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Consulenza, ma chi ti conosce?!?
Scritto il 28.11.2018In Italia la consulenza professionale applicata nell'ambito degli investimenti finanziari risulta ancora poco diffusa. Lo segnala il rapporto Consob del 22 ottobre 2018 sull’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane secondo cui circa il 50% degli investitori ricorre ai consigli di amici e parenti (cosiddetta consulenza informale), poco più del 20% si affida alla consulenza professionale con delega ad un esperto, mentre il 28% sceglie in autonomia. Circa il 40% dichiara di non controllare l’andamento degli investimenti effettuati, mentre il monitoraggio è più frequente tra chi è assistito da un consulente professionale, oltre a crescere con l’età, il livello di istruzione e le competenze finanziarie. Più del 50% degli intervistati non è in grado di definire in cosa consista il servizio di consulenza in materia di investimenti, il 37% dei casi gli investitori sono convinti che la consulenza sia gratuita, mentre nel 45% dei casi essi dichiarano di non sapere se il consulente viene retribuito. Nel complesso il 50% circa non è disposto a pagare per il servizio. La disponibilità a pagare si associa positivamente con la cultura finanziaria, la conoscenza delle caratteristiche del servizio, l’orientamento al lungo termine (definito come capacità emotiva di sostenere perdite nel breve periodo) e l’abitudine a monitorare gli investimenti. Affidatevi con fiducia ad un Consulente Super-Partes; è REALMENTE dalla VOSTRA parte.
Continua a leggereInvestimenti, un portale per non farsi truffare - Un avvertimento utile, prima che sia troppo tardi.
Scritto il 26.11.2018Consob ha recentemente comunicato la nascita di Occhio alle truffe! (http://www.consob.it/web/area-pubblica/occhio-alle-truffe). È il nuovo strumento disponibile in home page sul sito www.consob.it che in pochi clic mette i risparmiatori in condizione di capire se l’offerta finanziaria che si accingono a valutare è promossa da soggetti autorizzati dalla Consob oppure no. Occhio alle truffe! dà facile accesso alle banche dati della Consob, dove sono disponibili gli elenchi dei soggetti autorizzati e i campanelli d’allarme suonati da Consob riguardo a soggetti non autorizzati e offerte abusive. Consob raccomanda di consultare sempre Occhio alle truffe!, prima di accettare offerte finanziarie di qualsiasi tipo. Nel contenitore di Occhio alle truffe! i risparmiatori possono trovare gli aggiornamenti periodici delle segnalazioni relative ad offerte abusive di prodotti e servizi. Se il nome della società che promuove un’offerta non compare negli elenchi della Consob, vuol dire che l’offerta è abusiva. È il primo segnale d’allarme per capire che l’offerta in esame può configurarsi come truffa.
Continua a leggereBanca, ma quanto mi costi?!?
Scritto il 08.11.2018La Banca d’Italia torna a concentrarsi sui fondi italiani. Non è di certo la prima volta che l’istituzione sottolinea le inefficienze del sistema del risparmio italiano, ma raramente lo ha fatto con puntualizzazioni così nette e circostanziate. “A fronte della tendenziale diminuzione delle commissioni di gestione a livello globale, negli ultimi dieci anni i costi dei fondi comuni italiani sono risultati in aumento sia per via della crescente applicazione di commissioni di entrata/uscita sia per l’introduzione delle commissioni di collocamento nei fondi a scadenza” ha sostenuto Carmelo Barbagallo, capo del dipartimento di vigilanza bancaria e finanziaria, intervenendo a una conferenza sul tema a Milano. A trainare il costo dei fondi italiani, in controtendenza con ciò che avviene a livello mondiale, sono secondo l’istituto di Palazzo Koch le commissioni di entrate e uscita e quelle di collocamento. Interessante notare come si tratti di voci di costo slegate da motivazioni inerenti alla gestione, ma si tratta al contrario di commissioni che vanno a remunerare la struttura di vendita. Le commissioni di collocamento sono anche particolarmente difficili da individuare per l’investitore oltre che gravose, come avemmo modo di sottolineare nella nostra indagine sui fondi a scadenza. “Il costo dei prodotti caricato ai clienti – continua Barbagallo – incorpora sia il compenso della gestione finanziaria sia la remunerazione della rete di vendita: l’assistenza alla clientela nelle scelte di allocazione della ricchezza è prevalentemente fornita (e remunerata) all’interno dell’attività di vendita”. Ancora una volta Barbagallo sottolinea come nel mercato italiano esista una confusione fondamentale tra consulenza e collocamento dei prodotti. La distribuzione, insomma, resta il cardine dell’industria del risparmio gestito. Nel 2016 le SGR hanno retrocesso alle reti di collocamento circa il 70% delle commissioni attive percepite sui fondi italiani, percentuale sostanzialmente in linea con quella del 2006. Si tratta di un aggravio enorme sui risparmiatori che non agevola la protezione del risparmio nel lungo periodo. La consulenza indipendente resta dunque purtroppo una soluzione marginale anche a causa di una resistenza nell’utilizzo dei nuovi canali di distribuzione che fanno a meno dell’intermediazione del collocatore. Si pensi per esempio alla distribuzione diretta tramite piattaforma. “Nessuno dei maggiori gestori – ha spiegato infatti Barbagallo – ha inserito i propri prodotti nella piattaforma di Borsa italiana. È verosimilmente prevalsa la preoccupazione che l’apertura di un canale di collocamento diretto, in concorrenza con le proprie reti distributive, potesse compromettere gli sforzi di fidelizzazione della clientela”. Eppure “la crescente familiarità degli investitori verso l’utilizzo degli strumenti digitali nei pagamenti e nelle transazioni finanziarie – ha proseguito Barbagallo – può creare le condizioni per il lancio, nel nostro paese come nel resto d’Europa, di modelli di collocamento che si sono affermati da tempo negli Stati Uniti e che vedono l’utilizzo esclusivo del canale online da parte di grandi asset manager per collocare le quote dei fondi gestiti e per offrire servizi di consulenza personalizzata ai risparmiatori”.
Continua a leggerePIANO DI ACCUMULAZIONE DI CAPITALE: PIANIFICARE PER IL FUTURO
Scritto il 12.10.2018Il Piano di Accumulazione del Capitale (P.A.C.) è lo strumento preferito da quei Clienti che vogliono iniziare a investire senza preoccuparsi di quale sarà il momento migliore per acquistare. Attraverso versamenti periodici in un fondo comune, il Cliente arriva a creare un patrimonio di cui potrà sempre disporre a suo piacimento, ad esempio per integrare la pensione, per finanziare gli studi dei figli o mantenerlo investito, sapendo che quando lo desidererà il capitale sarà sempre prontamente liquidabile. I programmini software di Pictet (https://www.am.pictet/it/italy/articles/home-page/simulatori) e Fidelity (https://www.fidelity-italia.it/educational-e-tools/ipower/pac)sono stati creati per facilitare al Cliente la comprensione di quanto sia vantaggiosa la strategia PAC, e sono molto validi. POLIZZA VITA O PIANO DI ACCUMULO? Il problema è stato risolto da tempo: allo strumento principale PAC, è sempre bene affiancare lo strumento vita accessorio TEMPORANEA CASO MORTE, corredato da ogni garanzia accessoria, che in caso di decesso o invalidità permanente totale, interverrebbe garantendo il capitale necessario a completare il piano dei versamenti del PAC, peraltro in totale esenzione da tasse di successione. In caso di emergenza rimane fondamentale la possibilità di smobilizzare rapidamente un PAC senza doverne giustificare la motivazione. Il PAC può essere alimentato attraverso il conto corrente, oppure in modo automatico con il progressivo rimborso di quote di un altro fondo; questo permette al Cliente di poter variare con gradualità il profilo rischio-rendimento dei propri investimenti, riposizionandolo in modo strategicamente in base alle proprie esigenze. da IL SOLE 24 ORE: Ecco alcuni buoni motivi per acquistare almeno un Piano di Accumulo: 1) Etico: Si tratta di una soluzione di investimento che incoraggia il risparmio. Contribuire mensilmente al proprio investimento, aiuta a risparmiare. Imporsi una regola scegliendo una quota mensile, aiuta a risparmiare con continuità e a gravare il meno possibile sulle finanze personali. 2) Finanziario: Investire con un piano di accumulo aiuta a ridurre i rischi dell’investimento. Se gli obiettivi finanziari sono di lungo termine, investire in più varie fase mette al riparo dai rischi legati alle fasi del ciclo economico. Il costo degli strumenti che verranno utilizzati, tenderà a conformarsi intorno alla media. L’acquisto periodico permetterà di aumentare le possibilità di sfruttare la tendenza dei mercati azionari a crescere nel lungo periodo. 3) Economico: Si può investire anche se non si hanno grandi somme a disposizione; Sono estremamente flessibili e permettono di investire partendo da piccolissime quote mensili.
Continua a leggerePossibile rimbalzo in vista per l'equity cinese
Scritto il 09.10.2018A distanza di alcuni mesi dall applicazione di dazi da parte del governo Trump alla Cina, alcuni di voi mi chiedono: "Quali scenari attendersi?" Allego una relazione di "fondi&sicav" ed una personale analisi-riflessione Alcuni gestori, per esempio "Neuberger Berman", stanno proseguendo imperterriti sulla (retta) via dei guadagni (+ 27,7% da inizio anno, + 32,79% negli ultimi 12 mesi, circa + 50% negli ultimi 3 anni); mentre nello stesso periodo altri Gestori, per lo stesso mercato, hanno segnato rilevanti perdite (- 23,23% da inizio anno "East Capital" - 10,77% "JP Morgan" nello stesso periodo, e lievi perdite (- 10,83%) "East Capital" negli ultimi 36 mesi. Non vi annoio con altri numeri; vorrei farvi riflettere su questo punto: l'importanza del Gestore, fa la differenza!!! E' fondamentale affidarsi al gestore più efficace, efficiente e che meglio riesca a preservare il mio capitale. Abbiamo gli strumenti per confrontare, scegliere, monitorare e controllare il gestore dei Suoi risparmi. Si affidi con fiducia ad un analista finanziario, super-partes, pagato a parcella; sarà il miglior investimento, prima dell'investimento. Subject: Possibile rimbalzo in vista per l'equity cinese Legga questo articolo: http://www.fondiesicav.it/possibile-rimbalzo-in-vista-per-lequity-cinese/
Continua a leggereIl piano "Strategico"
Scritto il 08.10.2018I Piani di Accumulo consentono di accantonare piccole cifre, mensilmente, al fine di ritrovarci tra qualche anno un capitale importante senza aver “fatto fatica”. I prodotti che meglio si prestano per questo servizio sono i fondi comuni di investimento azionari; i quali permettono di trarre vantaggio dalle oscillazioni di prezzo nel tempo. Si stabilisce un primo versamento, più una “rata” mensile. Il programma può essere sospeso, riattivato, revocato, modificare importo e/o cadenza rata, prelevare parzialmente o totalmente la cifra accantonata in qualsiasi momento, senza vincoli, senza legami, senza sorprese, senza penali. Siamo sempre aggiornati del loro andamento utilizzando i dati forniti da Morningstar (in allegato le videate dei fondi analizzati) Quali mercati acquistare? Ho scelto volutamente sei ambiti totalmente decorrelati e ininfluenti tra loro: 1- La robotica: sempre più “necessaria” nelle nostre attività quotidiane. 2 - Le tecnologie: chi ne può fare a meno? 3 - I beni di lusso, settore sempre “di moda”, trainante. 4 - Le aziende che investono/si preoccupano per la nostra lungo-veggenza: potranno mai andare male?!? 5 - Ecologia e mutamenti climatici: settore “sensibile” 6 - Il mercato cinese: dopo i dazi di Trump, non ce li vedo i cinesi che abbassano la saracinesca delle loro aziende, prendono la bici e vanno a pescare; aumenteranno esportazioni negli altri Paesi del mondo. Con quali cifre? Si possono personalizzare tutti gli importi: versamento iniziale, durata, "rata" mensile, cadenza, scadenza... Il tutto in assoluta libertà.
Continua a leggereCome stai tutelando il tuo futuro?
Scritto il 25.09.2018Ti invito ad esaminare la "piramide anti-volatilità" di Sol&Fin e prestare attenzione alla metodologia dello strumento finanziario "P.A.C."
Continua a leggereSanità pubblica
Scritto il 23.07.2018Come tutelarsi? https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/sanita-come-politica-manda-pazienti-pubblico-privato-salute-ospedali/40db20fc-8c28-11e8-8b01-1b79734b0f48-va.shtml
Continua a leggereSette milioni di italiani indebitati per pagare le cure mediche
Scritto il 12.07.2018E' una nota dolente del nostro Bel-Paese... Un capo-famiglia su otto oggi decide deliberatamente di non far curare suo figlio, sua moglie, se stesso per mancanza di disponibilità economiche; milioni di italiani che aspettano mesi per poter effettuare una tac, una risonanza magnetica, un esame specifico; e nel frattempo... Come si sta tutelando, da questo punto di vista? La invito a cliccare qui: https://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2018/06/06/sanita-costo-cure-italia/220852/ Esistono Istituzioni dedicate a queste coperture/garanzie accessibili per tutte le tasche.
Continua a leggereCome essere sempre "in linea" con i prezzi di mercato
Scritto il 12.06.2018Statistiche alla mano, circa 80 volte su 100, chi investe a rate, anche cifre modeste, ottiene migliori risultati di chi acquista in formula unica. A tal proposito, allego un ritaglio di "Corriereconomia" del 6 Luglio 2009, sempre attuale.
Continua a leggereIl Cliente, o il Prodotto?
Scritto il 17.05.2018La Consulenza finanziaria secondo scienza e Mifid impone l'applicazione del principio prima il Cliente, poi il Prodotto. "Prima il Cliente" significa sostenere ed aiutare il risparmiatore a costruire con completezza e consapevolezza la corretta rappresentazione di sé, "Poi il Prodotto" significa fornire al mio Assistito e Protetto ( il Cliente) la Metodologia (Processo d'Investimento) e gli Strumenti per effettuare scelte d'investimento consapevoli e coerenti con le sue "caratteristiche". Quindi: PRIMA esame delle sue caratteristiche - propensione al rischio/capacità di sopportare temporanee perdite, aspettative di performance/guadagno, orizzonti temporali dei singoli investimenti propri degli obiettivi personali. POI la valutazione delle caratteristiche del prodotto: volatilità/rischio, performance, guadagno atteso, orizzonti temporali dei singoli prodotti. La consulenza finanziaria secondo Mifid sancisce che le caratteristiche del Cliente - Investitore devono essere soddisfatte da coerenti caratteristiche del prodotto. N.B. Cambiando l'ordine di questi fattori/fatti, diversamente dalla matematica, il risultato cambia! Si affidi con fiducia ad un Consulente Super-Partes, di quelli che non hanno nulla da venderle. Ivan Giuliani, alla prossima.
Continua a leggereil cf dovrà chiedere al cliente le preferenze sulla sostenibilità degli investimenti
Scritto il 07.03.2018Apprendo proprio ora che La Commissione europea modificherà entro giugno i regolamenti attuativi della Mifid2 per garantire che i prodotti finanziari sostenibili "siano presi in considerazione nella valutazione di adeguatezza". Il consulente finanziario dovrà chiedere al cliente le sue valutazioni e preferenze in tema di sostenibilità finanziaria. La Commissione Ue suggerisce all’Esma, autorità di vigilanza europea, di inserire tali elementi nelle linee guida per la valutazione di adeguatezza. Ti invito a guardare FINO IN FONDO il video: https://youtu.be/WzOQWuEWNGY A disposizione per la scelta scientifica dei migliori strumenti acquistabili a condizioni vantaggiose.
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