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Aiuto, mi si è ristretta la filiale!
Scritto il 27.07.2022All'inizio della mia carriera di consulente finanziario, mi sono sempre scontrato con la ritrosia dei miei potenziali clienti a lasciare il porto sicuro della filiale tradizionale bancaria per intraprendere un percorso di consulenza con il mio aiuto. Lo scoglio più difficile da superare era che "la filiale è sempre lì, se mi serve conosco la persona X che mi segue da tempo". Ora, da un recente rapporto di Bankitalia, si scopre che su oltre un Comune su tre in Italia manca uno sportello bancario. Infatti, i costi per mantenerne uno in loco hanno nel tempo ampiamente superato i margini che una filiale tradizionale può produrre anno dopo anno. Tant'è che, a conti fatti, tutte le banche hanno iniziato a razionalizzare la propria presenza sul territorio concentrando clienti e dipendenti (in forte diminuzione anch'essi) in poche filiali aperte nei centri più grandi. La banca "on-line" I clienti più evoluti continuano a "entrare in filiale" utilizzando il banking on-line, almeno per le necessità a basso valore aggiunto (bonifici, pagamento bollette, ecc.), ma a tutti coloro che per un motivo o un altro non possono recarvisi hanno complicato la vita, di fatto costringendo molte persone ad andare nelle sedi più lontane, magari prendendo una mattina o pomeriggio di ferie perché aperte in orario d'ufficio. Per poi interagire sempre con una persona diversa... E il consulente finanziario? Oltre alla consulenza finanziaria e alla protezione della propria persona e del patrimonio, una dei tanti vantaggi di avere un consulente finanziario è anche quella di portare la banca in casa propria, fatto questo rigidamente regolamentato dalle normative vigenti e riservato a coloro che sono iscritti all'Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF). Cosa posso fare per te? Lo scopo del consulente finanziario è quello di aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di vita, attraverso: - Pianificazione finanziaria e patrimoniale; - Consulenza personalizzata in materia di investimenti; - Asset allocation; - Passaggio generazionale del patrimonio (familiare e aziendale); - Gestione liquidità finanziaria aziendale; - Mutui fondiari e prestiti; - Servizi dedicati a clienti di elevato standing; - Protezione assicurativa. Sei ancora felice della tua banca o pensi che sia arrivato il momento di fare un "passaggio al livello superiore"?
Continua a leggereVedo, prevedo, stravedo...
Scritto il 06.07.2022Paura e avidità E anche il primo semestre del 2022 è archiviato... ma le belle notizie ci sono! Come direbbe Warren Buffet, "abbi paura quando gli altri sono avidi e diventa avido quando gli altri hanno paura": oggi le quotazioni di quasi tutti gli asset sono ben al di sotto dei massimi del 2021. Qualcosa di simile era capitato nel 2008, e ormai quello che è successo poi è diventata storia: chi avesse acquistato intorno ai minimi, negli anni successivi avrebbe visto crescere il proprio portafoglio in maniera importante. Gli ultimi 15 anni Pubblico qui di seguito i risultati delle diverse asset class degli ultimi 15 anni, fino al primo semestre 2022 incluso. I tassi delle obbligazioni iniziano ad aumentare e lasciare il livello sotto o prossimo allo zero; questo ha comportato ovviamente una diminuzione dei valori obbligazionari e azionari, creando però delle notevoli opportunità di investimento. Il rendimento del portafoglio contrassegnato con AA nella figura (ribilanciato annualmente e non tenendo conto di costi, spese e tasse) si porta al 6,66% annuo. Diversificare, in questo semestre così come nel 2008, non ha però aiutato molto, come si può vedere dalla tabella. Il consulente finanziario Da quanto si può notare, però, il mercato continua a produrre rendimenti, per chi ha spostato il proprio orizzonte temporale nel medio-lungo termine e con l'aiuto importante di un professionista. Chi invece insiste nel cimentarsi senza averne le conoscenze, magari seguendo pedissequamente quello che fa qualche sedicente guru su TikTok, ottiene risultati diametralmente opposti, comprando sempre in preda all'euforia e vendendo durante le fasi di panico. Sicuro e garantito? La ricerca poi del Sacro Graal dell'investimento "sicuro e garantito", che non esiste e mai esisterà, fa il resto. Nei periodi di crisi aumenta la richiesta di quelli che sono i classici asset rifugio e iniziano a risentirsi le classiche frasi che da un decennio erano rimaste sotto traccia, tipo "eh, ma gli immobili si rivalutano sempre", "un amico mi ha detto che i Rolex sono un investimento a colpo sicuro", "vendo tutto e compro un lingotto d'oro". Questi asset (per loro natura non facilmente liquidabili), se non attentamente valutati e ricompresi in una più ampia strategia di investimento e diversificazione, non è detto che aiutino ad aumentare il rendimento del proprio portafoglio ad un livello tale che serva a battere l'inflazione, principale nemico da sconfiggere.
Continua a leggereRAGIONE E SENTIMENTO
Scritto il 18.05.2022Questo articolo, scritto così di getto, è un po' una provocazione, ma in questi mesi turbolenti di mercato dà una risposta a coloro che sono preoccupati per i loro risparmi perché li vedono oscillare anche violentemente. L'indicatore perfetto su quando entrare sui mercati comunque esiste e misura i rendimenti dell'indice S&P500 che seguono la trasmissione televisiva "Markets in Turmoil" sul canale CNBC. Praticamente, chi ogni volta che in TV appare uno speciale sui "Mercati in subbuglio" o "Giornata nera nelle borse mondiali" dovesse investire, avrebbe l'anno successivo un guadagno praticamente certo... Un famoso detto recita "compra paura e vendi euforia": la storia è dalla nostra parte.
Continua a leggereQuando la tua banca ti "fantasma"
Scritto il 10.09.2020Sei un imprenditore, da diversi anni sei cliente della tua banca storica e come te anche i tuoi genitori, parenti, amici, dipendenti. Hai anche posizioni in altre banche, ma sono residuali rispetto alla prima. L'azienda sembra andare bene, il fatturato cresce, i conti sono a posto anche se si potrebbero migliorare, e con il Covid19 quest'anno fai un po' più di fatica. Si presenta finalmente l'opportunità, che a dire il vero si trascina da anni, di acquisire un'importante affare: devi reperire liquidità per comprare macchinari di ultima generazione e cosa fai? Beh, vai nella tua banca e richiedi un finanziamento, come praticamente fanno ed hanno fatto tutti i tuoi colleghi imprenditori che conosci da anni. Ma la tua banca storica, oltre a richiederti un bel po' di documentazione contabile e fiscale, dopo aver analizzato e incrociato bilanci, diverse centrali rischi, situazioni di mercato e settoriali, inizia a chiederti altri dati, magari prospettici, anche della situazione personale tua e dei soci. Il tempo passa e dopo diverse telefonate, mail, messaggi e appuntamenti andati a vuoto, la tua banca finalmente ti chiama e ti chiede ulteriori garanzie personali e/o reali(pegno e ipoteche). Perché? "Eh beh, sai, il tuo rating è un po' bassino e la banca deve richiederle per forza se vuoi il finanziamento... c'è Basilea 3, gli accantonamenti..." Queste storie si ripetono ormai da un po' di tempo: ormai tutto il sistema finanziario si sta adeguando e per erogare del credito adottano degli algoritmi che analizzano numerose banche dati per assegnare un "rating" a tutti coloro, imprese o famiglie, che chiedono un affidamento. Questi rating poi varieranno, nel bene o nel male, nel corso dei mesi alimentati da tutta la base dati che la banca ha già a sua disposizione. Ma sapete come calcolarlo? E la vostra azienda, come viene vista dai vari stakeholders(portatori di interesse, quali ad esempio banche, fornitori, soci, dipendenti, ecc.)? Soprattutto, ho degli strumenti finanziari per migliorare il mio merito creditizio e pagare perciò meno interessi? Qui la mia intervista: https://www.youtube.com/watch?v=hrJ4nJ0jr9s&ab_channel=VittorioBacchetti
Continua a leggereE un altro semestre se ne va...
Scritto il 03.07.2020Direi un semestre piuttosto complicato, che chiude un lungo periodo di rialzi che durava da più di un decennio. Una pandemia come quella ancora in corso non è facile da affrontare e i mercati ne hanno risentito pesantemente, pur con un inaspettato e notevole recupero. Pubblico qui di seguito i risultati delle diverse asset class degli ultimi 15 anni, fino al primo semestre 2020 incluso. I tassi delle obbligazioni continuano a permanere sotto lo zero, e, a parte un aumento dei rendimenti durante la chiusura delle attività dovuta al Covid-19, complice anche i massicci interventi delle banche centralidi mezzo mondo, non sarà facile replicarne gli ultimi 10 anni, a meno che non si lasci il porto "sicuro" delle obbligazioni investment grade e si inizi a considerare qualcosa di più speculativo. Il rendimento del portafoglio contrassegnato con AA nella figura (ribilanciato annualmente e non tenendo conto di costi, spese e tasse) diminuisce dal 6,97% al 5,88% annuo. La diversificazione continua a pagare, ma per aumentare la redditività si dovrà necessariamente spostare parte degli asset sulla parte azionaria. A questo, bisogna iniziare ad aggiungere che è inutile creare bellissimi portafogli super efficienti se prima non avremo eliminato i rischi catastrofici nei quali ognuno di noi potrebbe incorrere nelle nostre sempre più lunghe vite e che prosciugherebbero in poco tempo tutti i risparmi faticosamente accumulati in una vita, ridimensionando per giunta i nostri redditi e complicando la vitaa chi sarà intorno a noi. L'italiano medio a questo punto inizia a cercare insistentemente oggetti metallici, sperando che basti. Lo so, "toccare ferro" è gratis, mentre affrontare i problemi alla fonte ha un costo emotivo e economico più elevato. Affrontiamoli insieme: se volete seriamente prendere in mano le redini del vostro futuro, contattatemi pure.
Continua a leggerePiù le mandi giù e più si tiran su...
Scritto il 26.06.2020Si fa un gran parlare di azioni in questi mesi, soprattutto in relazione ad eventi catastrofici quale l'attuale ed ancora in corso pandemia da Covid-19. I titoli dei quotidiani, sia online che cartacei, ne hanno approfittato e i termini quali "crollo", "bruciati N miliardi" nel falò delle vanità del capitalismo, et similia, sono diventati ahimè sempre più comuni. Qui i risparmiatori meno avveduti e in cerca di guadagni facili hanno venduto troppo tardi e in preda al panico e (come sempre) hanno davvero perso rilevanti capitali. Questo viene anche certificato dal recente aumento della liquidità sui conti correnti, arrivati all’astronomica cifra di 1.460 miliardi di euro. Però, quando si affrontano gli investimenti, che ricordiamolo, servono a produrre rendimenti nel lungo termine, non possiamo dimenticare proprio le azioni. Ma sapete davvero cosa sono e come funzionano? Le azioni rappresentano una quota del capitale socialedi un'impresa (SpA o SapA) e quindi chi le possiede partecipa in qualità di socioalla vita dell'azienda. Tramite esse, il socio può, ad esempio, partecipare ed intervenire alle assemblee, votare, impugnare il bilancio, ecc. e ha ulteriori diritti quali essere remunerato dai dividendi che vengono staccati periodicamente, oltre che ricevere assegnazioni di azioni in caso di aumento gratuito di capitale e di opzione nel caso sia a pagamento. I titoli azionari non hanno scadenza e possono essere compravenduti sul mercato, a patto esso stesso sia liquido (cioè che esistano compratori e venditori). Tralasciando ulteriori distinzioni tra azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio, concentriamoci invece su che cosa influisce sul valore delle azioni e del perché questo oscilli quotidianamente. Le azioni sono titoli a reddito variabile; i dividendi (che derivano dagli utili netti che annualmente la società produce) non sono mai certi a priori e cambiano nel tempo. Quindi, le azioni sono valutabili solamente sulla base dei flussi di cassa che generano e del prezzo di vendita. Semplificando, il prezzo di un'azione è funzione del flusso futuro (infinito) di dividendi. Questo significa che il mercato prezza istantaneamente qualsiasi evento(positivo o negativo) in funzione degli utili che le società produrranno nel futuro, e tanto più questo è lontano nel tempo, tanto più le oscillazioni del prezzo saranno elevate. Quindi, più alte saranno le previsioni sugli utili aziendali futuri e più elevatesaranno le quotazioni azionarie delle stesse. Il mercato ha sempre ragione, come si dice, ma a volte esagera: quotazioni maggiori attraggonosempre più investitori, che continueranno ad acquistare a prezzi sempre più elevati (anche oltre quelli ritenuti più congrui) fino a quando un evento che impatta negativamente gli utili futuri (come ad esempio il Covid-19) pone fine alla lunga fase rialzista (o Toro). Le nuove prospettive si abbattono pertanto sui prezzi, e inizia una velocissimadiscesadei prezzi (detta fase ribassista o Orso), a livelli più consoni rispetto ai nuovi utili aziendali. Il mercato, anche qui, è portato ad esagerare e le quotazioni tendono ad andare sempre più giù, dovuto più che altro alla fuga degli investitori... Le crisispazzano via le aziendeche operano in settori poco performanti, sottocapitalizzate, sovraindebitate e con utili descrescenti o addirittura in perdita. Lasciano strada invece ad aziende solide, poco indebitate, con utili crescenti e che migliorano costantemente la frontiera tecnologica. Il ciclo si ripete, inizia una nuova fase Toro e chi ha acquistato quando tutti vendevano avrà un extra rendimentosui propri capitali dovuto non tanto al mercato ma al proprio comportamento. I risultati, dopo anni di comportamentiadeguati, si vedono: chi ha saputo, magari con l'aiuto di un consulente finanziario, investiresul giusto orizzontetemporaleapprofittando anche delle "stagioni degli sconti" che periodicamente i mercati offrono, avrà ottenuto dei risultati adeguati. Chi invece, magari dopo fallimentari esperienze sui mercati affrontati senza adeguata preparazione, ha mantenuto e mantiene i propri risparmi sul conto corrente, vedrà il proprio capitale affievolirsianno dopo anno senza neanche accorgersene.
Continua a leggereCol senno di poi...
Scritto il 09.03.2020Oggi è una giornata che verrà ricordata negli annali e nelle statistiche borsistiche nei prossimi anni. Ci verranno in mente tutte le sensazioni di incredulità, panico e rassegnazione, chi abbiamo chiamato, chi ci ha tempestato di telefonate e messaggi, in preda allo sconforto... Durante la crisi finanziaria partita dal fallimento di Lehman Brothers (una delle più gravi per ampiezza e profondità) io c'ero e nei miei ricordi ormai indelebili ripesco esattamente le stesse sensazioni. Analizzando quel periodo, col senno di poi, è stato il migliore in assoluto per chi ha tenuto i nervi saldi, non ha disinvestito e anzi ne ha approfittato, nella certezza che, con un portafoglio correttamente diversificato che ha eliminato i rischi specifici, collocato nel giusto asse temporale del medio-lungo termine, le oscillazioni dei mercati sono sempre occasioni per acquistare. Rimanere fedeli ai propri programmi, necessariamente non di breve termine, è però difficile: siamo bombardati da notizie negative che ci fanno sembrare improrogabile prendere una decisione, una qualsiasi, e di solito quella più deleteria alle nostre finanze: scappare, rimanere liquidi e attendere il "momento giusto" per rientrare (di solito, troppo tardi o mai). Oggi invece è il giorno del senno di poi. Il giorno del quale, fra qualche tempo, magari pentendoci, penseremo "ah, se solo avessi acquistato..."
Continua a leggereI conti della serva
Scritto il 08.01.2020Puntuale come ogni anno, pubblico qui di seguito i risultati delle diverse asset class degli ultimi 15 anni, 2019 incluso. Che dire: quello appena trascorso è stato un anno fantastico che ha completamente confermato ciò che tutte le statistiche ci illustrano di anno in anno e cioè che perseverare e mantenere le posizioni coerenti con i propri obiettivi ha un effetto estremamente positivo sul nostro patrimonio, il quale non potrà fare altro che crescere. Dal 2005 al 2019 il portafoglio contrassegnato con AA nella figura (ribilanciato annualmente e non tenendo conto di costi, spese e tasse) avrebbe avuto un rendimento del 6,97% annuo: la diversificazione funziona e paga, sopportando il costo emotivo che le fluttuazioni del mercato ci provoca. Il consulente, oltre alla pianificazione finanziaria per obiettivi, l'ottimizzazione fiscale, successoria, pensionistica, e così via, serve soprattutto nelle fasi dove c'è bisogno di qualcuno che ci aiuti a tenere la barra a dritta e non smarrire la retta via. Fate pure tutti i conti della serva che volete, ma sarà sempre più difficile lasciare ostinatamente fuori dai portafogli le asset class più performanti ma più volatili, in quanto il mondo obbligazionario sta inesorabilmente esaurendo le sue ultime cartucce sul fronte dei rendimenti. I tassi sono sotto lo zero quasi dappertutto e ci rimarranno per diverso tempo! Anno nuovo, vita nuova, quindi! Se state ancora procastinando in attesa del ritorno dei bei tempi andati, se state aspettando il momento "giusto" per entrare, se il vostro attuale interlocutore non vi soddisfa pienamente, se volete seriamente prendere in mano le redini del vostro futuro, contattatemi pure.
Continua a leggereSul ponte sventola bandiera bianca?
Scritto il 12.11.2019Le notizie che circolano in questi giorni rivelano che molti risparmiatori hanno issato la bandiera bianca riguardo i propri investimenti; tutte le scelte effettuate sono ormai concentrate sulla linea di minor resistenza, detta anche"non faccio niente e attendo non si sa bene cosa". Rinunciano quindi volontariamente a programmarsi il futuro per evitare di esporsi alle oscillazioni (quali che esse siano) e scelgono la perdita certa che ne deriva dall'apatia finanziaria. Nei numerosi corsi che ho fin qui frequentato, me ne ricordo uno fra tanti che mi ha lasciato un segno indelebile diversi anni fa e che s'intitolava pressappoco "Pensare Positivo". In estrema sintesi, il messaggio che trasmetteva era che nella vita bisognebbe pensare in maniera costruttiva e evitare di lasciarsi andare a pensieri catastrofici, a volte incontrollabili. Più facile a dirsi che a farsi! Tutto conspira contro di noi: il nostro cervello è infatti programmato a farci fuggire di fronte al minimo pericolo, reale o immaginario, per evitarci danni anche mortali. Il mondo moderno non ci aiuta molto: le notizie che ci vengono propalate ed urlate ad ogni minuto del giorno e della notte, che si parli di economia, politica, società, ambiente, ecc. sono per lo più negative perché sono quelle che fanno vendere e portano più click. Ma se teniamo conto di tutto il bombardamento quotidiano, iniziamo a ritenere il mondo in cui viviamo estremamente insicuro, pieno di insidie e paure, e rischiamo di perdere di vista tutto ciò che di positivo, invece, ci circonda. Ad esempio, nel mondo sempre più persone percepiscono un reddito mensile che permette loro di vivere più dignitosamente rispetto a solo un decennio fa. Ma a sentire i telegiornali, nulla sembrerebbe essere cambiato. In tema finanziario, poi, questi scenari hanno dirette ripercussioni, per lo più positive, sui nostri investimenti. Tenerne conto, senza essere distratti dagli scopi che si siamo prefissi, ci aiuta a scegliere correttamente gli strumenti finanziari che ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi. Banalmente, se si riuscisse a non fare i classici errori che tutti gli investitori prima o poi compiono, trascinati proprio dalle notizie negative o addirittura false, il compito sarebbe davvero alla portata di tutti; ma quali sono questi errori? Facciamo una carrellata veloce: pensare troppo al breve termine, lasciando ad esempio tutti i soldi in conto corrente per evitare perdite e ottenere, invece, esattamente l'effetto contrario; credere di sapere tutto e liquidare con sufficienza i consigli dei consulenti (effetto Dunning - Kruger), affidandosi a soluzioni che magari hanno funzionato nel passato in scenari però completamente diversi dagli attuali; "innamorarsi" dello strumento finanziario adottato per i motivi sbagliati e continuare nella scelta nonostante gli esiti nefasti (ad esempio, comprare l'azione XYZ e continuare a comprarla anche a prezzi sempre più bassi perché "ho sentito che salirà"); mancanza di una qualsiasi strategia a lungo termine (e perdersi tutti i vantaggi); voler diventare ricchi subito, magari con strumenti a leva, non essendo pienamente consci dei rischi insiti nei prodotti scelti; usare la "pancia" invece che la "testa": se il mercato crolla (e lo fa sempre, prima o poi), uscire dallo stesso in perdita in preda al panico e aspettare che risalga per rientrare è una tecnica fallimentare; il mercato ha sempre ragione e non è sotto il nostro controllo: sperare che faccia quello che vogliamo noi è illogico; ultimo, ma non meno importante: se, nonostante questo elenco, pensiamo che la colpa dei nostri fallimenti sia di qualche fattore esterno, ci manca una qualità importante: imparare dagli errori per evitare di rifarli in futuro.
Continua a leggereFinanza creativa e matematica alternativa
Scritto il 05.11.2019Oggi vi racconterò un aneddoto che risale ai primi anni del 2000. Fresco di nomina, mi occupavo degli investimenti dei clienti di una filiale bancaria in un remoto paese dell'estremo nord est della nostra bella penisola. Una signora, alquanto benestante, si accinge a rinnovare i suoi BOT annuali ormai in scadenza e io, inesperto ma fresco di studi e di corsi, volendo far del bene, inizio a parlarle di diversificazione, asset allocation, orizzonti temporali, e chi più ne ha più ne metta. Tra una parola e l'altra, le spiego anche come funzionano i suoi BOT e accenno con un semplice esempio che gli interessi degli stessi non sono anticipati bensì "maturano" giornalmente fino ad arrivare a quota 100 il giorno della scadenza. Apriti cielo: la cliente si alza dalla sedia infuriata e mi intima, puntandomi contro il dito indice, di ritirare immediatamente le mie parole e di affermare invece che sì, gli interessi erano tutti anticipati... Se non l'avessi fatto, avrebbe ritirato tutti i suoi risparmi e sarebbe andata in un'altra banca che "facesse i BOT con interessi anticipati". Cliente persa, tutt'oggi convinta delle sue idee, ma la matematica non è un'opinione, come questo video (con i sottotitoli) simpaticamente dimostra... https://youtu.be/Zh3Yz3PiXZw
Continua a leggereHo visto cose che voi clienti...
Scritto il 11.10.2019Io ne ho viste cose che voi clienti non potreste immaginarvi: depositi titoli in fiamme all'aumento dello spread nel 2011 e ho visto titoli azionari acquistati durante la bolla Internet del 2000 balenare come supernovae nel buio vicino alle porte del MIB30 ho visto Replicanti dare budget di prodotto mensili e pretendere di rispettare la Mifid2 mentre ho visto aziende floride implodere a causa di operazioni baciate (ma non dalla fortuna) vicino alle porte di Tannhäuser. ho visto persone brancolare nelle filiali senza clienti che esortano quest'ultimi a ritornarvi per acquistare prodotti inutili e costosi ho visto promesse di carriera sfidanti al raggiungimento di obiettivi surreali ho visto risparmi sui conti correnti annichilirsi anno dopo anno per l'inflazione non ascoltando i consigli del proprio consulente e tutti quei momenti andranno perduti nei bilanci annuali come lacrime nella pioggia. E' tempo di cambiare. Seriamente. (liberamente tratto dal film Blade Runner, monologo del replicante Roy Batty)
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Scritto il 08.10.2019Oggi vi racconterò un aneddoto che risale ai primi anni del 2000. Fresco di nomina, mi occupavo degli investimenti dei clienti di una filiale bancaria in un remoto paese dell'estremo nord est della nostra bella penisola. Una signora, alquanto benestante, si accinge a rinnovare i suoi BOT annuali ormai in scadenza e io, inesperto ma fresco di studi e di corsi, volendo far del bene, inizio a parlarle di diversificazione, asset allocation, orizzonti temporali, e chi più ne ha più ne metta. Tra una parola e l'altra, le spiego anche come funzionano i suoi BOT e accenno con un semplice esempio che gli interessi degli stessi non sono anticipati bensì "maturano" giornalmente fino ad arrivare a quota 100 il giorno della scadenza. Apriti cielo: la cliente si alza dalla sedia infuriata e mi intima, puntandomi contro il dito indice, di ritirare immediatamente le mie parole e di affermare invece che sì, gli interessi erano tutti anticipati... Se non l'avessi fatto, avrebbe ritirato tutti i suoi risparmi e sarebbe andata in un'altra banca che "facesse i BOT con interessi anticipati". Cliente persa, tutt'oggi convinta delle sue idee, ma la matematica non è un'opinione, come questo video (con i sottotitoli) simpaticamente dimostra... https://www.giuseppetrentadue.com/post/finanza-creativa-e-matematica-alternativa
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