06/05/2020 - UniCredit S.p.A.: Comunicato stampa 1Q20

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Comunicato stampa 1q20

UniCredit Group - Public

MILANO, 6 MAGGIO 2020

UNICREDIT: UNA BANCA PANEUROPEA VINCENTE

  1. RISULTATI DIGRUPPO DEL 1TRIM20MOSTRANO:

SOLIDI INDICATORI DI CAPITALE E DI LIQUIDITÀ

RISPOSTA INCISIVA A COVID-19 PER PROTEGGERE TUTTI GLI

STAKEHOLDER

Il 5 maggio 2020, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha approvato i risultati finanziari consolidati di Gruppo del 1trim20 al 31 marzo 2020:

AZIONI RAPIDE E INCISIVE IN RISPOSTA A COVID-19PER ASSICURARE UN SERVIZIO EFFICIENTE E CONTINUATIVO ALLA CLIENTELA E ALLO STESSO TEMPO PROTEZIONE DEL BENESSERE DEGLI STAKEHOLDER

  • Dipendenti:misure protettive in tutto il Gruppo; attivazione di un efficace piano di emergenza
  • Clienti:accelerazione della trasformazione digitale; moratoria su €28 mld di prestiti; €1 mld di garanzie1
  • Comunità:donazioni a livello locale e regionale; collaborazione con banche centrali e governi

INIZIO DELL'ANNO ECCELLENTE CON OTTIMA PERFORMANCE NEI PRIMI DUE MESI. L'IMPATTO DI COVID-19È STATO VISIBILE A PARTIRE DA MARZO

  • Margine di interesse (NII):€2,5 mld, in calo dello 0,5 per cento trim/trim; Commissioni:€1,6 mld, in rialzo del 5,2 per cento a/a
  • Vendite lorde AuM:pari a circa 150 per cento del run-rate del 2019 nei primi due mesi2, mentre al 50 per cento circa nelle ultime due settimane di marzo2

NEL 1TRIM20UTILE NETTO IMPATTATO DA POSTE NON OPERATIVE IN LINEA CON LA GUIDANCE

  • Principalmente costi di integrazione in Italia3(-€1,3mld)4, transazioni relative a Yapi (-€1,7 mld)4,5e cessioni immobiliari6(+€0,5 mld)4
  • Utile netto contabile: -€2.706 mln; utile netto sottostanteincludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle
    rettifiche su crediti: -€58 mln

SOLIDI INDICATORI DI CAPITALE E LIQUIDITÀ A SUPPORTO DELLA CLIENTELA E DELLE COMUNITÀ

  • Solida capitalizzazione:CET1 MDA buffer a 436 pb nel 1trim20, ben al di sopra del target di 200-250 pb per tutto il FY20
  • Aggiornamento realistico dello scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti7con €0,9 mld addizionali di rettifiche su crediti, costo del rischio atteso nel range100-120pb nel FY20 e nel range70-90pb nel FY21
  • Solido livello di liquidità con LCR ratio al 143 per cento nel 1trim208

FARE LA COSA GIUSTA PER TUTTI GLI STAKEHOLDER PER SERVIRLI AL MEGLIO

  1. Dati al 24 aprile 2020.
  2. Dati manageriali. Solo per Western Europe, escluso il wealth management, da gennaio a metà marzo.
  3. In riferimento al comunicato stampa del 02/04/20, per dettagli "UniCredit e i sindacati italiani siglano un accordo in relazione al piano strategico Team 23".
  4. I dati indicati sono al lordo delle imposte. L'impatto fiscale complessivo e gli altri minori impatti per le poste non operative ammontano a-€143mln.
  5. Riciclo da patrimonio netto a conto economico per-€1,6mld di riserve valutative, principalmente sui cambi. Impatto del deconsolidamento sul CET1 ratio pari a +58 pb.
  6. Escluse le PPA.
  7. Per i dati di crescita annuale del PIL FY20 è stimata una contrazione pari a-15,0 per cento in Italia, -10,0 per cento in Germania, -9,1 per cento in Austria e -6,3 per cento nella regione CEE. Nel FY21 è prevista una ripresa del PIL annuale pari a +9,0 per cento in Italia, +10,0 per cento in Germania, +7,9 per cento in Austria e +6.0 per cento nella regione CEE.
  8. Media mensile degli ultimi 12 mesi alla fine del 1trim20.

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  • I punti di forza e il rigoroso business model di UniCreditper mitigare l'impatto diCovid-19
  • I pilastri chiave di Team 23restano le priorità strategiche
  • Un aggiornamento del piano Team 23che rifletta le attuali condizioni sarà presentato al Capital Markets Day che si terrà verso la fine dell'anno o l'inizio dell'anno prossimo

Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A., nel commentare i risultati del 1trim20 ha dichiarato:

"Il primo trimestre 2020 ha confermato ancora una volta l'impatto positivo di Transform 2019 su tutto il nostro business.

La nostra performance commerciale nei primi due mesi è stata molto forte. Il margine di interesse si è mantenuto stabile e le commissioni sono cresciute del 5,2 per cento rispetto all'anno precedente. Abbiamo ora una posizione patrimoniale estremamente robusta, con un significativo aumento del nostro CET1 MDA buffer a 436 pb nel trimestre, ben al di sopra del nostro target di 200-250 pb, e disponiamo inoltre di un'ampissima posizione di liquidità, pari al 143 per cento alla fine del trimestre8.

Fin dai primi giorni dell'epidemia in Italia, UniCredit ha adottato misure incisive a protezione e supporto dei dipendenti e dei propri clienti, rimanendo nel contempo pienamente operativa in tutte le geografie. Grazie all'inesauribile impegno di tutti i membri del team, abbiamo continuato a servire i nostri clienti e le economie in cui siamo presenti. In aggiunta, sia a livello di Gruppo che di dipendenti, abbiamo fatto consistenti donazioni alla lotta contro Covid-19.

A seguito dell'esteso lockdown, abbiamo preso la decisione proattiva di anticipare il nostro periodico aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9 per il secondo trimestre e abbiamo annunciato 902 milioni di euro addizionali di rettifiche su crediti. Sulla base delle nostre assunzioni realistiche, stimiamo che il nostro costo del rischio si attesterà nel range 100-120 pb nell'esercizio 2020.

Desidero esprimere la mia sincera gratitudine a tutti i miei colleghi e rassicurarli che, in questa fase dove il lockdown inizia a essere allentato in tutti i nostri mercati, noi baseremo le nostre decisioni sul modo di procedere sui dati, non sulle date. Faremo sempre la cosa giusta, mettendo al primo posto la salute e il benessere dei nostri colleghi e dei nostri clienti. Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19 grazie ai nostri importanti punti di forza e al nostro modello di business focalizzato."

AZIONI TEMPESTIVE PER PROTEGGERE GLI STAKEHOLDER IN RISPOSTA A COVID-19

I mesi appena trascorsi sono stati segnati dalla pandemia globale Covid-19 che ha avuto un impatto profondo sulle comunità, sui dipendenti e sui clienti. UniCredit ha agito in modo rapido e deciso allo scopo di proteggere tutti gli stakeholder e la salute e la sicurezza dei dipendenti e dei clienti rimarrà la priorità numero uno della banca. Ai primi segni della crisi, UniCredit si è mobilitata per la distribuzione di circa 17 mln di dispositivi protettivi e circa 24 mila schermi protettivi per le filiali.

Nell'arco di due settimane la presenza nei grandi stabili è diminuita al 10 per cento circa e al 40 per cento nelle filiali. Grazie all'approccio "One Bank, One UniCredit" la banca ha potuto applicare le conoscenze acquisite in Italia anche

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negli altri paesi in cui opera. La condivisione di azioni di buona prassi dall'Italia, ha consentito al Gruppo di essere tra i primi ad attivarsi in Germania, Austria e CEE.

Alla luce degli investimenti significativi in IT fatti durante Transform 2019, il Gruppo ha assicurato un rapido adattamento alle nuove modalità di lavorare e ha dimostrato flessibilità operativa. La capacità della VPN è stata aumentata da 4.000 a 60.000 utenti, un incremento di oltre 15 volte rispetto alla capacità pre-crisi. Inoltre, UniCredit ha fornito 8.000 nuovi laptop, 8.000 licenze di WebEx e aumentato l'utilizzo di Skype for Business di cinque volte. Ad oggi circa il 60 per cento, più di 50 mila dipendenti, stanno lavorando da remoto, incluso quasi il 90 per cento delle funzioni delle sedi centrali.

Anche i clienti stanno accogliendo con favore e beneficiando dagli investimenti IT nelle operazioni digitali e da mobile. Il numero degli utenti digitali attivi9è aumentato del 5 per cento a/a attestandosi a 7,5 milioni, mentre gli utenti attivi mobile banking10sono in rialzo addirittura del 27 per cento a/a. Questi sviluppi positivi sono evidenti anche nell'aumento materiale delle vendite tramite canali digitali (+15 per cento a/a) e nella percentuale delle vendite digitali rispetto al totale delle vendite (+47 per cento a/a).

UniCredit continua a "Fare la cosa giusta". Il gruppo ha esteso la copertura sanitaria del Gruppo includendo Covid-19 e ha trasformato 900 contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato. Come segno di solidarietà, il top management di UniCredit ha rinunciato all'intero bonus per il 2020.

La banca ha messo in campo ulteriori misure per supportare i lavoratori in prima linea:

  • reperendo e donando materiale protettivo e respiratori agli ospedali;
  • facendo donazioni a organizzazionino-profit nel campo della sanità
  • facendo numerose donazioni benefiche incluso un contributo collettivo pari a €5 mln alla Fondazione UniCredit
  • erogando prestiti ad un tasso d'interesse dello 0 per cento per i lavoratori in campo sanitario in Germania

Supportando i clienti nel bisogno, il Gruppo ha stretto collaborazioni con banche centrali, Governi e regolatori per assicurarsi che l'aiuto arrivi a chi ne ha bisogno. Ad aprile sono stati erogati prestiti garantiti dallo Stato nei vari Paesi in cui opera il Gruppo. UniCredit ha erogato il primo finanziamento garantito da SACE in Italia per €10 mln al Pastificio Di Martino, un pastificio fondato più di cento anni fa a Gragnano, vicino a Napoli. Nel mese di aprile, sono stati erogati quasi €1 mld di prestiti garantiti dallo Stato. L'obiettivo di UniCredit è raggiungere €15 mld di prestiti garantiti in Italia. Inoltre, al 24 aprile, la banca è stata in grado di approvare €28 mld di prestiti a 279mila clienti in tutti i Paesi che hanno offerto la moratoria11.

In qualità di banca di riferimento per le PMI, UniCredit ha continuato a supportare i clienti e ad adattarsi alle loro necessità provvedendo anche a velocizzare i pagamentiai fornitori del Gruppo per supportare la liquidità delle PMI.

BUSINESS MODEL RESILIENTE SUPPORTATO DA ROBUSTI INDICATORI DI CAPITALE E LIQUIDITÀ

Il business model e la strategia di UniCredit - essere una banca commerciale paneuropea semplice e di successo con un CIB pienamente integrato al servizio della sua ampia base di clienti in Europa occidentale, centrale ed orientale - rendono la banca resiliente.

  1. Almeno un login online o da applicazione negli ultimi tre mesi.
  2. Almeno un login nelle applicazioni mobile negli ultimi tre mesi (1 mese per la Germania).
  3. Moratorie approvate, dati al 24 aprile 2020. Dati CEE consolidati: le moratorie previste in Ungheria e Serbia sono automaticamente accordate a tutti i clienti che possono in seguito decidere di rinunciare(opt-out).

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Riguardo alla performance del 1trim20, UniCredit ha registrato un robusto avvio d'anno, con i ricavi commerciali cresciuti in misura significativa a gennaio e febbraio e comunque in aumento dello 0,1 per cento nel trimestre su base annua, malgrado il rallentamento indotto da Covid-10 a partire da metà marzo.

Nel 1trim20:

  • Ilmargine di interesse (NII)è diminuito leggermente (0,5 per cento trim/trim) per effetto di dinamiche commerciali negative, in particolare a livello di tassi sui prestiti
  • Lecommissionihanno registrato un avvio d'anno eccellente nei mesi di gennaio e febbraio con il run-rate delle vendite lorde AuM pari al 150 per cento circa del 2019, mentre nelle ultime due settimane di marzo sono state pari a circa il 50 per cento. CB Italy ha segnato il miglior avvio d'anno di sempre in termini di commissioni su investimenti, mentre l'attività di CIB ha registrato una forte performance sui mercati obbligazionari
  • Attività di negoziazione: la solida performance delle attività con la clientela sui mercati azionari, delle commodity e dei cambi, che ha avuto un andamento positivo trim/trim grazie all'intensa attività della clientela, è stata tuttavia più che annullata dall'ampliamento dello spread creditizio che ha penalizzato alcuni portafogli market facilitation. I ricavi totali delle attività di negoziazione sono stati impattati anche dagli aggiustamenti delle XVA e delle rettifiche non ricorrenti.

In aggiunta alle rettifiche su crediti addizionali derivanti dall'aggiornamento dello scenario macroeconmico IFRS9 reso noto il 22 aprile, il conto economico operativo ha subito un impatto da Covid-19 anche sui ricavi, complessivamente in calo di quasi €500 mln trim/trim. Tale diminuzione è da attribuire a voci non ricorrenti che non sono collegate alla redditività operativa del Gruppo. Ad esempio, aggiustamenti trimestrali delle XVA per quasi -€175 mln, rettifiche negative non ricorrenti di valutazione di partecipazioni come Visa per complessivi €65 mln o un'oscillazione nel saldo degli altri proventi, inclusa la diminuzione a seguito della vendita di Ocean Breeze nel 4trim19.

I costi sono in diminuzione grazie alla continua rigorosa disciplina nella gestione della spesa. La diminuzione è avvenuta principalmente grazie ai minori costi di recupero dei crediti nella divisione Non Core e alle minori spese per viaggi e consulenza che hanno compensato circa €12 mln di spese straordinarie correlate a Covid-19 per iniziative per la sicurezza e la comunicazione.

In linea con la guidance del CMD19, nel trimestre sono state imputate svariate poste non operative, come ad esempio quelle derivanti dalla riduzione della quota in Yapi e i costi di integrazione in Italia. Di conseguenza UniCredit ha registrato una perdita netta contabile di €2,7 mld, mentre l'utile netto sottostante è stato pari a -€58 mln. Escludendo l'aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9, il RoTE di Gruppo sottostante è pari al 6,5 per cento.

Nell'ambito del Gruppo spicca la performance della CEE, a conferma che questa divisione è un fattore importante della diversificazione e della redditività del Gruppo.

Grazie alla positiva attuazione del piano strategico Transform 2019, UniCredit sta beneficiando di un de-risking accelerato del bilancio. Nel 1trim20 il rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde di Gruppo e il totale crediti lordi è stato inferiore al 5 per cento, per la prima volta da molti anni, grazie al run-off accelerato del portafoglio Non Core. Il rapporto di copertura del 65,2 per cento è tra i più alti delle banche dell'Eurozona. Il costo del rischio sottostante, al netto dell'aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9, è in miglioramento in tutti i mercati e si è attestato a 29 pb nel 1trim20, al di sotto della guidance di Team 23. Il costo del rischio per il FY 20 è stimato tra 100 e 120 pb, sulla base delle assunzioni di una crescita del PIL pari a -13 per cento per l'Eurozona. Inoltre, il portafoglio di BTP è stato ridotto di oltre €10 mld rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; l' accelerazione del rundown della Non Core e la cessione dei propri vecchi asset non strategici, quali la partecipazione in Yapi, in Fineco e Mediobanca, insieme alle vendite degli immobili in Germania, hanno totalizzato un ammontare pari a oltre €7 mld.

L'erogazione disciplinata della banca si riflette nella perdita attesa sulla nuova origination. Oltre il 70 per cento della nuova origination, e oltre il 60 per cento dei finanziamenti già erogati, hanno una perdita attesa al di sotto della media. Solo il 10 per cento del portafoglio creditizio di €485 mld di UniCredit rientra nella categoria "High Impact" di Covid-19,

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ovvero settori più sensibili alle variazioni del PIL, quali compagnie aeree, navigazione e turismo. Eventuali svalutazioni addizionali dovrebbero derivare perlopiù da questi settori.

UniCredit ha un livello di capitale CET1 molto solido al 13,44 per cento e un liquidity ratio al 1438per cento al 1trim20. Il CET1 MDA buffer è aumentato a 436 pb nel 1trim20, nonostante l'aggiornamento dello scenario macro IFRS9. La banca conferma il CET1 MDA buffer target ben al di sopra di 200-250 pb per tutto il FY20.

Grazie al suo modello di business, ai suoi punti di forza e alla sua posizione unica di banca paneuropea vincente, UniCredit supererà la crisi Covid-19 e continuerà a servire i suoi clienti e la comunità.

Alla luce dell'elevata incertezza del contesto, UniCredit aggiornerà il proprio piano strategico che sarà presentato in un Capital Markets Day verso la fine dell'anno o l'inizio dell'anno prossimo. La banca conferma che i pilastri di Team 23 restano una priorità strategica:

  • Aumento e rafforzamento della base clienti
  • Trasformazione e massimizzazione della produttività
  • Gestione disciplinata del rischio e dei controlli
  • Gestione del capitale e del bilancio

UniCredit continua a "Fare la cosa giusta", proteggendo la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e supportando i clienti e le comunità al fine di servire al meglio i propri azionisti.

Investor Relations:

Tel. +39-02-88621034;e-mail: investorrelations@unicredit.eu

Media Relations:

Tel. +39-02-88623569;e-mail: mediarelations@unicredit.eu

RISULTATI 1° TRIMESTRE 2020 GRUPPO UNICREDIT - DETTAGLI CONFERENCE CALL

MILANO, 6 Maggio 2020 - 10.00 CET

CONFERENCE CALL DIAL IN

ITALY: +39 02 805 88 11

UK: +44 1 212818003

USA: +1 718 7058794

LA CONFERENCE CALL SARÀDISPONIBILE ANCHE VIALIVE AUDIO WEBCAST ALL'INDIRIZZOhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/group-results.html,DOVE SI POTRANNO SCARICARE LE SLIDE

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CONTO ECONOMICO DEL GRUPPO UNICREDIT

(milioni di €)

1trim19

4trim19 1trim20 trim/trim

a/a

Totale ricavi

4.768

4.850

4.378

-9,7%

-8,2%

di cui Margine di Interesse

2.578

2.515

2.502

-0,5%

-3,0%

di cui Commissioni

1.541

1.629

1.620

-0,5%

+5,2%

di cui Proventi da Negoziazione

442

464

165

-64,5%

-62,7%

Costi operativi

-2.510

-2.525

-2.493

-1,3%

-0,7%

Rettifiche su crediti

-467

-1.645

-1.261

-23,4%

n.m.

Risultato netto di Gruppo

1.175

-835

-2.706

n.m.

n.m.

Risultato netto di Gruppo rettificato

1.129

1.416

-58

n.m.

n.m.

CET1 MDA buffer (bp)

219

312

436

124

218

RoTE rettificato

9,3%

10,8%

-0,4%

-11,2 p.p.

-9,7 p.p.

Rapporto costi/ricavi

52,6%

52,1%

56,9%

+4,9 p.p.

+4,3 p.p.

Costo del rischio (pb)

40

137

104

-33

+64

Nota: L'utile netto sottostante e il RoTE di Gruppo escludono gli effetti del recast derivanti dalle rivalutazioni/cessioni immobiliari per €46 mln nel 1trim19. La cessione del 9 per cento di Yapi Kredi (-€365 mln nel 4trim19), costi di integrazione in Germania ed Austria (-€319 mln nel 4trim19), le rettifiche su crediti Non Core a seguito dell'aggiornamento della strategia di rundown della Non Core (-€1.055 mln nel 4trim19, inclusi -€6 mln relativi a interessi netti), le rettifiche di attività immateriali e altre attività (-€468 mln nel 4trim19, di cui -€189 mln per cancellazioni di software e -€279 mln per altre voci), la rivalutazione degli immobili e gli effetti delle cessioni (-€45 mln) nel 4trim19. Nel 1trim20 la transazione di Yapi (-€1.669 mln inclusi -€93 mln della valutazione della partecipazione rimanente), I costi di integrazione in Italia (-€1.272 mln), le cessioni immobiliari addizionali (+€296 mln) e l'impatto del quadro normativo avverso sul costo del rischio (-€3 mln).

I ricavisono diminuiti nel 1trim20 a/a e trim/trim, principalmente per effetto del calo dell'attività di negoziazione a causa delle eccezionali condizioni dei mercati e delle cessioni.

Il margine di interesse(NII)12è sceso dello 0,5 per cento trim/trim, principalmente per effetto delle dinamiche commerciali (-€32 mln trim/trim) e, in particolare, del calo dei tassi sui prestiti (-€48 mln trim/trim) e dei volumi (-€8 mln trim/trim), in parte compensati dall'aumento dei depositi (+€23 mln trim/trim), e dal beneficio/tiering del TLTRO13(+€7 mln trim/trim). Ulteriori contribuzioni al margine di interesse (NII) sono giunte dal portafoglio di investimenti (+€13 mln trim/trim e da altre voci14. (+6 mln trim/trim). Rettificato per l'effetto giorni (-€13 mln trim/trim) e per le partite fiscali straordinarie in CB Germany15, il calo del margine di interesse (NII) sarebbe pari al 2,0 per cento trim/trim.

Il calo dei dividendi e degli altri proventi16(-39,0 per cento a/a) è dovuto principalmente alla riduzione della quota in Yapi (-€29 mln a/a) e alla cessione della quota in Mediobanca (-€18 mln a/a).

Le commissionisono cresciute fortemente a/a a gennaio e a febbraio prima dell'impatto di Covid-19, sono suddivise come segue:

  • lecommissioni su investimentisono state pari a €620 mln nel 1trim20, in rialzo del 14,2 per cento a/a, con le commissioni upfront cresciute del 19,2 per cento a/a grazie all'ottimo andamento di gennaio e febbraio, e con l'impatto del Covid-19 sulle vendite lorde a marzo. Le commissioni di gestione sono salite del 4,7 per cento a/a;
  • lecommissioni di finanziamentosono state pari a €438 mln, in calo dell'1,0 per cento a/a, a causa del calo delle vendite assicurative di protezione del credito in CB Italy successivo al lockdown, solo parzialmente compensate dall'aumento delle commissioni sui finanziamenti nel CIB;
  • lecommissioni da servizi transazionalisono state pari a €562 mln nel 1trim20, in rialzo dell'1,2 per cento a/a grazie alle maggiori commissioni derivanti dal riprezzamento dei conti correnti in CB Italy, che ha compensato il calo delle commissioni su carte di debito e di credito in tutti i Paesi successivo al lockdown.

I ricavi da attività di negoziazionesono scesi del 64,5 per cento trim/trim, mentre i ricavi dell'attività di negoziazione commerciale sono stati in calo di €103 mln (-34 per cento trim/trim) con una solida performance dei mercati azionari,

  1. Contribuzione netta dalla strategia di hedging dei depositinon-maturity nel 1trim20 a €360,4 mln, -€1,1 mln trim/trim and +€1,4 mln a/a.
  2. Contribuzione dal deposit tiering pari a +€ 26 mln nel 1trim20 (+€8 mln trim/trim).
  3. Altre voci includono: margine da crediti deteriorati, valore temporale, days effect, effetto dei tassi di cambio, poste eccezionali e altre poste minori.
  4. Contenzioso fiscale vinto, per quanto riguarda il margine di intermediazionie equivale a €50 mln 1trim20.
  5. Inclusi i dividendi e i proventi da partecipazioni. Yapi è valutata secondo il metodo del patrimonio netto (partecipazione al 32 per cento per gennaio e successivamente al 20 per cento) e contribuisce alla voce dividendi del conto economico di Gruppo basato sulla vista manageriale.

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delle commodity e dei cambi, più che compensata dell'allargamento degli spread creditizi che ha impattato alcuni portafogli market facilitation. Complessivamente i ricavi da attività di negoziazione sono calati di €300 mln trim/trim (- 64,5 per cento trim/trim) impattati anche dalle rettifiche di valutazione17(XVA) (-€174 mln trim/trim) e dalle poste straordinarie (-€65 mln trim/trim).

Gli altri ricavisono stati pari a -€11 mln, in ribasso di €50 mln a/a e in ribasso di €120 mln trim/trim, inclusa la diminuzione a seguito della cessione di Ocean Breeze nel 4trim19.

I costi operativisono diminuiti (-0,7 per cento a/a), suddivisi come segue:

  • icosti del personalesono stati pari a €1,5 mld (-0,9 per cento a/a) nel 1trim20, grazie al calo degli oneri previdenziali in CB Austria e alla diminuzione degli FTE nel Gruppo (-1,4 per cento a/a) che si sono attestati a 83.942 unità, in calo di 1.169 unità a/a e di 303 unità trim/trim.
  • lespesenon-HR18sono state pari a €951 mln, in calo dello 0,3 per cento a/a soprattutto grazie alla riduzione dei costi di recupero crediti nella Non Core e delle spese per consulenze e viaggi, compensati dall'aumento degli investimenti in IT per supportare il lockdown e le relative condizioni di lavoro e da spese straordinarie per Covid-19. Il numero delle filiali19,20è diminuito di 133 unità a/a e di 67 unità trim/trim a 3.650.

Le rettifiche su creditisono state pari a €1,3 mld nel 1trim20 (-23,4 per cento trim/trim), con €359 mln di rettifiche sottostanti21e €902 mln di svalutazioni addizionali contabilizzate in seguito all'aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. Il costo del rischio sottostante, escludendo le svalutazioni per lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti, è stato pari a 29 pb. Al di sotto della guidance di Team23 per il FY20. Il CoR FY è previsto pari a 100-120 pb, come combinazione tra lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti e il riconoscimento di specifiche rettifiche su crediti. E' probabile che quest'ultime avvengano verso la fine dell'anno quando la moratoria giungerà a scadenza. Il CoR di gruppo per il FY21 è previsto nel range 70-90 pb.

Costi di integrazionepari a €1,3 mld sono stati contabilizzati, in linea con la guidance del CMD'19, nel 1trim20 a seguito dell'intesa raggiunta con i sindacati italiani riguardo all'attuazione di Team 233.

Le perdite da investimentiincludono -€1,7 mld dalle transazioni Yapi22(principalmente rilascio di riserve negative sui cambi), e €516 mln da cessioni immobiliari. Ciò include anche -€72 mln di perdite su titoli correlate all'aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9.

Le imposte sul redditosi sono attestate a -€140 mln nel 1trim20, rivenienti principalmente dalle cessioni immobiliari.

L'utile netto contabile di Grupposi è attestato a -€2,7 mld per effetto di consistenti poste non operative e dello scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. Nel 1trim20 la perdita netta sottostante di Gruppo è stata di €58 mln, dei quali CB Italy (+€12 mln), CB Germany (+€18 mln), CB Austria (-€58 mln), CEE (+126 mln), CIB (-€2 mln), GCC (-€162 mln) e Non Core (+€8 mln).

Il RoTE sottostanteè stato pari a 0,4 per cento nel primo trimestre 2020, mentre il RoTE sottostante di Gruppo escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a 6,5 per cento.

STATO PATRIMONIALE DEL GRUPPO UNICREDIT

I prestiti commerciali lordi medi23,24si sono attestati a €399,8 mld25a fine marzo 2020 (-0,5 per cento trim/trim, +0,4 per cento a/a). I principali contributori sono stati Commercial Banking Italy (€130,4 mld), Commercial Banking Germany (€86,2 mld) e CIB (€72,5 mld).

17Le rettifiche di valutazione (XVA) includono: Debt/Credit Value Adjustment (DVA/CVA), Funding Valuation Adjustments (FuVa) e Hedging desk.

  1. Le spesenon-HR includono "altre spese amministrative", "recuperi di spesa" e "ammortamenti, svalutazioni e rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali".
  2. Cifre delle filiali coerenti con il perimetro del CMD 2019.
  1. Il numero delle filiali in CEE ora esclude Yapi.
  2. Le rettifiche su crediti al netto dello scenario macroeconomico IFRS9.
  3. Inclusi-€93 mln relativi alla valutazione della partecipazione rimanente.

23I prestiti commerciali lordi medi sono figure manageriali e sono calcolate come medie giornaliere. I prestiti sono al netto degli accantonamenti.

  1. I volumi contabilizzati a fine periodo sono calcolati al netto dei pronti contro termine e, per le divisioni, anche delle poste infragruppo. I crediti contabilizzati verso la clientela comprensivi dei pronti contro termine sono pari a €490,0 mld al 31 marzo 2020 (+1,5 per cento trim/trim, +4,6 per cento a/a).
  2. Includendo Group Corporate Centre and Non Core

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I depositi commerciali medi di Gruppo26,27sono aumentati a €409,1 mld25a fine marzo 2020 (+0,5 per cento trim/trim, +4,1 per cento a/a). I principali contributori sono stati Commercial Banking Italy (€152,9 mld), Commercial Banking Germany (€87,9 mld) e CEE (€71,5 mld).

I tassi lordi sui finanziamenti alla clientela28sono diminuiti al 2,38 per cento25nel 1trim20, in calo di 5 pb trim/trim29e di 15 pb a/a.

Le attività finanziarie totali (TFA)30sono diminuite del 5,9 per cento trim/trim, attestandosi a €663 mld al 31 marzo 2020. A seguito di una modifica metodologica, la definizione di TFA esclude tutte le attività di CIB31.

  • Laraccolta gestita (AuM)è stata pari a €180 mld, in calo del 10,5 per cento trim/trim, per effetto delle minori vendite AuM (-€0,6 mld nel 1trim20) e della debole performance di mercato (-€20,3 mld nel 1trim20).
  • Laraccolta amministrata (AuC)è diminuita del 15,8 per cento trim/trim a €118 mld nel 1trim20. Tale andamento è da attribuire principalmente alle vendite nette negative (-€1,1 mld nel 1trim20) e alla debole performance del mercato (-€20,4 mld nel 1trim20).
  • Idepositisono aumentati dello 0,5 per cento trim/trim e si sono attestati a €364 mld.

QUALITÀ DELL'ATTIVO

(milioni di €)

Sofferenze

Inadempienze

Esposizioni

Totale

Crediti non

Totale

probabili

scadute

deterioriati

deteriorati

Crediti

deteriorate

Situazione al 31 marzo 2020 (*)

Esposizione lorda

12.581

11.475

858

24.914

484.646

509.560

incidenza sul totale crediti

2,5%

2,3%

0,2%

4,9%

95,1%

Rettifiche di valore

9.663

6.278

305

16.246

3.341

19.587

in rapporto all'esposizione lorda

76,8%

54,7%

35,5%

65,2%

0,7%

Valore di bilancio

2.918

5.197

553

8.668

481.306

489.973

incidenza sul totale crediti

0,6%

1,1%

0,1%

1,8%

98,2%

Situazione al 31 dicembre 2019

Esposizione lorda

12.491

11.934

870

25.295

476.333

501.628

incidenza sul totale crediti

2,5%

2,4%

0,2%

5,0%

95,0%

Rettifiche di valore

9.535

6.675

293

16.503

2.552

19.055

in rapporto all'esposizione lorda

76,3%

55,9%

33,7%

65,2%

0,5%

Valore di bilancio

2.956

5.259

577

8.792

473.782

482.574

incidenza sul totale crediti

0,6%

1,1%

0,1%

1,8%

98,2%

Nota:(*) Il totale delle esposizioni verso i clienti esclude i crediti derivanti dalle sublocazioni causate dall'applicazione di IFRS16.

Le esposizioni deteriorate lorde di Grupposono diminuite del 33,7 per cento a/a e del 1,5 per cento trim/trim a €24,9 mld nel 1trim20, con un miglioramento del rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordial 4,9 per cento (- 0,2 p.p. trim/trim, -2,7 p.p. a/a), mentre il rapporto tra esposizioni deteriorate nette e crediti deteriorati nettisi è

attestato all' 1,8 per cento. Il rapporto di copertura è stato stabile trim/trim al 65,2 per cento (+3,5 p.p. a/a).

Le sofferenze lorde di Grupposono state pari a €12,6 mld nel 1trim20 (+0,7 per cento trim/trim -41,1 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 76,8 per cento (+0,5 p.p. trim/trim, +4,0 p.p. a/a). Le inadempienze probabili lorde di Grupposono diminuite a €11,5 mld (-3,8 per cento trim/trim, -25,0 per cento a/a), con un rapporto di copertura del 54,7 per cento (-1,2 p.p. trim/trim, +6,5 p.p. a/a). Le esposizioni scadute deteriorate di Grupposi sono attestate a €0,9 mld (- 1,5 per cento trim/trim, +4,6 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 35,5 per cento.

  1. I depositi commerciali lordi medi sono figure manageriali e sono calcolate come medie giornaliere. I depositi sono al netto delle obbligazioni emesse dal Gruppo.
  2. I volumi contabilizzati a fine periodo sono calcolati al netto dei pronti contro termine e, per le divisioni, anche delle poste infragruppo. I depositi contabilizzati verso la clientela comprensivi dei pronti contro termine sono pari a €455,0 mld al 31 marzo 2020(-3,3 per cento trim/trim, +1,0 per cento a/a).
  3. I tassi lordi alla clientela sono calcolati assumendo la convenzione dei 365 giorni, rettificati per la convenzione dei 360 giorni dove disponibile in modo analitico.
  4. I tassi alla clientela trim/trim escludono le poste straordinarie: CB Germany-4 pb (aziende singole).
  5. Si riferisce alle attività finanziarie totali di Gruppo (TFA). Funzioni non commerciali, come Group Corporate Centre, Non Core, Leasing/Factoring and Market Counterparts sono escluse. I dati sono figure manageriali.
  6. In passato, solamente Group Corporate Centre, Non Core, Leasing/Factoring e Market Counterparts erano escluse.

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Leesposizioni deteriorate lorde di Gruppo escluso il portafoglio Non Core32sono leggermente aumentate a €16,8 mld nel 1trim20 (+0,7 per cento trim/trim,-15,1per cento a/a). Il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale crediti lordi è rimasto invariato al 3,4 per cento(-0,8p.p. a/a). Il rapporto di copertura è stato pari al 58,8 per cento (+0,2 p.p. trim/trim, +0,7 p.p. a/a). Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi (NPE ratio) per il Gruppo escluso il portafoglio Non Core era vicino alla media delle banche europee. Per UniCredit l'NPL ratio usando una definizione EBA più conservativa è pari a 2,8 per cento nel 1trim20 rispetto alla media ponderata delle banche del campione EBA33di 2,7 per cento.

Le sofferenze lorde di Gruppo escluso il portafoglio Non Coresono rimaste stabili a €7,5 mld (-0,3 per cento trim/trim, -24,1 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 72,1 per cento (+0,3 p.p. trim/trim, +1,6 p.p. a/a). Le inadempienze probabili lordesono state pari a €8,5 mld (+1,7per cento trim/trim, -6,5 per cento a/a) con un rapporto di copertura del 49,4 per cento.

Il runoff del portafoglio Non Coreprocede con ulteriori riduzioni nel 1trim20, al di sopra delle attese in un trimestre tradizionalmente tranquillo. Le sofferenze lorde sono in ulteriore ribasso a €8,1 mld (-€0,5 mld trim/trim, -€9,6 mld a/a). Il miglioramento delle esposizioni deteriorate lorde del portafoglio Non Core è stato supportato principalmente da: i) cessioni per €0,2 mld, ii) cancellazioni per €0,2 mld, iii) recuperi per €0,1 mld e iv) flussi in bonis escludendo il portafoglio Non Core34per €0,1 mld. Le esposizioni deteriorate nette sono diminuite a €1,7 mld (-€0,1 mld trim/trim, -€4,3 mld a/a) con un rapporto di copertura del 78,4 per cento (+0,4 p.p trim/trim, +12,6 p.p a/a).

  1. Esposizioni deteriorate lorde incluse sofferenze lorde, inadempienze probabili lorde ed esposizioni scadute deteriorate. Esposizioni scadute deteriorate lorde a €844 mln nel 1trim20(-1,2 per cento trim/trim e -2,6 per cento a/a).
  2. Fonte: EBA risk dashboard (dati al 4trim19)
  3. Flussi verso in bonis.

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CAPITALE & FUNDING

Il CET1 ratiodi Gruppo è cresciuto di 23 pb trim/trim al 13,44 per cento nel 1trim20, principalmente grazie a +37 pb relativi al rilascio dei dividendi FY19, +33 pb da poste non operative35e +17 pb da DBO36. Parzialmente compensate da - 24 pb dall'effetto dei cambi37, -16 pb da altre poste38e -13 pb da FVOCI39,40. Altri fattori che hanno impattato sono stati le dinamiche RWA41(-8 pb) e le cedole AT1/CASHES42(-1 pb).

I cambiamenti al CRR recentemente annunciati e le raccomandazioni della BCE di usare la flessibilità aggiuntiva, porteranno ad un ulteriore aumento di circa 90 pb del CET1 transitional ratio nel FY20 e di oltre 20 pb del CET1 ratio fully loaded. Il cambio di consolidamento prudenziale di Yapi ha contribuito con +58 pb di aumento del CET1 ratio per effetto del deconsolidamento regolamentare con il rilascio di -19,7 mld di RWA.

Il CET1 MDA buffer è previsto ben al di sopra del target range 200-250 pb per tutto l'anno, grazie ad un livello di CET1 più alto trim/trim, al beneficio del CRD5 art.104a e al requisito P2R più basso Nel 1trim20 il CET1 MDA è stato pari a 436 pb43.

Nel 1trim20 i ratio di capitale transitional pro forma,44,45sono stati: CET113,44 per cento, Tier 115,48 per cento e total capital18,01 per cento. Tutti gli indicatori sono confermati ben al di sopra dei requisiti di capitale46.

Gli RWA47,48si sono attestati a €361,0 mld nel 1trim20, in calo di €17,7 mld da dicembre 2019. In particolare, gli RWA di credito sono diminuiti di €20,5 mld, attestandosi a €313,8 mld. Le cause principali sono state: €-20,4 mld da altri crediti e €-2,0 mld dagli effetti sui cambi. Gli RWA di mercato sono aumentati di €3,1 mld trim/trim a €14,6 mld a causa delle condizioni eccezionali dei mercati. Gli RWA operativi sono diminuiti di €0,4 mld trim/trim a €32,6 mld.

Il leverage ratio fully loadedè stato pari al 5,26 per cento, mentre il transitional leverage ratiosi è attestato a 5,49 per cento nel 1trim20.

Nel corso del 1trim20 sono stati emessi con successo€4,5 mld di di strumenti con requisiti TLAC. Grazie all'emissione di strumenti di capitale AT1 da €1,25 mld e Tier 2 circa il 77 per cento del componente subordinato del TLAC/MREL funding

  1. Includono principalmente la cessione del 21 per cento di Yapi (+58 pb), costi di integrazione in Italia(-34 pb) e ulteriori cessioni immobiliari (+9 pb)
  2. Sensibilità del DBO: un aumento di 10 pb del tasso di sconto ha un impatto pari a-3,5 pb al lordo e -2,7 pb al netto delle tasse sul CET1 ratio fully loaded al 31 marzo 2020.
  3. Sensibilità della Lira Turca (TRY): un deprezzamento del 10 per cento della Lira Turca (TRY) ha un impatto netto pari a circa-1,2 pb sul CET1 ratio fully loaded. Dati manageriali al 31 marzo 2020.
  4. Include maggiori deduzioni (AVA, DVA e OCS) e l'impatto del delisting pianificato dalla Borsa di Varsavia.
  5. Nel 1trim20 l'impatto di FVOCI sul CET1 ratio è stato pari a-13 pb, dei quali -6 pb per via dei BTP.
  6. Sensibilità BTP: +10 pb di spostamento parallelo degli spread degli asset swap BTP ha un impatto di-2,2 pb e -1,6 pb rispettivamente al lordo e al netto delle tasse. sul CET1 ratio fully loaded al 31 dicembre 2019.
  7. Delle quali per motivi regolamentari, per modelli e per prociclicalità pari a-5 pb.
  8. Pagamento delle cedole sugli strumenti di capitale AT1 (€34 mln al lordo delle tasse nel 1trim20) e CASHES (€31 mln al lordo e al netto delle tasse nel 1trim20).
  9. Includendo 77 pb dal beneficio dell'Art. 104a del CRD5.
  10. A partire dal 1 gennaio 2019, il CET1 è fully loaded, e comunque il capitale Tier 1 e il capitale Tier 2 sono soggetti ad aggiustamenti transitori. In particolare, nel 2019 le regole transitional sono ancora applicabili relativamente al 20 per cento del limite diphase-out per gli strumenti di capitale Additional Tier 1 e Tier 2 soggetti a grandfathering, come da articolo 486 della CRR.
  11. CET1 ratio al 13,44 per cento e MDA buffer a 436 pb. Tier1 ratio al 15,48 per cento, 457 pb al di sopra del requisito. Total capital ratio al 18,01 per cento, 466 pb al di sopra dei requisito.
  12. Requisiti e buffer patrimoniali per il Gruppo UniCredit al 31 marzo 2020 (dati arrotondati): 9,08 per cento CET1 ratio (4,50 per cento CET1 Pillar 1 (P1) minimo + 0,98 per cento del requisito Pillar 2 (56,25 per cento del P2R applicabile nel 2020: 1,75 per cento) + 3,60 per cento requisito del combined capital buffer, incluso l'art. 104a del CRD5); 10,91 per cento Tier1 (T1) ratio (6,00 per cento T1 Pillar 1 minimo + 1,31 per cento requisito del Pillar 2 + 3,60 per cento combined capital buffer, incluso l'art. 104a del CRD5); 13,35 per cento Total Capital (TC) ratio (8,00 per cento TC del requisito Pillar 1 + 1,75 per cento del requisito Pillar 2 + 3,60 per cento del requisito combined capital buffer).
  13. Evoluzione del business: cambiamenti relativi alle attività client driven (principalmente finanziamenti). Regolamentazione include: cambiamenti (ad es. CRR o CRD) che determinano variazioni degli RWA. Prociclicità: cambiamenti nel panorama macroeconomico o nell'affidabilità creditizia del cliente. Modelli: cambiamenti metodologici dei modelli esistenti o nuovi. Interventi aziendali: iniziative per la riduzione degli RWA (ad es. cartolarizzazioni, modifiche delle garanzie). Effetto dei cambi: impatto di esposizioni in valute estere. Altri crediti includono cessioni straordinarie/non ricorrenti.
  14. Importi accordati per aperture di credito a revoca (art. 56 del Decreto Legge 17/3 2020, n. 18) Secondo quanto stabilito dal citato Decreto Legge italiano, non possono essere revocati dalle banche - dal 29 febbraio 2020 al 30 settembre 2020, neanche per la parte non ancora utilizzata - le aperture di credito a revoca e i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti (alle piccole e medie imprese con esposizioni debitorie "in bonis"). Dal punto di vista regolamentare, la classificazione di tali linee
    è stata comunque mantenuta inalterata - data la temporalità delle misure, ed al fine di non generare conseguenze inattese sui profili di liquidità e di capitale delle banche - in considerazione del fatto che la revocabilità / irrevocabilità è sancita contrattualmente, e non sono in corso rettifiche contrattuali ai rapporti in essere con i clienti beneficiari delle misure del Decreto, seppur la Banca sia tenuta ad attenersi alle misure del Decreto.

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plan è stato completato. UniCredit è pienamente conforme al requisito di TLAC maggiore del 19,6 per cento49, con un TLAC del 23,50 per cento49e un MDA buffer di 391 pb49nel 1trim20, ben al di sopra della parte alta del target range di 50-100 pb.

ESG

Il pacchetto completo di impegni concreti relativi a tematiche ESG e gli obiettivi al 2023 come parte integrante dell'impegno sulla sostenibilità nel lungo periodo di UniCredit includono:

  • Obiettivo sociale:UniCredit si è impegnata a supportare con €1 mld fino al 2023 progetti con un impatto sociale positivo
  • KPI basati sulla sostenibilità:includendo le tematiche nel nuovo piano di incentivazione a lungo periodo (LTIP) 2020-23 per il CEO e il Top Management
  • Obiettivo ambientale:impegno ad abbandonare completamente i progetti di estrazione del carbone per la produzione di energia entro il 2023, aumento del 25 per cento dei finanziamenti al settore delle energie rinnovabili50entro il 2023, il 100 per cento dei nostri consumi energetici in Western Europe da fonti di energia rinnovabile entro il 2023, diventare un partner chiave nel green financing e raggiungere la Top551nelle classifiche del mercato EMEA in Green Bonds e prestiti ESG-linked

L'impegno della Banca a "fare la cosa giusta" è stato riconosciuto dalle agenzie di rating ESG

  • Gli alti standard di UniCredit hanno permesso alla Banca di posizionarsi al 99° percentile dellaFTSE Russell ratings52.
  • Standard Ethicsha riconosciuto UniCredit come unica banca in Italia con un rating EE+, eccellente compliance e capacita di gestione del rischio reputazionale.
  1. TLAC ratio 23,50 al per cento (di cui 21,00 per cento TLAC subordination ratio e 2,5 per cento senior preferred exemption) e MDA buffer contabile di 391 pb. Requisito fully loaded del 21,6 per cento con 3,5 per cento senior exemption.
  2. Incluse: biomasse, idroelettrico, fotovoltaico, vento, CHP, stoccaggio in batterie, energia dai rifiuto e altre rinnovabili e aziende che operano prevalentemente nel settore delle energie rinnovabili.
  3. Nel mercato EMEA in Green Bonds e prestitiESG-linked.ESG-linked includono: green Loan, prestiti KPI-linked, prestiti ESG-score. I Green Bonds: includono Green, Social e Sustainability bonds. La classifica si basa su Loan Radar e Dealogic League Tables.
  4. Componente della serie FTSE4Good Index.

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DATI DIVISIONALI TRIMESTRALI53

COMMERCIAL BANKING ITALY

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20

trim/trim

a/a

Totale ricavi

1.779

1.757

1.689

-3,9%

-5,1%

di cui Margine di Interesse

848

804

767

-4,6%

-9,6%

di cui Commissioni

910

929

917

-1,3%

+0,7%

Costi operativi

-954

-945

-934

-1,1%

-2,1%

Margine operativo lordo

825

812

754

-7,1%

-8,5%

Margine operativo netto

619

542

105

-80,6%

-83,1%

Risultato netto

388

402

-730

n.m.

n.m.

RoAC contabile

13,8%

13,1%

-25,1%

-38,2 p.p.

-38,9 p.p.

Rapporto costi/ricavi

53,6%

53,8%

55,3%

+1,5 p.p.

+1,7 p.p.

Costo del rischio (p.b.)

60

80

193

+114

+133

Il margine di interesse(NII)è diminuito del 4,6 per cento trim/trim, principalmente dovuto a cambi nella remunerazione dei depositi. Nel 1trim20 le commissionisono aumentate dello 0,7 per cento a/a grazie alla robusta performance registrata a gennaio e febbraio. I volumi delle nuove vendite hanno risentito dei lockdown dalla seconda metà di marzo (AuM/AuC, vendite assicurative), mentre nuovi mutui erogati e consumer finance sono stati impattati a partire da fine marzo.

Le rettifiche su creditiincludono €432 mln di rettifiche relative allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. Il costo del rischio sottostanteè stato pari a 65 pb.

Nel 1trim20 sono stati contabilizzati costi di integrazioneper €1,027 mld, a seguito dell'accordo raggiunto con i sindacati italiani per l'attuazione di Team 23.

L'utile netto sottostante54si è attestato a €12 mln con RoAC sottostante54pari a 0,4 per cento nel 1trim20. Il RoAC sottostante escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a 10,4 per cento.

  1. Si prega di considerare che (i) tutti i risultati divisionali, presenti nella sezione "Dati Divisionali Trimestrali", rappresentano il contributo di ogni singola divisione ai dati del Gruppo; (ii) il rendimento sul capitale allocato (RoAC) per ogni divisione mostrato in questa sezione è calcolato come rapporto tra utile netto annualizzato e il capitale allocato. Il capitale allocato è basato sugli RWA calcolati con un CET1 target del 12,5 per cento come da proiezioni di piano, includendo le deduzioni per shortfall e cartolarizzazioni; (iii) i nuovi prestiti erogati lordi per tutte le divisioni sono dati manageriali.
  2. Normalizzato per i costi di integrazione in Italia pari a(-€742 mln) nel 1trim20.

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COMMERCIAL BANKING GERMANY

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20

trim/trim

a/a

Totale ricavi

596

646

622

-3,7%

+4,2%

di cui Margine di Interesse

383

385

420

+9,1%

+9,6%

di cui Commissioni

184

178

196

+10,0%

+6,5%

Costi operativi

-416

-416

-426

+2,3%

+2,3%

Margine operativo lordo

180

230

196

-14,6%

+8,8%

Margine operativo netto

159

182

43

-76,2%

-72,7%

Risultato netto

141

90

15

-83,6%

-89,6%

RoAC contabile

12,2%

7,7%

1,1%

-6,6 p.p.

-11,1 p.p.

Rapporto costi/ricavi

69,8%

64,4%

68,5%

+4,0 p.p.

-1,3 p.p.

Costo del rischio (p.b.)

10

22

69

+48

+59

Il principale impatto diCovid-19è stato la domanda molto forte di credito da parte dei clienti corporate e il calo delle commissioni di gestione a marzo.

Il margine di interesse(NII)è cresciuto del 9,1 per cento trim/trim, grazie a una consistente voce fiscale straordinaria derivante da una favorevole disposizione normativa. Al netto di tale posta, il margine di interesse (NII) è diminuito del 3,9 per cento trim/trim, mentre i ricavi sono calati del 4,2 per cento a/a, anche per effetto del calo delle rendite da locazione a seguito delle cessioni immobiliari. L'aumento delle commissioniè stato trainato principalmente dalle commissioni di finanziamento (+15,4 per cento a/a).

Nel 1trim20 le rettifiche su creditiincludono €96 mln di rettifiche relative allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti e €5 mln per l'impatto dei modelli. Il costo del rischio sottostanteè stato pari a 23 pb.

L'utile netto sottostante55si è attestato a €18 mln nel primo trimestre con RoAC sottostante55pari a 1,4 per cento. Il RoAC sottostante escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a 7,2 per cento.

COMMERCIAL BANKING AUSTRIA

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20

trim/trim

a/a

Totale ricavi

354

415

342

-17,7%

-3,5%

di cui Margine di Interesse

168

171

155

-9,3%

-7,5%

di cui Commissioni

145

166

160

-3,4%

+10,7%

Costi operativi

-255

-248

-252

+1,8%

-1,2%

Margine operativo lordo

99

168

90

-46,5%

-9,5%

Margine operativo netto

107

136

5

-96,5%

-95,6%

Risultato netto

67

222

-58

n.m.

n.m.

RoAC contabile

9,5%

30,9%

-8,6%

-39,4 p.p.

-18,0 p.p.

Rapporto costi/ricavi

72,0%

59,6%

73,7%

+14,1 p.p.

+1,7 p.p.

Costo del rischio (p.b.)

-7

28

75

+47

+82

Il margine di interesse (NII)è diminuito del 9,3 per cento trim/trim per effetto di poste straordinarie e per il tasso di riferimento. Le commissionisono aumentate del 10,7 per cento a/a, trainate dall'ottima performance di gennaio e febbraio. La pandemia Covid-19 e i conseguenti lockdown hanno impattato le commissioni upfront e di performance. Anche le commissioni da servizi transazionali (card business) sono state impattate dal lockdown relativo a Covid-19 nel mese di marzo.

55Normalizzato per l'impatto del quadro normativo avverso sul CoR (-€3 mln) nel 1trim20.

13 |P a g e

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UniCredit Group - Public

Le rettifiche su creditiincludono €48 mln di rettifiche relative allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. Il costo del rischio sottostanteè stato pari a 33 pb.

Le variazioni sistemiche sono state pari a €78 mln nel 1trim20, in calo del 12,7 per cento a/a, con gli oneri previsti nel FY20 quasi interamente imputati in questo trimestre.

La perdita netta sottostantesi è attestata a €58 mln con RoAC sottostantepari a -8,6 per cento nel 1trim20. Il RoTE sottostante di Gruppo escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a -1,2 per cento.

CEE

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20 trim/trim

a/a

Totale ricavi

991

1.027

959

-5,7%

-2,9%

di cui Margine di Interesse

672

676

637

-4,5%

-4,7%

di cui Commissioni

204

218

187

-13,0%

-7,4%

Costi operativi

-364

-408

-381

-5,6%

+5,1%

Margine operativo lordo

627

620

578

-5,8%

-7,5%

Margine operativo netto

527

468

281

-39,6%

-46,9%

Risultato netto

310

304

115

-62,4%

-63,6%

RoAC contabile

15,3%

14,2%

4,9%

-9,4 p.p.

-10,4 p.p.

Rapporto costi/ricavi

36,7%

39,7%

39,7%

+0,1 p.p.

+3,0 p.p.

Costo del rischio (p.b.)

61

90

177

+87

116

Nota:le cifre contabili sono calcolate a tassi di cambio correnti. Le variazioni trim/trim e a/a a cambi costanti (variazioni RoAC, rapporto costi/ricavi, rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi, rapporto di copertura e costo del rischio a cambi correnti). Yapi è valutata secondo il metodo del patrimonio netto e confluisce nella voce dividendi del conto economico di Gruppo secondo una vista manageriale. I ricavi escludono i dividendi di Yapi, i quali non sono più riportati nella divisione CEE, ma nella divisione Group Corporate Centre

La pandemiaCovid-19ha avuto un impatto limitato sul conto economico. I principali effetti rilevati sono stati il rallentamento dell'acquisizione di nuovi clienti e il calo dei volumi retail.

Il margine di interesse (NII)è diminuito del 4,5 per cento trim/trim a cambi costanti a causa di poste non commerciali (incluso l'impatto negativo degli swap, in precedenza contabilizzato nei proventi da negoziazione) e dal days effect. Le commissionisono diminuite del 7,4 per cento a/a a cambi costanti. L'andamento negativo è da ricondurre all'implementazione della normativa UE sui pagamenti intrafrontalieri.

L'aumento dei costi operativia tassi costanti è stato trainato dal competitivo mercato del lavoro.

Le rettifiche sui creditiincludono €179 mln di rettifiche relative allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti traducendosi in un costo del rischio sottostantepari a 70 pb.

La divisione CEE è stata uno dei maggiori contributori ai profitti del Gruppo nel 1trim20, realizzando un utile netto contabile di €115 mln, in calo del 63,6 per cento a/a a cambi costanti, principalmente per effetto dello scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. I principali contributori alla generazione degli utili nel 1trim20 nella CEE sono stati: Russia (utile netto contabile €58 mln), Repubblica Ceca (utile netto contabile €37 mln) e Croazia (utile netto contabile €20 mln).

L'utile netto sottostante56di €126 mln ha portato a un RoAC sottostante53al 5,4 per cento nel 1trim20. Il RoTe sottostante di Gruppo escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a 12,7 per cento.

56Normalizzato per i costi di integrazione in Italia (-€11 mln) nel 1trim20.

14 |P a g e

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UniCredit Group - Public

CIB

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20

trim/trim

a/a

Totale ricavi

1.036

1.044

809

-22,6%

-22,0%

di cui Margine di Interesse

556

587

588

+0,1%

+5,8%

di cui Commissioni

112

163

173

+6,1%

+54,4%

di cui Proventi da Negoziazione

332

240

54

-77,7%

-83,8%

Costi operativi

-394

-405

-398

-1,8%

+0,9%

Margine operativo lordo

642

639

411

-35,8%

-36,0%

Margine operativo netto

598

686

253

-63,1%

-57,6%

Risultato netto

498

369

-22

n.m.

n.m.

RoAC contabile

18,4%

13,4%

-0,8%

-14,2 p.p.

-19,2 p.p.

Rapporto costi/ricavi

38,0%

38,8%

49,2%

+10,4 p.p.

+11,2 p.p.

Costo del rischio (p.b.)

14

-13

42

+55

+28

Margine di interesse (NII)resiliente grazie alla leadership europea nel mercato dei prestiti. Le commissionisono cresciute fortemente grazie al secondo miglior trimestre di sempre nel DCM e al minore pay-out alla rete derivante da minori vendite di certificati. I proventi da negoziazionesono calati trim/trim e hanno mostrato una solida performance nei mercati azionari, delle commodity e dei cambi più che compensate dell'allargamento dei tassi di credito in alcuni portafogli, dalle rettifiche di valutazione (XVA) (-€90 mln trim/trim) dalle rettifiche di valore non ricorrenti (-€22 mln trim/trim).

Le rettifiche su creditiincludono €142 mln relativi allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti. Il costo del rischio sottostanteè stato pari a 4 pb.

Le perdite da investimenti includono€70 mln a causa delle perdite su titoli correlate allo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti.

La perdita netta sottostante57è stata pari a €2 mln. Il ROAC sottostante57è stato pari a -0,1 per cento nel 1trim20. Il RoAC sottostante escludendo lo scenario macroeconomico IFRS9 sulle rettifiche su crediti è pari a 5,2 per cento.

57Normalizzato per i costi di integrazione in Italia (-€19 mln) nel 1trim20.

15 |P a g e

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UniCredit Group - Public

GROUP CORPORATE CENTRE (GCC)

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20 trim/trim

a/a

Totale ricavi

11

-10

-34

n.m.

n.m.

Costi operativi

-83

-57

-71

+24,9%

-14,2%

Margine operativo lordo

-72

-67

-105

+57,7%

+47,1%

Perdita netta

-41

-1.118

-2.024

+81,0%

n.m.

Perdita netta rettificata

-62

-89

-162

81,3%

n.m.

Costi GCC/costi totali

3,3%

2,3%

2,8%

+0,6 p.p.

-0,4 p.p.

I ricavisono diminuiti di -€45 mln a/a principalmente per effetto dei minori dividendi da Yapi, la quale ora è inclusa nel GCC come investimento finanziario.

La parte di GCC dei costi di integrazioneitaliani ammonta a €264 mln.

Le perdite da investimentisono state pari a -€1,156 mld include principalmente +€516 mln da cessioni immobiliari e - €1,669 mld dalle transazioni di Yapi.

La perdita netta sottostante58è aumentata del 81,3 per cento a €162 mln.

NON CORE

(milioni di €)

1trim19 4trim19 1trim20

trim/trim

a/a

Totale Ricavi

-1

-30

-8

-73,9%

n.m.

Costi operativi

-43

-46

-31

-33,3%

-27,4%

Margine Operativo Lordo

-44

-76

-39

-49,1%

-11,3%

Rettifiche su crediti

-103

-1.188

77

n.m.

n.m.

Perdita netta

-188

-1.104

-2

-99,8%

-98,8%

Risultato netto rettificato

-188

-213

8

n.m.

n.m.

Crediti lordi verso la clientela

17.750

8.592

8.099

-5,7%

-54,4%

Rapporto di coperura dei crediti

65,8%

78,1%

78,4%

+0,4 p.p.

+12,6 p.p.

deteriorati netti

Crediti deteriorati netti

6.065

1.886

1.746

-7,4%

-71,2%

RWA

11.695

10.966

9.633

-12,2%

-17,6%

Il rundown del portafoglio Non Core prosegue con ulteriori riduzioni nel 1trim20. Le esposizioni deteriorate lorde sono state pari a €8,1 mld nel 1trim20, in calo di €0,5 mld trim/trim, principalmente per effetto di cessioni e cancellazioni.

Nei primi tre mesi del 2020 i costi operativisono diminuiti, grazie ai minori costi per recupero crediti derivanti dalla riduzione delle esposizioni deteriorate.

Nel 1trim20 è stata contabilizzata una ripresa di valore netta su creditiper €77 mln, grazie a rimborsi di clienti, che hanno comportato il rilascio automatico delle corrispondenti rettifiche su crediti. Per il FY20 è confermata la guidance per le rettifiche su crediti a -€0,1 mld.

L' utile netto sottostante59è stato pari a €8 mln per via dei costi di integrazione.

  1. Normalizzato per le transazioni relative a Yapi(-€1.669 mln), i costi di integrazione in Italia (-€489 mln) e ulteriori cessioni immobiliari (+€296) nel 1trim20.
  2. Normalizzato per i costi di integrazione in Italia(-€10 mln) nel 1trim20.

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EVENTI DI RILIEVO DEL 1TRIM20 E SUCCESSIVI

Con riferimento ai principali eventi intervenuti nel 1trim20 e successivi al 31 marzo 2020, si rimanda a quanto illustrato nella sezione "Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo" nella Relazione sulla gestione consolidata, parte integrante del Bilancio consolidato e Relazioni 2019 del gruppo UniCredit, nonché ai comunicati stampa pubblicati sul sito del gruppo UniCredit. Si segnalano quindi, qui di seguito, i principali comunicati stampa finanziari intervenuti successivamente al 5 febbraio 2020 (data di approvazione del Bilancio consolidato e Relazioni 2019 del Gruppo UniCredit):

  • "UniCredit: S&P modifica l' outlook a negativo da stabile" (comunicato stampa pubblicato on 29 aprile 2020);
  • "UniCredit anticipa l'aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9COVID-19" (comunicato stampa pubblicato in data 22 aprile 2020);
  • "UniCredit: l'Assemblea degli Azionisti approva il Bilancio 2019" (comunicato stampa pubblicato in data
    9 aprile 2020);
  • "Avviso agli obbligazionisti "UniCredit S.p.A.2015-2025 obbligazioni subordinate Tier II a dieci anni e due mesi con cedole trimestrali a tasso variabile indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentate di un margine pari al 2,75 per cento annuo, con facoltà di rimborso anticipato ad iniziativa dell'emittente "
    ISIN IT0005087116 - Serie 02/15" (comunicato stampa pubblicato in data 6 aprile 2020);
  • "UniCredit e i sindacati italiani siglano un accordo in relazione al piano strategico Team 23" (comunicato stampa pubblicato in data 2 aprile 2020);
  • "Il top management di UniCredit rinuncia all'intero bonus 2020" (comunicato stampa pubblicato in data 31 marzo 2020);
  • "UniCredit offre alle sue Fondazioni azioniste finanziamenti dedicati a condizioni favorevoli fino a un valore pari all'ammontare dei dividendi" (comunicato stampa pubblicato in data 29 marzo 2020);
  • "UniCredit rinvia le delibere sul dividendo dell'esercizio 2019 e sul riacquisto di azioni proprie in coerenza con la raccomandazione della BCE" (comunicato stampa pubblicato in data 29 marzo 2020);
  • "Moody's conferma i rating e l'outlook di UniCredit SpA" (comunicato stampa pubblicato in data 26 marzo 2020);
  • "Fitch conferma i rating e l'outlook di UniCredit SpA" (comunicato stampa pubblicato in data 24 marzo 2020);
  • "La Banca Centrale Europea ha notificato a UniCredit la propria decisione di permettere l'applicazione del metodo del Patrimonio Netto ai fini del consolidamento prudenziale di Yapi VE Kredi Bankasi A.Ş."
    (comunicato stampa pubblicato in data 11 marzo 2020);
  • "Dichiarazione di UniCredit in merito al conferma della permanenza dell'Amministratore Delegato"
    (comunicato stampa pubblicato in data 24 febbraio 2020);
  • "UniCredit emette 1,25 miliardi di Euro di strumenti PerpNC 6/2027 Additional Tier 1 (AT1)"
    (comunicato stampa pubblicato in data 12 febbraio 2020);

Outlook

Le misure di contenimento adottate per contenere la diffusione del Covid-19 avranno forti ricadute sull'attività economica. Le attese sono che il PIL dell'Eurozona si contrarrà del 13 per cento nel 2020, a seguito di una grave recessione nel primo semestre. Si prevede una ripresa nel secondo semestre, a seguito di un graduale allentamento delle restrizioni, e che la crescita del PIL dell'Eurozona sarà di circa il 10 per cento per il 2021. La BCE ha intensificato gli interventi e, con il suo programma di acquisto per l'emergenza pandemica, è di fatto pronta ad agire come acquirente di ultima istanza nel mercato dei titoli di Stato per tutto il tempo necessario.

17 |P a g e

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UniCredit Group - Public

TABELLE DI GRUPPO

GRUPPO UNICREDIT: CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(milioni di €)

1trim19

4trim19

1trim20

trim/trim

a/a

Interessi netti

2.578

2.515

2.502

-0,5%

-3,0%

Dividendi e altri proventi su partecipazioni

167

133

102

-23,4%

-39,0%

Commissioni nette

1.541

1.629

1.620

-0,5%

+5,2%

Risultato netto dell'attività di negoziazione

442

464

165

-64,5%

-62,7%

Saldo altri proventi/oneri

39

108

(11)

n.m.

n.m.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE

4.768

4.850

4.378

-9,7%

-8,2%

Spese per il personale

(1.555)

(1.549)

(1.542)

-0,5%

-0,9%

Altre spese amministrative

(832)

(858)

(812)

-5,5%

-2,4%

Recuperi di spesa

150

150

125

-16,6%

-16,8%

Rettifiche di valore su immobilizzazioni mat. e immat.

(272)

(267)

(265)

-0,9%

-2,9%

COSTI OPERATIVI

(2.510)

(2.525)

(2.493)

-1,3%

-0,7%

RISULTATO DI GESTIONE

2.258

2.325

1.885

-19,0%

-16,5%

Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni

(467)

(1.645)

(1.261)

-23,4%

n.m.

RISULTATO NETTO DI GESTIONE

1.791

681

624

-8,3%

-65,1%

Altri oneri e accantonamenti

(214)

(316)

(528)

+66,9%

n.m.

- di cui: oneri sistemici

(538)

(82)

(538)

n.m.

-0,0%

Oneri di integrazione

(3)

(657)

(1.347)

n.m.

n.m.

Profitti netti da investimenti

90

(665)

(1.261)

+89,7%

n.m.

RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE

1.664

(958)

(2.512)

n.m.

n.m.

Imposte sul reddito del periodo

(494)

119

(140)

n.m.

-71,6%

RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE

1.171

(839)

(2.652)

n.m.

n.m.

Utile (Perdita) delle att. in dismissione netto imposte

65

11

(0)

n.m.

n.m.

RISULTATO DI PERIODO

1.235

(828)

(2.652)

n.m.

n.m.

Utile di pertinenza di terzi

(59)

(4)

(5)

+10,9%

-92,3%

RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA

1.176

(832)

(2.656)

n.m.

n.m.

Effetti economici della "Purchase Price Allocation"

(1)

(3)

(50)

n.m.

n.m.

Rettifiche di valore su avviamenti

-

-

-

n.m.

n.m.

RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

1.175

(835)

(2.706)

n.m.

n.m.

Nota:I dati relativi al primo trimestre 2019 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento:

  • per riflettere la "perdita di controllo" su FinecoBank S.p.A. facendo seguito al completamento in data 8 maggio 2019 della procedura di accelerated bookbuilding (ABB) relativa alla cessione di n.103,5 milioni di azioni ordinarie della Società, regolata in data 10 maggio 2019;
  • a riflettere l'adozione del modello del fair value per la misurazione del portafoglio Real Estate, con applicazione retrospettiva a partire dall'1 gennaio 2018agliimmobili detenuti a scopo di investimento (IAS40);
  • a partire dalla situazione di giugno 2019 per la seguenti riclassifiche:
  1. dei ricavi relativi a "Dividendi su altre attività finanziarie obbligatoriamente al fair value" nella voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  1. di alcuni costi connessi alle attività di recupero sulle posizioni creditizie deteriorate esposti ad "Altre spese amministrative" (e precedentemente ricondotti a

"Commissioni nette");

  1. di alcuni costi per servizi di pagamento e carte che sono stati ricondotti dalla voce "Altre spese amministrative" alla voce "Commissioni nette";
  1. dei risultati netti delle compravendite e delle valutazioni di oro, pietre e metalli preziosi ricondotti da "Altri proventi ed oneri" a "Risultato netto dell'attività di negoziazione" se connessi a posizioni di trading e a "Profitti netti da investimenti" se non connesse a posizioni di trading;

18 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

  1. di alcuni costi connessi alla tassazione delle transazioni finanziarie della clientela che, ove alla stessa non addebitabili, sono stati ricondotti dalla voce "Altre

spese amministrative" alla voce "Commissioni nette" ovvero, quando diversamente recuperati/addebitati, i relativi proventi sono stati esposti alla voce "Recuperi di spesa" (dalla voce "Commissioni nette");

  1. degli oneri per alcune forme di tassazione locale del reddito d'impresa (i.e. Municipality & Innovation Tax in Ungheria) che sono stati ricondotti dalla voce "Altre spese amministrative" alla voce "Imposte sul reddito del periodo".

GRUPPO UNICREDIT: STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(milioni di €)

1trim19

4trim19

1trim20

trim/trim

a/a

ATTIVO

Cassa e disponibilità liquide

31.991

17.305

20.726

+19,8%

-35,2%

Attività finanziarie di negoziazione

67.135

63.280

69.756

+10,2%

+3,9%

Crediti verso banche

83.655

97.888

94.525

-3,4%

+13,0%

Crediti verso clientela

471.653

482.574

489.973

+1,5%

+3,9%

Altre attività finanziarie

148.061

149.091

151.907

+1,9%

+2,6%

Coperture

8.516

9.230

11.051

+19,7%

+29,8%

Attività materiali

11.162

11.097

10.519

-5,2%

-5,8%

Avviamenti

1.484

886

886

+0,0%

-40,3%

Altre attività immateriali

1.996

1.914

1.865

-2,5%

-6,5%

Attività fiscali

13.019

12.922

12.955

+0,3%

-0,5%

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

1.764

2.512

2.045

-18,6%

+16,0%

Altre attività

7.692

6.949

6.542

-5,9%

-14,9%

Totale dell'attivo

848.128

855.647

872.753

+2,0%

+2,9%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

Debiti verso banche

136.882

135.563

161.497

+19,1%

+18,0%

Debiti verso clientela

473.514

470.570

454.956

-3,3%

-3,9%

Titoli in circolazione

84.283

96.301

95.197

-1,1%

+12,9%

Passività finanziarie di negoziazione

41.879

41.483

46.785

+12,8%

+11,7%

Altre passività finanziarie

13.815

12.083

11.094

-8,2%

-19,7%

Coperture

11.440

12.150

14.236

+17,2%

+24,4%

Passività fiscali

1.295

1.378

1.509

+9,5%

+16,5%

Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione

547

725

559

-22,8%

+2,3%

Altre passività

25.267

23.608

25.669

+8,7%

+1,6%

Patrimonio di pertinenza di terzi

1.018

369

430

+16,4%

-57,8%

Patrimonio di pertinenza del Gruppo

58.188

61.416

60.820

-1,0%

+4,5%

- capitale e riserve

57.012

58.042

63.526

+9,4%

+11,4%

- risultato netto

1.175

3.373

(2.706)

n.m.

n.m.

Totale del passivo e del patrimonio netto

848.128

855.647

872.753

+2,0%

+2,9%

Nota:I dati relativi al primo trimestre 2019 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, per riflettere l'adozione del modello del fair value per la misurazione del portafoglio Real Estate, con applicazione retrospettiva a partire dall'1 gennaio 2018 agli immobili detenuti a scopo di investimento (IAS40).

19 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

GRUPPO UNICREDIT: PATRIMONIO NETTO

(milioni di €)

Patrimonio netto al 31 dicembre 2019

61.416

Strumenti di capitale

1.239

Variazione della riserva per l'ammontare non sostenibile delle attività fiscali anticipate per perdite

fiscali portate a nuovo connesse alle poste di patrimonio netto

77

Variazione delle riserve relative a cedole su strumenti AT1

(24)

Canoni di usufrutto di periodo relativi all'operazione denominata "Cashes"

(31)

Variazione delle riserve da valutazione delle società valutate a patrimonio netto(1)

778

Variazione delle riserve di attività non correnti in via di dismissione (1)

681

Variazione delle riserve da valutazione di utili/perdite attuariali sui piani a benefici definiti (2)

632

Variazione delle riserve da valutazione di attività e passività finanziarie valutate al fair value

(442)

Differenze di cambio(3)

(853)

Altre variazioni

53

Utile (Perdita) del periodo

(2.706)

Patrimonio netto al 31 marzo 2020

60.820

Nota: 1La variazione di +778 milioni delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto e di +681 milioni delle riserve per attività non correnti in via di dismissione è principalmente riconducibile alla cessione rispettivamente dell'11,93 per cento e del 9,02 per cento di Yapi Ve Kredi Bankasi AS che ha comportato il rigiro delle riserve principalmente ascrivibili alla Lira Turca.

2Principalmente riferito all'innalzamento dei tassi di attualizzazione delle obbligazioni a benefici definiti determinato dalla generalizzata riduzione dei prezzi dei titoli obbligazionari di aziende primarie "high quality corporate bond" parzialmente compensato dalla performance degli attivi segregati.

3Tale effetto è prevalentemente ascrivibile all'impatto del Rublo russo per -547 milioni e della Corona ceca per -176 milioni.

GRUPPO UNICREDIT: STAFF E FILIALI

(unità)

1trim19

4trim19

1trim20

trim/trim

a/a

Numero dipendenti(*)

85.111

84.245

83.942

-303

-1.169

Numero sportelli

3.783

3.717

3.650

-67

-133

- di cui CB Italy, CB Germany, CB Austria

2.908

2.846

2.787

-59

-121

- di cui CEE

875

871

863

-8

-12

Nota: (*)Dati FTE: il numero di dipendenti è conteggiato in base al tasso di presenza. Si prega di considerare che il numero dei dipendenti del Gruppo è calcolato escludendo tutte le società che sono classificate come "attività cessate" ai sensi dell'IFRS5 e di Ocean Breeze. A seguito della conclusione degli accordi di JV con il Gruppo Koc nel corso del 1trim20 il numero delle filiali della CEE è stato riesposto escludendo quelle riferite a Yapi.

20 |P a g e

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GRUPPO UNICREDIT: RATING

DEBITO

DEBITO

OUTLOOK

RATING

A BREVE

A MEDIO LUNGO

INDIVIDUALE

Standard & Poor's

A-2

BBB

NEGATIVO

bbb

Moody's

P-2

Baa1

STABILE

baa3

Fitch Ratings

F2

BBB

NEGATIVO

bbb

Nota: S&P:in data 29 aprile 2020, l'outlook è stato rivisto a "Negativo" da "Stabile".

Moody's:in data 18 luglio 2019 Moody's ha migliorato il rating individuale di UniCredit S.p.A a "baa3" da "ba1".

Fitch Ratings: in data 5 settembre 2018, Fitch ha modificato l'outlook di UniCredit S.p.A. a "Negativo" (da "Stabile") per allinearlo alla revisione dell'outlook del debito sovrano italiano a "Negativo". In data 28 aprile, Fitch ha declassato il debito sovrano italiano a "BBB-" con outlook "Stabile".

21 |P a g e

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GRUPPO UNICREDIT: SOVEREIGN DEBT SECURITIES - BREAKDOWN PER PAESE/PORTAFOGLIO

In merito alle esposizioni Sovrane60detenute dal Gruppo al 31 marzo 2020, il valore di bilancio delle esposizioni rappresentate da "titoli di debito" ammonta a €111.928 mln, di cui l'87 per cento circa concentrato su otto Paesi; l'Italia, con €45.917 mln, rappresenta una quota di oltre il 41 per cento sul totale complessivo e di oltre il 5 per cento sul totale attivo di Gruppo. Per ciascuno di tali otto Paesi, nella tabella qui sotto sono riportati il valore nominale, il valore contabile e il fair value delle relative esposizioni, suddivise per portafoglio, al 31 marzo 2020.

60L'informativa relativa alle esposizioni Sovrane fa riferimento all'area di consolidamento dei Risultati consolidati di UniCredit al 31 marzo 2020, che è determinata in base agli standard IAS/IFRS. Per esposizioni Sovrane si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi. Ai fini della presente esposizione di rischio sono escluse le eventuali posizioni detenute tramite ABS.

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(milioni di €)

Valore nominale

Valore di bilancio

Fair Value

Situazione al 31 marzo 2020 (*)

- Italia

44.364

45.917

46.412

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

2.196

2.023

2.023

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

50

62

62

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

19.574

20.702

20.702

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

22.544

23.130

23.625

- Spagna

16.372

17.596

17.538

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

360

391

391

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

-

-

-

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

11.244

11.905

11.905

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

4.768

5.300

5.242

- Germania

12.004

12.291

12.331

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

163

192

192

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

7.499

7.629

7.629

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

2.737

2.859

2.859

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

1.605

1.611

1.651

- Giappone

7.547

7.601

7.605

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

-

-

-

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

-

-

-

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

4.400

4.435

4.435

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

3.147

3.166

3.170

- Austria

5.025

5.580

5.583

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

263

351

351

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

105

146

146

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

4.564

4.989

4.989

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

93

94

97

- Stati Uniti d'America

3.703

4.046

4.046

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

131

131

131

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

-

-

-

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

3.572

3.915

3.915

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

-

-

-

- Romania

1.930

1.971

1.971

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

129

131

131

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

-

-

-

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

1.801

1.840

1.840

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

-

-

-

- Francia

1.717

1.925

1.925

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta)(*)

377

523

523

attività finanziarie designate al fair value

-

-

-

attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

-

-

-

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

1.340

1.402

1.402

attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

-

-

-

Totale esposizioni per cassa

92.662

96.927

97.411

23 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

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Il restante 13 per cento del totale delle esposizioni Sovrane in titoli di debito, pari a €15.001 mln, riferito al valore di bilancio al 31 marzo 2020, è suddiviso tra 33 Paesi, tra cui: Ungheria (€1.883 mln), Bulgaria (€1.647 mln), Portogallo (€1.345 mln), Croazia (€1.314 mln), Repubblica Ceca (€1.159 mln), Polonia (€958 mln), Serbia (€925 mln) e Russia (€731 mln). Le esposizioni in titoli di debito Sovrani nei confronti della Grecia sono immateriali.

Per le esposizione in questione, al 31 marzo 2020 non si ravvedono evidenze di default.

Si segnala inoltre che tra la citata restante parte delle esposizioni Sovrane in portafoglio al 31 marzo 2020 risultano anche titoli di debito verso organizzazioni sovranazionali quali l'Unione Europea, il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria e il Meccanismo Europeo di Stabilità per €3.148 mln.

GRUPPO UNICREDIT: VITA MEDIA RESIDUA PONDERATA

La vita media residua ponderata delle esposizioni Sovrane elencate nella tabella di dettaglio di cui sopra, suddivisa tra banking e trading book, è la seguente:

Vita media residua ponderata

Banking book

Trading book

(anni)

Posizioni di bilancio attive

Posizioni di bilancio passive

- Italia

3,49

2,94

3,40

- Spagna

3,57

4,19

14,59

- Germania

3,26

10,43

4,53

- Giappone

3,20

0,71

-

- Austria

3,36

7,74

7,49

- Stati Uniti d'America

4,24

1,95

1,80

- Romania

3,31

4,56

13,45

- Francia

3,87

24,76

2,98

24 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

GRUPPO UNICREDIT: ESPOSIZIONI IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO RIPARTITE PER PORTAFOGLIO

La tabella sottostante riporta la classificazione dei titoli di debito appartenenti al banking book e la loro rilevanza percentuale sul totale del portafoglio nel quale sono classificate.

Esposizioni in titoli di debito

Consistenze al 31 marzo 2020

Sovrano ripartite per

Attività

Attività finanziarie valutate

portafoglio di attività

finanziarie

Attività finanziarie

al fair value con impatto

Attività finanziarie

finanziarie

designate al fair

obbligatoriamente valutate

sulla reddittivita'

valutate al costo

(€ milioni)

value

al fair value

complessiva

ammortizzato

Totale

Valore di bilancio

-

8.185

63.627

35.883

107.695

% portafoglio di appartenenza

0,00%

44,57%

79,31%

5,66%

14,71%

GRUPPO UNICREDIT: SOVEREIGN LOANS - BREAKDOWN PER PAESE

Alle esposizioni Sovrane in titoli di debito vanno aggiunti I finanziamenti61erogati a governi centrali e locali ed agli enti governativi. Nella tabella sottostante è riportato l'ammontare dei finanziamenti del portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 marzo 2020 nei confronti dei Paesi verso i quali l'esposizione complessiva è superiore a €130 mln, che rappresentano il 92 per cento circa del totale.

(milioni di €)

Valore di bilancio

Situazione al 31 marzo 2020 (*)

- Austria(*)

6.090

- Germania(**)

6.019

- Italia

4.346

- Croazia

2.437

- Qatar

403

- Slovenia

207

- Ungheria(***)

198

- Kenia

198

- Bulgaria

191

- Indonesia

179

- Turchia

164

- Laos

161

- Bosnia-Erzegovina

155

Totale esposizioni per cassa

20.748

Note:(*) di cui 356 mln tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle obbligatoriamente valutate al fair value. (**) di cui 1.903 mln tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle obbligatoriamente valutate al fair value. (***) di cui 9 mln tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value.

61Escluse le partite fiscali.

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Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

CRITERI DI REDAZIONE

  1. Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa è stato predisposto su base volontaria al fine di garantire continuità con le precedenti informative periodiche trimestrali, essendo venuto meno con il D.Lgs. 25/2016 di attuazione della Direttiva 2013/50/UE l'obbligo dell'informativa finanziaria periodica aggiuntiva rispetto a quella semestrale ed annuale. Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa, così come i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo, la presentazione al mercato sui risultati del primo trimestre 2020, il Database Divisionale e l'informativa da parte degli enti ai sensi del Regolamento (UE) n.575/2013 e successivi aggiornamenti sono disponibili sul sito web del gruppo UniCredit.
  2. Le voci degli schemi riclassificati di stato patrimoniale e conto economico sono state predisposte a partire dagli schemi di cui alle istruzioni contenute nella circolare 262/2005 emanata da Banca d'Italia, a cui sono state apportate le riconduzioni illustrate nell'Allegato 1 del Bilancio consolidato e relazioni 2019 del gruppo UniCredit e integrate dalle note in calce agli schemi di stato patrimoniale e conto economico del presente documento.
  3. Al fine di fornire ulteriori indicazioni in merito alle performance conseguite dal Gruppo, sono stati utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance - IAP (quali Cost/income ratio, RoTe, RoAC, Costo del rischio, Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela, Crediti deteriorati netti/Crediti verso clientela), la cui descrizione è contenuta nella "2019 Bilancio Consolidato e Relazioni del Gruppo UniCredit" (Relazione sulla gestione consolidata e Allegati) in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415). In questo documento si introducono inoltre come IAP il rapporto di copertura, e il RoTE sottostante definiti nella presentazione al mercato.
  4. L'informativa contenuta nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa non è predisposta secondo il principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziariainfra-annuale (IAS34).
  5. Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa, nell'ambito del quale gli schemi sono esposti in forma riclassificata, è stato predisposto sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS ad oggi vigenti.
    Si rileva che alcuni processi valutativi, fra i quali la valutazione delle attività materiali, dell'avviamento e la sostenibilità delle imposte differite attive sono stati condotti verificando che dal 31 dicembre 2019 alla data di riferimento non siano intervenuti eventi materiali o variazioni nei parametri e nelle circostanze che possano indicare la necessità di rettificare i valori iscritti. Si evidenzia inoltre che nel primo trimestre 2020, la valutazione di alcune poste è stata resa particolarmente complessa per effetto delle misure di restrizione poste in essere dai governi al fine di contenere la pandemia Covid-19. In particolare, sebbene le valutazioni siano state condotte sulla base di informazioni ritenute ragionevoli e supportabili al 31 marzo 2020, le incertezze esistenti in merito all'evoluzione della pandemia, a quando le misure di restrizione saranno allentate e alla misura dell'attesa ripresa economica, hanno influenzato inevitabilmente i processi valutativi. Di conseguenza, le risultanti valutazioni potranno cambiare in modo non prevedibile nei prossimi periodi quando le citate incertezze saranno progressivamente risolte. Per maggiori informazioni in merito alle valutazioni e alle assunzioni poste in essere si veda nel seguito (cfr punti da a 13).
    Inoltre, per talune Entità, le imposte sui redditi sono state calcolate sulla base della miglior stima della media ponderata dell'aliquota fiscale annuale attesa per l'intero esercizio. In tali circostanze, inoltre, le attività e le passività fiscali differite non sono state oggetto di rideterminazione.
  6. Con riferimento alle contribuzioni al Single Resolution Fund e ai Deposit Guarantee Schemes, i relativi costi stimati sono presentati nella voce "Altri oneri e accantonamenti: di cui oneri sistemici".
  7. Area di consolidamento: nei primi tre mesi del 2020 sono intervenute le seguenti variazioni all'interno dell'area:
    1. le società consolidate integralmente, incluse quelle riclassificate fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, sono passate da 482 di fine 2019 a 483 a marzo 2020 (7 nuove entrate e 6 uscite per cessioni, variazioni del metodo di consolidamento e fusioni);
    2. le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, incluse quelle riclassificate fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, sono passate da 47 di fine 2019 a 32 a marzo 2020 per effetto di 14 uscite per cessioni/liquidazioni e di 1 variazione del metodo di consolidamento.
  8. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: nella situazione patrimoniale al 31 marzo 2020, le principali attività riclassificate, in base al principio contabile IFRS5, tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione si riferiscono:
    per quanto riguarda le singole attività e passività in via di dismissione e i gruppi di attività in via dismissione e passività associate che non soddisfano i requisiti previsti dall'IFRS5 per l'iscrizione fra le attività operative cessate:
    • alle partecipazioni controllate General Logistic Solutions LLC, Cards & SystemsEDV-Dienstleistungs GmbH e UniCredit Leasing Fuhrparkmanagement GmbH e alle società dei gruppi Card Complete Service Bank AG, SIA UniCredit Leasing e Capital Dev S.p.A.;
    • ai crediti deteriorati relativi a iniziative di cessione di portafogli;
    • alle proprietà immobiliari detenute da alcune società del Gruppo;
  • per quanto riguarda i dati relativi alle attività operative cessate:
    alle società del gruppo Immobilien Holding (Austria).

26 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

  1. Alla luce del deterioramento atteso dell'economia globale derivante dalla pandemia diCovid-19 e dalle relative misure di
    restrizione , il Gruppo ha aggiornato, con riferimento all'informativa finanziaria al 31 marzo 2020, lo scenario macroeconomico per il calcolo della perdita creditizia attesa (ECL) IFRS962, come già indicato nel comunicato stampa del 22 aprile 2020.
    Questo approccio tiene conto delle ultime raccomandazioni fornite in materia da IASB e BCE, emesse rispettivamente il 27 marzo e il 1 aprile 2020. Entrambi hanno raccomandato di incorporare gli effetti del Covid-19 nello scenario macroeconomico e inoltre la BCE ha incoraggiato le banche significative a utilizzare le loro strutture di ricerca macroeconomica nonchè fonti esterne affidabili.
    Per il Gruppo UniCredit, l'aggiornamento dello scenario macroeconomico è stato eseguito sulla base delle previsioni prodotte da Economics Research, emesse attraverso il Chartbook pubblicato ufficialmente il 2 aprile 2020. Le previsioni che ne risultano sono negative per il 2020 e e ipotizzano una ripresa della crescita economica nel 2021. I principali razionali alla base delle previsioni si basano sull'aspettativa di: (i) un deterioramento dell'economia dell'Eurozona a causa delle misure di restrizione necessarie per contenere la diffusione del Covid-19; (ii) un sostegno fiscale e monetario su vasta scala ritenuto tale da limitare ma non neutralizzare del tutto il danno permanente alla capacità produttiva, al reddito delle famiglie e al capitale umano; (iii) una ripresa nel 2021 in quanto si stima che le restrizioni saranno progressivamente allentate già nella seconda metà del 2020.
  2. A partire dal 31 dicembre 2019, il Gruppo è passato dal modello di costo al modello del fair value o della rideterminazione del valore per la misurazione, rispettivamente, degli immobili detenuti a scopo investimento e di quelli ad uso funzionale. Di conseguenza, alla stessa data è stato determinato e rilevato in bilancio il fair value di tutte le proprietà immobiliari.
    Al 31 marzo 2020, sulla base della valutazione effettuata, ricorrendo in alcuni casi anche a esperti esterni e considerando l'attuale contesto di mercato, il Gruppo ha valutato che le variazioni medie dei valori di mercato sono tali da non generare impatti sui valori delle proprietà del portafoglio.
  3. Al fine di limitare gli effetti delle misure di restrizione messe in atto per contenere l'epidemia diCovid-19, molti paesi, in cui opera Il Gruppo, hanno emanato disposizioni che prevedono il posticipo nel pagamento delle rate su richiesta dei clienti o
    automaticamente (la cosiddetta "moratoria").
    In conformità con le dichiarazioni ESMA63, il Gruppo non ha proceduto alla cancellazione contabile delle esposizioni creditizie che
    sono state soggette a tale moratoria.
    Inoltre, in coerenza con le dichiarazioni delle Autorità (EBA, IASB ed ESMA64), il Gruppo non ha automaticamente riclassificato dallo Stadio 1 allo Stadio 2 le esposizioni creditizie soggette a moratoria. I processi creditizi sono stati attivati dal Gruppo, considerando sia elementi qualitativi che quantitativi, al fine di garantire la corretta classificazione a Stadio 2 o Stadio 3 (non- performing) di quelle esposizioni creditizie per le quali l'aumento del rischio di credito non è correlato, o significativamente influenzato nel lungo periodo, dall'epidemia di Covid-19.
  4. Così come previsto da IAS 36.99 il calcolo di dettaglio eseguito a dicembre 2019 al fine di verificare la sostenibilità dell'avviamento a livello consolidato, e sulle specifiche unità generatrici di flussi di cassa a cui l'avviamento è stato allocato, è stata oggetto di analisi al 31 marzo 2020 al fine di valutare l'impatto, sul valore recuperabile, delle variazioni dei parametri sottostanti il modello e di verificare l'attendibilità dei flussi di cassa.
    Mentre l'evoluzione dei parametri sottostanti il modello, nel primo trimestre 2020, è coerente con le assunzioni sottostanti l'impairment test effettuato a Dicembre 2019, i risultati effettivi a marzo 2020 risultano inferiori alle previsioni a seguito dell'impatto negativo del Covid-19. In questo contesto l'analisi trimestrale è stata associata con un analisi di sensitivity al fine di valutare gli impatti di un deterioramento, nel 2020 e nel 2021, nella profittabilità delle divisioni di business a cui l'avviamento è stato allocato: il combinato risultato delle analisi conferma la sostenibilità dell'avviamento al 31 marzo 2020.
  5. Le rettifiche di valore su crediti associate al perimetroNon-Core sono basate - in coerenza con la chiusura di fine anno 2019 - sulle caratteristiche dei crediti sottostanti (classificati sia come sofferenze che come inadempienze probabili), al fine di misurarle coerentemente con le stime sulle aspettative di vendita del portafoglio. I prezzi di vendita attesi sono determinati attraverso benchmark osservabili interni o di mercato, in base alla disponibilità di informazioni ed in linea con i criteri definiti dalla regolamentazione interna. I risultati sono incorporati negli Scenari di Vendita, ai sensi del principio contabile IFRS9, utilizzato ai fini della valutazione delle esposizioni deteriorate incluse nel perimetro Non-Core, per rappresentarne la recuperabilità entro il 2021.
  1. Utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore.
  2. Dichiarazione pubblica dell'ESMA: "Implicazioni contabili dell'epidemia diCovid-19 sul calcolo delle perdite attese sul esposizioni creditizie in conformità all'IFRS9" del
  1. marzo 2020.
  1. Dichiarazione dello IASB "IFRS9 eCovid-19" del 27 marzo 2020, Dichiarazione pubblica ESMA: "Implicazioni contabili dell'epidemia di Covid-19 sul calcolo delle perdite attese sul credito in conformità all'IFRS9" del 25 marzo 2020, Linee guida dell'EBA sulla legislazione e moratoria non legislativa sui rimborsi di prestiti applicati alla luce della crisi di Covid-19.

27 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

UniCredit Group - Public

L'attuale quadro - fortemente condizionato dall'epidemia di Covid-19 e dalle connesse misure di restrizione è caratterizzato da elementi di elevata incertezza, riferiti sia alla situazione generale, che in particolare al mercato degli esposizioni deteriorate; pertanto qualsiasi aggiornamento delle stime sui prezzi di vendita delle previste cessioni di esposizioni deteriorate potrebbe, nell'attuale contesto condurre a risultati non attendibili e non supportabili.

Per tali ragioni, ai fini del bilancio del primo trimestre 2020 non è stato apportato alcun cambiamento all'approccio adottato per gli Scenari di Vendita in occasione della chiusura dell'esercizio 2019.

14. Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato - Comunicato stampa non è soggetto a controllo contabile da parte della Società di revisione.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il sottoscritto, Stefano Porro, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di UniCredit S.p.A.

DICHIARA

che, in conformità a quanto previsto dal secondo comma dell'Articolo 154 bis del "Testo unico della Finanza", l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Milano, 5 maggio 2020

Il Dirigente Preposto alla redazione

dei documenti contabili

28 |P a g e

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 - Comunicato stampa

Disclaimer

UniCredit S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 06 maggio 2020. La fonte è unica responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 06 maggio 2020 07:38:04 UTC

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