Francesco Montanari

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Consulente finanziario

Francesco Montanari

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Ravenna
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46 anni
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16/05/2024

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3.000 miliardi, nuovo record per il debito italiano

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 16.01.2025

Grazie Maurizio Mazziero per il puntuale aggiornamento sul debito pubblico del nostro Paese, ora sopra i 3.000 miliardi... Non ce l'abbiamo con i titoli di stato italiani sia chiaro ma vediamo troppo spesso portafogli pieni di BOT e BTP. Questo bias degli investitori di esporsi in maniera così preponderante sull'Italia è più forte che mai. ⁉️ Certo tutti speriamo che il nostro Paese non avrà problemi di debito in futuro ma perché non investire in altri Paesi/Regioni? Perchè concentrare così il rischio nei vostri investimenti? Oggi più che mai con un semplice click abbiamo a disposizione tutto l'universo investibile. Per un'analisi gratuita del tuo portafoglio o per una prima conoscenza conoscitiva: ✉️  info@moneyadvisor.it oppure 342/8324474 (anche WhatsApp)

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‘Ho a disposizione 100.000 €, cosa mi consiglieresti?’

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 11.01.2025

Riceviamo spesso messaggi di questo tipo (e la logica non cambia quando la cifra è più alta o più bassa). Occorre partire dalle proprie esigenze e dai proprio obiettivi prima della cifra. Educazione dei figli? Integrazione della Pensione? Cambiare casa? Gestione della liquidità? Investimento? Speculazione? Ecc.. In funzione di questo si potranno creare le migliori strategie da utilizzare. Ognuna di esse va disegnata su misura con grado di rischio e orizzonte temporale appropriati.  I risparmiatori sono spesso concentrati sul rendimento col desiderio irrefrenabile di ottenerlo alto, facile, veloce e senza rischio. Ricordiamoci sempre che ‘rischio e rendimento’ unitamente al lungo periodo fanno parte della stessa medaglia negli investimenti. No rischio e alto rendimento non vanno d’accordo..  Se non si è disposti ad accettare tali principi meglio non investire, meglio lasciare i soldi sotto al materasso o in buoni postali. Ma la vera domanda è: sei sicuro che non valga la pena capirci qualcosa in più? Sicuro che sia meglio lasciare i soldi in prodotti erosi quotidianamente dall’inflazione? Tanta fatica per guadagnare e risparmiare per poi non occuparsi di gestire in maniera appropriata e consapevole i denari? E’ vero, troppi investitori sono scoraggiati e scottati dall’industria finanziaria troppo spesso concentrata su distribuzione, vendita e collocamento di prodotti finanzi piuttosto che sulla creazione di valore. Questa non è vera consulenza finanziaria, non è vera pianificazione finanziaria, non è vera educazione finanziaria. Siamo prima di tutto Analisti, Trader e Investitori ed oggi finalmente grazie alla Consulenza Finanziaria Indipendente possiamo mettere a disposizione del Privato e delle Aziende le nostre conoscenze. Se vuoi creare un percorso coscienzioso per arrivare ai tuoi obiettivi noi siamo contenti di metterci al lavoro e di aiutarti.  Per noi è una grande responsabilità e in tutti i modi cercheremo di aiutarti. Per una analisi gratuita del tuo portafoglio o per una prima consulenza conoscitiva scrivi a info@moneyadvisor.it oppure 342/8324474 (anche whatsApp)

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Previsioni per l’ S&P 500 per il 2025

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 06.01.2025

Previsioni per l’ S&P 500 per il 2025 rilasciate dai grandi gruppi bancari.   Come al solito grande varietà di opinioni.  Tutti comunque vedono l indice positivo. Considerando che non ci prendono mai, dobbiamo preoccuparci!?  Ricordiamoci sempre che i mercati si seguono, non si prevedono…(anche se occorre farlo per creare titoloni e vendere). Concretezza, competenza, trasparenza: siamo Consulenti Indipendenti.  Per una analisi gratuita del tuo portafoglio o per una prima consulenza conoscitiva scrivi a: - info@moneyadvisor oppure - 342/8324474 (anche WA)

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Non migliora la trasparenza sul Risparmio Gestito

Scritto il 05.01.2025

Dal Sole24Ore di Sabato 4 Gennaio Risparmio gestito: la TRASPARENZA è il pilastro fondamentale per investitori e mercato Nell'editoriale di Gianfranco Ursino emerge una realtà preoccupante: il risparmio gestito italiano rischia di diventare sempre più opaco, privando investitori, analisti e risparmiatori delle informazioni necessarie per compiere scelte consapevoli. ? Senza dati chiari e trasparenti, come si possono sviluppare strategie finanziarie efficaci? ? È qui che entra in gioco il ruolo cruciale dei consulenti finanziari: Guidano le famiglie nella scelta di strumenti di investimento trasparenti e coerenti con i loro obiettivi. Offrono analisi approfondite e imparziali, superando logiche aggregate o orientate alla convenienza. Contribuiscono al buon funzionamento del mercato, favorendo scelte sostenibili e consapevoli. ? La trasparenza è il fondamento per costruire un mercato sano e sostenibile, dove il benessere delle famiglie e la fiducia degli investitori siano al centro. ?  Quanto conta la trasparenza nelle vostre scelte di investimento?   Gianfranco Ursino 04 gennaio 2025 Ormai vengono diffusi quattro numeri in croce. I report pieni di dettagli sull’industria dei fondi comuni in Italia sono solo un lontano ricordo. La stampa, gli analisti e i piccoli investitori da qualche mese non hanno più la possibilità di analizzare l’andamento del risparmio gestito tricolore. Assogestioni, l’associazione di categoria delle società di gestione dei fondi, ha deciso di spegnere la luce e non comunicare più al mercato neanche i dati di raccolta e patrimonio gestito di ogni singola casa di investimento associata. Diffonde soltanto i dati aggregati. Oggi non c’è più la possibilità di commentare neanche i dati semplici della raccolta, dietro i quali possono esserci mille ignote dinamiche. Assogestioni sul suo sito riporta che l’efficace e completa immagine dei dati è disponibile solo per gli associati. Ma non per tutti. Solo per quelli che pagano determinate cifre. Business is business. Gli altri utenti, anche registrandosi sulla piattaforma web “Cubo” di Assogestioni non possono più interrogare il database, per assemblare liberamente, come avveniva fino a qualche mese fa, i diversi criteri di rappresentazione delle informazioni e generare report personalizzati ed esportarli. E pensare che fino a qualche anno fa venivano diffusi ogni mese i flussi di raccolta e i dati di patrimonio (con relativa ripartizione degli asset in cui erano investiti) di ogni singolo fondo. Le società arrivavano anche a comunicare ogni settimana i risultati di ogni loro fondo alle diverse scadenze, insieme al confronto con la performance del relativo benchmark (mercato di riferimento in cui il fondo investe) per dare un termine di paragone e di valutazione dell’operatore del gestore all’investitore. L’intensità luminosa del faro acceso sull’industria dei fondi non viene quindi più alimentata dagli stessi gestori, che hanno via via deciso di affievolirla fino ad arrivare a spegnerla e lasciare il settore avvolto nelle tenebre. Fare venire meno le più semplici e basilari informazioni al mercato potrebbe però rivelarsi una scelta poco lungimirante, proprio quando per le società di gestione sarebbe forse auspicabile aumentare la trasparenza e la visibilità dei dati. Anche perché la concorrenza degli Etf avanza, facendo leva non solo sui bassi costi ma anche sulla maggiore trasparenza che ormai caratterizza questa tipologia di strumenti finanziari, che arrivano a esporre l’aggiornamento degli asset presenti nei portafogli di ogni singolo prodotto quotidianamente. Per avere gli stessi dati dai fondi, occorre attendere le due statiche fotografie scattate sui rendiconti semestrali. Un livello di visibilità molto limitato, anche perché diffuso con due mesi di ritardo. Per non perdere la fiducia dei risparmiatori, i gestori dei fondi comuni dovrebbero quindi fare un ulteriore scatto in avanti, o forse è meglio dire un deciso passo indietro.'

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Il gallo ha rifatto l’uovo: due anni straordinari nei mercati finanziari

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 02.01.2025

Negli ultimi due anni, i mercati finanziari ci hanno regalato uno spettacolo rarissimo: tutte le principali asset class hanno registrato ritorni positivi sia nel 2023 che nel 2024. Un fenomeno che, per la sua eccezionalità, lo abbiamo paragonato al proverbiale “gallo che ha fatto l’uovo”. Nonostante le sfide globali come l’inflazione persistente, i conflitti geopolitici e l’incertezza macroeconomica, gli investitori hanno beneficiato di un ambiente favorevole che ha spinto al rialzo azioni, obbligazioni, materie prime e Bitcoin.  Una combinazione quasi miracolosa di fattori — tra cui politiche monetarie più accomodanti del previsto, una ripresa economica resiliente e una sorprendente stabilità nei consumi globali — ha creato un terreno fertile per questa straordinaria performance. L’euforia dei mercati Gli investitori sembrano convinti che la festa continuerà, dimenticando che spesso i periodi di euforia sono preludio a correzioni significative. Il fenomeno dell “effetto ricchezza” ha ulteriormente alimentato il ciclo: con portafogli in crescita, i consumatori e le imprese si sentono più sicuri nel spendere e investire, rafforzando ulteriormente l’economia reale. Tuttavia, proprio in questi momenti è cruciale fermarsi e riflettere. Attenzione all’euforia La storia ci insegna che i mercati finanziari non seguono una traiettoria lineare. Dopo ogni periodo di crescita eccezionale, il rischio di una correzione aumenta. Le valutazioni di molte asset class iniziano a mostrare segnali di surriscaldamento, e l’ottimismo eccessivo può portare a decisioni d’investimento imprudenti. Strategie per navigare l’incertezza Ribilanciare il portafoglio: Approfittare dei guadagni realizzati per riportare il portafoglio verso un’allocazione di lungo termine che rifletta la propria tolleranza al rischio. Evitare il market timing: Resistere alla tentazione di aumentare l’esposizione a asset già sopravvalutati. Diversificare: Assicurarsi che il portafoglio sia ben diversificato tra asset class, settori e aree geografiche. Monitorare i fondamentali: Ricordare che i mercati, nel lungo termine, tendono a riflettere i fondamentali economici piuttosto che l’euforia del momento. Conclusioni I mercati finanziari hanno dimostrato una resilienza straordinaria negli ultimi due anni, ma questa performance eccezionale non deve diventare motivo di compiacenza.  Il proverbiale gallo che ha fatto l’uovo nel 2023 e nel 2024 ci ricorda quanto siano straordinari questi risultati, ma anche quanto sia improbabile che si ripetano nel breve termine. Meglio quindi restare vigili e preparati per le sfide future, piuttosto che lasciarsi travolgere dall’euforia. Noi stiamo preparando i nostri portafogli per non farci trovare impreparati.  Per un check up gratutito non esitare a scriverci a info@moneyadvisor.it Alla prossima

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Le Banche 'Nè Sante nè Demoni'

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  • Consulenti finanziari indipendenti
Scritto il 28.12.2024

Cosa penso delle banche? Potrà sembrare strano ma anche se indipendente non reputo le banche nostre nemiche, lavoro e collaboro con il resto del team con gli istituti di credito. Troppo spesso il modo in cui molti continuano a vedere le banche è invece distorto e poco utile. Da un lato, c’è ancora chi ripone una fiducia cieca nell’istituzione “banca” e negli operatori che ci lavorano, delegando tutto senza porsi domande. Dall’altro, c’è chi prova un astio viscerale, alimentato da malessere sociale, aneddoti infondati o correnti politiche populiste. Le banche non sono né sante né demoni: sono semplicemente fornitori di servizi e prodotti finanziari. Si occupano di: Servizi di pagamento, custodia, credito, acquisto e vendita di strumenti finanziari; Prodotti come fondi, ETF, polizze e conti correnti. Come qualsiasi altro fornitore, vanno analizzate, valutate e messe alla prova.  Se non soddisfano le vostre esigenze, vanno cambiate. Non c’è bisogno di amarle o odiarle, venerarle o insultarle. Detto questo non aspettatevi una consulenza finanziaria indipendente dalle banche.  Le banche guadagnano vendendo prodotti e servizi finanziari (spesso a costi elevati e con commissioni poco trasparenti, ma questo è un altro discorso), non fornendo consulenza imparziale (se vai in concessionaria per comprare un’auto difficilmente ti verrà proposta un’auto di una casa diversa..) Chiarite i vostri obiettivi finanziari prima di rivolgervi alle banche.  Fatelo con una consulenza indipendente e investendo in una solida cultura finanziaria. Ricordate: essere informati fa la differenza.

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"I costi sono una certezza, i rendimenti no": perché i costi contano davvero negli investimenti

Scritto il 23.12.2024

“In investing, you get what you don’t pay for. Costs matter.” Queste parole di John C. Bogle, fondatore di Vanguard (una delle più grandi società di investimento al mondo, nota per i suoi fondi indicizzati a basso costo e per aver rivoluzionato il settore con l'approccio agli investimenti passivi), racchiudono una verità fondamentale per chiunque voglia investire: i costi sono l'unico elemento certo negli investimenti, mentre i rendimenti sono incerti e soggetti alle fluttuazioni del mercato. Quando investiamo, tendiamo a concentrarci sul potenziale rendimento futuro. Tuttavia, è essenziale ricordare che i costi riducono direttamente il nostro guadagno finale. Per capire meglio l'impatto dei costi, vediamo un confronto pratico tra due ipotesi di investimento. Esempio: Fondo con costo del 3% vs ETF con costo dello 0,2% Immaginiamo di investire 100.000 euro con un orizzonte di lungo periodo (20 anni) in due strumenti che investono nell'azionario globale: Un Fondo Comune con un costo annuo del 3% Un ETF indicizzato con un costo annuo dello 0,2% Entrambi gli strumenti generano un rendimento annuo del 8% (rendimento registrato negli ultimi 20 anni dall'azionario globale). Grafico La differenza? Quasi il doppio... StrumentoValore Finale (€)Fondo€265.329ETF (0,2% costo)€449.133Differenza (distruzione del valore)€183.803 La differenza o meglio la 'distruzione del valore' pari dopo 20 anni a 183.803 euro dimostra quanto i costi incidano sulle performance a lungo termine. Pur avendo lo stesso rendimento lordo, il solo risparmio sui costi permette di accumulare quasi il doppio rispetto al fondo con costi elevati. Perché i costi sono così importanti? Effetto composto: I costi annuali non solo riducono il rendimento immediato, ma limitano anche il potere dell’interesse composto. Anche una piccola differenza di percentuale si traduce in una perdita significativa nel tempo. Certezza: Mentre i mercati possono essere imprevedibili, i costi sono fissi e inesorabili. Ogni euro pagato in commissioni è un euro che non lavora per voi. Alternative: Nel panorama attuale, ci sono molte opzioni di investimento a basso costo, come ETF e fondi indicizzati, che permettono di ridurre le spese senza sacrificare la diversificazione. Conclusione John Bogle ci ha lasciato un insegnamento prezioso: il costo è una certezza, il rendimento no. Scegliendo strumenti a basso costo, possiamo aumentare significativamente i nostri rendimenti netti a lungo termine. Se volete che i vostri investimenti lavorino davvero per voi, prestate attenzione a ciò che pagate: pochi decimi di percentuale possono fare una differenza enorme sul lungo periodo. Richiedete alla vostra banca il RENDICONTO MIFID 'COSTI E ONERI' per sapere con esattezza quanto costano i vostri investimenti. E' un documento obbligatorio che ogni anno viene redatto entro fine Aprile con tutti i dettagli dell'anno precedente ma che purtroppo non viene quai mai presentato all'investitore.. Alla prossima

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“Se non sei disposto a possedere un’azione per 10 anni, non pensare nemmeno di possederla per 10 minuti.” Warren Buffett

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  • Consulenti finanziari indipendenti
Scritto il 14.12.2024

❗️❗️❗️“Se non sei disposto a possedere un’azione per 10 anni, non pensare nemmeno di possederla per 10 minuti.” Warren Buffett I trader professionisti hanno ragione il 50% delle volte ma riescono a guadagnare sul mercato grazie ad analisi approfondite ma soprattutto ad una gestione del rischio meticolosa. ?️‍♂️ Per i retail le statistiche sono impietose ?   Spesso riceviamo richieste su ‘cosa ne pensiamo di un singolo titolo’. ✨Pensiamo che occorra prima di tutto occorra analizzare il titolo, avere una strategia di ingresso e di uscita oltre ad una corretta allocazione della size dell’investimento. La verità…nessun retail lo fa. ?Ora tutti bravi: negli ultimi due anni tutte le principali asset class sono cresciute: AZIONI, OBBLIGAZIONI, ORO, BITCOIN. E’ proprio in queste situazioni che occorre non farsi prendere dall’euforia. ?Prima del rendimento sempre valutare il RISCHIO. Noi stiamo preparando i nostri portafogli, con ribilanciamenti, coperture e quant’altro. ?Domani scende il mercato? Siamo pronti. Domani sale? Forse guadagneremo un pò meno rispetto ad essere full investiti sul Nasdaq ma corriamo una maratona, non i 100 metri.. www.moneyadvisor.it info@moneyadvisor.it

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Focus sui fondi a scadenza

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  • Fondi Comuni di Investimento
Scritto il 11.12.2024

Dal Sole24Ore di Sabato 7 Dicembre ? Oggi Focus sui fondi a scadenza e sugli ETF quali strumenti alternativi efficienti (che nessuna banca vi propone..) Venghino signori vanghino! ? Informatevi sempre, consapevolezza di ciò che si acquista. Sull'ignoranza finanziaria unitamente alla fiducia si sono sempre arricchiti in troppi... ? ? Siamo Consulenti Finanziari Indipendenti, analizziamo il mercato cercando le soluzioni migliori per i nostri clienti senza conflitti di interesse. Per un check up della Vostra posizione senza impegno potete contattarci: info@moneyadvisor.it

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Come ottimizzare la Liquidità Aziendale

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  • Consulenti finanziari indipendenti
Scritto il 16.05.2024

‘E’ possibile ottimizzare la liquidità aziendale ferma al fine di ottenere un rendimento maggiore al bot/btp pari scadenza (o di un conto deposito) mantenendo l’opzione di svincolare l’investimento in qualsiasi momento?’ Questa è una domanda ricorrente che ci viene posta dai clienti che hanno liquidità ferma sui conti improduttiva. Abbiamo lavorato per trasformare tale ‘spreco’ in opportunità. Grazie alla nostra CONSULENZA FINANZIARIA INDIPENDENTE offriamo la possibilità di superare i limiti delle gestioni tradizionali unendo al contempo rendimento, efficienza e liquidabilità. Questo chiaramente al fine di rendere profittevole il denaro fermo sul conto non inficiando in alcun modo il ciclo commerciale. Di seguito un case reale di un nostro cliente: Rendimento molto più elevato comparato alle offerte del mercato quali conti deposito. Al contempo volatilità dell’investimento bassissima e liquidabilità degli investimenti con un click. Nota: non deteniamo somme di denaro che rimangono SEMPRE nei conti del cliente. Noi creiamo e gestiamo il portafoglio tramite raccomandazioni di acquisto e vendita che il cliente può o meno eseguire. Massima sicurezza e trasparenza quindi. Analizzando le offerte a mercato e quello che siamo soliti trovare nei portafogli: Prodotti inefficienti La maggior parte dei fondi offerti solitamente non batte il proprio benchmark di riferimento molto spesso a causa di costi elevati (sottoscrizione, transazione, gestione, disinvestimento, performance) Prodotti volatili Prodotti non adatti alla gestione della liquidità aziendale poichè qualora l’impresa avesse necessità di smobilizzare si troverebbe costretta a chiudere in perdita questi strumenti Prodotti vincolati Molti prodotti (vedi conti deposito ma non solo) hanno vincoli temporali che comportano una serie di problematiche qualora fosse necessario utilizzare tali fondi COME INTENDIAMO LA LIQUIDITA’ AZIENDALE Effettuiamo un lavoro personalizzato in funzione delle necessità del cliente: Rendimento Rendimento medio annuo lordo obiettivo > BOT 12 mesi Rischio Grado di rischio bassissimo con duration media del portafoglio molto contenuta Prodotti efficienti e liquidabili Obbligazioni governative e corporate (investment grade) – ETF – Certificati di investimento – Credit Linked Notes Se sei interessato ad approfondire contattami direttamente al 335/7117707 o fmontanari@moneyadvisor.it

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