Rapporto Etico 2024
Marzo 2025
Ethics Officer di Unipol Assicurazioni
Rapporto Etico 2024 e Relazione al Consiglio di Amministrazione in merito, tra l'altro, alla coerenza generale tra i principi dichiarati nel Codice e la gestione aziendale
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Premessa
Durante l'esercizio 2024 il Comitato Nomine, Governance e Sostenibilità si è riunito su tematiche etiche:
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il 20 marzo per approvare il Rapporto Etico 2023 e la relativa Relazione al Consiglio di Amministrazione;
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il 18 dicembre per esaminare l'attività della Funzione nel periodo 1° gennaio - 30 novembre 2024.
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Segnalazioni e richieste pervenute
Si ricorda che il Codice Etico prevede che comunicazioni e istanze possano essere effettuate da chiunque scrivendo all'Ethics Officer per posta ordinaria, per posta elettronica (all'indirizzo responsabile.etico@unipol.it) o telefonicamente.
Tali contatti (peraltro valutabili dal Responsabile Etico soltanto se esposti in forma scritta e non anonima, e dietro garanzia della massima riservatezza), possono avere ad oggetto segnalazioni circa la presunta violazione dei contenuti del Codice Etico, critiche, suggerimenti e più in generale richieste di chiarimenti e/o pareri interpretativi sui modelli di condotta più idonei a evitare violazioni o inosservanze del Codice Etico.
Nel 2024 sono pervenute alla casella di posta elettronica della Funzione complessivamente 154
Segnalazioni/Richieste pervenute
2024
2023
2022
2021
2020
Segnalazioni di violazioni del Codice Etico
2
15
14
7
7
Pareri richiesti all'Ethics Officer
0
1
2
2
10
Segnalazioni a carattere di reclamo
83
62
61
125
216
Contatti di varia natura
69
71
37
11
31
Totale
154
149
114
145
264
richieste e segnalazioni, in linea con i precedenti esercizi, salvo il "picco Covid" del 2020. Nel dettaglio le segnalazioni e le richieste pervenute negli ultimi 5 anni sono così suddivise:
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Segnalazioni relative a presunte e specifiche violazioni del Codice Etico
Sono considerate tali le segnalazioni indirizzate da qualsiasi stakeholder a Ethics Officer e dallo stesso ritenute di propria competenza, in quanto realmente riconducibili a ipotesi di presunte e specifiche violazioni del Codice Etico.
L'Ethics Officer le istruisce secondo quanto prescritto dallo stesso Codice Etico e dal Regolamento del Comitato Nomine, Governance e Sostenibilità (nel seguito il "Comitato"): le istruttorie vengono condotte effettuando verifiche approfondite delle situazioni esposte, anche interpellando e coinvolgendo le strutture aziendali interessate e/o chiamate in causa (sempre, tuttavia, con attenzione alla massima riservatezza).
Al termine delle necessarie attività di verifica, Ethics Officer procede come segue:
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nei casi più gravi e complessi sottopone le risultanze al vaglio del Comitato per le valutazioni e decisioni di sua competenza;
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negli altri casi definisce direttamente la questione, confrontandosi con il Presidente in merito alle situazioni più delicate.
Nel periodo di riferimento considerato (1° gennaio - 31 dicembre 2024), l'Ethics Officer ha valutato 2 segnalazioni ascrivibili alla tipologia di cui alla lettera b), mentre nessuna è pervenuta relativa alla tipologia di cui alla lettera a).
In tali casi, è stata effettuata una attività istruttoria tesa ad un accurato approfondimento su quanto segnalato.
A tale riguardo si ricorda che, nei casi di segnalazioni di potenziali inosservanze dei principi contenuti nel Codice, l'Ethics Officer ha 60 giorni per aprire e definire un'apposita istruttoria in merito. Ciò può prevedere l'avvio di un'attività di analisi e di approfondimento (condotta in ossequio al già menzionato requisito di assoluta riservatezza), tesa a verificare se vi siano stati comportamenti non in linea con i principi contenuti nel Codice Etico e nella Carta dei Valori, anche allo scopo di evitare il ripetersi dei comportamenti giudicati impropri e promuovendo opportune azioni di sensibilizzazione ai principi etici richiamati nel Codice.
Si tratta sostanzialmente di quella attività posta in capo all'Ethics Officer - espressamente ricordata nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 - volta ad adottare appositi dispositivi di "giustizia riparativa" tesi a individuare comportamenti in grado di ripristinare, nei modi ritenuti più opportuni, lo status quo ante rispetto alle violazioni accertate.
Ebbene, con riferimento a questo tipo di attività, il Responsabile Etico è stato coinvolto in un primo caso, da un ex sub-Agente, il quale ha lamentato di essere stato costretto a recedere dal contratto di
subagenzia per giusta causa, asseritamente a motivo di reiterati comportamenti posti in essere nei suoi confronti dagli Agenti.
In particolare, gli Agenti avrebbero ripetutamente utilizzato termini e comportamenti aggressivi da un punto di vista dei toni e dei modi, apparentemente inqualificabili per la più totale assenza di educazione.
Considerato il contenuto di tale segnalazione, l'Ethics Officer ha effettuato alcune verifiche preliminari di concerto con la struttura del Chief Commercial Officer - Direzione Rete Agenziale, poi ha provveduto ad una più approfondita istruttoria consistita nell'audizione di tutte le persone coinvolte.
Queste ripetute interlocuzioni - tese a sollecitare le Parti a trovare un bonario componimento della vicenda - hanno permesso di appurare che le criticità nella vicenda non erano tanto di natura etica, ma soprattutto economica in conseguenza della interruzione del rapporto di collaborazione (provvigioni, monetizzazione del preavviso, eventuale risarcimento dei danni, ecc.).
Più precisamente, il Responsabile Etico ha ritenuto che quanto segnalato dall'ex collaboratore fosse connotato da una certa rilevanza etica, per cui da una parte sono stati richiamati gli Agenti ad adottare atteggiamenti consoni allo stile etico del Gruppo, dall'altra è stata caldeggiata una conciliazione che ponesse fine alla lite, sotto tutti i profili che avevano interessato il rapporto professionale e la sua conclusione.
Anche grazie a questa lunga opera di moral suasion svolta dalla scrivente Funzione, e dopo aver superato reciproche diffidenze tra le persone coinvolte, è stato raggiunto un accordo transattivo che ha definito tutte le pendenze in essere, con espressa rinuncia alla segnalazione etica, che è stata pertanto archiviata.
Inoltre, l'Ethics Officer è stato destinatario di un'altra segnalazione da parte di un co-Agente, che ha lamentato la criticità della propria situazione lavorativa: aveva infatti accettato di dimettersi da Agente generale per lavorare come collaboratore di un'altra Agenzia su piazza per ragioni di natura commerciale, ma le intese economiche tra le Parti sarebbero state disattese, con conseguente sospensione della sua remunerazione.
La Funzione del Responsabile Etico ha ritenuto di dover svolgere approfondimenti, anche con il supporto della struttura del Chief Commercial Officer - Direzione Rete Agenziale, e ha provveduto a numerose interlocuzioni con tutte le persone coinvolte.
Tali contatti hanno permesso di appurare che la natura della questione aveva natura prettamente economica, con scarsa rilevanza sotto il profilo etico.
Anche in questo caso l'Ethics Officer ha ritenuto di dover dispiegare le proprie prerogative di moral suasion per favorire il raggiungimento di una intesa reciprocamente soddisfacente.
Ad oggi la vertenza è in via di risoluzione mediante un accordo transattivo, che dovrebbe portare anche alla rinuncia rispetto alla segnalazione etica.
In conclusione, nell'anno 2024 sono state ravvisate solamente due situazioni di effettiva, seppur lieve, violazione del Codice Etico, composte e rientrate anche grazie all'intervento dell'Ethics Officer, che ha dunque operato nel rispetto delle sue prerogative tese - tra l'altro - a ricomporre conflitti o sanare evenienze eticamente rilevanti.
Alla luce di quanto anzidetto, va osservato come in numero assoluto le segnalazioni di presunte violazioni del Codice Etico, nel 2024, siano decisamente diminuite rispetto al biennio precedente (15 nel 2023 e 14 nel 2022), ed in ogni caso - come anzidetto - sono state efficacemente gestite e composte dalla Funzione.
Peraltro, in un'ottica di costante cura della verifica del pieno rispetto dei valori etici a cui si informa il Gruppo, emerge che ai riscontri offerti ai vari segnalanti dall'Ethics Officer non risulta mai esserci stata una replica o un proseguire nella richiesta di chiarimenti ed approfondimenti. Questo a testimonianza del fatto che l'istruttoria svolta ed il tipo di risposta rilasciata (completa, motivata e dettagliata) è stata ritenuta sempre esaustiva, chiara e comprensibile, dunque, "inoppugnabile" da parte di chi ha lamentato presunte violazioni.
Da ciò se ne trae ulteriore conferma del fatto che l'etica è ormai diventata linfa vitale del Gruppo, che permea i comportamenti di tutti gli attori (dipendenti, rete agenziale, collaboratori esterni, fornitori), non essendo altrimenti comprensibile il fatto che quanto meno negli ultimi dieci anni non è stata accertata alcuna segnalazione etica fondata con carattere di gravità.
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Pareri richiesti all'Ethics Officer
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Rientrano in questa categoria i casi in cui Ethics Officer, come previsto dal Codice Etico, fornisce chiarimenti sul significato e sull'interpretazione del Codice in relazione a questioni specifiche poste dai diversi stakeholder (ad esempio, coerenza fra Business/Policies e Valori; chiarimenti sui modelli di condotta più idonei a evitare violazioni del Codice, informazioni in genere sui temi etici aziendali, in relazione a quanto sancito dalla Carta dei Valori e dal Codice Etico).
Questa attività viene svolta in pieno ossequio rispetto alle prerogative della Funzione descritte nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, laddove si legge tra l'altro che "è stato nominato l'Ethics Officer del Gruppo Unipol, quale figura di riferimento proattiva a cui rivolgersi per ottenere pareri e/o consigli in merito alla corretta applicazione del Codice Etico e come centro di raccolta e filtraggio delle eventuali segnalazioni di violazione".
Ebbene, nel periodo considerato all'Ethics Officer non è pervenuta alcuna richiesta avente tali caratteristiche.
Allegati