Bruno Mazzola - AD MoneyController Srl

Bruno Mazzola

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La Cina e il nuovo ordine valutario mondiale

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 22.06.2016

Di Tony Crescenzi Un'importante fonte di volatilità nei mercati finanziari globali nell'ultimo anno è legata all'emergere di un imponente cambiamento strutturale nell'ordine valutario mondiale, il primo dall'inizio degli anni Settanta: l'integrazione della Cina nel sistema finanziario mondiale. Tale cambiamento è stato evidenziato dall'inclusione della valuta cinese, lo scorso novembre, nelle attività di riserva in valuta estera del Fondo monetario internazionale (FMI), note come SDR (Special Drawing Rights o Diritti speciali di prelievo), il cui valore è determinato da un paniere di valute internazionali, fra cui il dollaro statunitense, l'euro, lo yen e la sterlina britannica.

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Brexit, ecco le conseguenze politiche ed economiche per Londra e la Ue

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 20.06.2016

di Giuliana Ferraino - Corriere della Sera Il premier Cameron probabilmente si dimetterà. ma l’Unione europea rischia un effetto domino. La paura di una nuova ondata di volatilità sui mercati azionari e le tensione sui titoli di Stato Lo choc sulla finanza globale L’uscita di Londra dalla Ue provocherà, almeno nel breve periodo una nuova ondata di forte volatilità sui mercati azionari globali, di cui abbiamo avuto un assaggio in quest’ultima settimana prima del voto. A Piazza Affari l’incertezza potrebbe penalizzare ancora il settore bancario, già colpito dai crolli di inizio anno. Si temono inoltre tensioni sul mercato dei titoli di Stato, i cui rendimenti potrebbero avventurarsi ancora di più in territorio negativo, al contrario lo spread e il rendimento dei Btp italiani potrebbe tornare a salire. L’allarme di recessione e austerity sull’economia inglese I rischi per Londra? Deprezzamento della sterlina, che in un anno ha perso il 12% sull’euro e ancora di più sul dollaro. Crollo del mercato immobiliare, con una flessione dei prezzi delle case di oltre il 10% secondo alcuni scenari. Calo degli investimenti. Minore crescita economica: sia il premier Cameron che il governatore della Bank of England, Marc Carney, hanno messo in guardia sul rischio di una recessione, rischio condiviso anche dal Fondo monetario internazionale. Cameron sostiene che Londra rischierebbe di non pagare le pensioni e il cancelliere dello scacchiere George Osborne ipotizza una manovra da 30 miliardi di sterline tra tagli alle spesa e nuove tasse. Anche il Financial Times si è schierato: «Votare per la Brexit sarebbe un grave atto di autolesionismo». La City rischia di perdere il primato della finanza Molti hedge fund e banche d’affari americane starebbero facendo piani per traslocare altrove, tagliando persone e uffici nella capitale inglese, con ovvie ripercussioni anche sull’indotto, dalle case ai ristoranti. Goldman Sachs, che fa sventolare una bandiera europea sopra il suo quartier generale londinese, avrebbe donato circa 700 mila dollari per fare lobby contro la Brexit. Goldman Sachs ha lanciato una vera e propria campagna per il remain, spiegando che la Brexit colpirebbe soprattutto banche, mercato immobiliare e costruttori. Per l’istituto di Wall Street l’impatto sugli utili delle società quotate incluse nell’indice Ftse 250 sarebbe del 15-20%.

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Borse ancora giù, spread ai massimi da un anno

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 16.06.2016

Da IlSole24ore di Eleonora Micheli. Nuovo avvio in calo per le Borse europee all’indomani della decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi. Sullo sfondo rimane l’attesa per l’esito del Referendum britannico sulla Brexit, in calendario il prossimo 23 giugno. Male Fca, di nuovo colpite dalle vendite le banche, mentre il prezzo dell’oro sale ancora, portandosi ai massimi da due anni, sopra la soglia dei 1.300 dollari all'oncia.Tra l'altro per gli esperti il metallo giallo potrebbe correre ulteriormente, fino al top di 1.350 dollari all’oncia se vincessero i «leave», ossia i voti a favore della Brexit, mentre potrebbe tornare in area 1.250 dollari se vincesse il partito del no. Spread vola in apertura ai massimi dal luglio 2015. L'ipotesi Brexit e le prese di posizione di Fed e BoJ stanno facendo tornare la tensione anche sull'arena dei titoli di stato. Così il Bund tedesco ha aggiornato nuovi minimi storici di rendimento, toccando in apertura -0,02 per cento. A farne le spese sono gli spread dei Paesi periferici, tra cui l'Italia, che si portano sui livelli massimi da un anno a questa parte. Bce pronta ad agire con tutti gli strumenti disponibili L'Eurotower ha lanciato il grido d'allarme sulle prospettive di crescita dell'area dell'euro, che «seguitano a essere connesse agli andamenti dell'economia mondiale e all'imminente referendum in Gran Bretagna sull'adesione alla Ue e ad altri rischi geopolitici».Nel proprio Bollettino economico, la Bce ha spiegato che sebbene il quadro complessivo europeo« sia migliorato a seguito delle misure di politica monetaria adottate e degli effetti di stimolo che progressivamente ne deriveranno, i rischi complessivi per la crescita nell'Eurozona restano orientati verso il basso».

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Scritto il 14.06.2016

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Asta Btp, rendimenti su a tre anni Ma il trentennale resta invariato

Scritto il 14.06.2016

di Giuditta Marvelli - Corriere della Sera Collocati 7 miliardi di titoli medi e lunghi: il titolo che scade nel 2019 rende lo 0,08%, il doppio rispetto a maggio. Gli analisti: «Pressione Brexit sui governativi periferici» Sale il rendimento del triennale, raddoppiando rispetto a maggio allo 0,08%, scendono i settennali mentre i Btp «lunghissimi» restano invariati. Risultati misti, quindi, rispetto ai collocamenti precedenti, nell’asta a medio e lungo termine di metà mese, in cui il ministero dell’Economia ha collocato 7 miliardi di euro rispetto al massimo dell’intervallo fissato tra 5,5 e 7 miliardi. Che cosa significano questi numeri? Ecco il commento dell’analista Vincenzo Longo (Ig): «Le aste sono state ben coperte, grazie soprattutto all’avversione al rischio che sta determinando un abbandono dell’azionario e una fame di titoli governativi. Il timore della possibile Brexit si vede probabilmente sul rialzo del rendimento del titolo a 3 anni». Una paura, spiega Longo, che aggiunge pressione ai titoli periferici perché l’uscita eventuale della Gran Bretagna potrebbe costituire un precedente per altri Stati attraversati da spinte euroscettiche.

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Sell-off sulle banche, Unicredit sui minimi del 2012

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 13.06.2016

Di Francesca Gerosa - Milano Finanza L'azionario paga i timori legati a un'eventuale Brexit. Lo spread Btp/Bund sale oltre 140 punti (l'asta di Btp è comunque andata a segno) e deprime le banche. Per Barclays (rating underweight) un aumento di capitale sarebbe molto diluitivo ai multipli attuali di Unicredit Continuano a scendere le banche italiane trascinando al ribasso il Ftse Mib di Piazza Affari (-2,42% a 16.705 punti) con l'azionario che paga i timori legati a un'eventuale Brexit. Lo spread Btp/Bund è salito oltre la soglia dei 140 punti base (a 141,7 punti base) ma il Tesoro ha comunque collocato 7 miliardi di euro di titoli a medio-lungo rispetto al massimo dell'intervallo fissato tra 5,5 e 7 miliardi, con rendimenti che hanno registrato variazioni non significative, ma al rialzo sul tre anni e al ribasso sul sette. Oltre alle scadenze 3 e 7 anni, sono stati collocati anche due lunghissimi: il benckmark a 30 anni e titolo off-the-run nella stessa area.

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Informativa sull’acquisto di azioni proprie

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 06.06.2016

Interpump Group S.p.A. 16-06-06 Informativa acquisto settimanale azioni proprie COMUNICATO STAMPA INFORMATIVA SULL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE S. Ilario d'Enza (RE), 6 giugno 2016 - Interpump Group S.p.A., nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 28 aprile 2016 (già oggetto di informativa ai sensi dell'art.144 bis del Regolamento Consob 11971/99 e dell'art. 132 del D.Lgs. n. 58/98), comunica che nel periodo dal 30/5/2016 al 3/6/2016 inclusi, ha complessivamente acquistato n. 96.086 azioni ordinarie (pari allo 0,0883% del Capitale Sociale) al prezzo unitario medio ponderato di Euro 14,3627 (al netto delle commissioni), per un controvalore complessivo di Euro 1.380.053,20. In data odierna la società detiene un totale di n. 3.512.752 azioni proprie, pari al 3,2263% del Capitale Sociale. Le operazioni di acquisto sono state eseguite sul mercato, secondo quanto previsto dall'art. 132 del D.Lgs. 58/98 e dall'art. 144 bis del Regolamento Consob n. 11971/99, sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentono l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione di vendita. Con riferimento alle disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 2273/2003, si rileva inoltre che i quantitativi giornalieri di acquisto non eccedono il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Interpump Group nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data di acquisto. Si ricorda che l'Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2016 ha autorizzato l'acquisto di n. 9.000.000 di azioni proprie, che sommate alle n.3.717.912 azioni proprie possedute da Interpump Group alla data della delibera assembleare, costituiscono l'11,6807% del capitale sociale. L'autorizzazione scade il 28 ottobre 2017. Per informazioni: Moccagatta Associati Tel. 02 8645.1695 Fax 02 8645.2082 segreteria@moccagatta.it www.interpumpgroup.it INTERPUMP GROUP S.p.A. - Via E. FERMI, 25 - 42049 S. ILARIO - REGGIO EMILIA (ITALY) - TEL.+39.0522.904311 FAX. +39.0522.904444 - E-mail info@interpumpgroup.it CAP . SOC. Euro 56.617.232,88 I.V. - REG. IMPRESE R.E. - COD.FISCALE 11666900151 - C.C.I.A.A. R.E.A. N. 204185 1 Il contenuto e’ stato pubblicato da Interpump Group S.p.A. in data 06 June 2016. La fonte e’ unica responsabile dei contenuti. Distribuito da Public, inalterato e non modificato, in data 06 June 2016 09:10:06 UTC. DOCUMENTO ORIGINALEhttp://www.interpumpgroup.it/download/comunicati/16-06-06 Informativa acquisto settimanale azioni proprie.pdf PUBLIC PERMALINKhttp://www.publicnow.com/view/B00785165F0151F31DF3A5C1E8EF0C886366B6D0

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A2A - Comunicato stampa

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 30.05.2016

Milano, 28 maggio 2016 - A2A comunica di aver concordato con i soci di Linea Group un'estensione di 50 giorni dei termini previsti dal contratto per il verificarsi delle condizioni sospensive. Tale estensione permette anche lo svolgimento delle attività necessarie al completamento dell'istruttoria, avviata in data 18 maggio dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, nei confronti dell'operazione di concentrazione notificata da A2A in data 18 aprile per l'acquisizione del 51% del capitale di LGH, come dovuto in operazioni societarie di tali dimensioni. L'istruttoria è finalizzata a valutare possibili impatti concorrenziali in specifiche aree di attività svolte dalle due aziende. Contatti Comunicazione e Relazioni Esterne - Media Relations Tel. 02 7720.4583 ufficiostampa@a2a.eu Investor Relations Tel. 02 7720.3974 ir@a2a.eu
 Obblighi informativi verso il pubblico previsti dalla delibera Consob n. 11971 del 14.5.1999 e successive modifiche. Il contenuto e’ stato pubblicato da A2A S.p.A. in data 28 May 2016. La fonte e’ unica responsabile dei contenuti. Distribuito da Public, inalterato e non modificato, in data 28 May 2016 10:08:04 UTC. DOCUMENTO ORIGINALE http://www.a2a.eu/gruppo/cms/a2a/it/comunicazione/comunicati_stampa/anno_2016/maggio/documenti_html/280516_linea_group.html PUBLIC PERMALINK http://www.publicnow.com/view/9286ACE10E78C33A06B6ED2250F50D495ED1BF4F

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Il gruppo trevi si aggiudica nel settore fondazioni nuove commesse per un importo complessivo di circa euro 130 milioni

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 26.05.2016

26/05/2016 Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. Microsoft Word - Gruppo TREVI Comunicato Stampa_260523 LAST IL GRUPPO TREVI SI AGGIUDICA NUOVE COMMESSE NEL SETTORE FONDAZIONI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI CIRCA €130 MILIONI Cesena, 26 maggio 2016 - La divisione fondazioni del Gruppo Trevi che è specializzata in lavori di ingegneria del sottosuolo, si è aggiudicata alcuni importanti contratti in vari paesi del Medio Oriente. A Istanbul è stato sottoscritto un contratto per l'esecuzione delle fondazioni speciali del Galata Cruise Terminal, un moderno complesso per attività commerciali, immobiliari e hotel di lusso, a supporto dello sviluppo dell'attività turistica sul Bosforo. Il Porto di Istanbul (noto come Porto di Galata) è un terminal passeggeri per navi da crociera che si estende dal Ponte di Galata sul "Corno d'Oro", fino al quartiere di Salipazari sulla costa europea del Bosforo, attraversando il quartiere di Karaköy. L'inizio della sua costruzione risale al 1892, per poi ampliarsi progressivamente sino alle dimensioni attuali, al fine di soddisfare la crescente domanda turistica. DOǦUŞ Holding (multinazionale turca) ha costituito con BILGILI Holding la J.V. "Salipazari Liman Isletmeciligi VE Yatirimlari A.S.", la quale si è poi aggiudicata la gara per la gestione del porto per 30 anni. DOǦUŞ stima un investimento che prevede la trasformazione del porto in un'elegante zona "shorefront" completa di alberghi, caffè, centri commerciali, uffici e spazio di attracco per le navi da crociera. Negli Emirati è stato acquisito un contratto per l'esecuzione delle fondazioni di una torre, progettata dallo studio di Foster + Partners denominato ICD Brookfield Place, uno dei più importanti progetti immobiliari attualmente in costruzione a Dubai. Sempre negli Emirati a tale commessa si aggiungono altre commesse tra le quali, Tiara United Towers, Mediclinic Hospital e due edifici a torre a Muscat in Oman. Inoltre, di particolare importanza, c'è stata l'acquisizione di un progetto governativo di espansione immobiliare ad Abu Dhabi. Il progetto che è stato vinto in Consorzio con un'impresa europea, prevede l'esecuzione di indagini geologiche e il trattamento e miglioramento della resistenza del terreno. Grazie alla vasta gamma di prodotti Soilmec, Trevi Spa è stata in grado di chiudere contratti in Medio Oriente con una selezionata clientela per 20 milioni di euro per la fornitura di attrezzature varie specializzate nell'esecuzione di lavori di fondazione di rilevante complessità geologica. L'Amministratore Delegato del Gruppo TREVI Stefano Trevisani ha dichiarato: "Continua il buon momento per il settore Fondazioni del Gruppo Trevi che, grazie alla sua consolidata presenza in molte aree geografiche del mondo e alla provata credibilità ed esperienza, riesce ad essere protagonista in progetti iconici." A proposito di Trevi: Il Gruppo Trevi è leader a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo (fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore); è anche attivo nel settore delle perforazioni (petrolio, gas, acqua) sia come produzione di impianti che come servizi prestati e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati. Nato a Cesena nel 1957 conta più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il successo del Gruppo Trevi si basa sull'integrazione verticale tra le divisioni costituenti il Gruppo: la Divisione Trevi, che opera nei servizi specializzati dell'ingegneria del sottosuolo, la Divisione Petreven attiva nei servizi di perforazione petrolifera, la Divisione Soilmec, che produce e sviluppa i macchinari e gli impianti per l'ingegneria del sottosuolo e la divisione Drillmec che produce e sviluppa gli impianti per le perforazioni (petrolio, gas, acqua). La capogruppo è quotata alla Borsa di Milano dal mese di luglio 1999. I principali indicatori economici dell'esercizio 2015: Ricavi Totali € 1.342,3 milioni; l'EBITDA € 8,9 milioni (0,7%); l'EBIT €- 87,8 milioni; l'Utile Netto € -115,2 milioni. Maggiori informazioni sul sito Web: www.trevifin.com Per ulteriori informazioni: Investor Relations: Daniele Forti 0547 319 311 investorrelations@trevifin.com Ufficio Comunicazione di Gruppo: Franco Cicognani 0547 319503 fcicognani@trevifin.com Ufficio Stampa: Studio Mailander 011 5527 311 Il contenuto e’ stato pubblicato da Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in data 26 May 2016. La fonte e’ unica responsabile dei contenuti. Distribuito da Public, inalterato e non modificato, in data 26 May 2016 09:36:14 UTC. DOCUMENTO ORIGINALE http://www.trevifin.com/bom/downloadfree.asp?lib=Files&ID=4245 PUBLIC PERMALINK http://www.publicnow.com/view/422E849F93F5CE9255D3CE7778C0CA397EE47B69

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REDDITO FISSO World Bank: al via la nuova emissione per uno sviluppo sostenibile

Scritto il 10.03.2016

Di Marco Sabella - Il Corriere della Sera Il bond, di durata decennale, sarà denominato in dollari e avrà una cedola dell’1,75%, in linea con gli attuali rendimenti per scadenze analoghe. La sicurezza del rating AAA La Banca Mondiale torna ad affacciarsi sul mercato italiano del reddito fisso. Dopo l’emissione lanciata con successo lo scorso anno per un ammontare di circa 90 milioni di dollari l’Istituzione di Washington lancia un nuovo bond «per uno sviluppo sostenibile» che avrà un ammontare previsto di circa 500 milioni di dollari. «Si tratta di una iniziativa volta a finanziare progetti di sviluppo sostenibile nei paesi emergenti, progetti che rispettino i criteri Esg — environment, social responsibility e governance — che sono sempre più al centro dell’interesse degli investitori perché in grado di offrire rendimenti superiori a quelli medi di mercato con una minore variabilità», spiega Carlo Segni, lead financial officer, Treasury della Banca Mondiale, durante la presentazione del bond che si è tenuta in Piazza Affari. L’emissione, sottoscrivibile dal 1° al 21 marzo 2016, salvo chiusura anticipata, è studiata appositamente per il mercato italiano degli investitori privati. Il taglio minimo è di duemila dollari, la cedola ammonta all’1,75% (il Treasury decennale americano rende oggi l’1,82%) e ha il massimo rating possibile, la tripla A. Un requisito che ormai è appannaggio di pochissimi emittenti sul mercato internazionale. Da notare, sotto il profilo della convenienza, che l’aliquota fiscale cui sono soggetti gli interessi è la medesima dei titoli di Stato, il 12,5%. Per questa emissione la Banca Mondiale ha collaborato con Bnp Paribas, come dealer, e con Banca Akros come co-dealer, per promuovere presso gli investitori italiani una soluzione di investimento responsabile e sostenibile. Secondo Stefano Sbranchella, head of global market Italy di Bnp Paribas Corporate&Institutional bancing, «il bond è interessante per un portafoglio di lungo termine anche in termini di diversificazione valutaria».

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Il futuro è adesso..

Scritto il 26.02.2016

Il futuro è adesso! ed è social..sempre più persone scelgono il loro consulente finanziario in MoneyController http://www.moneycontroller.it

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 19.02.2016

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