Valentina Fraschetta

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Pianifica il tuo futuro con un piano di accumulo

Scritto il 08.04.2020

    Mi capita spesso di proporre ai clienti e non un piano di accumulo come strumento di pianificazione nel lungo periodo, per centrare gli obiettivi fissati lungo il ciclo della vita. Pianificare il futuro è oggi più che mai indispensabile. Pianificare per il matrimonio, per integrare la pensione, per finanziare gli studi dei figli, per l’acquisto della macchina, della seconda casa…   Le domande che mi vengono rivolte di solito sono: come funziona? Quali sono i vantaggi? Quanto tempo deve durare?  Posso gestirlo autonomamente?   Il PAC è sicuramente uno strumento utile per la persona che desidera mettere da parte delle somme di denaro, entrando fin da subito nel mercato dei capitali e per l’investitore che preferisce mitigare il rischio di errore nel timing dell’investimento, accettando delle performance meno positive in fase di crescita delle quotazioni. Il PAC (Piano di Accumulo) è una strategia utilizzatissima di investimento in Fondi Comuni, da qualche tempo attivabile anche in ETF.   Quali sono i vantaggi della strategia? Funziona automaticamente tramite un versamento costante (esempio 100 €/mese) a scadenze costanti (es. il 02 di ogni mese) sempre sullo stesso titolo. L’investimento “diluito” nel tempo rappresenta una efficace forma di diversificazione, perché permette all’investitore di comprare durante tutte tre le fasi di mercato: il rialzo, il ribasso, la fase laterale di incertezza. Elimina completamente l’emotività del sottoscrittore che deve infatti comprare meccanicamente alla data stabilita senza nessun impegno di tempo (lo effettuerà automaticamente dando un ordine di addebito permanente alla sua banca) senza curarsi di prendere decisioni se il titolo sale o scende La si può applicare anche con somme piccolissime, es. 50 €/mese ed è quindi ottima per impiegare il risparmio mensile  Puoi modificare o sospendere l’investimento in qualsiasi momento e senza costi aggiuntivi. Puoi anche riscattare in tutto o in parte il controvalore di quanto accumulato sino a quel momento Il PAC è una strategia molto valida soprattutto nel lungo termine (8-10 anni!). Nel breve il risultato può essere aleatorio, volendo ad esempio disinvestire dopo 2 anni, sarà sicuramente possibile farlo ma il nostro investimento potrebbe essere in guadagno tanto quanto in perdita.    Prima di sottoscrivere un Pac è fondamentale individuare la propria capacità di risparmio e solo dopo scegliere l’importo della rata, la durata e la frequenza dei versamenti. Se, per esempio, si vuole raccogliere un gruzzoletto per pagare il master dei figlio che tra qualche anno consulterà gli studi universitari, si può partire dalla cifra necessaria per centrare l’obiettivo e poi calcolare, con delle ipotesi sui rendimenti dei mercati, quale risparmio periodico va dedicato al piano di accumulo. Ci si può aiutare anche con i calcolatori e i simulatori che banche e intermediari mettono a disposizione sul web per il risparmiatore.   Oltre alla capacità di risparmio, però, anche l’orizzonte temporale è importante per una corretta allocazione dei propri risparmi.     Anche una volta individuata la capacità di risparmio, l’ammontare della rata, la frequenza dei versamenti, l’orizzonte temporale e lo strumento in cui investire, però, il lavoro del risparmiatore non è finito. È fondamentale tenere sempre sotto controllo il piano di accumulo, verificandone l’andamento, i rendimenti e i costi applicati. Comunque, gli operatori producono rendiconti periodici della movimentazione e della posizione accumulata, oltre a mettere a disposizione dei clienti dei sistemi online per consultare posizione, movimenti e rendimenti.   La grande confusione che ha travolto i mercati e l’incertezza continua ha riaperto il dibattito sull’opportunità di affidarsi all’investimento in piccole dosi, al piano di accumulo (Pac).   Gli investitori più attivi vogliono infatti capire se il ribasso abbia aperto (oppure no) nuove opportunità di investimento sulle Borse e sui mercati obbligazionari.   Nessuno può dire con certezza se questa è un’ondata di pessimismo esagerata e se i mercati sono già sulla via del rilassamento, o se vedremo di peggio.   Alla luce di queste considerazioni le gesta dei piani di accumulo iniziati dopo le ultime tre grandi crisi (2000,2008 e 20111) possono diventare interessanti.      «Investire gradualmente è tendenzialmente meno rischioso»

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EMOTIVITA' E CONSULENZA

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 06.12.2019

Le scelte di portafoglio delle famiglie possono essere condizionate dalla conoscenza dell'esistenza stessa di determinati prodotti e strumenti finanziari.  Le abitudini oer anni hanno portato i risparmiatori a compiere gli stessi "gesti", le stesse scelte piuttosto che rinnovarsi attraverso soluzioni finanziariamente più moderne  e diversificando il rischio concentrato spesso in una o al massimo due forme di impiego del proprio risparmio. Basti pensare che la caratteristica unica e distintiva del portafoglio degli italiani è l'investimento in obbligazioni, e non trova eguali come peso nelle altre economie sviluppate. Le persone comuni quando devono effettuare delle valutazioni e non hanno conoscenze e competenze adeguate o semplicemente non hanno tempo, adottano di solito delle SCORCIATOIE di ragionamento più semplici e veloci di un'analisi mirata. Le scorciatoie sono basate sull'intuizione e si basano solo su alcuni indizi che potano a trarre delle conclusioni affrettate. I più esperti invece basano la valutazione del rischio sul numero di eventi futuri che si aspettano.  Il mondo della finanza cambia e cambia anche il trade off rischio-rendimento. L'investitore si muove in base alle nuove opportunità. L'esigenza maggiore diventa quella di affidarsi a persone competenti per gestire i risparmi.  Secondo la Consob ancora oggi alcuni individui non identificano nella consulenza e nella gestione di portafoglio servizi con un alto livello di tutela, per effetto dell'oobligo della valutazione di adeguatezza dei prodotti al profilo dei clienti.  Con l'introduzione della MIFID II il ruolo del consulente finanziario è sempre più accostato ai temi della consulenza patrimoniale la quale include tutti i presupposti guida: protezione diversificazione e remunerazione dell'intera ricchezza del cliente.  Quali sono gli errori da non commettere? In questi tempi di incertezza in cui si profilano all'orizzonte cambiamenti anche dirompenti è necessario NON PERDERE DI VISTA I PROPRI OBIETTIVI, INDIVIDUARE I BISOGNI, DIVERSIFICARE.  

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PERCHE’ E’ IMPORTANTE DESIGNARE I BENEFICIARI DI UNA POLIZZA VITA

Scritto il 30.10.2019

Oggi parliamo di “POLIZZE DORMIENTI”, cosa sono? Sono quelle polizze NON riscosse dai beneficiari o dai loro eredi e giacciono presso le compagnie assicuratrici con il rischio di cadere in prescrizione. Dal 2017 a oggi l’IVASS ha risvegliato circa 209000 polizze vita, ammontanti a circa 3,9 miliardi di euro. Solo nel 2019, 21000 polizze risvegliate per circa 335 milioni di euro già liquidati o in corso di liquidazione ai beneficiari. Sono circa 400 le polizze prescritte che dovranno essere devolute al Fondo Rapporti Dormienti. QUANDO RISCHIAMO CHE LA POLIZZA DIVENTI DORMIENTE? Quando un contratto assicurativo scade e la polizza ha maturato un capitale, il titolare del contratto deve richiederne la liquidazione. La compagnia si impegna a inviare un avviso di scadenza ma ci sono casi in cui il cliente risulta irrintracciabile. Nel caso di decesso dell’assicurato, che nella maggior parte dei casi coincide con il contraente, il rischio che la polizza diventi dormiente è molto elevato perché spesso i beneficiari non sono stati informati dell’esistenza della polizza o della compagnia con il quale è stata sottoscritta. Per ridurre il rischio di dormienza l’IVASS, Autorità di Vigilanza del settore assicurativo, ha chiesto alle compagnie di assicurazione di attivarsi con scambi di informazioni con gli intermediari, comunicazioni periodiche ai clienti, e consultazione dell’anagrafe del Comune di residenza del cliente per verifica esistenza in vita dell’assicurato. Le compagnie devono inoltre incrociare i dati degli assicurati con quelli dell’anagrafe tributaria per verificarne l’esistenza in vita. Nel caso di riscontro di decesso sono tenute a rintracciare i beneficiari e proseguire con l’iter per il pagamento. Il periodo di dormienza è di 10 anni; trascorso tale periodo le polizze si prescrivono e non possono essere più risvegliate, con devoluzione delle somme a favore del Fondo Rapporti Dormienti, a differenza dei conti correnti che possono essere sempre risvegliati. Il Fondo Rapporti Dormienti è destinato a risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie ed è gestito da CONSAP. Per la ricerca da parte di eredi o beneficiari di polizze vita è possibile utilizzare gratuitamente il “servizio ricerca polizze Vita“ di ANIA, che provvederà ad inviare a tutte le compagnie la richiesta di ricerca ricevuta. Le compagnie in caso di riscontro positivo avvertiranno direttamente i beneficiari, in caso negativo non verrà inviata nessuna comunicazione. Ecco perché è sempre importante designare i beneficiari delle polizze. Quando possibile bisognerebbe lasciare traccia della polizza, eventualmente informare una persona di fiducia su cosa fare in caso di decesso, conservare la documentazione contrattuale . www.valentinafraschetta.com www.fermatiformatiinformati.it valentinafraschetta@gmail.com

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OTTOBRE : OBIETTIVI DA PIANIFICARE

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 01.10.2019

Inizia oggi il mese dell'educazione finanziaria. L'obiettivo è diffondere il più possibile i principi elementari della finanza ed educare i risparmiatori, in modo da dare loro gli strumenti per evitare i pericoli della finanza. Un altro obiettivo è far aumentare la consapevolezza delle persone su tutto ciò ruota intorno al denaro, aiutandoli così a gestire le risorse nei diversi momenti della vita: dagli studi, al matrimonio, dalla nascita di un figlio all'acquisto della casa, ma anche per un eventuale divorzio o le scelte per la pensione. Da risparmiatore dovrei sempre farmi uno schema  semplice ma di estremo aiuto per raggiungere i miei obiettivi:  - situazione attuale: (è) LIQUIDITA' RISERVA INVESTIMENTI STIPENDIO/PENSIONE  - situazione ottimale: (dovrebbe) OBIETTIVI SPESE CORRENTI SPESE PROGRAMMATE PREVIDENZA Con uno schema semplice come questo si eviterebbe il trasformare l'esigenza in problema più ansia. Concludo con un proverbio cinese: Grandi dubbi, profonda saggezza. Piccoli dubbi, poca saggezza. Non smettere mai di dubitare, non smettere mai di chiedere... non supporre mai e poi mai di avere tutte le risposte. Avere tutte le risposte uccide la domanda stessa; la rende senza vita- e fa la stessa cosa anche a te... Continua a cercare, continua a chiedere. Non trovare mai tutto. Perchè quando trovi tutto, neghi che ci sia di più. E c'è sempre di più. www.valentinafraschetta.com www.fermatiformatiinformati.com valentinafraschetta@gmail.com

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Questo è un nuovo prodotto....

  • 734
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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 24.09.2019

Ancora stamattina mi sono meravigliata quando a due clienti è stato proposto questo investimento (Premetto… presentato su un foglio bianco scritto a computer): NUOVO PRODOTTO D’INVESTIMENTO NOME SOCIETA’ – NOME INVESTIMENTO – PAC Con …….. ……. Pac costruisci un piano di accumulo chiaro e semplice, al servizio dei tuoi progetti Presenta queste caratteristiche: Bastano 100 euro al mese, con versamento tramite rid Flessibile, si ha la possibilità di cambiare nel tempo la composizione del piano secondo le esigenze Personalizzabile Comodo, i versamenti vengono prelevati dal conto tramite rid Durata 10 anni, ma l’uscita dopo il primo anno è libera E’ accessibile a tutti   Benissimo, dico ai clienti, cosa ne pensate? E loro giustamente mi rispondono: “Valentina ci è sembrato un buon prodotto, come dici tu, il PAC è molto versatile, è una forma di risparmio forzosa, diversifichiamo, e dopo 1 anno facciamo quello che vogliamo”. Mi dicono anche che possono scegliere tra 4 linee una tranquilla e le altre più dinamiche e che non ha spese. Chiedo loro se hanno ricevuto una scheda del prodotto e il Kiid dei fondi sottostanti: no, solo il foglio che ti abbiamo portato. Bene Sig.X e Sig.Y, dopo una semplice ricerca su internet col nome del prodotto, vi riassumo cosa stavate sottoscrivendo: CONTRATTO DI ASSICURAZIONE MULTIRAMO PIANO ACCUMULO ASSICURATIVO PERIODO DI DETENZIONE RACCOMANDATO MEDIO LUNGO COSTI RICORRENTI  1,41% min/4,32% max COSTI D’INGRESSO 0,26% min/0,32% max IN CASO DI DISINVESTIMENTO DOPO IL PRIMO ANNO I COSTI ANDREBBERO DAL 7,47% AL 10,72% A DECRESCERE PER GLI ANNI A VENIRE. Effettivamente capisco dalle loro facce che l’investimento versatile, tranquillo, senza spese, si rivela un prodotto con caratteristiche diverse e anche vincolato. Non mi azzardo nemmeno a chiedere se hanno risposto al questionario mifid perché penso di sapere la risposta. Mi ringraziano per aver fatto la ricerca e aver chiarito bene cosa stavano sottoscrivendo. Ammetto che la presentazione sulla pagina della compagnia è accattivante, chiara, e riassume le caratteristiche del prodotto. Ora mi domando: PERCHE’ PRESENTARLO COME UN PRODOTTO NON ASSICURATIVO? PERCHE’ NON USARE LA SCHEDA PRODOTTO? Perché si vuole ancora VENDERE e non fare CONSULENZA?

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TUTELE ASSICURATIVE

Scritto il 17.09.2019

Prendiamo a caso un’ora di una nostra giornata. Quante cose possono succedere in quest’ora? Molteplici cose possono cambiare in un secondo, creando difficoltà a chi non è attrezzato per far fronte a spese impreviste di un certo importo o mandando in fumo progetti pianificati da tempo. Pensiamo ad esempio ad un incendio scaturito in casa, una caduta che riduce la capacità di lavorare, il tetto scoperchiato da una tromba d’aria. Le tutele assicurative offrono la possibilità di contare su un risarcimento per fronteggiare tali situazioni. Analizziamo qualche dato ( fonte ANIA): Ogni ora vengono denunciati 250 sinistri auto, 35 eventi in ambito di responsabilità civile generale, 40 infortuni, 580 malattie, 570 eventi legati alla vita, che in termini di risarcimento ci portano ad una cifra annua stimata di 130 miliardi di euro. MA SE LE POLIZZE DI TUTELA NON ESISTESSERO ? I 130 miliardi sborsati dalle compagnie assicurative come risarcimento di perdite subite, sarebbero a carico dei privati , in mancanza delle tutele assicurative. L’incidenza negativa sul patrimonio delle famiglie toccherebbe livelli davvero importanti. Le assicurazioni consentono ai propri clienti di poter vivere e svolgere la propria attività senza preoccupazioni, senza il pensiero di cosa accadrebbe in caso di evento imprevisto, ad esempio se qualche familiare si ammalasse in modo grave . Inoltre avere una protezione assicurativa significa non accantonare risorse destinate a imprevisti, ma liberarle per altri obiettivi. Chiedimi una consulenza gratuita

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QUESTO VECCHIO PAZZO MONDO

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 29.08.2019

Così intitolava una famosa canzone...che ci riporta al rientro dalle vacanze davanti a uno scenario piuttosto bizzarro. Come si legge dall'articolo del Sole 24 ore di oggi, 5 punti legati agli indici e ai tassi rendono agosto uno dei mesi più pazzi di sempre. - Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana i BTP decennali scendono sotto l'1% (febbraio +3%). Chissà gli affezionati dei BTP a cosa stanno pensando? - Le previsioni sull'indice EURIBOR lo vedono in negativo fino al 2024, in discesa ancora nei prossimi mesi. Favorito sarà chi stipulerà un mutuo a tasso variabile. - Chi vorrà stipulare un mutuo a tasso fisso sarà comunque invogliato, visto che anche l'EURIRS (indice dei mutui a tasso fisso), complice la caduta del bund tedesco, è scivolato al di sotto dello zero. - L'indice BLOOMBERG EURO AGGREGATE CORPORATE A ha toccato il livello zero per la prima volta nella storia. Quindi le aziende europee con rating A si possono indebitare gratuitamente. - Un terzo di tutti i bond mondiali in circolazione oggi sono finiti sotto zero. Crisi politica, Trump, Dazi, USA, Cina, Argentina,Johnson, Brexit, BCE, FED.... caratterizzeranno questi mesi scottanti.

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INVESTIRE O RISPARMIARE

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 02.08.2019

Qualche pillola estiva di educazione finanziaria … Se non avete ancora definito i vostri obiettivi finanziari come potete sapere se per voi è meglio investire o risparmiare? IPOTESI DI PROGETTO: Il primo punto di un progetto è PREFISSARE GLI OBIETTIVI Il secondo punto è DEFINIRE IL RISCHIO. Il terzo punto è DETERMINARE IN QUANTO TEMPO RAGGIUNGERE L’OBIETTIVI. Proviamo a suddividere gli obiettivi in due classi, una di breve periodo e una di medio lungo periodo. In base al rischio che si vorrà correre e alla tempistica per raggiungere l’obiettivo allora si potrà decidere se investire o risparmiare. Questo perché? I rendimenti più bassi corrispondono a correre meno rischio > OBIETTIVI A BREVE > RISPARMIO A rendimenti più alti si associa un maggior rischio, tempi maggiori per raggiungere l’obiettivo > OBIETTIVI DI LUNGO PERIODO > INVESTIMENTO Mentre siete sotto l’ombrellone perché non fate questo esercizio? Provate a fare una bozza, non una cosa precisa ma almeno individuate GLI OBIETTIVI.

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Estate

Scritto il 24.07.2019

L’estate è il periodo delle ferie, divertimento e viaggi. Gli investitori si allontanano per questo breve periodo dai mercati, dalle notizie, dagli strumenti finanziari. Sicuramente passerete ore e ore a trovare la migliore offerta per un villaggio turistico, un volo , il traghetto, l’hotel... ma quanti di voi ha mai pensato a costruirsi un PORTAFOGLIO PER LO SVAGO? Quando pianificate i vostri obiettivi perché non decidere di allocare una piccola parte di risparmio per progetti particolari di vita quotidiana? Ad esempio le vancanze che sognamo da un anno con l’altro. Potremmo destinare una piccola percentuale del nostro patrimonio in titoli che hanno come tema di fondo il turismo, il piacere, l’avventura. Un consiglio per voi: Staccate pure la spina, divertitevi, rilassatevi MA UN OCCHIO SEMPRE VIGILE ALLE BORSE. Sono a vostra disposizione per parlare dei vostri obiettivi al ritorno dalle vostre vacanze. Buone ferie a tutti

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VANNO BENE QUESTI TITOLI?

Scritto il 10.07.2019

Mi capita spesso di incontrare qualche investitore che mi presenta un foglio, con un elenco di titoli copiati magari dai giornali, suggeriti dagli amici al bar, sentiti al telegiornale per performance giornaliera, accompagnati semplicemente da un “VANNO BENE, LI ACQUISTIAMO?” Non c’è una sola persona che ha scritto la lista pensando agli obiettivi del “portafoglio indicato”, nessuna strategia alla base delle scelte fatte, nessun orizzonte temporale definito. E’ come andare in farmacia con una lista di farmaci e chiedere se vanno bene? Ma se il farmacista non sa per quale disturbo come fa a rispondere. Ci sono diverse convinzioni errate che ormai sono legate alla maggior parte degli investitori che li portano a fare a noi professionisti quella domanda: in primis lo scopo è guadagnare, secondo … tu operatore del settore hai le dritte giuste per scegliere i titoli giusti. Non possiamo rispondere alla domanda, perché non si ha la certezza se un titolo si apprezzerà o meno. Il nostro lavoro consiste nello stabilire una serie di regole di acquisto e di vendita dei titoli in grado di gestire l’incertezza, non quello di cercare titoli buoni. Ad oggi gli investitori italiani non hanno ancora bene chiare le idee sulle possibili alternative che offre il mercato. Ecco qui la mancanza dell’educazione finanziaria. Il primo passo degli investitori inesperti è quello di imparare a convivere con l’incertezza, saperla gestire. Alla base della costruzione di un buon portafoglio finanziario c’è sempre la decisone degli OBIETTIVI. L’OBIETTIVO NON E’ IL GUADAGNO! Per saperne di più contattami!

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MA IL TEMPO AIUTA L'INVESTIMENTO?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 09.07.2019

Il tempo e la durata dell'investimento sono due elementi essenziali che contribuiscono al raggiungimento dei propri obiettivi finanziari. La durata dell'investimento può essere anche una leva con cui raggiungere un obiettivo riducendo il capitale investito, proprio perché è possibile sfruttare il rendimento nel tempo e l'effetto della capitalizzazione. Capitalizzazione? Si capitalizzazione, in gergo capitalizzazione composta: i rendimenti dell’investimento vengono reinvestiti e generano a loro volta altri rendimenti. Voglio farvi un esempio. Mi pongo come obiettivo un’accumulazione per comprare la casa a mio figlio che oggi ha un anno. Ipotizziamo 100.000 euro fra 30 anni.  Le strade che ho davanti sono molte e, ovviamente, sono influenzate da quanto rende l'investimento. Ma, in tutti i casi, prima inizio e meno devo investire.  L’esempio è simulato su un rendimento del 2,50%. Allora cosa posso fare? Verso 3.756 euro all’anno per 15 anni e poi aspetto altri 15 anni senza versare più nulla. Totale versato 56.340 euro Verso 2.222 euro all’anno per tutti i 30 anni. Totale versato 66.660 euro Per 15 anni non verso nulla. Poi verso 5.440 euro all’anno per gli ultimi 15 anni. Totale versato 81.600 euro   Il risultato che si ottiene reinvestendo i rendimenti è piuttosto importante. L'età, la capacità di risparmio, la situazione famigliare influiscono sulle scelte di risparmio e investimento. Oltre a queste bisogna sempre tenere presente che il tempo è una risorsa a nostra disposizione e che può aiutarci a raggiungere più facilmente i nostri obiettivi.  Hai già in mente un obiettivo e vuoi fare una simulazione? Contattami valentina.fraschetta@pfwidiba.it

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Istruzione quanto costi ai genitori?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 01.07.2019

La domanda che faccio ai miei clienti neo genitori: QUANTO COSTA MANDARE UN FIGLIO A SCUOLA DAI PRIMI ANNI DI ASILO NIDO AL PRIMO GIORNO DI SCUOLA PRIMARIA PASSANDO PER LE SUPERIORI E L’UNIVERSITÀ? La risposta è sempre molto vaga: tanto, dipende, non saprei, in base al reddito e a dove vivi ..... La mia di risposta invece incute sempre un po’ di paura : LA CIFRA NECESSARIA SUPERA I 46000 EURO PER OGNI FIGLIO. Eh si, perché se i figli dovessero essere due .... 92000 euro, tanto quasi un come un monolocale. Proviamo a fare due conti in base alle medie nazionali delle spese da sostenere ( che in base all’inflazione varieranno ogni anno). ASILO - asilo nido comunale 3000 euro annui - scuola infanzia gratuita ( da tenere conto di spese di trasporto e refezione , media annua 800 euro) SCUOLE ELELEMENTARI e MEDIE - spese libri scuole elementari 175 euro per i cinque anni più 200 euro di materiale scolastico annui - per i tre anni di scuole medie euro 1116 per i testi, dizionari e cancelleria SCUOLE SUPERIORI - la media dei costi per libri di testo, materiale scolastico, contributo volontario, e spese di assicurazione per i cinque anni, si aggira intorno ai 2985 euro. UNIVERSITÀ - le spese universitarie rappresentano un salasso: tasse, libri, pasti e trasporto, in alcuni casi anche affitto - solo le tasse variano da 480 euro annuì per la prima fascia di reddito, fino ad un massimo di 2300 euro per chi è in fascia alta Tirando le somme arriviamo a circa 46000 euro. Una bella cifra ! La seconda domanda che pongo ai miei clienti è: SIETE PRONTI AD AFFRONTARE QUESTE SPESE? Vogliamo fare un programma REALIZZABILE mirato a coprire queste spese? Il primo passo è INDIVIDUARE L’OBIETTIVO, il secondo la PROGRAMMZAZIONE PER RAGGIUNGERLO. Contattami per una consulenza valentina.fraschetta@pfwidiba.it

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