
Comunicato Stampa
Gruppo Zucchi
Approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2019
- Fatturato consolidato pari a 70,3 mln/€ (83,0 mln/€ nel 2018) - 15,3%
- Ebitda positivo per 10,1 mln/€ (positivo per 9,0 mln/€ nel 2018) +12,6%
- Margine delle attività operative positivo per 5,1 mln/€ (positivo per 6,9 mln/€ nel 2018) -27,0%
- Ebit positivo per 4,6 mln/€ (positivo per 6,8 mln/€ nel 2018) -32,5%
- Risultato d'esercizio positivo per 2,6 mln/€ (positivo per 4,3 mln/€ nel 2018) -40,2%
- Capitale circolante netto commerciale pari a 28,2 mln/€ al 31 dicembre 2019 (29,9 mln/€ al 31 dicembre 2018)
- Indebitamento finanziario netto a 84,4 mln/€ al 31 dicembre 2019 (69,3 mln/€ al 31 dicembre 2018) +22,1%
Rescaldina, 16 marzo 2020 - Il Consiglio di Amministrazione della Vincenzo Zucchi S.p.A. - società quotata presso l'MTA di Borsa Italiana (IT0000080553) - ha approvato oggi il Progetto di Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
Progetto di Bilancio 2019
Si segnala che, a partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha adottato il nuovo principio contabile IFRS 16 Leases, applicabile a tutti i contratti di locazione finanziaria e operativa. Di conseguenza al 31 dicembre 2019 l'applicazione del nuovo principio contabile ha determinato un aumento delle attività materiali di 18,8 milioni di Euro, un incremento delle passività finanziarie di 19,1 milioni di Euro ed un effetto negativo sul risultato dell'esercizio di 0,2 milioni di Euro.
Per ciascuno dei seguenti indici si riportano i risultati in termini omogenei rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Con riferimento al progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019, si evidenziano i seguenti risultati.
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- Il fatturato consolidato al 31 dicembre 2019 è stato pari a 70,3 milioni di Euro, in diminuzione del 15,3% rispetto a 83,0 milioni di Euro dell'esercizio precedente. La diminuzione delle vendite rispetto all'esercizio precedente è dovuta principalmente al fatto che la Capogruppo nell'esercizio 2018 aveva registrato un importante ordine relativo al canale promozionale che aveva influenzato l'incremento delle vendite. Con riferimento alle vendite nei mercati geografici in cui opera il Gruppo, l'Italia ha registrato una diminuzione delle vendite pari al 24,7%. Le vendite negli altri paesi europei hanno invece registrato un aumento del 3,6% grazie all'incremento delle vendite registrate dalle filiali commerciali, mentre le vendite dei paesi extraeuropei hanno registrato una riduzione del 9,5% rispetto all'esercizio precedente.
- Il margine delle attività operative diminuisce rispetto all'esercizio 2018
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passando da un risultato positivo di 6,9 milioni di Euro, ad un risultato positivo pari a 5,07 milioni di Euro al 31 dicembre 2019. In termini omogenei, nel corso dell'esercizio 2019 è stato registrato un margine operativo pari a 5,1 milioni di Euro, rispetto ad un margine operativo di 6,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
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L'EBITDA al netto degli oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 10,1 milioni di Euro rispetto al valore di 9,0 milioni di Euro positivi nell'esercizio
2018. Si segnala che, l'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16
Leases ha portato alla registrazione di maggiori ammortamenti per 3,91 milioni di Euro e alla riduzione dei canoni di affitto per 3,86 milioni di Euro. Di conseguenza, in termini omogenei, al 31 dicembre 2019 l'EBITDA è positivo per 6,3 milioni di Euro rispetto all'EBITDA al 31 dicembre 2018 positivo per 9 milioni di Euro. - Il risultato operativo (EBIT) è stato positivo per 4,59 milioni di Euro (6,8 milioni di Euro nell'esercizio 2018). In termini omogenei, l'esercizio 2019 ha registrato un utile operativo pari a 4,64 milioni di Euro, rispetto ad un utile operativo di 6,8 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
- Il risultato dell'esercizio 2019 è positivo per 2,6 milioni di Euro (4,3 milioni di Euro nell'esercizio 2018). Il risultato dell'esercizio, in termini omogenei, è positivo per 2,8 milioni di Euro, rispetto a ad un risultato positivo di 4,3 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio 2018.
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L'indebitamento finanziario netto, in termini omogenei, è diminuito da 69,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 a 65,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2019. Con l'applicazione del nuovo principio contabile l'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a 84,4 milioni di Euro, con un incremento di 15,1 milioni di Euro rispetto al dato consuntivato dell'esercizio 2018.
La remissione del debito da parte delle Banche Finanziatrici è giuridicamente efficace a far data dal 18 maggio 2016 avendo dato atto, la Banca Agente, dell'avveramento di tutte le condizioni sospensive. Quindi, giuridicamente, essendosi verificato il perfezionamento delle condizioni sospensive della remissione, questa è efficace e produce gli effetti estintivi di cui all'art. 1236 cod. civ.: la Capogruppo ha dunque il diritto di non corrispondere il debito, eccependo che lo stesso al momento ha formalmente cessato di esistere e la situazione patrimoniale ex art. 2447 cod. civ., presente ed attuale all'epoca della stipula dell'Accordo di Ristrutturazione, e tale rimasta sino all'avveramento delle condizioni sospensive, è da considerare superata e rimediata. - Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è stato negativo per 15,6 milioni di Euro, rispetto al valore già negativo di 17,3 milioni di Euro registrato nel 2018. L'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ha determinato un effetto negativo sul patrimonio netto pari a 0,2 milioni di Euro.
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Il risultato patrimoniale al 31 dicembre 2019, come pure il dato relativo all'indebitamento finanziario netto, non recepisce ancora la remissione del debito (pari a circa 49,6 milioni di Euro) da parte delle Banche Finanziatrici pur essendosi verificato il perfezionamento delle condizioni sospensive della remissione ed avendo quest'ultima acquisito efficacia producendo, in tal modo, gli effetti estintivi di cui all'art. 1236 cod. civ..
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In ottemperanza alla richiesta avanzata dalla Consob, protocollo n. 910055189, avente ad oggetto gli obblighi di informativa ai sensi dell'art. 114, comma 5 del D. Lgs. n. 58/1998, si segnala quanto segue:
- il grado di rispetto di eventuali covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento della Vincenzo Zucchi S.p.A. comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del valore assunto dai parametri di riferimento di dette clausole.
In data 23 dicembre 2015 la Capogruppo ha sottoscritto ha sottoscritto un accordo di ristrutturazione del debito bancario al quale hanno aderito il pool di banche creditrici composto da Unicredit S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., Banca Popolare di Bergamo S.p.A. nonché Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Astrance Capital S.A.S., GB Holding S.r.l. e Gianluigi Buffon (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Con due distinte operazioni, la società DEA Capital Alternative Founds Sgr S.p.A. ha acquisito pro soluto da Banca Intesa S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., UniCredit S.p.A. e U.B.I. Banca S.p.A. i crediti ed i relativi diritti per 21,321 milioni di Euro. Quest'ultimi fanno parte dei 30 milioni di Euro allocati nell'Accordo di Ristrutturazione alla voce "debito trasferito".
L'accordo di ristrutturazione del debito bancario prevede, tra l'altro, il rilascio, da parte della Vincenzo Zucchi S.p.A., di alcune dichiarazioni e garanzie ed il rispetto da parte della stessa di alcuni parametri finanziari (Patrimonio Netto, che non dovrà essere inferiore ad Euro 5 milioni, ed Indebitamento Finanziario Consentito, il quale non dovrà essere superiore ad Euro 42,5 milioni) e di obblighi di fare e non fare tipici per operazioni di ristrutturazione del debito.
I suddetti obblighi resteranno efficaci sino alla successiva tra (i) la data di sostituzione delle Linee di Credito Auto liquidanti ed il rimborso di ogni somma dovuta a titolo di anticipazione dei crediti commerciali effettuata ai sensi dell'accordo di ristrutturazione e
- il 31 dicembre 2017, salvo per alcuni parametri che resteranno efficaci sino alla scadenza dell'Accordo di Ristrutturazione, ossia la data che cade il giorno successivo al 6° mese all'ultimo pagamento dovuto in base all'accordo stesso ed il 31 dicembre 2020.
L'accordo in oggetto scadrà in data 31 dicembre 2020.
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Le previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione, ad eccezione di quelle relative alla concessione delle Linee di Credito Autoliquidanti, si applicheranno, ai sensi dell'articolo 182-septies della Legge Fallimentare, anche a Banco Popolare S.C..
Il rispetto dei parametri finanziari è soggetto a verifica, come previsto dall'Accordo di Ristrutturazione, con riferimento a ciascun bilancio annuale approvato a partire dall'esercizio 2016.
Con riferimento ai parametri finanziari previsti alla data di verifica del 31 dicembre
2019 di cui al precedente punto si segnala quanto segue:
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il Patrimonio Netto della Capogruppo ammonta ad un valore negativo pari ad Euro 26.115 migliaia che rettificato della remissione del debito, qualora fosse stata contabilizzata alla data di efficacia dell'Accordo, determinerebbe un
Patrimonio Netto positivo pari ad Euro 23.119 migliaia e, pertanto, congruo con i valori di cui all'Accordo; - il valore dell'Indebitamento Finanziario ammonta ad Euro 92.679 migliaia che rettificato della remissione del debito, qualora fosse stata contabilizzata alla data di efficacia, e del debito trasferito nel patrimonio destinato ad uno specifico affare ex art. 2447-bis c.c, determinerebbero un Indebitamento Finanziario pari ad Euro 13.101 migliaia e, pertanto, anch'esso congruo.
Per quanto sopra esposto, i Parametri Finanziari risultano rispettati.
Non esistono altri contratti che prevedano il rispetto di eventuali covenants, negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento.
- l'approvazione e/o stato di avanzamento del piano di ristrutturazione del debito finanziario del gruppo Zucchi.
In data 17 dicembre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Vincenzo Zucchi S.p.A. ha approvato un nuovo piano industriale propedeutico alla ristrutturazione dell'indebitamento, da espletarsi mediante la manovra finanziaria che, unitamente all'individuazione di nuove linee strategiche sotto il profilo industriale, salvaguardi la continuità aziendale (diretta o, quantomeno, indiretta), la quale costituisce la migliore tutela dell'integrità e del valore del patrimonio sociale e, pertanto, sia pure in via mediata, delle aspettative di soddisfacimento del ceto creditorio.
Il piano industriale (relativo al periodo 2015-2020), finalizzato ad enucleare un percorso di ristrutturazione e rilancio della Capogruppo, è teso a recuperare redditività e capacità di generare cassa con la gestione operativa, nonché a migliorare la gestione finanziaria.
In particolare, il menzionato piano prevede una nuova proposizione commerciale ("power of one"), da realizzarsi mediante la razionalizzazione dell'offerta, il riposizionamento dei marchi in ottica di maggiore complementarietà e la conversione in doppia-insegna ("Zucchi" e "Bassetti") dei punti vendita. Il percorso si sviluppa in due fasi successive, con l'obiettivo di ottimizzare il trade-off tra una sufficiente generazione di cassa nell'orizzonte considerato e il riposizionamento dei marchi al fine di garantire la continuità aziendale nel lungo termine.
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La prima fase, relativa al periodo compreso tra il 2015 e il 2017, può definirsi di "turnaround" ed è caratterizzata dalla semplificazione dell'offerta, dalla razionalizzazione dei punti vendita (attraverso la chiusura di quelli che si trovano in una situazione di perdita strutturale), da iniziative volte alla stabile riduzione del costo del venduto (nobilitazione e confezionamento) e dei costi operativi (anche con revisione dell'organico).
La seconda fase (2017-2020) è invece di "sviluppo" ed è destinata a tradursi nella maggiore complementarietà dei marchi (grazie all'eliminazione delle sovrapposizioni sui posizionamenti di prezzo), il tutto in un contesto di crescita sui mercati esteri (anche grazie alla prevista accelerazione di quello cinese), che potrà essere sfruttata mediante l'instaurazione di adeguati rapporti negoziali con distributori locali e con lo sviluppo del business delle licenze attive.
- lo stato di implementazione del piano industriale di Zucchi, con l'evidenziazione degli eventuali scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.
Pur trovandoci in presenza di un minor fatturato rispetto a quanto stimato nel piano industriale, la Capogruppo ha lavorato per il miglioramento dei margini stimati. Infatti, il margine industriale si è incrementato in termini percentuali anche se il valore assoluto ha subito una diminuzione dovuta principalmente al fatto che nell'esercizio precedente era presente un importante ordine relativo al canale promozionale, che mediamente presenta margini più bassi, che aveva influenzato l'incremento delle vendite.
Si ritiene che il Gruppo abbia correttamente intrapreso misure idonee ad avviare il percorso di turnaround previsto nel piano industriale, attivandosi con la massima tempestività al fine di individuare e, successivamente implementare, le misure industriali più acconce allo scopo.
Tuttavia, come già ricordato, le condizioni generali dell'economia e del settore di appartenenza, a causa dello sviluppo del "coronavirus", hanno subito un forte rallentamento nella crescita, e che di sicuro perdurerà, influenzando i risultati del Gruppo nel corso dell'esercizio 2020.
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DICHIARAZIONE EX ART. 154-BIS COMMA 2 DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Emanuele Cordara, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della Società.
Vincenzo Zucchi S.p.A., soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Astrance Capital S.A., è la holding operativa del più grande Gruppo italiano del tessile per la casa, un riferimento in ambito internazionale nella produzione e distribuzione di biancheria. Il Gruppo vanta attrezzature tecniche d'avanguardia, efficienti reti di vendita, i due marchi leader di settore in Italia (Zucchi e Bassetti) e una serie di firme in licenza che ne completano l'offerta. Persegue una costante politica d'innovazione e i suoi prodotti si contraddistinguono per un elevato contenuto di design e per il posizionamento nelle fasce media e medio - alta del mercato. Distribuisce i suoi prodotti in migliaia di punti vendita nei mercati europei e nel mondo con più di 2.000 clienti attivi tra distribuzione organizzata e dettaglio indipendente, disponendo di 130 negozi di proprietà o in franchising e di oltre 300 corner e shop in shop nei più qualificati department stores.
Per ulteriori informazioni:
Emanuele Cordara: emanuele.cordara@zucchigroup.it Cell: +39 334 688 2785
Simona Paties simona.paties@zucchigroup.it
Tel. +39 0331 448484
Cell. +39 366 6861405
Allegati
Si allegano di seguito gli schemi sintetici e riclassificati al 31 dicembre 2019 del Conto Economico e della Struttura Patrimoniale e Finanziaria consolidati e separati della Capogruppo.
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2019
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STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2019
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CONTO ECONOMICO SEPARATO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2019
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STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA SEPARATA AL 31 DICEMBRE 2019
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Allegati
Disclaimer
Vincenzo Zucchi S.p.A ha pubblicato questo contenuto il 16 marzo 2020. La fonte è unica responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 16 marzo 2020 19:55:01 UTC