua

5,7 milioni di persone alla fine del 2021

a prevalere l'intenzione di mantenere

(ultimi dati disponibili); di questa, dati

stabili i propri prezzi nei successivi tre

ISTAT indicano che al 1° gennaio 2023,

mesi. Il saldo tra attese di rialzo e di

1,08 milioni risiedono in Italia (il 21,5%

ribasso aumenta nel comparto mani-

della popolazione straniera). La regio-

fatturiero, in quello delle costruzioni e

ne che accoglie più romeni è il Lazio.

del commercio mentre diminuisce nei

Secondo i dati dell'Istituto Nazionale

servizi.

romeno di Statistica, il PIL romeno (se-

rie lorda) stimato nel 2023 (dati prov-

Scenario rumeno2

visori) è stato di 1.598,6 miliardi di lei,

La

Romania

è

ubicata nell'Europa

ai prezzi correnti, in aumento in ter-

Sud-Orientale, al nord della Penisola

mini reali del +2,1% rispetto al 2022. Il

Balcanica. Con un'estensione di 238.391

valore del PIL in euro è stato di 323,2

mq., è il 12° Paese europeo per super-

miliardi di euro, al cambio medio del

ficie

territoriale.

La

Romania confina

2023 della BNR di 1 euro = 4,9465 lei.

con la Repubblica Moldova, la Bulga-

Secondo i dati dell'Istituto romeno di

ria, la Serbia, l'Ungheria, l'Ucraina ed il

Statistica (INS), il valore complessivo

Mar Nero. La popolazione residente in

delle esportazioni FOB realizzate nel

Romania al 1° gennaio 2023 (ultimi dati

2023 è stato di 93,1 miliardi di euro,

disponibili), secondo i dati dell'Istituto

mentre quello delle importazioni CIF è

Nazionale di

Statistica

romeno è di

stato di 122,05 miliardi di euro. Rispet-

19,05 milioni di abitanti (-0,06%). Ri-

to al precedente anno, le esportazioni

spetto al 2003, la popolazione romena

sono aumentate del +1,3% mentre le

residente è diminuita di 2,57 milioni di

importazioni sono calate del -3,2%.

persone, mentre - se si fa un confronto

Nel periodo di riferimento, la bilancia

con il 1992 -, il calo è di 3,76 milioni.

commerciale ha registrato il deficit

Bucarest ha 1,73 milioni di abitanti, ov-

commerciale FOB - CIF è stato di 28,9

vero il 9,05% del totale, mentre si con-

miliardi di euro, in aumento con 5,2

sidera la zona metropolitana Bucarest

miliardi di euro rispetto al 2022. Se-

Ilfov, la popolazione conta 2,3 milioni

condo i dati del Ministero delle Finan-

di persone

(12%

della

popolazione).

ze, il debito pubblico al 31 dicembre

Seguono

le

province di

Iasi

(774.025

2023 ha registrato un valore di 954,53

abitanti),

Prahova

(691.202

abitanti),

miliardi di lei (circa 192,97 miliardi di

Cluj

(circa

688.930

abitanti)

e Timis

euro al cambio medio del 2023) pari al

(circa 658.607 abitanti). La popolazio-

59,7% del PIL, di cui il debito pubblico

ne con domicilio in Romania, al 1° gen-

governativo è arrivato a 933,1 miliar-

naio 2024 aveva raggiunto il valore di

di lei (circa 188,6 miliardi euro) pari al

21,83 milioni di persone, in calo dello

58,4% del PIL. Il debito pubblico estero

0,47% rispetto al 1° gennaio del prece-

al 31 dicembre 2023 è stato di 396,83

dente anno. Al primo posto rimane la

miliardi di lei (42,5 % del debito pub-

zona metropolitana di Bucarest (2,66

blico totale). Il debito pubblico della

12

milioni di abitanti) e Bucarest (2,14 mi-

Romania calcolato secondo la meto-

lioni abitanti), seguite da Iasi (991.882

dologia europea (Maastricht debt) era

abitanti),

Suceava (763.689),

Prahova

a fine dicembre 2023 di 782,17 miliardi

(756.881), e Timis (762.429 abitanti). La

di lei (circa 158,13 miliardi di euro) pari

2

Fonte: Nota Congiunturale Romania ITA 2023 (Italian Trade Agency)

al 48,9% del PIL (+17,5% rispetto al 31 dicembre 2022). Secondo i dati della Banca nazionale della Romania, il de- bito estero ha raggiunto al 31 dicem- bre 2023 il valore di 168,812 miliardi di euro, di cui il debito estero a lungo termine al 31 dicembre 2023 ha rag- giunto un valore di 121,162 miliardi di euro (+22,8% rispetto al 31 dicembre 2022) e rappresenta il 71,8% del debito estero totale. Il debito estero a breve termine ha raggiunto i 47,650 miliardi di euro, in aumento del +5,3 % rispetto al 31 dicembre 2022. Gli investimen- ti diretti dei non residenti sono arri- vati a 6,587 miliardi di euro (rispetto ai 10,039 miliardi di euro nel periodo gennaio - dicembre 2022) di cui parte- cipazioni al capitale per 6,548 miliardi di euro. L'indice dei prezzi di consumo (IPC) e' stato a dicembre 2023 pari a +6,6% rispetto a dicembre 2022. Il tas- so annuo di inflazione calcolato in base all'IAPC (Indice Armonizzato dei Prezzi di Consumo), a dicembre 2023 è stato del +7% rispetto a dicembre 2022. Nel 2023 rispetto al 2022, l'IPC dei prodotti alimentari è aumentato del +14,9 %, i beni non alimentari del +7,1% e il prez- zo dei servizi ha registrato un avan- zamento del +11,25%, secondo i dati pubblicati dall'Istituto romeno di Sta- tistica (INS). Il tasso medio dei prezzi al consumo basato sull'IPC negli ultimi 12 mesi (gennaio - dicembre 2023) ri- spetto ai 12 mesi precedenti (gennaio

  • dicembre 2022) è del +10,4%, men- tre lo stesso tasso ma basato sull'in- dice Armonizzato (IAPC) negli ultimi 12 mesi (gennaio - dicembre 2023) ri- spetto ai 12 mesi precedenti (gennaio
  • dicembre 2022) ha registrato +9,7%. La Commissione Nazionale di Previ-
    sioni (CNP) ha stimato per l'anno 2024 una ripresa economica13del 3,4 %, per il 2025 una crescita del 4% e del 4,4%
    per il 2026.
Il principale settore a valle dell'indu- stria delle porte e serramenti è quello dell'edilizia. Gli interventi che genera- no la domanda di porte e serramenti sono:
• forniture per l'edilizia di nuova co- struzione;
• ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo esistente;
• sostituzioni: queste possono es-
Scenario macroeconomico del mercato
di riferimento3
sopra degli altri paesi nella categoria BBB. Nella direzione opposta pesa- no, secondo Fitch, i deficit gemelli, la cattiva storia del consolidamento fi- scale, le rigidità di bilancio. Fitch pre- vede un deficit del 6% del Pil nel 2024 e del 6,4% nel 2025 e una crescita del debito pubblico al 53,3% del PIL nel 2025, dal 48% nel 2023. Per il 2024 si stima una crescita economica del 3%, percentuale simile per il 2025, mentre per la zona euro: 0,7% e 1,7%. I gran- di afflussi di fondi europei, compresi quelli di coesione dal quadro finanzia- rio 2021-2027e i fondi per la ripresa e la resilienza, rimarranno i principali motori della crescita e degli investi- menti nel medio termine. L'inflazione stimata (riferita all'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo) per il 2024 è del 5,1%, e per il 2025 del 3,5%, rilevando che ci sono rischi di rialzo. Si prevede che il disavanzo delle partite correnti si stabilizzerà al 5-7%del PIL, stimandosi al 7% nel 2023. La Romania continuerà ad avere uno dei maggiori disavanzi delle partite correnti nell'Europa cen- trale e orientale nella categoria BBB, riflettendo in parte le sfide legate alla competitività. Il sistema bancario ru- meno è ben capitalizzato, redditizio e liquido.

Standard & Poor's valuta che il mix

CONSOLIDATA

espansivo di politiche fiscali in

vi-

sta delle quattro elezioni romene di

quest'anno

(europee, regionali-am-

ministrative, politiche e presidenziali)

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024

peserà sui suoi già ampi deficit gemelli

(di bilancio e delle partite correnti). Il

deficit fiscale rimarrà elevato, legger-

mente inferiore al 6% del PIL. La politi-

ca fiscale post-elettorale è incerta

e si

prevede che i deficit si ridurranno

solo

gradualmente nei prossimi anni, rag-

giungendo una media del 5,1% del PIL

nel periodo 2025-2027. Di conseguen-

za, il debito pubblico netto aumenterà

costantemente, superando il 53% del

PIL entro il 2027. Anche il conto degli

interessi del governo rimarrà elevato,

con una media del 6,3% delle entrate

fino al 2027. Allo stesso modo, il disa-

vanzo delle partite correnti supererà

le precedenti aspettative e la media

del 6,8% del Pil nei prossimi quattro

anni. La politica fiscale prociclica del

governo romeno contribuisce a stimo-

lare la domanda interna e si prevede

una crescita di circa il 3% quest'anno.

Oltre ai forti consumi privati, gli inve-

stimenti finanziati dall'UE sosterranno

la crescita. Le riforme necessarie per

ricevere i fondi dell'UE, e l'adesione del

paese all'UE in generale, costituiscono

i punti di riferimento politici fonda-

mentali per il quadro istituzionale della

Romania. L'inflazione rimarrà elevata e

continuerà quindi a rappresentare una

sfida per la

Banca Nazionale della

Ro-

mania (NBR). L'agenzia di rating Fitch

ha mantenuto il rating della Romania

a BBB- con outlook stabile. Il rating è

supportato dall'adesione all'UE e dai

relativi afflussi di capitale che sosten-

gono la convergenza dei redditi, la

finanza esterna e la stabilità macro-

economica. Secondo la fonte citata, il

PIL pro capite, la governance e gli in-

dicatori di sviluppo umano sono al di

14

sere determinate dall'effettiva obsolescenza dei prodotti o dalla volontà di rinnovare esteticamen- te e funzionalmente i propri ser- ramenti. Questo tipo di domanda dipende, in generale, dalle dispo- nibilità di reddito dei clienti finali (famiglie, imprese, Pubblica Am- ministrazione, ecc.).

Trattandosi di finiture, l'effetto sulle vendite risulta slittato in termini tem- porali di circa 6-12 mesi.

Secondo l'ultimo Rapporto Congiuntu- rale del CRESME (Centro Ricerche Eco- nomiche e Sociali del Mercato dell'Edi- lizia) di novembre 2023, la produzione edilizia in Italia è valutata nel 2023 a circa 287 miliardi di euro, in cresci- ta dell'1,5%rispetto al 2022. Dopo la forte espansione registrata nel bien- nio 2021-2022, il settore nel corso del 2023 ha evidenziato una battuta d'ar- resto e si calcola che a valori costanti la produzione abbia subito un lieve ri- dimensionamento (-0,3%). A determi- nare tale risultato è stato soprattutto il venir meno delle condizioni che ave- vano contribuito alla netta espansione del comparto negli anni precedenti, ovvero una forte domanda dopo la pandemia e la presenza di significative misure di incentivazione come il Superbonus 110%. Quest'ultimo è stato oggetto di una rimodulazione che ne ha dapprima ristretto il campo di applicazione e, successivamente, ridotto le aliquote (per approfondi- menti si rimanda alla sezione relativa a Novità ed eventi rilevanti). L'impat- to è stato evidente nel 2023, con una contrazione degli investimenti in ma- nutenzione straordinaria residenziale pari all'11,4% e sarà ancora più deciso nell'anno in corso, per cui è prevista un'ulteriore flessione del 25,8%. Nel 2024 è attesa, inoltre, una diminuzione degli investimenti in nuove costruzio-

ni residenziali (-2,4%) che configura un peggioramento rispetto al dato del 2023 caratterizzato da una sostanziale stabilità (+0,6%). Per quanto riguarda gli investimenti nell'edilizia non resi- denziale privata gli impatti rimangono più contenuti (previsti+1,2% nel 2023 e -1,5% nel 2024). Per quanto riguar- da le opere pubbliche (genio civile ma anche non residenziale pubblico), si registra l'impatto favorevole degli in- vestimenti pianificati con il PNRR e i precedenti piani nazionali di sviluppo, che determina complessivamente un progresso previsto del 19,8% nel 2023 e del 11,4% nel 2024. L'accelerazione degli investimenti degli enti locali e della Pubblica Amministrazione potrà proseguire anche con tempi più lun- ghi, grazie soprattutto ai consistenti piani di sviluppo previsti dal PNRR in particolare per gli interventi di riqua- lificazione degli edifici pubblici, oltre che in campo infrastrutturale. Anche a livello internazionale, secondo Cresme, il 2023 ha evidenziato a livello europeo una flessione dell'1,3% che dovreb- be trovare conferma anche nell'anno in corso (-1,4%), salvo poi invertire la tendenza a partire dal 2025. A livello mondiale, gli investimenti sono rima- sti in territorio lievemente positivo nel 2023, con una crescita dell'1,4%. Il 2024 è atteso nuovamente in aumen- to, seppur con una lieve decelerazio- ne, mentre il 2025 dovrebbe mostrare un leggero rafforzamento del trend espansivo.

Dati di settore Italia4

Nel 2023, il costo dei prodotti energe- tici e dei principali materiali da costru- zione risulta in netto rallentamento rispetto ai massimi storici raggiunti nel 2022, quando gli effetti dello scoppio del conflitto russo-ucraino hanno ac- centuato il trend rialzista evidenziato

nella fase post pandemica. Nonostante la frenata delle principali materie pri- me, per effetto del ridimensionamento della domanda del settore, i prezzi ri- mangono più alti delle medie storiche. Nel corso dell'anno le materie prime che hanno manifestato le più ampie contrazioni su base annua nei prez- zi sono l'energia elettrica (-31,4%), grazie al maggiore impiego di fonti alternative al gas proveniente dalla Russia, tra cui il gas naturale liquefat- to importato, in particolare, dagli Stati Uniti, i pannelli Mdf (-11,6% rispetto al 2022) e i componenti per serramenti in Douglas (-1,6%). Mentre risulta ri- dimensionata la crescita dei pannelli truciolari (+0,8%), dei componenti per serramenti in Hemlock (+2,4%) e dei componenti lamellari (+3,8%) mag- giormente utilizzati per la produzione (in particolare di pino). Per gli infissi in Legno/Alluminio, i profili in allumi- nio rilevano anch'essi una riduzione (-10,3%). Riguardo agli altri costi di produzione, il costo del vetro strati- ficato registra la crescita maggiore (+17,3%), seguita dai componenti di ferramenta (+4,1%), mentre il costo del lavoro evidenziano un incremen- to più limitato (+3,3%). Il 2024 si apre con un calo dei prezzi, a conferma di una dinamica già riscontrata lo scorso anno. Nel primo trimestre dell'anno, tra le materie prime con le più ampie contrazioni su base annua spiccano l'energia elettrica (-30,6%) e i profi- li di alluminio (-14%). Gli altri costi di produzione registrano cali più conte- nuti, in particolare per i pannelli Mdf (-3,4%) e per tutte le componenti per serramenti (-1,4% le lamellari, -1,1% in Douglas e -0,6% in Hemlock). Ancora, invece, in lieve crescita i pannelli tru- ciolari (+3,1) mentre si stabilizza il co- sto dei vetri stratificati.

Nel 2023 l'industria delle porte e fine-

stre in legno è stata influenzata dalla battuta d'arresto registrata dagli in- vestimenti in costruzioni, determinata dalla flessione del comparto del re- cupero residenziale. Dopo la crescita eccezionale del biennio precedente la produzione nel 2023 si è attestata a 1.585 milioni di euro con una riduzio- ne dell'1,4% rispetto all'anno prece- dente. Sull'andamento del settore ha inciso la minor crescita della domanda nazionale, accompagnata da una cer- ta rimodulazione al ribasso dei prezzi medi, collegata al contenimento delle quotazioni delle materie prime e alla contrazione della domanda estera. Il mercato interno è cresciuto del 2,1% attestandosi a 1.550,5 milioni di euro, penalizzato dall'incertezza riguardan- te la normativa sugli incentivi fiscali, dalla stretta attuata sul Superbonus e soprattutto dall'eliminazione dello sconto in fattura, che ha fatto venir meno il vantaggio economico diretto e immediato, leva fondamentale per gli investimenti da parte dei clienti fina- li. L'import, nonostante il ridimensio- namento del tasso di crescita rispet- to al 2022, ha registrato un ulteriore progresso nel2023 (+31,6%, contro il +102,2% del 2022), pur senza raggiun- gere un ruolo rilevante per il settore dato che l'incidenza sui consumi in- terni è solo del 9,4%. Ad essere importate sono soprattutto finestre in legno (89% dell'import totale) provenienti dal Nord Europa (Austria, Germania) e dall'Europa dell'Est (Polonia, Ungheria e Slovenia) e marginalmente le porte provenienti soprattutto dall'Est e Nord Europa (Polonia, Romania Bulgaria e Germania in primis). Le esportazioni, dopo l'aumento nel 2022 (+15,9%), di- minuiscono nel 2023 del 9,6% a valo- re. L'export genera15l'11,4% del valore della produzione (12,4% nel 2022) e riguarda principalmente porte in legno

3

Fonte: Ricerca di settore CERVED

4 Fonte: Ricerca di settore CERVED

destinate al mercato residenziale e al

CONSOLIDATA

contract di fascia alta. I principali pa-

esi di destinazione sono la Francia e la

Svizzera e i flussi sono legati principal-

SULLARELAZIONEGESTIONE DICEMBRE31AL2024

mente alla domanda di porte (87% cir-

della quotazione delle materie prime e

ca dell'export totale). L'andamento dei

primi mesi del 2024 e l'attuale scena-

rio fanno prevedere per l'anno in corso

un calo pronunciato della produzione

in valore e volume, accompagnato da

un progressivo ribasso dei listini cal-

mierati per la progressiva riduzione

dell'energia, che comunque si manter-

ranno al di sopra delle medie passate.

La contrazione stimata (-13,1%), sarà

imputabile alla debolezza del merca-

to interno (-16,7%), penalizzato dalle

previsioni fortemente negative degli

investimenti in manutenzione stra-

ordinaria, e da incentivi significativa-

mente tagliati e depotenziati anche

dall'ultimo DL 39/2024 di marzo che

introduce il definitivo stop allo sconto

in fattura e cessione dei crediti per il

Superbonus e i bonus edilizi 'minori'.

La debolezza della domanda nazionale

condiziona anche le importazioni, che

si stimano in calo del 31%, dopo il no-

tevole

progresso dell'ultimo triennio,

mentre si attende per l'export un lie-

ve incremento (+3%). Nell'analisi del-

le previsioni per il 2024 occorre infine

tenere in considerazione l'evoluzione

delle tensioni in Medio Oriente e nel

Mar Rosso che se, per il momento, non

sembrano aver prodotto effetti di rilie-

vo sul settore nell'immediato, potreb-

bero contribuire a frenare la ripresa

economica internazionale.

Nel medio e lungo termine, nonostan-

te uno scenario condizionato da incer-

tezze geopolitiche, è ipotizzabile un

progressivo assestamento sia sul fron-

16

te produttivo che della domanda.

Dati di settore Romania5

5

Fonte: ICE BUCAREST

Secondo i dati pubblicati dall'Istitu-

to nazionale di statistica (INSSE) nel mese di gennaio 2024 il volume dei la- vori edili è calato in serie lorda rispetto al mese precedente del 77,0%, questo calo si è evidenziato principalmente nei lavori di costruzione nuovi e nei la- vori di manutenzione e riparazione or- dinaria (-77% ciascuno) e nei lavori di ristrutturazione generale (-76,7%). Per quanto riguarda gli oggetti da costru- zione, si sono verificate diminuzioni nei lavori di ingegneria civile (-79,6%), negli edifici residenziali (-77,9%) e ne- gli edifici non residenziali (-70,8%). Il volume dei lavori edili con serie retti- ficata per numero di giornate lavorati- ve e stagionalità ha subito un calo del 34,2%. Gennaio 2024 vs gennaio 2023- Rispetto a gennaio 2023, il volume dei lavori edili è diminuito del 14,7% in serie lorda. Per gli elementi struttu- rali, si sono registrate diminuzioni nei lavori di costruzione nuovi (-20,7%) e nei lavori di manutenzione e di ripa- razione (-1,9%). I lavori di ristruttu- razione generale sono aumentati del 4,3%. Per gli oggetti da costruzione si sono verificate diminuzioni negli edi- fici residenziali (-53,1%) e nei lavori di ingegneria civile (-0,3%). Il volume per gli edifici non residenziali è aumentato del 5,8%. Il volume dei lavori edili con serie rettificata per numero di giornate lavorative e stagionalità ha subito un calo del 15%.

Andamento della gestione

L'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ha rappresentato per il Gruppo Nusco un'importante fase di consolidamento, successiva a un triennio caratterizzato da una significativa espansione. No- nostante un contesto macroecono- mico complesso e altamente sfidan- te, il Gruppo è riuscito a contenere la

contrazione del fatturato, attestatosi a Euro 51,3 milioni (-9,57% rispetto all'anno precedente), dimostrando ca- pacità di reazione e flessibilità opera- tiva.

La strategia implementata dal management ha permesso al Gruppo di mantenere una solida redditività operativa, con un EBITDA Adjusted di Euro 6,9 milioni. Pur registrando una lieve flessione rispetto ai 7,2 milioni del 2023, l'EBITDA Adjusted margin ha raggiunto il 13,40%, in miglioramento rispetto all'anno precedente. Tale ri- sultato conferma la capacità della So- cietà di incrementare costantemente la propria marginalità, anche in con- testi avversi, distinguendosi positiva- mente rispetto ai principali competitor e al mercato di riferimento.

Il risultato operativo netto (EBIT) ha raggiunto Euro 3,4 milioni, con un EBIT margin che è passato dal 7,66% del 2023 al 6,66% del 2024. Tale risultato continua a riflettere l'efficacia delle azioni di efficientamento e ottimizza- zione dei costi intraprese dal Gruppo nel corso dell'anno.

Infine, il Gruppo Nusco ha conseguito un utile netto positivo di Euro 1,1 mi- lioni, che, seppur inferiore rispetto ai 2,2 milioni del 2023, rappresenta un chiaro segnale di resilienza operativa e solidità finanziaria, consolidando ulte- riormente la fiducia degli stakeholder nella capacità del Gruppo di affrontare con successo anche scenari di mercato complessi.

Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Di seguito i principali fatti di rilievo av- venuti nell'esercizio di riferimento:

  • In data 29 aprile 2024, l'Assemblea degli azionisti, in sede ordinaria, ha nominato, con il meccanismo

di voto di lista, il nuovo Consiglio di Amministrazione di Nusco, fis- sando preventivamente in 3 il nu- mero di membri e definendo in tre esercizi sociali la durata del rela- tivo incarico, ossia fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2026. I componenti del nuovo Consiglio di Amministrazio- ne sono stati eletti dall'unica lista depositata, presentata dall'azioni- sta Nusco Invest S.r.l., che detiene complessivamente n. 10.850.000 azioni pari a 58,28% del capitale sociale. Il nuovo Consiglio di Am- ministrazione risulta così compo- sto: • Guerino Luciano Vassalluzzo

  • Michele Nusco • Raffaele Cer- cola. Sulla base della documen- tazione prodotta dall'interessato alla Società, l'amministratore indi- pendente, il prof. Raffaele Cercola, ha dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza pre- visti dall'art. 147-ter, comma 4, del TUF. L'Assemblea della Società ha altresì confermato Guerino Lucia- no Vassalluzzo quale Presidente del Consiglio di Amministrazione. L'Assemblea degli Azionisti ha al- tresì nominato, con il meccanismo di voto di lista, il nuovo Collegio Sindacale di Nusco, che rimarrà in carica per tre esercizi e più pre- cisamente fino alla data dell'As- semblea convocata per l'ap- provazione del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2026, fissandone altresì i relativi compensi. I componenti del Collegio Sindacale sono stati eletti dall'unica lista depositata, presentata dall'azionista Nusco Invest S.r.l., che detiene comples- sivamente n. 10.850.000 azioni pari a 58,28% del capitale sociale.

Il nuovo Collegio Sindacale risulta così composto: Sindaci Effettivi • Dott. Rosario Bifulco • Dott. Gen- naro Peluso • Dott. Luigi Rubino Sindaci Supplenti • Dott. Vincenzo Scognamiglio • Dott.ssa Francesca Notaro. L'Assemblea ha nominato, ai sensi dello statuto della Società, il Presidente del Collegio Sindaca- le nella persona del Dott. Rosario Bifulco.

  • In data 29 aprile 2024, l'Assemblea degli azionisti, in sede straordina- ria, ha deliberato l'aumento gra- tuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2442 del Codice Civile, per massimi Euro 1.656.318 con emis- sione (parità contabile implicita Euro 1,13) di massime n. 1.465.768 azioni ordinarie senza valore no- minale, aventi le medesime carat- teristiche delle azioni ordinarie in circolazione, da attuarsi mediante imputazione a capitale di un pari ammontare prelevato dalla "Ri- serva straordinaria". In particola- re, l'operazione ha previsto che le azioni rinvenienti dall'Aumento di Capitale Gratuito siano assegnate a tutti i titolari di azioni ordinarie della Società (le "Azioni Gratuite") nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 14 azioni posse- dute. Le Azioni Gratuite sono state assegnate gratuitamente ai Soci in una delle date utili - in base al calendario di Borsa Italiana S.p.A. - nel mese di maggio del corrente anno.
  • In data 30 aprile 2024, la Società ha fissato il Periodo Addizionale di Esercizio dei "Warrant Nusco 2021- 2026" - codice ISIN IT0005453086 ("Warrant") - dal 2 maggio 2024 al 10 maggio 2024 (estremi inclusi), al fine di consentire ai portatori dei Warrant in questione la facoltà di esercitare il diritto di sottoscri-

vere le Azioni di Compendio con effetto in tempo utile per proce- dere al calcolo del rapporto di as- segnazione delle nuove azioni. Ai sensi del Regolamento i portatori di Warrant potranno sottoscrive- re azioni ordinarie Nusco di nuova emissione, prive del valore nomi- nale, ammesse alla quotazione su Euronext Growth Milan nel rap- porto di n. 1 (una) Azione di Com- pendio per ogni n. 2 (due) Warrant esercitati al prezzo di esercizio pari a Euro 1,60. Le Azioni di Com- pendio sottoscritte dai titolari di Warrant nel corso del Periodo Ad- dizionale di Esercizio, saranno rese disponibili per le negoziazioni per il tramite di Monte Titoli S.p.A., il giorno di liquidazione successi- vo al termine dell'ultimo giorno del relativo Periodo di Esercizio e avranno medesimo godimento di quello delle azioni ordinarie nego- ziate sull'Euronext Growth Milan alla data di emissione delle Azioni di Compendio.

  • In data 10 maggio 2024, la Società ha conferito l'incarico di Euronext Growth Advisor e Specialista a

Banca Profilo S.p.A con efficacia a far data rispettivamente dal 10 giugno 2024 e dal 9 agosto 2024.

  • In data 12 luglio 2024 si è conclu- so il terzo periodo di esercizio dei "Warrant Nusco 2021-2024", per il periodo compreso tra il 1 luglio 2024 e il 12 luglio 2024, termine iniziale e finale inclusi, sono stati esercitati n. 302 Warrant e con- seguentemente sottoscritte, al prezzo di Euro 1,49 per azione (nel rapporto di n.1,072 (unovirgolaze-
    rosette) Azione di Compendio per ogni n.2 (due) Warrant17posseduti), n. 161 Azioni Nusco di nuova emis-
    sione prive dell'indicazione del va- lore nominale, aventi godimento

regolare e le medesime caratte-

un'agevolazione complessiva pari

ristiche delle Azioni Ordinarie Nu-

ad € 3.652.702,00 a copertura di

sco negoziate su Euronext Growth

una percentuale nominale pari al

Milan alla data di emissione delle

75% dell'investimento ammesso,

Azioni di Compendio, per un con-

di cui € 1.948.107,73 nella forma

trovalore complessivo pari a Euro

di contributo in conto impianti e €

239,89. A seguito di quanto sopra

1.704.594,27 nella forma di finan-

descritto, alla data attuale, risul-

ziamento

agevolato da

restituire

tano pertanto in circolazione n.

in 7 anni.

3.811.698 Warrant, che potranno •

In data 18 novembre 2024, L'ar-

essere esercitati nei successivi Pe-

ticolo di Affari&Finanza ha posi-

riodi di Esercizio tra il 31 dicembre

zionato la Nusco S.p.A. fra le 800

2025 e l'11 luglio 2025 compre-

piccole e medie imprese italiane

si (Quarto Periodo di Esercizio) e

"campioni della hashtag#crescita".

tra il 29 giugno 2026 e il 10 luglio

Christian Bieker, direttore dell'I-

2026 (Quinto Periodo di Esercizio),

stituto Tedesco Qualità e Finanza

come previsto dal Regolamento

che ha realizzato la ricerca, ha af-

"Warrant Nusco 2021-2026".

fermato: "Nonostante la crisi degli

• In data 3 ottobre 2024, Nusco è ri-

ultimi anni che ha toccato quasi

sultata essere tra le e 250 imprese

tutti i settori dell'economia, esi-

italiane ammesse alle agevolazio-

ste un'Italia dinamica e innovati-

ni del Decreto n. 183 con quasi 2

va, che attraverso nuovi prodotti

milioni di euro a fondo perduto e

o servizi e spesso esportazioni a

oltre 1,7 in finanziamento agevo-

livello mondiale, crea posti di la-

lato, a fronte di un programma di

voro e distribuisce benessere e

investimenti pari a 4,78 milioni di

ricchezza

nel territorio". Queste

euro. A fronte del programma di

800 società, che rappresentano il

investimento presentato pari a €

tessuto connettivo e la struttura

4.870.270,33, a Nusco è concessa

portante

dell'economia

italiana,

grazie alla loro flessibilità e incli- nazione all'innovazione, sono ri- uscite ad emergere e a ottenere risultati eccellenti nonostante la crisi economica iniziata con l'a- prirsi del decennio, a causa della pandemia e degli equilibri geopo- litici fortemente compromessi.

  • Nel mese di ottobre 2024 la So- cietà ha completato l'installazio- ne dell'impianto fotovoltaico di 500kwh presso lo stabilimento di produzione di porte interne.
  • Con riferimento alla Pinum D&W S.r.l., sono iniziati i lavori del nuovo stabilimento che si sviluppa su un terreno di 44.000 mq nel comune di Moara Vlasiei (Romania). L'opi- ficio avrà un'estensione di 20.000 mq dedicato alla produzione di porte ed infissi con impianti pro- duttivi all'avanguardia e di ultima generazione. I lavori termineranno entro il 2026.

Si riporta di seguito l'andamento del titolo a partire dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024:

19

Disclaimer

Nusco S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 24 aprile 2025, ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da , senza apportare modifiche o alterazioni, il 24 aprile 2025 alle 15:36 UTC.

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