Reinaldo Ferreri
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Profilo professionale
Nasco a Caracas (Venezuela) il 27/12/1967 da padre italiano e madre spagnola ma sono cresciuto in Italia.
Dopo le scuole dell'obbligo frequento il Liceo Scientifico F. Lussana di Bergamo, nel quale mi diplomo nel 1986.
Mi sono laureato alla facoltà di Scienze Politiche ad indirizzo Economico Generale nel 1992, anno successivo dalla pubblicazione della legge nr 1 del 2 gennaio 1991 che disciplina l'attività di intermediazione finanziaria istituendo le SIM e normando la professione dei Promotori Finanziari.
Decido di svolgere l'attività professionale di Promotore Finanziario, nel 1992 supero l'esame presso la Consob e mi iscrivo all'albo dei Promotori di servizi finanziari operando per AreaConsult Sim.
In Areaconsult Sim nel 1994 divengo supervisore e coordino 3 collaboratori.
Nel 1995 entro in Banca Popolare di Sondrio presso la costituenda succursale di Bergamo con il compito di seguire la clientela private e sviluppare nuove relazioni sul territorio . In questo periodo apprendo le dinamiche operative proprie degli istituti di credito e approfondisco l'utilizzo degli strumenti finanziari legati ai tassi di cambio e a prodotti strutturati che affianco ai fondi comuni distribuiti dall'istituto.
La gestione dei portafogli dei clienti mi fornisce molte gratificazioni, ma i progetti manageriali mi attirano molto e nel 1998 Banca Popolare del Trentino mi propone di realizzare un progetto innovativo di creazione di una rete di promotori finanziari sinergica alla struttura delle filiali presenti nel territorio trentino. Mi trasferisco a Trento e in collaborazione con il personale dell'area IT, dei direttori delle dipendenze e delle professionalità della tesoreria realizzo una rete di promotori finanziari.
Concludo accordi di distribuzione con molteplici società di gestione del risparmio Italiane e internazionali affiancati da innovativi prodotti di bancasicurazione sviluppati in collaborazione con primarie compagnie assicurative. L'esperienza trentina termina con l'adesione da parte della compagine sociale all'OPA su BPT da promossa da Banca Popolare di Lodi nel 2001. Nel settembre dello stesso anno, approdo alla neonata Banca Lecchese con l'incarico di sviluppare la rete dei promotori finanziari e degli operatori di filiale, secondo un approccio consulenziale evoluto in architettura aperta.
In Banca Lecchese arricchisco il mio bagaglio di competenze anche nell'ambito creditizio, ed in qualità di coordinatore commerciale divengo membro del comitato crediti della banca dal 2014. Dal marzo del 2017 il modello operativo di Banca Lecchese viene stravolto a seguito dell'acquisizione della stessa da parte di un veicolo finanziario riconducibile a Oaktree Capital , fondo di private equity americano. Le 5 filiali vengono chiuse in poco tempo e Banca Lecchese cambia nome in Banca Progetto che intende operare solo on line nell'ambito del factoring e finanziamenti con cessione del quinto e credito al consumo.
Dal marzo 2017 opero in Allianzbank in qualità di financial advisor, la mia esperienza nel mondo bancario e nella gestione dei portafogli titoli unita alle competenze nel settore creditizio sono ora messe a disposizione diretta della clientela che seguo nell'ambito del risparmio privato o della gestione della liquidità aziendale.
Le mie principali competenze
I miei credit
- Iscritto albo Ivass
- Da febbraio 2017 a oggi - Consulente finanziario presso Allianzbank
- Da aprire 2013 a oggi - Responsabile commerciale presso Banca Popolare Lecchese SpA
- Da luglio 2001 a oggi - Coordinatore commerciale membro comitato crediti presso Banca Lecchese SpA
- Da aprile 1998 a agosto 2001 - Res. Rete Promotori Finanziari presso Banca Popolare del Trentino
Le mie ultime attività
La Voracità energetica della tecnologia, cosa ci aspetta?
01.10.2024 / 128 / 6Dato la pervasività della tecnologia nella vita della quasi totalità della popolazione mondiale, potremmo definire la società in cui viviamo una Società post industriale neotecnologica. Ogni processo economico, dalla produzione (meccatronica ) al commercio (e-commerce) , passando dalla logistica e persino l’intrattenimento è pervaso dalla tecnologia che costituisce un eccezionale motore di sviluppo e come tutti i motori per funzionare ha bisogno di carburante e il carburante della tecnologia è l’energia. I processi tecnologici quali l’elaborazione dei Big Data, la Blockchain, fino alla più recente Intelligenza Artificiale richiedono complesse e innumerevoli quantità di energia da dare in pasto a server e processori sempre più potenti e capaci di crescenti capacità computazionali di elaborazione dati. Questo sviluppo è stato oggetto di studi da parte di Gordon Moore , co-fondatore di Intel, che nel 1965 cercò di quantificare con una buona approssimazione la dinamica dello sviluppo della capacità computazionale degli elaboratori e quindi dei processori considerando un raddoppio dei transistor presenti in ogni processore ogni due anni e il conseguente raddoppio dell’utilizzo di energia. Secondo quella che passa sotto il termine “Legge di Moore” il livello di sviluppo dei processori garantisce il raddoppio della capacità di calcolo ogni 2 anni, permettendo allo sviluppo tecnologico di crescere in termini esponenziali, questa legge si è confermata dal 1965 (anno di definizione della legge) ad oggi anche grazie alla riduzione dimensionale raggiunta dai microchip e dall'impatto dell'Intelligenza Artificiale A crescite computazionali “esponenziali” fanno eco crescenti necessità di energia necessarie per far funzionare tali macchine e in un’epoca dove la quantità di energia producibile e sopratutto l’impatto che questa produzione ha sull’ecosistema mondiale in termini di sostenibilità è oggetto di importanti valutazioni non possiamo prescindere dal considerarne gli impatti generali e i risvolti anche sugli investimenti. Possiamo quindi dedurre che la domanda di energia globale mondiale anche grazie all’apporto del settore tecnologico rimarrà elevata (tendendo ad aumentare) e dovrà essere prevalentemente di tipo “sostenibile” , proveniente da energia rinnovabile o con contenuti impatti ambientali, tutto ciò richiede elevati e costanti investimenti nel tempo. Consapevoli della loro inclinazione energivora , i “Big” della tecnologia si sono attivati per non vanificare gli impegni presi in ambito di sostenibilità, finanziando e sostenendo importanti progetti per accelerare lo sviluppo di nuove fonti di energia pulita. Google per esempio sta collaborando con una azienda di servizi pubblici in Nevada che ricava energia attraverso la geotermia del sottosuolo, in Carolina la stessa Goolge in partnership con Amazon e Microsoft sta lavorando con Duke Energy per lo studio e la realizzazione di piccoli reattori nucleari di nuova generazione. Interessante anche la scelta di Meta (ex facebook) che è attiva nello sviluppo di utilizzo di energie rinnovabili attraverso la creazione di una partnership con una start up per sviluppare progetti di produzione di energia geotermica nell’ovest del paese e nelle Hawaii. Anche nel settore delle batterie c’è molta attenzione e fermento, in particolare nello sviluppo e nella produzione di batterie capaci di accumulare e mantenere per giorni energia prodotta attraverso fonti “pulite”. In questo ambito si distingue il settore di mercato dei sistemi Bess (Battery energy storage system) che secondo una recente analisi di McKinsey è atteso ad uno sviluppo che prevede che esso raddoppi a quota 120-150 miliardi di dollari entro il 2030, rispetto ai livelli globali raggiunti a fine 2022.. E’ evidente che le dinamiche che interessano il settore tecnologico influenzeranno molto la modalità e la velocità di sviluppo delle economie, determinando successi e insuccessi aziendali dei diversi attori della “ Società post industriale neotecnologica”. L’importanza e l'impatto mondiale dello sviluppo economico del settore tecnologico è tale che l’aspetto specifico legato all’impatto sulla domanda di energia e sulle fonti di produzione della stessa energia rappresenteranno elementi importantissimi nei prossimi decenni e devono essere tenuti in considerazione anche nell’ambito degli investimenti visto che producono molti effetti su diversi settori produttivi e ambientali. Chiediti allora : quanto pesa e quanto dovrebbe pesare il settore tecnologico nel tuo portafoglio di investimento ? in che modo nei tuoi investimenti tieni in considerazione il settore relativo alle fonti di energia ? con quali strumenti stai approcciando il settore ? o nel caso lo voglia fare, con quali strumenti e con che modalità puoi inserire questo tema nel tuo portafoglio ? Parliamone...
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19.07.2024 / 229 / 13Investimenti e percezione della realtà: esplora l'impatto dei tuoi investimenti sul modo in cui percepi il mondo. Scopri strategie e consigli per investire in modo efficace.
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23.08.2021 / 512 / 8La scelta cinese di regolamentare le aziende strategiche per lo sviluppo futuro quali quelle del settore tecnologico, dell’educazione o della fornitura di lavoro a prima vista pare una azione interventista dirigista non apprezzata dai mercati, Ma siamo sicuri che è così? Non è forse la volontà di un governo di evitare distorsioni economiche e finanziarie pericolose per risparmiatori e lavoratori mettendo in atto azioni volte a garantire uno sviluppo duraturo sostenibile?
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